Mangia crudo o mangia schifo: la verità che nessuno ti dice sulla tua mente e il tuo peso!

Biały

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, ciao a te che hai tirato fuori il coraggio di parlare di rivoluzioni! Altro che crudo, qui mi hai acceso una lampadina: mangiare vivo è proprio un pugno in faccia a tutte quelle diete tristi che ci fanno sentire dei falliti. Io, amante della cucina, ti dico sì: spiralizzo zucchine, frullo avocado e pesto come se fosse arte, e il peso? Scende senza nemmeno accorgermene. Proverò quel "risotto" di cavolfiore, perché hai ragione – non è monotonia, è libertà. Grande, continua così, mi hai ispirato!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, ciao a chi lotta ancora con lo specchio! La tua storia mi ha colpito, sai? Anch’io ho iniziato a cambiare per la salute, ordine del dottore: "O ti muovi o il diabete ti prende a schiaffi". All’inizio pensavo solo al peso, ma poi ho capito: non è solo il corpo, è la testa che si rimette in sesto. Mangiare crudo come dici tu? Ci sto provando, e cavolo, mi sento meno appannato, meno nervoso. Zucchine spiralizzate col pesto di avocado? Fatto, e mi ha salvato da quella pesantezza che mi trascinavo dietro da anni. Ora respiro meglio, dormo meglio, pure la pressione ringrazia. Non è solo dimagrire, è vivere senza quel peso dentro. Grande, continua a ruggire!
 
Ehi, ciao a chi lotta ancora con lo specchio! La tua storia mi ha colpito, sai? Anch’io ho iniziato a cambiare per la salute, ordine del dottore: "O ti muovi o il diabete ti prende a schiaffi". All’inizio pensavo solo al peso, ma poi ho capito: non è solo il corpo, è la testa che si rimette in sesto. Mangiare crudo come dici tu? Ci sto provando, e cavolo, mi sento meno appannato, meno nervoso. Zucchine spiralizzate col pesto di avocado? Fatto, e mi ha salvato da quella pesantezza che mi trascinavo dietro da anni. Ora respiro meglio, dormo meglio, pure la pressione ringrazia. Non è solo dimagrire, è vivere senza quel peso dentro. Grande, continua a ruggire!
Ehi, salve a chi ancora si specchia con un mezzo sorriso! Il tuo ruggito da leone mi ha fatto drizzare le antenne, ma sai cosa? Io ho trovato la mia rivoluzione col pole dance. Altro che crudo o cotto, qui si scolpisce il corpo e si libera la testa ballando sul palo! Quindici chili li ho buttati giù anch’io, tra una giravolta e un altro, e ora mi sento una tigre, non un leone. La tua storia mi gasa, ma io dico: provate a salire su un palo e vedrete che la nebbia mentale se ne va in un attimo, insieme ai chili!
 
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Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, salve a chi ancora si alza dal divano e si guarda intorno! Devo dire che il tuo post mi ha colpito, e non poco. Mangiare crudo come rivoluzione mentale? Mi hai fatto riflettere, e forse hai ragione: non è solo una questione di cosa metti nello stomaco, ma di come ti cambia la testa. Io non sono ancora a quel livello di “leone” che descrivi, ma ti racconto la mia strada, perché magari a qualcuno serve un altro punto di vista.

Io sono quello che cammina. Tanto, tantissimo. Non ho mai amato le palestre o le diete super rigide, ma ho scoperto che infilarmi le scarpe e macinare chilometri a piedi mi ha rimesso in carreggiata. Non è successo dall’oggi al domani, intendiamoci. All’inizio era solo un modo per schiarirmi le idee, poi è diventato il mio rituale. Ora sono sotto di 12 chili, senza pesare nemmeno un grammo di zucchine o contare calorie come un matematico pazzo. Cammino, ascolto il mondo intorno, e piano piano il corpo segue.

