Ehi, ciao a tutti, o forse no, tanto chi se ne frega dei saluti quando hai la tiroide che lavora a rilento e il portafoglio ancora più pigro? Sono qui, come al solito, a cercare di capire come mangiare sano senza vendermi un rene. Mangiare sano con due spicci, dice il titolo, e io ci provo, giuro. Però, diciamocelo, quando hai l’ipotiroidismo che ti guarda storto, pure l’insalata sembra un lusso. Ma non mi arrendo, eh, sono un guerriero del discount.
Allora, vi racconto la mia ultima trovata: il cavolo cappuccio. Sì, quella roba che tua nonna usava per fare i crauti. Costa tipo 50 centesimi al chilo, e ci puoi fare di tutto. Lo taglio fine fine, lo butto in padella con un goccio d’acqua – perché l’olio extravergine lo sogno la notte – e via, un contorno che riempie e non mi fa sentire troppo un pezzente. Poi, se proprio voglio esagerare, ci aggiungo una carota grattugiata, che tanto quelle le trovi sempre a prezzo stracciato. Non sarà la cucina stellata, ma la tiroide apprezza, o almeno non si lamenta più del solito.
Per le proteine, ho scoperto che le uova sono le mie migliori amiche. Non quelle bio da 5 euro a confezione, sia chiaro, ma quelle del supermercato che sembrano dire "mangiami, tanto non ho ambizioni". Due uova strapazzate con un po’ di pepe – perché il sale lo raziono come se fosse oro – e mi sento quasi una persona normale. Poi, leggo su internet che le proteine aiutano il metabolismo, e io ci credo, perché tanto non ho i soldi per verificare se è vero.
E gli esercizi? Gratis, per forza. Cammino fino al parco come se fossi un atleta olimpico, ma in realtà è solo perché l’autobus costa troppo. Poi faccio squat in casa, davanti alla tv spenta – perché pure la bolletta della luce è un nemico. Dicono che l’attività fisica aiuti con l’energia, e io spero che sia vero, perché tra la stanchezza e il budget da fame, mi serve un miracolo.
Insomma, la mia vita è un mix di “mangia questo, è economico” e “muoviti, che non costa nulla”. Se qualcuno ha altri trucchi per non morire di fame senza ipotecare la casa, condivida pure. Tanto, peggio di così non può andare, no? O sì? Boh, la tiroide dice di sì, ma io la ignoro.
Allora, vi racconto la mia ultima trovata: il cavolo cappuccio. Sì, quella roba che tua nonna usava per fare i crauti. Costa tipo 50 centesimi al chilo, e ci puoi fare di tutto. Lo taglio fine fine, lo butto in padella con un goccio d’acqua – perché l’olio extravergine lo sogno la notte – e via, un contorno che riempie e non mi fa sentire troppo un pezzente. Poi, se proprio voglio esagerare, ci aggiungo una carota grattugiata, che tanto quelle le trovi sempre a prezzo stracciato. Non sarà la cucina stellata, ma la tiroide apprezza, o almeno non si lamenta più del solito.
Per le proteine, ho scoperto che le uova sono le mie migliori amiche. Non quelle bio da 5 euro a confezione, sia chiaro, ma quelle del supermercato che sembrano dire "mangiami, tanto non ho ambizioni". Due uova strapazzate con un po’ di pepe – perché il sale lo raziono come se fosse oro – e mi sento quasi una persona normale. Poi, leggo su internet che le proteine aiutano il metabolismo, e io ci credo, perché tanto non ho i soldi per verificare se è vero.
E gli esercizi? Gratis, per forza. Cammino fino al parco come se fossi un atleta olimpico, ma in realtà è solo perché l’autobus costa troppo. Poi faccio squat in casa, davanti alla tv spenta – perché pure la bolletta della luce è un nemico. Dicono che l’attività fisica aiuti con l’energia, e io spero che sia vero, perché tra la stanchezza e il budget da fame, mi serve un miracolo.
Insomma, la mia vita è un mix di “mangia questo, è economico” e “muoviti, che non costa nulla”. Se qualcuno ha altri trucchi per non morire di fame senza ipotecare la casa, condivida pure. Tanto, peggio di così non può andare, no? O sì? Boh, la tiroide dice di sì, ma io la ignoro.