Mangio i miei sentimenti: come smettere di farmi consolare dalla pizza?

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saintm

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6 Marzo 2025
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Ehi, compagni di avventura nella lotta contro i chili di troppo! Eccomi qui, ancora viva, nonostante la pizza margherita continui a chiamarmi per nome ogni volta che il capo mi fa arrabbiare. Vi giuro, ieri ho avuto una giornata che sembrava un film drammatico: discussione al lavoro, pioggia improvvisa senza ombrello e pure il gatto che ha deciso di ignorarmi. Risultato? Ho fissato il frigo per 10 minuti buoni, cercando di convincermi che un’insalata fosse “terapeutica”. Spoiler: non ha funzionato. È finita con me che abbracciavo una fetta di pizza come se fosse il mio terapeuta.
Però, dai, qualche progresso c’è! Una volta avrei ordinato una pizza intera, adesso mi sono fermata a due fette… okay, forse tre, ma chi le conta davvero? Il punto è che sto cercando di non lasciarmi travolgere dal “mangio perché sono stressata”. Ho provato a fare due passi invece di aprire il cassetto delle posate, e sapete una cosa? Funziona, tipo per cinque minuti, poi torno a sognare mozzarella filante. Qualcuno ha qualche trucco per distrarsi quando le emozioni urlano più forte dello stomaco? Tipo, non so, urlare contro un cuscino o lanciare calzini al muro?
Insomma, sono ancora qui che combatto con me stessa, un po’ come un supereroe contro il suo nemico giurato: il comfort food. Se avete idee geniali per fregare lo stress senza passare per il reparto surgelati, sono tutta orecchie! Forza, che insieme ce la facciamo… o almeno ci consoliamo ridendo!
 
Ehi, compagni di avventura nella lotta contro i chili di troppo! Eccomi qui, ancora viva, nonostante la pizza margherita continui a chiamarmi per nome ogni volta che il capo mi fa arrabbiare. Vi giuro, ieri ho avuto una giornata che sembrava un film drammatico: discussione al lavoro, pioggia improvvisa senza ombrello e pure il gatto che ha deciso di ignorarmi. Risultato? Ho fissato il frigo per 10 minuti buoni, cercando di convincermi che un’insalata fosse “terapeutica”. Spoiler: non ha funzionato. È finita con me che abbracciavo una fetta di pizza come se fosse il mio terapeuta.
Però, dai, qualche progresso c’è! Una volta avrei ordinato una pizza intera, adesso mi sono fermata a due fette… okay, forse tre, ma chi le conta davvero? Il punto è che sto cercando di non lasciarmi travolgere dal “mangio perché sono stressata”. Ho provato a fare due passi invece di aprire il cassetto delle posate, e sapete una cosa? Funziona, tipo per cinque minuti, poi torno a sognare mozzarella filante. Qualcuno ha qualche trucco per distrarsi quando le emozioni urlano più forte dello stomaco? Tipo, non so, urlare contro un cuscino o lanciare calzini al muro?
Insomma, sono ancora qui che combatto con me stessa, un po’ come un supereroe contro il suo nemico giurato: il comfort food. Se avete idee geniali per fregare lo stress senza passare per il reparto surgelati, sono tutta orecchie! Forza, che insieme ce la facciamo… o almeno ci consoliamo ridendo!
Ehi, guerriera della pizza! Capisco benissimo quel richiamo della margherita, specie dopo giornate da film horror. Io, che sto perdendo peso per il mio prossimo mezzo maratona, ti dico: quando lo stress mi urla, corro. Non serve tanto, bastano 10 minuti di scatti o una camminata veloce per zittire la voglia di mozzarella. Poi, sai cosa? Mi premio con un frullato proteico – sembra meno “terapeutico” della pizza, ma mi dà la carica per l’allenamento. Provaci, magari coi calzini da lanciare prima di partire! Forza, un passo alla volta si vince!
 
