Ragazzi, sono stanco di sentire sempre le stesse scuse: "Mangiare sano costa troppo", "Non ho tempo per cucinare", "In dormitorio è impossibile". Basta! Io sono uno studente come tanti, con due lire in tasca e un’agenda che sembra un campo di battaglia, eppure sto cercando di farcela. Non è facile, lo so, ma possibile sì, altroché. Mi sono rotto di vedere i miei coinquilini buttare soldi in schifezze preconfezionate mentre io provo a tirare avanti con qualcosa di decente.
Tipo, ieri ho preso una scatola di ceci da 80 centesimi al discount, un po’ di pomodoro in brick che costa niente e una cipolla che ho fregato dalla cucina comune – sì, lo so, non si fa, ma disperazione chiama disperazione. Ho buttato tutto in una padella con un filo d’olio e in 15 minuti avevo un piatto che non solo mi ha riempito, ma non mi ha fatto sentire un rifiuto umano. E poi, vogliamo parlare delle patate? Le compro a chili, le cuocio al forno con un po’ di sale e rosmarino che ho rubato dal vaso della vicina di stanza, e ho un contorno per giorni. Non sarà alta cucina, ma almeno non mi intaso le arterie con patatine fritte del bar.
E per muovermi? Non ho soldi per la palestra, chiaro, ma corro sul campus come un disperato o faccio flessioni in stanza finché non mi tremano le braccia. Il tempo lo trovo, anche se devo studiare fino a mezzanotte. È una questione di priorità, no? Sono sceso di 3 chili in un mese, ma mi sento sempre a un passo dal mollare tutto per una pizza surgelata. La sfida vera non è il budget, è la testa che ti rema contro. Voi come fate a non crollare? Perché io sto iniziando a dubitare che ne valga la pena, con ‘sti prezzi e ‘sta vita da squattrinato. Possibile che mangiare sano debba essere sempre una lotta?
Tipo, ieri ho preso una scatola di ceci da 80 centesimi al discount, un po’ di pomodoro in brick che costa niente e una cipolla che ho fregato dalla cucina comune – sì, lo so, non si fa, ma disperazione chiama disperazione. Ho buttato tutto in una padella con un filo d’olio e in 15 minuti avevo un piatto che non solo mi ha riempito, ma non mi ha fatto sentire un rifiuto umano. E poi, vogliamo parlare delle patate? Le compro a chili, le cuocio al forno con un po’ di sale e rosmarino che ho rubato dal vaso della vicina di stanza, e ho un contorno per giorni. Non sarà alta cucina, ma almeno non mi intaso le arterie con patatine fritte del bar.
E per muovermi? Non ho soldi per la palestra, chiaro, ma corro sul campus come un disperato o faccio flessioni in stanza finché non mi tremano le braccia. Il tempo lo trovo, anche se devo studiare fino a mezzanotte. È una questione di priorità, no? Sono sceso di 3 chili in un mese, ma mi sento sempre a un passo dal mollare tutto per una pizza surgelata. La sfida vera non è il budget, è la testa che ti rema contro. Voi come fate a non crollare? Perché io sto iniziando a dubitare che ne valga la pena, con ‘sti prezzi e ‘sta vita da squattrinato. Possibile che mangiare sano debba essere sempre una lotta?