Maratona di ricette sane: la mia sfida per stare in forma senza rinunce!

janiky2

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio qualche mese fa! Dopo il divorzio mi sentivo uno straccio, ma mettermi a cucinare cose sane mi ha tirato fuori dal buco. La tua lasagna con le zucchine? La provo sicuro, perché anch’io sto cercando di evitare quel gonfiore che ti fa pentire di ogni boccone. Io ieri ho fatto un pollo speziato con verdure al forno, niente di complicato, ma mi ha dato quella spinta che serve per non crollare. Queste maratone sono un salvavita, vero? Ti tengono in riga e ti fanno sentire meno solo. Io per ora ho perso 5 chili e lo specchio non mi odia più, ma la strada è lunga. Tu come tieni duro quando la pizza chiama?
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
Ehi, altro che ciao, qui ci vuole un applauso per la tua lasagna di zucchine! Io invece sono quello che si sta facendo strada tra i chili di troppo con la yoga della risata, sì, hai letto bene, ridere come matti per dimagrire. Non è uno scherzo, giuro: funziona perché mi tiene lontano dallo stress che mi farebbe svuotare il frigo in cinque minuti netti. Altro che maratone di fitness, qui si corre a forza di risate!

La tua idea delle ricette sane mi piace, però. Io sono il tipo che se non sta attento finisce per consolarsi con un piatto di carbonara dopo una giornata storta, ma da quando ho iniziato a ridere come un cretino con questi esercizi, l’impulso di mangiare per noia si è calmato. Tipo, ieri mi sono messo a sghignazzare da solo davanti allo specchio e alla fine mi sono fatto una bowl di ceci e spinaci con un po’ di limone, niente di pesante, e mi sono sentito a posto senza rimpiangere la pizza.

Il gruppo è la chiave, vero? Anche io sto cercando un po’ di gente con cui condividere ‘sta cosa della yoga della risata, magari un club qui vicino, perché da solo a volte sembro un pazzo e mi serve qualcuno che mi stia dietro. Tu con la tua maratona, io con le mie risate: alla fine è uguale, no? Ci si motiva e si va avanti. La tua zuppa di lenticchie speziata me la segno, tra l’altro, che con ‘sto freddo ci sta tutta.

Non fraintendermi, mica sono uno che rinuncia a tutto: il weekend scorso ho ceduto a un pezzo di focaccia, ma poi ho riso così tanto a una sessione online che mi sono quasi convinto di averla bruciata subito. Dimmi tu, hai mai provato a ridere invece di pesarti gli ingredienti? Magari ci vediamo in qualche sfida: tu con le tue zucchine, io con le mie risate. Che ne pensi?
 
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Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
Ehi, compagni di viaggio verso un corpo più leggero! Io sono quello che macina chilometri a piedi, e devo dire che leggerti mi ha fatto quasi venir voglia di accendere il forno invece delle scarpe da trekking. Le tue ricette sane mi intrigano, soprattutto quella lasagna con le zucchine – confesso, all’inizio ho storto il naso, ma se dici che funziona, potrei darle una chance. Camminare tanto mi aiuta a tenere a bada i chili, ma il cibo è sempre stato il mio tallone d’Achille, specie quando l’estate si avvicina e vorrei sentirmi più a mio agio in costume.

Anch’io sto cercando di prepararmi per le vacanze, e tra un sentiero e l’altro provo a non cedere alle tentazioni. La tua zuppa di lenticchie speziata mi ispira: magari la faccio dopo una delle mie camminate lunghe, tipo quella di ieri, 15 chilometri tra colline e aria fresca. Mi piace l’idea di un piatto che scalda senza appesantire, e se ci metto un po’ di pepe in più, mi dà quella carica che serve per non mollare. Le maratone online di cui parli sembrano una bella spinta: io di solito mi motivo coi panorami, ma un gruppo che ti sprona a non sgarrare potrebbe essere quel qualcosa in più.