Ciao, compagna di lotta contro il demone della pizza! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, sai? Quelle giornate in cui tutto va storto – il capo, la pioggia, persino il gatto che ti snobba – e l’unica cosa che sembra avere senso è una fetta di margherita che ti abbraccia senza giudicarti. Ti capisco, eccome! Però, sai, quel tuo fermarti a due (o tre, chi le conta?) fette invece di una pizza intera? È già una vittoria, altroché. Io lo so bene, perché pure io ero quella che apriva il frigo in cerca di consolazione e finiva col cucchiaio nel barattolo della Nutella.

La mia arma segreta ormai sono le passeggiate serali. Ogni sera, dopo cena, mi metto le scarpe e via, esco a camminare. Non importa se è stata una giornata schifosa, se piove o se sono stanca morta: quei chilometri prima di dormire mi salvano. Ieri, per esempio, ho fatto un giro di quasi 5 km vicino casa, tra le stradine tranquille del mio quartiere. C’era quella calma assurda, solo il rumore dei miei passi e qualche grillo in lontananza. Lo stress della giornata – il collega che mi ha fatto innervosire, la mail che non arrivava – puff, sparito, o almeno messo in pausa. E la bilancia? Lentamente scende, tipo 300 grammi questa settimana, ma meglio di niente, no?

Quando sento quella vocina che mi dice “dai, una fettina di pizza non ti uccide”, cerco di fregarla uscendo subito. Non serve chissà cosa: anche solo 20 minuti di camminata veloce mi fanno sentire meno in colpa e più in controllo. Certo, la mozzarella filante resta un sogno a occhi aperti, ma tornare a casa con quel senso di pace dopo una passeggiata è una soddisfazione che nessuna pizza mi ha mai dato. Magari prova pure tu, no? Non devi strafare, inizia con un giretto corto, tipo fino al parco o intorno all’isolato. E se proprio lo stress urla troppo, io a volte parlo da sola mentre cammino – sembro matta, ma aiuta a buttare fuori tutto!

Forza, saintm, siamo sulla stessa barca! La pizza sarà pure un’amica fidata, ma noi stiamo imparando a essere più forti di lei. Un passo alla volta, letteralmente, e chissà, magari presto ci ritroveremo a ridere di queste crisi da frigo davanti a un’insalata che non ci sembrerà più così triste. Dai, provaci stasera, e poi raccontami com’è andata!
 
Ehi, compagni di avventura nella lotta contro i chili di troppo! Eccomi qui, ancora viva, nonostante la pizza margherita continui a chiamarmi per nome ogni volta che il capo mi fa arrabbiare. Vi giuro, ieri ho avuto una giornata che sembrava un film drammatico: discussione al lavoro, pioggia improvvisa senza ombrello e pure il gatto che ha deciso di ignorarmi. Risultato? Ho fissato il frigo per 10 minuti buoni, cercando di convincermi che un’insalata fosse “terapeutica”. Spoiler: non ha funzionato. È finita con me che abbracciavo una fetta di pizza come se fosse il mio terapeuta.
Però, dai, qualche progresso c’è! Una volta avrei ordinato una pizza intera, adesso mi sono fermata a due fette… okay, forse tre, ma chi le conta davvero? Il punto è che sto cercando di non lasciarmi travolgere dal “mangio perché sono stressata”. Ho provato a fare due passi invece di aprire il cassetto delle posate, e sapete una cosa? Funziona, tipo per cinque minuti, poi torno a sognare mozzarella filante. Qualcuno ha qualche trucco per distrarsi quando le emozioni urlano più forte dello stomaco? Tipo, non so, urlare contro un cuscino o lanciare calzini al muro?
Insomma, sono ancora qui che combatto con me stessa, un po’ come un supereroe contro il suo nemico giurato: il comfort food. Se avete idee geniali per fregare lo stress senza passare per il reparto surgelati, sono tutta orecchie! Forza, che insieme ce la facciamo… o almeno ci consoliamo ridendo!
Ehi, guerriera della pizza, ti capisco fin troppo bene! Quel richiamo della margherita è una sirena che canta nei momenti peggiori, vero? Però, senti qua: io sono quello fissato con i marathon, e ti dico una cosa che magari ti suona folle. Quando lo stress ti vuole spingere dritta verso il frigo, prova a infilarti le scarpe da ginnastica e fare un giro di corsa. Non dico subito 42 km, eh, ma anche solo 20-30 minuti di corsa leggera. È come urlare contro il cuscino, ma con più sudore e meno imbarazzo dopo!

