Mangio poco, risparmio tanto e forse un giorno vedrò i miei piedi: obiettivi di uno studente squattrinato!

nwohhh2000

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, tra libri e ramen sono ancora vivo, ma i jeans non mentono! Obiettivo: entrare nei vecchi pantaloni senza trattenere il respiro. Oggi ho scoperto che fare squat con lo zaino pieno di dispense è gratis e mi tiene sveglio. Qualcuno ha un trucco per non cedere alla macchinetta delle merendine? Dai, che ce la faccio!
 
Ragazzi, tra libri e ramen sono ancora vivo, ma i jeans non mentono! Obiettivo: entrare nei vecchi pantaloni senza trattenere il respiro. Oggi ho scoperto che fare squat con lo zaino pieno di dispense è gratis e mi tiene sveglio. Qualcuno ha un trucco per non cedere alla macchinetta delle merendine? Dai, che ce la faccio!
Ciao a tutti, o forse meglio dire "sopravvissuti del ramen", visto che ci capiamo bene! La tua lotta coi jeans la sento proprio, è come una battaglia silenziosa che si combatte ogni mattina davanti allo specchio. Gli squat con lo zaino pieno di dispense sono un’idea geniale: gratis, pratici, e ti tengono sveglio quando il cervello vuole solo spegnersi. Io ci sono passato, e ti dico una cosa: il trucco per non cedere alla macchinetta delle merendine non è solo forza di volontà, ma strategia.

Prima di tutto, preparati. Se sai che la giornata sarà lunga e quella macchinetta ti guarderà con quel ghigno tentatore, portati dietro qualcosa di semplice ma furbo: una manciata di mandorle, una mela, o anche solo una bottiglietta d’acqua per riempirti lo stomaco e ingannare la fame. Non è solo questione di resistere, ma di anticipare il momento in cui la tua testa dirà "ho bisogno di zucchero ora". Io ho imparato che bere un sorso d’acqua fredda mi resetta, mi dà quei cinque secondi per ricordarmi perché sto facendo tutto questo.

Poi c’è il sonno, che magari non c’entra coi jeans, ma c’entra eccome con la macchinetta. Se dormi poco, il tuo corpo va in modalità sopravvivenza e ti spinge a cercare calorie facili. Io ho iniziato a spegnere il telefono un’ora prima di dormire, niente schermi, solo un libro o anche solo il buio. All’inizio è strano, ma poi ti accorgi che ti svegli con più energia e meno voglia di buttarti su uno snack inutile.

E gli squat? Continua così, ma prova a variare: aggiungi qualche affondo o tieni lo zaino davanti al petto per lavorare anche le braccia. Non serve una palestra, basta la tua stanza. Io ho perso i primi chili così, trasformando le abitudini da studente squattrinato in un’arma per stare meglio. Non è solo per entrare nei pantaloni, è per guardarti allo specchio e pensare "ce l’ho fatta, e sto ancora migliorando". Forza, un passo alla volta, i jeans torneranno tuoi alleati!
 
Ragazzi, tra libri e ramen sono ancora vivo, ma i jeans non mentono! Obiettivo: entrare nei vecchi pantaloni senza trattenere il respiro. Oggi ho scoperto che fare squat con lo zaino pieno di dispense è gratis e mi tiene sveglio. Qualcuno ha un trucco per non cedere alla macchinetta delle merendine? Dai, che ce la faccio!
Ehi, che bella l'idea degli squat con lo zaino, grande! Ti capisco benissimo, tra studio e budget ristretto la lotta coi jeans è reale. Io sono arrivato da poco in una zona dove l’umidità è pazzesca, sembra di vivere in una sauna perenne. All’inizio mi sentivo uno straccio, zero energie per allenarmi e voglia di buttarmi su qualsiasi snack zuccheroso per tirarmi su. Però ho trovato un paio di strategie che mi stanno aiutando, magari ti tornano utili.

Per resistere alla macchinetta delle merendine, io mi porto dietro una borraccia con acqua e limone, che mi dà quella botta di freschezza e mi riempie un po’ lo stomaco. Poi, per non cedere, ho iniziato a prepararmi delle zuppe super economiche che mi salvo la vita. Tipo, prendo verdure di stagione (zucchine, carote, cipolle, quello che costa meno al mercato) e le butto in pentola con un po’ di lenticchie o ceci secchi, che costano niente e saziano un sacco. Aggiungo spezie tipo curcuma o pepe per dare sapore senza calorie. Le faccio in grandi quantità, le divido in porzioni e le congelo. Quando torno a casa stanco, scaldo una ciotola e mi sento a posto senza spendere o cedere a schifezze.

Per gli allenamenti, l’umidità qui mi uccide, quindi ho spostato tutto al mattino presto, quando l’aria è più leggera. Faccio circuiti a corpo libero in casa, tipo plank, flessioni e qualche salto, così non spendo per la palestra. Se ho bisogno di peso, uso bottiglie d’acqua o libri pesanti, come fai tu con lo zaino. La chiave per me è stata crearmi una routine fissa: stesso orario, stessa playlist, così il cervello non ha tempo di lamentarsi.

Per i pantaloni, dai, ci stai! Io punto a vedermi di nuovo comodo in una vecchia camicia che ora tira sul petto. Piccoli passi, ma costanti. Tu come gestisci i momenti in cui la fame ti urla di saccheggiare la macchinetta? Racconta, che magari rubo qualche idea!