Non so se sono tipo da “dieta domani”, però ammetto che la pizza del sabato sera ogni tanto mi chiama ancora. Camminare tanto mi salva, e condividere i miei percorsi su qualche gruppo mi dà quella soddisfazione che mi tiene in pista. Tu continua con le tue ricette, che magari un giorno ci scambiamo idee: tu mi dai un piatto sano, io ti consiglio un bel giro a piedi per smaltirlo!
 
Ciao a chi c’è dall’altra parte dello schermo, o magari buongiorno, visto che sto scrivendo con il caffè ancora caldo in mano! Leggerti, janiky2, mi ha fatto venir voglia di mettermi subito ai fornelli, ma anche di tirare fuori un po’ di colori e carta per dare forma a quello che mi passa per la testa. Io sono il tipo che vive di immagini: se vedo il traguardo, lo raggiungo. E il tuo post mi ha acceso una lampadina: perché non unire le tue ricette sane a una “danza mentale” che mi tenga sulla strada giusta?

La tua lasagna di zucchine e quella zuppa di lenticchie speziata? Mi hanno fatto immaginare una versione di me più leggera, che si gode il cibo senza quel senso di colpa che a volte mi accompagna dopo un piatto troppo pesante. Io sono fissata con la visualizzazione: prendo una rivista, ritaglio foto di corpi in forma, tavole apparecchiate con piatti colorati e sani, e ci attacco pure qualche frase tipo “posso farcela” o “un passo alla volta”. È la mia “doska dei desideri”, una specie di collage che mi ricorda dove voglio arrivare. Quando la guardo, è come se il cervello dicesse: “Ok, niente cornetto oggi, proviamo qualcosa di leggero ma buono”. E leggendo te, mi sa che ci aggiungo una foto di zucchine e una ciotola fumante!

Le maratone online di cui parli mi sembrano perfette per questo: un gruppo che ti sprona è come un pezzo di quel collage che prende vita. Io non ne ho mai fatta una, ma mi sto convincendo. Di solito mi motivo da sola, con le mie camminate – niente di epico come i tuoi 15 chilometri, ma un’oretta tra i parchi vicino casa mi rimette in sesto. Solo che poi torno e il frigo mi guarda con quel mezzo vasetto di crema spalmabile che mi chiama… Ecco, lì la visualizzazione aiuta: chiudo gli occhi, immagino me stessa tra qualche mese, più snella, con un vestito che mi piace, e mi dico che una tisana speziata o un’acqua con limone e zenzero possono bastare per calmare la voglia.

A proposito di tisane, visto che parli di curcuma e pepe, io sto provando a inserire più “aiuti naturali” nella giornata. Tipo, un’acqua tiepida con un po’ di limone e un pizzico di cannella al mattino: non è magica, ma mi fa sentire come se stessi dando una mano al corpo a svegliarsi e pulirsi. E dopo una giornata lunga, una camomilla con un tocco di miele mi placa senza bisogno di affogare i pensieri in un dolce. È un trucco mentale: se mi vedo come una che sceglie cose sane, finisce che le scelgo davvero.

Non sono una da “dieta ferrea” – la pizza del sabato sera la capisco fin troppo bene – ma sto imparando che il segreto è non sentirsi privati di tutto. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provare la tua lasagna leggera: magari ci aggiungo un’immagine mentale di me che la mangio soddisfatta, senza sentirmi un palloncino, come dici tu. E se funziona, la metto sul mio collage! Voi che mi dite? Avete mai provato a “vedere” il vostro obiettivo per non mollare? O magari avete una ricetta che vi fa sentire bene senza sensi di colpa? Buttate lì, che io prendo appunti!
 
Ciao a chi c’è dall’altra parte dello schermo, o magari buongiorno, visto che sto scrivendo con il caffè ancora caldo in mano! Leggerti, janiky2, mi ha fatto venir voglia di mettermi subito ai fornelli, ma anche di tirare fuori un po’ di colori e carta per dare forma a quello che mi passa per la testa. Io sono il tipo che vive di immagini: se vedo il traguardo, lo raggiungo. E il tuo post mi ha acceso una lampadina: perché non unire le tue ricette sane a una “danza mentale” che mi tenga sulla strada giusta?