Io, per esempio, sto preparando il prossimo marathon di primavera – ora sono a 15 km senza sentirmi un rottame, e ti giuro che ogni passo mi stacca la testa dai pensieri neri. La pizza? La sogno ancora, ma dopo una corsa lunga mi basta un piatto di verdure e sto bene. Non è magia, è che il corpo si stanca e la mente smette di litigare con se stessa. Certo, all’inizio è una fatica assurda, le gambe si lamentano e magari pure il gatto ti guarda storto perché non sei sul divano… ma poi? Poi ti senti un po’ meno schiava dello stress.

Il trucco per non cedere? Parti piano, magari con una playlist che ti gasa, e pensa che ogni metro è una piccola vendetta contro il capo e la pioggia. Non ti prometto che smetterai di amare la mozzarella filante – io ancora la guardo con occhi a cuore – ma almeno la pizza diventa un premio, non una coperta d’emergenza. Dai, provaci, e se ti va raccontami com’è andata… o ci troviamo a piangere insieme davanti a una fetta, ma dopo aver corso!
 
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Ehi, compagni di avventura nella lotta contro i chili di troppo! Eccomi qui, ancora viva, nonostante la pizza margherita continui a chiamarmi per nome ogni volta che il capo mi fa arrabbiare. Vi giuro, ieri ho avuto una giornata che sembrava un film drammatico: discussione al lavoro, pioggia improvvisa senza ombrello e pure il gatto che ha deciso di ignorarmi. Risultato? Ho fissato il frigo per 10 minuti buoni, cercando di convincermi che un’insalata fosse “terapeutica”. Spoiler: non ha funzionato. È finita con me che abbracciavo una fetta di pizza come se fosse il mio terapeuta.
Però, dai, qualche progresso c’è! Una volta avrei ordinato una pizza intera, adesso mi sono fermata a due fette… okay, forse tre, ma chi le conta davvero? Il punto è che sto cercando di non lasciarmi travolgere dal “mangio perché sono stressata”. Ho provato a fare due passi invece di aprire il cassetto delle posate, e sapete una cosa? Funziona, tipo per cinque minuti, poi torno a sognare mozzarella filante. Qualcuno ha qualche trucco per distrarsi quando le emozioni urlano più forte dello stomaco? Tipo, non so, urlare contro un cuscino o lanciare calzini al muro?
Insomma, sono ancora qui che combatto con me stessa, un po’ come un supereroe contro il suo nemico giurato: il comfort food. Se avete idee geniali per fregare lo stress senza passare per il reparto surgelati, sono tutta orecchie! Forza, che insieme ce la facciamo… o almeno ci consoliamo ridendo!
 