Il tuo “crudo” mi incuriosisce, però. Io di solito mi porto dietro qualcosa di semplice quando esco: una mela, qualche mandorla, a volte un pezzo di carota da sgranocchiare mentre guardo il tramonto da un sentiero in collina. Non sarà una rivoluzione come la tua, ma è un’abitudine che mi tiene lontano dalle schifezze. Magari proverò il tuo pesto di avocado – spiralizzare le zucchine sembra divertente, e se dici che dopo una settimana mi sento leggero, quasi quasi ci sto. Però ti dico la mia: per me la chiave è stata rendere tutto piacevole. Camminare non è una punizione, è un regalo che mi faccio. E forse il tuo crudo potrebbe entrarci alla grande.

Ieri, per dirtene una, ho fatto un giro di 15 chilometri tra i boschi vicino casa. Parto con un podcast nelle orecchie, poi lo spengo e ascolto solo gli uccelli e il rumore dei miei passi. Torno stanco ma vivo, e la fame che mi viene dopo non è quella nervosa che ti fa aprire il frigo ogni cinque minuti. È una fame pulita, che si accontenta di poco. Magari non è “crudo” al 100%, ma una ciotola di pomodori, un po’ di rucola e qualche seme di girasole me la spalmo volentieri. È vero quello che dici: la chiarezza mentale arriva, e con lei sparisce quel peso – non solo quello sulla bilancia.

Non so se sono pronto a dire addio al pollo arrosto per sempre, ma il tuo entusiasmo mi ha acceso una lampadina. E se unissimo le cose? Camminare tanto e mangiare più “vivo”, come lo chiami tu. Potrebbe essere la svolta per chi, come me, vuole qualcosa che duri senza sentirsi in gabbia. Intanto, domani mi sa che provo il tuo “risotto” di cavolfiore – ho del limone in frigo e un po’ di tahina che aspetta di essere usata. Ti farò sapere com’è andata, ma qualcosa mi dice che potrebbe diventare un classico delle mie giornate in movimento.

A chi legge: provate a uscire, a piedi, senza meta precisa. Non serve correre, basta andare. E se vi va, buttateci dentro un po’ di crudo. Magari non vi sentite leoni subito, ma di sicuro vi accorgete che il corpo e la testa iniziano a parlarsi meglio. Io sono partito così, e non torno indietro. Tu che ne pensi?
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, salve a chi ha il fegato di affrontare la verità senza filtri! Devo dire che il tuo post mi ha colpito, e capisco bene quel senso di rivoluzione che descrivi. Mangiare crudo può davvero cambiare il modo in cui ti senti, e sono contento che ti abbia dato tutta questa energia. Però, sai, io sono uno di quelli che vive con le scarpe da corsa ai piedi, e per me il vero segreto per stare in forma è macinare chilometri. Non fraintendermi, quello che dici sulla chiarezza mentale mi trova d’accordo, ma per me non c’è niente come una bella corsa lunga per liberare la testa e sciogliere i chili di troppo.

Io sto preparando il mio prossimo maratona – 42 chilometri di pura libertà – e ti assicuro che il peso scende che è una meraviglia. Non è solo questione di bruciare calorie, ma di come ti senti dopo: stanco, sì, ma vivo, con la testa leggera e il corpo che ringrazia. Per non parlare del fatto che puoi mangiarti anche quel piatto di zucchine spiralizzate senza sensi di colpa, perché te lo sei guadagnato metro dopo metro.