La tua lasagna di zucchine e quella zuppa di lenticchie speziata? Mi hanno fatto immaginare una versione di me più leggera, che si gode il cibo senza quel senso di colpa che a volte mi accompagna dopo un piatto troppo pesante. Io sono fissata con la visualizzazione: prendo una rivista, ritaglio foto di corpi in forma, tavole apparecchiate con piatti colorati e sani, e ci attacco pure qualche frase tipo “posso farcela” o “un passo alla volta”. È la mia “doska dei desideri”, una specie di collage che mi ricorda dove voglio arrivare. Quando la guardo, è come se il cervello dicesse: “Ok, niente cornetto oggi, proviamo qualcosa di leggero ma buono”. E leggendo te, mi sa che ci aggiungo una foto di zucchine e una ciotola fumante!

Le maratone online di cui parli mi sembrano perfette per questo: un gruppo che ti sprona è come un pezzo di quel collage che prende vita. Io non ne ho mai fatta una, ma mi sto convincendo. Di solito mi motivo da sola, con le mie camminate – niente di epico come i tuoi 15 chilometri, ma un’oretta tra i parchi vicino casa mi rimette in sesto. Solo che poi torno e il frigo mi guarda con quel mezzo vasetto di crema spalmabile che mi chiama… Ecco, lì la visualizzazione aiuta: chiudo gli occhi, immagino me stessa tra qualche mese, più snella, con un vestito che mi piace, e mi dico che una tisana speziata o un’acqua con limone e zenzero possono bastare per calmare la voglia.

A proposito di tisane, visto che parli di curcuma e pepe, io sto provando a inserire più “aiuti naturali” nella giornata. Tipo, un’acqua tiepida con un po’ di limone e un pizzico di cannella al mattino: non è magica, ma mi fa sentire come se stessi dando una mano al corpo a svegliarsi e pulirsi. E dopo una giornata lunga, una camomilla con un tocco di miele mi placa senza bisogno di affogare i pensieri in un dolce. È un trucco mentale: se mi vedo come una che sceglie cose sane, finisce che le scelgo davvero.

Non sono una da “dieta ferrea” – la pizza del sabato sera la capisco fin troppo bene – ma sto imparando che il segreto è non sentirsi privati di tutto. Il tuo post mi ha fatto venir voglia di provare la tua lasagna leggera: magari ci aggiungo un’immagine mentale di me che la mangio soddisfatta, senza sentirmi un palloncino, come dici tu. E se funziona, la metto sul mio collage! Voi che mi dite? Avete mai provato a “vedere” il vostro obiettivo per non mollare? O magari avete una ricetta che vi fa sentire bene senza sensi di colpa? Buttate lì, che io prendo appunti!
Ehi, buongiorno o buon tutto, visto che ognuno ha i suoi orari! Leggerti mi ha fatto alzare un sopracciglio, sai? Tutta questa storia della visualizzazione e dei collage è carina, ma non è che ti stai illudendo che basti ritagliare zucchine da una rivista per far sparire la crema spalmabile dal frigo? Io sono più pratica: se voglio accelerare il metabolismo e sentirmi leggera, punto sui termogenici, altro che tisane tiepidine. La tua acqua con limone e cannella sarà anche un bel rituale, ma senza un po’ di fuoco vero non vai da nessuna parte.

La lasagna di zucchine di janiky2? Buona, sì, ma la mia versione ci vuole un bel calcio: peperoncino fresco, un pizzico di cayenna e magari una grattata di zenzero sopra. Altro che “immaginare una me più snella”: il calore delle spezie ti sveglia il corpo, non solo la testa. E quella zuppa di lenticchie? Io la faccio con curcuma, pepe nero e un peperone rosso piccante che ti fa sudare solo a guardarlo. Altro che camomilla per calmarti: se il tuo obiettivo è stare in forma, devi spingere, non coccolarti.