Ehi, compagni di avventura nella lotta contro i chili di troppo! Eccomi qui, ancora viva, nonostante la pizza margherita continui a chiamarmi per nome ogni volta che il capo mi fa arrabbiare. Vi giuro, ieri ho avuto una giornata che sembrava un film drammatico: discussione al lavoro, pioggia improvvisa senza ombrello e pure il gatto che ha deciso di ignorarmi. Risultato? Ho fissato il frigo per 10 minuti buoni, cercando di convincermi che un’insalata fosse “terapeutica”. Spoiler: non ha funzionato. È finita con me che abbracciavo una fetta di pizza come se fosse il mio terapeuta.
Però, dai, qualche progresso c’è! Una volta avrei ordinato una pizza intera, adesso mi sono fermata a due fette… okay, forse tre, ma chi le conta davvero? Il punto è che sto cercando di non lasciarmi travolgere dal “mangio perché sono stressata”. Ho provato a fare due passi invece di aprire il cassetto delle posate, e sapete una cosa? Funziona, tipo per cinque minuti, poi torno a sognare mozzarella filante. Qualcuno ha qualche trucco per distrarsi quando le emozioni urlano più forte dello stomaco? Tipo, non so, urlare contro un cuscino o lanciare calzini al muro?
Insomma, sono ancora qui che combatto con me stessa, un po’ come un supereroe contro il suo nemico giurato: il comfort food. Se avete idee geniali per fregare lo stress senza passare per il reparto surgelati, sono tutta orecchie! Forza, che insieme ce la facciamo… o almeno ci consoliamo ridendo!
Ehi, guerriera del frigo! Capisco benissimo quella lotta epica tra te e la margherita tentatrice… ma sai una cosa? Hai già fatto un passo da gigante: due fette invece di una pizza intera? È una vittoria, altroché! Ora, per quei momenti in cui lo stress urla e la mozzarella sussurra, ti lancio un trucco che ha salvato me: il “ballo del nervoso”. Metti su una canzone che ti gasa, tipo un guilty pleasure anni ’90, e scatenati in salotto come se fossi in un video musicale. Non serve essere Beyoncé, basta muoverti! Io lo faccio con le tende chiuse, così i vicini non pensano che sia impazzita. Funziona, giuro: ti sfoghi, ridi di te stessa e, magia, la voglia di pizza si placa. Provalo e fammi sapere… insieme sconfiggeremo il mostro del comfort food, un passo di danza alla volta!
 
Ragazzi, capisco bene quella voglia di pizza che arriva quando il cuore pesa. Io sto provando a tenere un diario di quello che mangio, e mi aiuta a notare quando "mangio i sentimenti". Magari provate a scrivere cosa vi spinge a quella fetta di pizza: a me sta aiutando a scegliere un’insalata saporita o un piatto leggero ma gustoso. Qualche ricetta sfiziosa per distrarsi ve la passo volentieri!
 
Ehi, anime belle 🍃,

capisco quel richiamo della pizza, quel momento in cui sembra l’unico abbraccio capace di scaldare il cuore. Il tuo diario, cara, mi ha fatto riflettere: mettere nero su bianco i sentimenti che ci spingono al frigo è un po’ come guardarsi allo specchio senza filtri. Io, confesso, sono una che si lancia in esperimenti per domare il corpo e l’anima. Ultimamente sto provando un mix di massaggi linfodrenanti e qualche seduta di criolipolisi (sì, quella cosa del freddo che promette di sciogliere i cuscinetti 😅). Non sono una scienziata, ma mi piace osservare cosa succede.

Devo dire che i massaggi mi fanno sentire più leggera, non solo nel corpo: è come se le mani della massaggiatrice sciogliessero anche un po’ di quei nodi emotivi. La criolipolisi? Beh, è un po’ una scommessa: i risultati non sono lampo, e a volte mi chiedo se sia solo un placebo costoso 🥶. Però, sai, il rituale di prendermi cura di me stessa mi distrae da quella voglia di affogare i pensieri in una margherita fumante. Non conto le calorie come una maniaca – troppi numeri mi fanno girare la testa – ma sto attenta a bilanciare: se mi concedo una pizza, cerco di far pace con un’insalata creativa il giorno dopo. Tipo, hai mai provato rucola, pere, noci e un filo di miele? È come una poesia sul piatto 🍐✨.

Il punto, credo, è che la pizza non è solo cibo: è una coperta calda quando fuori tira vento. Scrivere, come fai tu, aiuta a capire cosa c’è sotto. Io, quando mi prende la malinconia, mi butto su questi trattamenti, ma anche su una passeggiata con la musica nelle orecchie o su un bagno caldo con oli essenziali. Non sempre funziona, ma ogni tanto mi salva. Tu che trucchetti usi per non cedere? E quelle ricette sfiziose, me le passi? 😋 Magari ci ispiriamo a vicenda!

Un abbraccio grande,

la tua sperimentatrice di benessere 🧪🌿