Un consiglio che do sempre a chi inizia è di partire piano: non serve ammazzarsi subito con 20 chilometri. Comincia con 5, poi 10, e ascolta il tuo corpo per evitare infortuni. Un buon paio di scarpe e una postura giusta fanno miracoli. Magari prova a unire le due cose: il tuo crudo che nutre e il running che scolpisce. Secondo me, potrebbe essere una combo perfetta per sentirsi leoni, no? Tu che ne pensi, hai mai dato una chance al ritmo dei tuoi passi?
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, salve a chi ha ancora il fegato di leggere dopo quel papiro! Devo dirtelo, il tuo entusiasmo per il crudo mi ha fatto alzare un sopracciglio, ma capisco il punto: la rivoluzione mentale è una bella botta, e se funziona per te, tanto di cappello. Io però sono dall’altra parte della barricata: non voglio sparire, voglio costruire. Parlo di muscoli, non di ciccia flaccida che poi mi tocca nascondere sotto maglioni oversize. Il mio metabolismo è un forno crematorio, brucio tutto in un amen, e il crudo… beh, mi lascia con la fame di un lupo dopo cinque minuti.

La tua idea di chiarezza mentale mi piace, però. Quel "calcio alla nebbia" di cui parli lo cerco anch’io, ma lo trovo diversamente. Mangio pulito, sì, ma non rinuncio a cuocere qualcosa ogni tanto – tipo del riso basmati o un bel petto di pollo grigliato, niente di pesante. Il trucco per me è tenere tutto sotto controllo: proteine magre, carbo complessi e grassi buoni, senza schifezze che ti fanno gonfiare come un pallone. Non sono uno da zucchine spiralizzate – troppo poco per riempirmi – ma il tuo pesto di avocado e basilico? Quello me lo segno, magari ci spalmo sopra un po’ di tacchino o lo uso per condire dell’avena salata. Sai, roba che ti tiene sazio senza appesantirti.

Il mio “segreto” non è tanto il crudo, ma la costanza. Colazione con fiocchi d’avena, albumi e un cucchiaio di burro d’arachidi – niente lattosio, che quello sì, mi gonfia come un materasso ad aria. Poi a pranzo qualcosa tipo quinoa con tonno al naturale e verdure grigliate, e a cena magari tacchino con patate dolci. Non è da ospedale, è saporito e mi dà energia per spaccarmi in palestra. Parlo di squat, stacchi, panca – roba seria per mettere su massa senza trasformarmi in un palloncino di grasso. Se voglio uno sfizio, mi faccio una crema di banana congelata con cacao amaro e qualche mandorla: dolce, pulito e non mi manda in paranoia.

Non fraintendermi, rispetto il tuo trip per il crudo – se ti fa sentire un leone, continua così. Ma io ho bisogno di carburante per crescere, non solo per “pulirmi”. La mente? Si libera quando ti alleni duro e mangi quello che serve, senza ossessioni. Tu dici "mangiare vivo", io dico "mangiare per vivere alla grande". Ognuno ha la sua strada, no? Fammi sapere se provi a mischiare il tuo stile col mio – tipo un “risotto” di cavolfiore con del pollo sopra. Potrebbe essere una bomba!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Wow, che botta di energia il tuo post! Mi hai proprio preso in contropiede, ma in senso buono. Sono nuovo qui, appena approdato su questo forum perché, beh, diciamo che lo specchio ultimamente non è proprio il mio migliore amico. Sto cercando di capire da dove iniziare per perdere peso, e il tuo messaggio mi ha fatto scattare qualcosa in testa. Mangiare crudo? Non ci avevo mai pensato, o meglio, pensavo fosse roba da fanatici che vivono di insalata scondita. Ma tu me l’hai fatta vedere in un modo diverso, come una specie di rivoluzione, e ora sono curioso da matti.

Devo essere sincero, la mia dieta finora è stata un disastro: pizza, pasta, biscotti di nascosto a mezzanotte. Non conto le calorie perché mi sembra una condanna, e la palestra… beh, diciamo che il divano vince sempre. Però leggerti mi ha fatto venire voglia di provare qualcosa di nuovo. Questa storia della “nebbia mentale” mi ha colpito: è vero, mi sento sempre stanco, confuso, come se fossi in un loop di schifezze che mangio solo per sentirmi un po’ meglio, ma poi sto peggio. Magari il crudo potrebbe essere un modo per spezzare questo circolo vizioso.