Le maratone online possono anche funzionare, ma se poi torni a casa e cedi al frigo, a cosa serve? Io non ho tempo per collage: mi alzo, butto giù un tè verde con zenzero e cannella, e via con la giornata. La pizza del sabato la mangio anch’io, ma ci sparo sopra del peperoncino in fiocchi per non lasciarla lì a pesarmi. Visualizzare va bene, ma se non ti muovi e non scaldi il motore, resta solo un bel quadretto. Tu che dici, ti fidi più delle tue immagini o di un piatto che ti fa bruciare dentro? Io ho la mia ricetta per non mollare: pollo marinato con paprika affumicata e un bel peperoncino tritato. Provala, poi mi dici se ti senti ancora un palloncino!
 
Ciao, o magari buona luce del monitor a chi legge! La tua idea di visualizzare il traguardo mi piace, ma io punto più sul concreto: fotografo il mio progresso ogni due settimane per la mia “preparazione fotosesia”. Non è solo un collage mentale, è vedere davvero i centimetri che se ne vanno. La lasagna di zucchine di janiky2 la provo anch’io, ma ci metto un filo d’olio piccante per dare una scossa. Tu parli di tisane e rituali, e ok, ci stanno, ma per me funziona di più un piatto speziato che mi tenga attiva. La cintura che stringe meno non mente, altro che immagini! Tu come misuri i tuoi passi avanti?
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
Ehi, ciao, o forse solo un “ohilà” buttato lì mentre passo di corsa con il biberon in una mano e il telefono nell’altra! La tua lasagna con le zucchine mi ha fatto alzare un sopracciglio, lo ammetto, ma mi hai convinta a provarci. Sono una di quelle mamme che dopo il parto si guardano allo specchio e si chiedono dove sia finita la versione “pre-bebè” di se stesse. Tempo per me? Una parola che ormai conosco solo di nome, tra poppate, pannolini e ninne nanne cantate a caso. Eppure, leggerti mi ha acceso una lampadina: forse non devo per forza scegliere tra essere una mamma decente e sentirmi un po’ meno una balena spiaggiata.

Anch’io sono nella fase “sano ma che non sembri una punizione”. Con un bimbo piccolo, il massimo che riesco a fare è buttare qualcosa in pentola mentre lui dorme – o meglio, mentre finge di dormire, perché poi si sveglia appena sento profumo di cibo. Ultimamente sto provando con robe veloci tipo creme di verdure: zucchine, carote, un po’ di patata per consistenza, e via col frullatore. Cinque minuti e ho qualcosa di caldo che mi scalda lo stomaco senza farmi sentire in colpa. L’altro giorno ho aggiunto un cucchiaino di olio d’oliva e un pizzico di spezie, e sembrava quasi un piatto da ristorante, giuro. Certo, non è la carbonara che sogno di notte, ma almeno non mi sento una palla dopo.

Le maratone online di cui parli mi intrigano un sacco. Non ne ho mai fatta una, ma capisco quel fuoco di cui parli: avere qualcuno che ti sprona, anche solo con un messaggio, potrebbe essere la spinta che mi manca. Da sola, è più facile cedere – tipo ieri, quando ho fissato una barretta di cioccolato per dieci minuti prima di ricordarmi che “no, dai, resisti”. Un gruppo che mi dice “forza, ce la fai” potrebbe essere la mia salvezza. Anche perché, diciamocelo, da quando sono mamma il mio unico esercizio è correre dietro al passeggino o sollevare il pargolo come fosse un manubrio.

Mi piace il tuo approccio: mangiare bene senza sentirsi in castigo. Io sono ancora in alto mare con le ricette creative – al massimo sostituisco la pasta con del riso integrale e mi sento una chef stellata – ma leggerti mi ha fatto venir voglia di provare qualcosa di nuovo. Magari la tua zuppa di lenticchie, che con un bimbo in casa una ciotola calda è sempre una coccola benvenuta. Dimmi un po’, come fai a non crollare quando la stanchezza ti urla di ordinare una pizza? Perché io, dopo una giornata infinita, spesso sogno il fattorino come fosse un supereroe! Raccontami i tuoi trucchi, che magari mi salvo dalla prossima tentazione.
 
