Ehi, squadra del "mangio sano e rido forte"! 
Oggi voglio raccontarvi un pezzetto del mio viaggio, perché, diciamocelo, amare il cibo senza farsi prendere dal panico è un po’ come imparare a ballare: all’inizio inciampi, ma poi trovi il ritmo!
Sono anni che lotto con un rapporto complicato col cibo. C’è stato un periodo in cui contavo ogni singola caloria come se fosse un esame di matematica, e altri momenti in cui il frigo diventava il mio migliore amico… ma anche il mio peggior nemico.
Aggiungiamoci pure la pressione (letterale e figurata!) di tenere d’occhio la mia ipertensione, e il gioco si faceva tosto. Ma sapete una cosa? Sto imparando a lasciarmi andare e a godermi il percorso.
Per me, la svolta è stata smettere di vedere il cibo come “nemico” o “premio”. Ho iniziato a sperimentare in cucina, tipo un alchimista pazzo!
Piatti colorati, verdure che sembrano opere d’arte, e sapori che fanno dire “ma davvero questo è sano?!”. Ho scoperto che il sodio, quel birichino che alza la pressione, si può sostituire con spezie ed erbe aromatiche. Curry, origano, zenzero… il mio palato fa la ola!
E poi, ho imparato a mangiare lentamente, gustando ogni boccone, senza sentirmi in colpa se ogni tanto scappa una fetta di pizza. 
Non fraintendetemi, non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il mio cervello urla “non meriti quel piatto” o “devi compensare”. Ma sto lavorando per zittirlo, un passo alla volta. La terapia mi aiuta tantissimo, e anche scrivere qui, condividere con voi, mi fa sentire meno sola.
Un trucco che mi sta salvando? Pianifico i pasti come se fossi la regista di un film epico. Scelgo ingredienti che fanno bene al cuore (letteralmente!) e che mi fanno sorridere: avocado, noci, pesce, e ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente, perché, dai, la vita è troppo breve per dire no al cioccolato!
E poi, mi muovo:

Oggi voglio raccontarvi un pezzetto del mio viaggio, perché, diciamocelo, amare il cibo senza farsi prendere dal panico è un po’ come imparare a ballare: all’inizio inciampi, ma poi trovi il ritmo!

Sono anni che lotto con un rapporto complicato col cibo. C’è stato un periodo in cui contavo ogni singola caloria come se fosse un esame di matematica, e altri momenti in cui il frigo diventava il mio migliore amico… ma anche il mio peggior nemico.

Per me, la svolta è stata smettere di vedere il cibo come “nemico” o “premio”. Ho iniziato a sperimentare in cucina, tipo un alchimista pazzo!



Non fraintendetemi, non è tutto rose e fiori. Ci sono giorni in cui il mio cervello urla “non meriti quel piatto” o “devi compensare”. Ma sto lavorando per zittirlo, un passo alla volta. La terapia mi aiuta tantissimo, e anche scrivere qui, condividere con voi, mi fa sentire meno sola.

Un trucco che mi sta salvando? Pianifico i pasti come se fossi la regista di un film epico. Scelgo ingredienti che fanno bene al cuore (letteralmente!) e che mi fanno sorridere: avocado, noci, pesce, e ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente, perché, dai, la vita è troppo breve per dire no al cioccolato!