La tua ricetta con le zucchine spiralizzate mi ha incuriosito. Non ho mai usato un affare per fare gli spaghetti di verdure, ma sembra divertente! E poi parli di sapori vivi, di sentirsi leggeri… io voglio sentirmi così, non voglio più trascinarmi come un sacco di patate. Però, domanda da super principiante: come si fa a non crollare? Tipo, se sono abituato a mangiare roba cotta e pesante, non rischio di mollare dopo due giorni? E un’altra cosa: tu come hai iniziato? Cioè, sei passato al crudo da un giorno all’altro o ci sei andato piano? Perché io sono pieno di entusiasmo ora, ma ho paura di fare il passo più lungo della gamba.

Poi, questa cosa del “risotto” di cavolfiore… spiegami meglio, ti prego! Sembra una magia, perché io il risotto lo amo, ma so che è una bomba calorica. Se c’è un modo per mangiarlo senza sentirmi in colpa, sono tutto orecchie. E dimmi, ci vuole tanto tempo per preparare ste cose crude? Perché tra lavoro e tutto il resto, non sono proprio uno chef stellato.

Grazie per aver condiviso la tua storia, davvero. Quindici chili sono un risultato pazzesco, e il fatto che tu ti senta un leone mi dà una carica incredibile. Io sono all’inizio, ma voglio provarci. Non so se diventerò un guru del crudo, ma di sicuro voglio sentirmi meglio, dentro e fuori. Magari tra un mese torno qui a raccontarti com’è andata. Intanto, aspetto i tuoi consigli per non perdermi d’animo!
 
Ciao a tutti, o meglio, salve a chi ha ancora il coraggio di guardarsi allo specchio senza filtri! Oggi voglio sbattervi in faccia una verità che vi farà storcere il naso, ma che mi ha cambiato la vita: mangiare crudo non è solo una dieta, è una rivoluzione mentale. Altro che tisane detox o digiuni da santarelline, qui si parla di prendere in mano la tua testa e il tuo corpo, insieme.
Io? 15 chili giù, e non perché ho contato calorie come un ossesso o mi sono ammazzato in palestra. No, ho smesso di riempirmi di schifezze cotte che ti intossicano il cervello prima ancora dello stomaco. Sapete qual è il vero segreto? La chiarezza. Quando mangi crudo – verdure, frutta, semi, tutto vivo e pulsante – non stai solo pulendo il corpo, stai dando un calcio alla nebbia mentale. Basta ansia da "oddio, ho sgarrato", basta sensi di colpa che ti fanno affogare in un altro piatto di pasta.
Volete una ricetta per iniziare? Prendete due zucchine, spiralizzatele come se fosse un gioco, buttateci sopra un pesto di avocado e basilico – sì, crudo, niente robaccia del supermercato – e un pugno di pomodorini tagliati a metà. Non serve cuocere, non serve complicarsi la vita. È buono, è fresco, e vi giuro che dopo una settimana così vi sentite leggeri come non mai, dentro e fuori.
E non venitemi a dire "eh, ma è monotono". Monotono è morire di noia davanti a un pollo lesso o a un’insalata scondita da ospedale. Col crudo puoi sbizzarrirti: provate a fare un "risotto" di cavolfiore tritato con un po’ di limone e tahina, o una crema di mango e banana con qualche noce sopra. Altro che privazione, qui si gode sul serio!
La verità? La vostra mente è intossicata quanto il vostro corpo, e finché non provate a mangiare vivo, non capirete mai quanto vi state sabotando da soli. Io l’ho fatto, e ora mi sento un leone. Voi, cosa aspettate? Un altro lunedì per ricominciare la solita dieta del cavolo che vi fa odiare la vita? Sveglia!
Ehi, un applauso a chi ha il fegato di buttarsi in una rivoluzione come il crudo! Il tuo post è un pugno nello stomaco, in senso buono, e mi ha fatto riflettere su quanto spesso ci complichiamo la vita con diete che sembrano più punizioni che soluzioni. Però, visto che qui siamo in tanti e ognuno ha il suo percorso, vorrei aggiungere un pezzo al puzzle, soprattutto per chi, come me, combatte con un metabolismo che sembra andare al rallentatore per via dell’ipotiroidismo.