Ciao a tutti, o forse no, magari siete solo voi che leggete per curiosità! Comunque, eccomi qua, reduce dall’ennesimo marathon online di fitness e stavolta con un twist: ricette sane che non mi fanno rimpiangere la pizza del sabato sera. Sì, lo so, sembra una missione impossibile, ma giuro che ci sto riuscendo.
Partecipare a queste sfide per me è come accendere un fuoco sotto il sedere: non c’è spazio per scuse, ti buttano in un gruppo di gente carica e tu devi solo tenere il passo. La motivazione? Vedere che non sono l’unico a combattere con la bilancia e che si può mangiare bene senza sentirsi monaci in clausura. Stavolta il tema era “sano ma con gusto”, e ho tirato fuori un paio di piatti che quasi mi fanno dimenticare quanto odio pesare gli ingredienti.
Tipo, ieri ho fatto una specie di lasagna leggera con zucchine al posto della pasta – sì, zucchine, non storcete il naso! – e una besciamella fatta con latte vegetale e un po’ di farina di ceci. Niente formaggi pesanti, ma un po’ di lievito alimentare per quel tocco saporito. Risultato? Mi sono leccato i baffi senza sentirmi un palloncino dopo. E poi c’era questa zuppa di lenticchie speziata, che con un pizzico di curcuma e pepe sembra un abbraccio in una ciotola. Perfetta per chi, come me, deve stare attento a non infilare robe strane nel piatto per via di qualche intolleranza qua e là.
Il bello di queste maratone è che ti spingono a provare, a non mollare anche quando la voglia di un cornetto ti sussurra all’orecchio. Non è una questione di fede o di prediche, ma di numeri: se vedo i chili scendere e lo specchio che inizia a sorridermi, so che sto facendo qualcosa di giusto. Certo, non sempre è una passeggiata – la settimana scorsa ho quasi ceduto a un tiramisù che mi guardava dal frigo di un amico – ma il gruppo online mi ha tirato su. “Forza, un giorno sgarri, ma poi si riparte!” mi hanno scritto, e avevano ragione.
Insomma, queste sfide mi stanno insegnando che si può stare in forma senza rinunciare al piacere di mangiare. E voi, avete mai provato una maratona così? O siete più tipi da “dieta domani, oggi pasta”? Raccontatemi, che magari mi ispirate per la prossima ricetta!
Ehi, altro che ciao, qui si nuota tra zucchine e lenticchie! Io sono nel pieno dei miei "100 giorni senza zucchero" e ti capisco alla grande. Le prime settimane? Un disastro, sembrava di avere un vuoto nello stomaco e nella testa. Poi però il corpo si è abituato e ora scopro sapori che prima ignoravo, tipo il dolce naturale di una carota. La tua lasagna leggera mi ha fatto venire l’acquolina, quasi quasi la provo, ma con un twist: ci metto un po’ di alghe per dare quel tocco "marino". Queste maratone sono una spinta pazzesca, no? Tu sei lì che resisti al tiramisù, io che ignoro il cioccolato, e alla fine ci sentiamo dei guerrieri. Racconta, qual è il tuo piatto sano preferito?
 
Ehi, mica ciao, qui si combatte a colpi di zucchine e forza di volontà! La tua lasagna mi ha steso, ma in senso buono, giuro. Io sono nel vortice della mia sfida vegana “niente schifezze per un mese” e ti dico, all’inizio volevo arrendermi davanti a un piatto di patatine. Però, sai com’è, il gruppo online ti tiene per il collo: “Dai, resisti, prova questa ricetta!”. E così ho scoperto che un hummus di barbabietola con bastoncini di sedano può quasi farti dimenticare la pizza. La tua zuppa di lenticchie la segno, ma ci aggiungo del cavolo nero per farla ancora più tosta. Dimmi, qual è il tuo trucco per non cedere quando il frigo di un amico ti fa l’occhiolino?