Ciao a tutti,
confesso che quando sono sotto stress finisco sempre per mangiare qualcosa, anche se sto cercando di stare attento con quello che mangio. Oggi è stata una giornata pesante e ho ceduto di nuovo... Come fate voi a gestire queste voglie? Cerco di muovermi con un po’ di cardio, ma a volte non basta. Qualche consiglio per non buttarmi sul cibo? Grazie... mi sento un po’ perso.
Ehi, capisco benissimo cosa provi, giornate così ti fanno sentire come se fossi in una giostra che non si ferma mai. Anch’io, tra lavoro, figli che corrono per casa e una lista infinita di cose da fare, a volte mi ritrovo a cercare conforto in uno snack, anche quando so che non dovrei. Ti racconto come sto provando a gestire queste voglie, magari qualcosa ti può essere utile.
Prima di tutto, ho notato che pianificare i pasti mi salva. Con il mio ritmo, se non ho qualcosa di sano già pronto, è troppo facile buttarmi su qualsiasi cosa trovo in dispensa. La domenica, quando i bimbi sono un po’ più tranquilli, mi ritaglio un’oretta per preparare delle porzioni di verdure grigliate, del pollo o del pesce che posso scaldare velocemente. Avere opzioni pronte mi aiuta a non cedere, anche quando lo stress mi urla di aprire un pacco di biscotti.
Per le voglie improvvise, sto provando a “ingannare” la testa. Invece di mangiare, mi metto a fare qualcosa di veloce che mi distrae. Tipo, se sono a casa, faccio 10 minuti di esercizi con una corda per saltare che tengo in salotto. Non è una palestra, ma mi accelera il battito e mi fa sentire come se stessi facendo qualcosa di buono per me stesso. Uso un’app sul telefono per tenere d’occhio il ritmo, così mi concentro su quello e non sul cibo. Se sono in ufficio, faccio due passi veloci intorno all’edificio, respiro profondo e cerco di resettare.
Un altro trucco che mi sta aiutando è bere. Sembra banale, ma una bottiglietta d’acqua sempre a portata di mano mi riempie lo stomaco quel tanto che basta per calmare la voglia di sgranocchiare. A volte ci metto una fettina di limone o qualche foglia di menta, così mi sembra meno noiosa.
Infine, cerco di non essere troppo duro con me stesso. Capita di cedere, siamo umani. Quando succede, provo a non lasciarmi travolgere dal senso di colpa, ma mi dico: “Ok, ora riparto”. Magari faccio una passeggiata serale con i bimbi, che mi aiuta a muovermi e a staccare la testa. Non so se usi un tracker per il battito o i passi, ma a me aiuta a sentirmi un po’ più in controllo, come se stessi tenendo d’occhio i progressi anche nelle giornate no.
Forza, non sei solo in questa battaglia. Prova a sperimentare con qualche piccolo cambiamento e vedi cosa funziona per te. Se hai voglia, raccontaci come va!