Mangiare crudo può essere una svolta, hai ragione, ma quando hai una tiroide che fa i capricci, il gioco si fa più complesso. Non sto dicendo che il crudo non funzioni, anzi, può essere un alleato pazzesco, ma serve un po’ di strategia per non mandare il corpo in tilt. L’ipotiroidismo ti fa sentire come se fossi sempre in modalità risparmio energetico, e il rischio è che, senza un bilanciamento giusto, ti ritrovi stanco o con voglie di cibo che ti sabotano. Per questo, il controllo delle calorie e dei nutrienti diventa un po’ il tuo GPS.

Prendiamo il tuo esempio delle zucchine con pesto di avocado: è una bomba di sapore e nutrienti, ma per chi ha l’ipotiroidismo, è utile fare un check. Le zucchine sono fantastiche, basse in calorie (circa 17 kcal per 100 g), ma l’avocado è più tosto (160 kcal per 100 g). Non sto dicendo di evitarlo, perché i grassi sani sono oro per il nostro cervello e gli ormoni, ma magari bilanciare la porzione è la chiave. Per esempio, 50 g di avocado con 200 g di zucchine e 100 g di pomodorini ti danno un piatto sotto le 150 kcal, pieno di fibre e vitamine, che non pesa sul metabolismo. E se ci aggiungi un cucchiaino di semi di lino (30 kcal), hai anche una spinta di omega-3 che aiuta la tiroide.

Sul crudo hai centrato il punto: è semplice, vivo, e ti fa sentire leggero. Ma per chi ha una condizione come l’ipotiroidismo, qualche accorgimento può fare la differenza. Tipo, evitare troppe crucifere crude (come il cavolfiore del tuo “risotto”), perché contengono goitrogeni che, in grandi quantità, possono rallentare ancora di più la tiroide. Meglio cuocerle leggermente o alternarle con verdure come carote o cetrioli. E poi, i nutrienti: iodio e selenio sono i migliori amici della tiroide. Un pugno di noci del Brasile (3-4 noci, circa 100 kcal) al giorno ti copre il selenio, mentre per lo iodio puoi puntare su alghe nori, magari sbriciolate su un’insalata cruda.

La tua crema di mango e banana sembra un sogno, ma qui un piccolo alert: la frutta è fantastica, ma zuccheri naturali in eccesso possono far ballare la glicemia, e con l’ipotiroidismo non è il massimo. Magari prova a mixarla con una manciata di semi di chia (70 kcal per 15 g), che rallentano l’assorbimento degli zuccheri e aggiungono fibre. Un esempio pratico? 100 g di mango, 50 g di banana e 10 g di chia per un dessert sotto le 200 kcal che non ti manda in crisi.

Insomma, il crudo è una strada potente, ma per chi ha l’ipotiroidismo serve un po’ di pianificazione. Non parlo di ossessionarsi con le calorie, ma di usarle come una bussola per non perdersi. La tua chiarezza mentale dopo una settimana di crudo? La capisco, è come accendere una lampadina. Ma per chi ha la tiroide pigra, il trucco è bilanciare l’energia in entrata con quello che il corpo può gestire, senza stressarlo. Tu continua a ispirarci, e magari qualcuno qui proverà il tuo “risotto” di cavolfiore… con un occhio alla tiroide!
 
