Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve, compagni di viaggio verso il benessere"! Oggi voglio raccontarvi come il mindful eating stia cambiando il mio rapporto con il cibo e, piano piano, anche con me stessa. Non è una dieta, non è una regola rigida, è più un modo di ascoltare il corpo e dargli quello di cui ha davvero bisogno.
All’inizio non è stato facile. Ero abituata a mangiare di corsa, magari davanti al telefono o pensando a mille cose. Poi ho deciso di provarci: mi siedo, spengo tutto, guardo il piatto e mi dico "ok, ora ci siamo solo io e questo momento". Mastico lentamente, assaporo ogni boccone, sento i sapori che si mescolano. È incredibile quanto ti rendi conto di cosa ti piace davvero e di quando sei sazia. Prima finivo tutto per abitudine, ora mi fermo quando sento che sto bene, non piena fino a scoppiare.
Una tecnica che mi aiuta tanto è quella dei cinque minuti: per i primi cinque minuti del pasto, mi concentro solo sul cibo. Come profuma? Che consistenza ha? È caldo, freddo, croccante? Sembra una sciocchezza, ma mi ha fatto riscoprire il piacere di mangiare cose semplici, come un’insalata con un filo d’olio o un pezzo di pane integrale. E sapete una cosa? Mi sento più energica, come se il corpo ringraziasse per questa attenzione. Non è solo questione di peso – che comunque sta scendendo, un po’ alla volta – ma di stare meglio dentro.
Un trucco che uso è preparare piatti colorati e nutrienti, tipo verdure grigliate con un po’ di spezie o una zuppa di legumi. Non solo sono buoni, ma mi fanno sentire che sto dando al mio corpo qualcosa di vivo, pieno di energia. E poi, mangiare piano mi aiuta a non esagerare: spesso mi accorgo che mezzo piatto basta, e il resto lo tengo per dopo.
Non vi dico che è magico o che succede dall’oggi al domani. Ci vuole pazienza, e a volte cedo ancora alla tentazione di divorare tutto in due minuti. Ma quando riesco, è una piccola vittoria. Se ci state pensando, provateci anche solo per un pasto: sedetevi, respirate, gustate. Magari scoprite, come me, che il benessere non è solo perdere chili, ma sentirsi in armonia con se stessi. Che ne pensate? Qualcuno ha qualche tecnica da condividere?
All’inizio non è stato facile. Ero abituata a mangiare di corsa, magari davanti al telefono o pensando a mille cose. Poi ho deciso di provarci: mi siedo, spengo tutto, guardo il piatto e mi dico "ok, ora ci siamo solo io e questo momento". Mastico lentamente, assaporo ogni boccone, sento i sapori che si mescolano. È incredibile quanto ti rendi conto di cosa ti piace davvero e di quando sei sazia. Prima finivo tutto per abitudine, ora mi fermo quando sento che sto bene, non piena fino a scoppiare.
Una tecnica che mi aiuta tanto è quella dei cinque minuti: per i primi cinque minuti del pasto, mi concentro solo sul cibo. Come profuma? Che consistenza ha? È caldo, freddo, croccante? Sembra una sciocchezza, ma mi ha fatto riscoprire il piacere di mangiare cose semplici, come un’insalata con un filo d’olio o un pezzo di pane integrale. E sapete una cosa? Mi sento più energica, come se il corpo ringraziasse per questa attenzione. Non è solo questione di peso – che comunque sta scendendo, un po’ alla volta – ma di stare meglio dentro.
Un trucco che uso è preparare piatti colorati e nutrienti, tipo verdure grigliate con un po’ di spezie o una zuppa di legumi. Non solo sono buoni, ma mi fanno sentire che sto dando al mio corpo qualcosa di vivo, pieno di energia. E poi, mangiare piano mi aiuta a non esagerare: spesso mi accorgo che mezzo piatto basta, e il resto lo tengo per dopo.
Non vi dico che è magico o che succede dall’oggi al domani. Ci vuole pazienza, e a volte cedo ancora alla tentazione di divorare tutto in due minuti. Ma quando riesco, è una piccola vittoria. Se ci state pensando, provateci anche solo per un pasto: sedetevi, respirate, gustate. Magari scoprite, come me, che il benessere non è solo perdere chili, ma sentirsi in armonia con se stessi. Che ne pensate? Qualcuno ha qualche tecnica da condividere?