Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi come il mio orto mi stia aiutando non solo a mangiare sano, ma anche a mantenere la mente in equilibrio mentre cerco di perdere peso. Coltivare verdure e frutta in casa, che sia nel giardino o sul balcone, è diventato per me un modo per prendermi cura di ciò che metto nel piatto. Non si tratta solo di calorie, ma di sapere esattamente cosa sto mangiando: niente pesticidi, niente conservanti, solo prodotti freschi che raccolgo con le mie mani.
Partiamo dal controllo delle calorie. Quando compri al supermercato, spesso ti affidi alle etichette, ma quante volte ti chiedi se sono davvero precise? Con il mio orto, so cosa cresce e come. Per esempio, i pomodori che coltivo sono più piccoli di quelli commerciali, ma so che un paio di essi pesano circa 100 grammi e mi danno 20 calorie. Stessa cosa con le zucchine o le insalate: le peso, le preparo e tengo traccia di tutto senza dovermi fidare di confezioni o stime approssimative. Questo mi dà una sicurezza che mi fa sentire più leggera, non solo nel corpo.
Ma non è solo una questione di numeri. Passare del tempo a curare le piante mi aiuta a staccare la mente dai pensieri negativi. Quando annaffio, tolgo le erbacce o raccolgo i frutti, è come se facessi una pausa da tutto: lo stress, le ansie, persino la voglia di mangiare per noia. È un momento mio, in cui mi concentro su qualcosa di concreto e vedo i risultati crescere giorno dopo giorno. Questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta restrittiva può replicare.
E poi c’è il sapore. Mangiare una carota appena raccolta o un’insalata che hai visto spuntare dal seme è tutta un’altra storia. Ti senti connesso al cibo, e questo cambia il modo in cui lo apprezzi. Non ho più bisogno di salse o condimenti pesanti per rendere i piatti gustosi, il che taglia altre calorie senza nemmeno accorgermene. Spesso mi basta un filo d’olio e un po’ di erbe aromatiche che coltivo nello stesso spazio.
Certo, non è tutto perfetto. Ci vuole tempo, pazienza e a volte il raccolto non è abbondante come vorrei. Ma anche questo mi insegna qualcosa: accettare i limiti e adattarmi. Se una settimana ho meno verdure, integro con altro, sempre tenendo d’occhio l’equilibrio. È un processo che mi fa sentire in controllo, senza l’ossessione di pesarmi ogni giorno.
Per me, l’orto è diventato un alleato per la salute mentale e il benessere, oltre che per il girovita. Qualcuno di voi ha provato a coltivare qualcosa in casa? Come vi aiuta nel vostro percorso? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze!
Partiamo dal controllo delle calorie. Quando compri al supermercato, spesso ti affidi alle etichette, ma quante volte ti chiedi se sono davvero precise? Con il mio orto, so cosa cresce e come. Per esempio, i pomodori che coltivo sono più piccoli di quelli commerciali, ma so che un paio di essi pesano circa 100 grammi e mi danno 20 calorie. Stessa cosa con le zucchine o le insalate: le peso, le preparo e tengo traccia di tutto senza dovermi fidare di confezioni o stime approssimative. Questo mi dà una sicurezza che mi fa sentire più leggera, non solo nel corpo.
Ma non è solo una questione di numeri. Passare del tempo a curare le piante mi aiuta a staccare la mente dai pensieri negativi. Quando annaffio, tolgo le erbacce o raccolgo i frutti, è come se facessi una pausa da tutto: lo stress, le ansie, persino la voglia di mangiare per noia. È un momento mio, in cui mi concentro su qualcosa di concreto e vedo i risultati crescere giorno dopo giorno. Questo mi dà una soddisfazione che nessuna dieta restrittiva può replicare.
E poi c’è il sapore. Mangiare una carota appena raccolta o un’insalata che hai visto spuntare dal seme è tutta un’altra storia. Ti senti connesso al cibo, e questo cambia il modo in cui lo apprezzi. Non ho più bisogno di salse o condimenti pesanti per rendere i piatti gustosi, il che taglia altre calorie senza nemmeno accorgermene. Spesso mi basta un filo d’olio e un po’ di erbe aromatiche che coltivo nello stesso spazio.
Certo, non è tutto perfetto. Ci vuole tempo, pazienza e a volte il raccolto non è abbondante come vorrei. Ma anche questo mi insegna qualcosa: accettare i limiti e adattarmi. Se una settimana ho meno verdure, integro con altro, sempre tenendo d’occhio l’equilibrio. È un processo che mi fa sentire in controllo, senza l’ossessione di pesarmi ogni giorno.
Per me, l’orto è diventato un alleato per la salute mentale e il benessere, oltre che per il girovita. Qualcuno di voi ha provato a coltivare qualcosa in casa? Come vi aiuta nel vostro percorso? Mi piacerebbe sapere le vostre esperienze!