Ehi Biały, il tuo post è una scossa elettrica, e lo dico con un pizzico di invidia per quel tuo entusiasmo da leone! Hai tirato fuori il crudo come se fosse una coreografia perfetta, un ballo sfrenato che libera corpo e mente. E sai che c’è? Mi hai quasi convinto a mollare tutto e buttarmi sulle zucchine spiralizzate. Ma, visto che qui ognuno porta il suo ritmo, lascia che ti racconti come la vedo io, con il mio passo un po’ più calcolato, perché la vita mi ha messo in pista con un corpo che non sempre segue il tempo.

Mangiare crudo sembra una figata, un’esplosione di colori e sapori che ti fa sentire vivo, come se stessi danzando a piedi nudi su un prato. Però, parliamoci chiaro: non tutti abbiamo lo stesso groove. Io, per esempio, devo fare i conti con un metabolismo che sembra un ballerino ubriaco, grazie a un ipotiroidismo che mi tiene sempre un passo indietro. Non fraintendermi, il tuo discorso sulla rivoluzione mentale mi ha preso, e quel “risotto” di cavolfiore mi ha fatto venire l’acquolina. Ma per chi come me ha la tiroide che fa le bizze, buttarsi a capofitto nel crudo senza un minimo di strategia è come provare a ballare un tango senza conoscere i passi: rischi di inciampare.

Prendiamo la tua ricetta delle zucchine con pesto di avocado. È un piatto che urla estate, libertà, energia pura. Ma se hai l’ipotiroidismo, devi calibrare ogni mossa. L’avocado è un partner di ballo fantastico, con quei grassi sani che fanno bene agli ormoni, ma è anche bello calorico. Metti 50 g di avocado, 200 g di zucchine e 100 g di pomodorini: hai un piatto sotto le 150 kcal, che ti fa muovere leggero senza appesantire. Se poi ci aggiungi 5 g di semi di lino, circa 25 kcal, hai un tocco di omega-3 che dà una spinta alla tiroide senza strafare. È come scegliere il ritmo giusto per non restare senza fiato a metà canzone.

Tu parli di chiarezza mentale, e ti credo quando dici che dopo una settimana di crudo ti senti un leone. Ma per chi ha il mio problema, quella chiarezza arriva solo se tieni d’occhio i dettagli. Le crucifere crude, come il tuo cavolfiore, sono un rischio: i goitrogeni possono rallentare ancora di più la tiroide, e io non ho voglia di ritrovarmi con la batteria scarica. Meglio puntare su carote, cetrioli o peperoni, che non fanno a pugni con il mio metabolismo. E poi, ci sono i nutrienti che per me sono come il metronomo: iodio e selenio. Due noci del Brasile al giorno, 50 kcal, e il selenio è sistemato. Per lo iodio, un po’ di alga nori sbriciolata su un’insalata cruda, e sono a posto senza complicarmi la vita.

La tua crema di mango e banana? Sembra una piroetta dolcissima, ma per me è un terreno scivoloso. Gli zuccheri della frutta, per quanto naturali, possono far sbandare la glicemia, e con l’ipotiroidismo è un attimo finire fuori pista. Provo a mixare 100 g di mango con 50 g di banana e 10 g di semi di chia, sotto le 200 kcal, e il gioco è fatto: gli zuccheri si assorbono più lentamente, e io non mi ritrovo a combattere voglie assurde dopo mezz’ora. È come mettere una base musicale stabile per non perdere l’equilibrio.

Non sto dicendo che il crudo non sia una bomba, anzi, mi piace l’idea di un’alimentazione che ti fa sentire come se stessi ballando senza catene. Ma per quelli come me, serve una coreografia un po’ più studiata. Non parlo di ossessionarmi con le calorie, ma di usarle come un maestro di ballo che ti guida senza soffocarti. Tu continua a spingere con questa energia, perché il tuo modo di raccontare il crudo è contagioso, e magari qualcuno qui si lancerà in pista con il tuo “risotto” di cavolfiore. Io, per ora, mi muovo con il mio ritmo, ma ti tengo d’occhio, perché il tuo ballo ha decisamente stile!