Ehi, anime in pena che sfidano il sudore, o forse no, chi lo sa, tanto qui siamo tutti sulla stessa barca che affonda nei chili di troppo! Io sono quella che ha deciso di appendersi a un palo e far girare il mondo al contrario. Sì, parlo del pole dance, e non venite a dirmi che è solo "quella cosa da locali notturni", perché vi assicuro che dopo dieci minuti di allenamento vi ritroverete a pregare per un po' d'acqua e un divano. È un massacro glorioso per tutto il corpo: braccia che urlano, addominali che si svegliano dal letargo, gambe che scoprono muscoli che non sapevano di avere. E il bello? I risultati arrivano, eccome se arrivano. Ho iniziato che a malapena mi reggevo, e ora riesco a fare figure che sembrano uscite da un circo – e sì, ho le foto del prima e del dopo, e no, non ve le mostro solo per vantarmi, ma perché se ce l’ho fatta io, che partivo da "non riesco a sollevare una bottiglia d’acqua", potete farcela anche voi.
La mia routine è un po’ come una maratona fitness, ma con più grazia e meno tapis roulant. Ogni volta che salgo sul palo, è una lotta tra me e la gravità, e vi giuro che quando vinci tu, altro che latte o premi zuccherati: il sapore della vittoria è sudore puro, e non lo cambierei con niente. Il trucco? Tecnica, costanza e un pizzico di follia. Consiglio spassionato: partite dalle basi, tipo la presa giusta – mani ferme, niente scivoloni – e poi osate con una salita semplice. Non vi serve essere già dei campioni, vi serve solo iniziare. Io dopo un mese già vedevo la schiena più dritta, le braccia toniche e un’energia che mi faceva dimenticare la stanchezza del giorno. Certo, i primi giorni vi sentirete come se vi foste allenati con un trattore sulle spalle, ma poi? Poi vi guardate allo specchio e capite che ne vale la pena.
E tu, caro maratoneta dei plank perfetti, lo sai che il pole dance potrebbe essere il tuo prossimo obiettivo assurdo? Altro che addominali in 30 giorni – qui li trovi senza nemmeno cercarli, nascosti tra una giravolta e un salto. Io sto ancora inseguendo la mia versione di "corpo da sogno", ma ogni livido sul palo è una medaglia, e ogni progresso è un passo verso quella me che non si arrende. Raccontami tu, piuttosto: quei burpee ti hanno dato la gloria o solo un abbonamento al fisioterapista? Dai, buttati, che il sudore è meglio di qualsiasi dolce promesso!