Massaggi, yoga e un po’ di caos: funzionano davvero per dimagrire?

Renzo1963

Membro
6 Marzo 2025
83
8
8
Ciao a tutti, o forse meglio un “ehilà, compagni di avventure yogiche”! Insomma, eccomi qua, la vostra cavia preferita che si lancia in esperimenti assurdi pur di perdere qualche chilo e sentirsi un po’ meno come un budino ambulante. Ultimamente mi sono buttata a capofitto nel mondo dei massaggi e delle tecniche strane, tipo quelle con le ventose o gli aggeggi che sembrano usciti da un film di fantascienza. Vi racconto tutto, promesso, con i miei dubbi e le mie figuracce!
Allora, partiamo dai massaggi. Ho provato quello linfodrenante, che dovrebbe “smuovere” tutto e farti sentire leggera come una piuma. La tipa che me lo faceva era gentilissima, mi spiegava ogni passaggio mentre io cercavo di non ridere perché, diciamocelo, mi sentivo un po’ una pagnotta impastata a mano. Dopo la prima seduta ero tipo “wow, forse funziona”, perché mi sembrava di avere le gambe meno gonfie. Ma poi, dopo una settimana, mi guardo allo specchio e… niente, stessi rotolini di sempre! Forse serve più costanza, o forse sono io che mi illudo troppo facilmente.
Poi c’è stato il capitolo “obértывания” – sì, lo scrivo così perché non so nemmeno come si chiama in italiano questa cosa di avvolgerti in alghe o creme strane come un sushi umano. L’idea è che sudi un sacco e perdi liquidi, ma onestamente? Dopo mi sono pesata e sì, mezzo chilo in meno, ma poi ho bevuto un bicchiere d’acqua e ciao, tutto tornato come prima. Però, devo dire, la pelle era morbidissima, quasi quasi lo rifaccio solo per quello.
E ora, il pezzo forte: la vacuum therapy. Ragazzi, avete presente quelle coppette che ti succhiano la pelle e sembra che un polpo ti stia abbracciando? Ecco, quella. La prima volta ero terrorizzata, pensavo mi lasciasse segni ovunque, invece no, solo un po’ di rossore. Mi hanno detto che “stimola la circolazione” e “rompe i grassi”, ma dopo tre sedute non so se credere a loro o al mio specchio, che continua a dirmi “ciao, siamo ancora qui”. Però, abbinandolo allo yoga – tipo una lezione di Vinyasa bella intensa – forse qualcosa si muove. O forse è solo la mia immaginazione che fa gli straordinari.
Tra tutto questo, lo yoga resta il mio porto sicuro. Non so se mi fa dimagrire davvero, ma dopo una sessione mi sento meno un disastro e più una che può affrontare il mondo (o almeno la bilancia senza urlare). Però, ecco, sono curiosa: voi che ne pensate? Questi aggeggi e massaggi sono solo un modo per spendere soldi o c’è qualcosa di vero? Io continuo a provare, tanto ormai sono in modalità “sperimentatrice pazza”. Fatemi sapere le vostre, dai, che qui tra flessibilità e caos sto ancora cercando la quadra!
 
Ehilà, compagni di disavventure corporee! O forse meglio un “ben ritrovati, anime in lotta coi rotolini”! Insomma, eccomi qua, la vecchia guardia del dimagrimento, una che ha lasciato per strada un bel po’ di chili e ora si gode il panorama – o almeno ci prova, tra un ricordo di pizza e una bilancia che ogni tanto mi guarda storto. Leggendo il tuo post mi sono rivista nei tuoi esperimenti, tra massaggi, ventose e alghe, e ti dico subito: capisco il caos, ci sono passata, e ora ti racconto com’è andata a me.

Partiamo dai massaggi linfodrenanti: sì, ti senti impastata come una ciabatta, e magari per un giorno ti illudi di essere una gazzella. Io li ho provati per un mese intero, con tanto di creme e promesse di leggerezza eterna. Risultato? Le gambe meno gonfie sì, ma i chili? Quelli se ne stavano lì, immobili come ospiti indesiderati. Non dico che non servano a niente, ma se vuoi davvero smuovere qualcosa, non bastano due carezze e un po’ di olio profumato. Ci vuole altro, e lo sai qual è il trucco? Mangiare meno, punto. Altro che liquidi da drenare.

Poi le “obértizzazioni” – carina la parola, me la segno! – con alghe e sudate varie. Anche io mi sono trasformata in un involtino primavera umano, tutta avvolta e sudaticcia. È vero, la bilancia scende di mezzo chilo, ma è un’illusione che dura quanto un sorso d’acqua. La pelle morbida è un bel bonus, sì, ma se pensi di sciogliere i grassi così, stai fresca (o meglio, calda e appiccicosa). Io dopo un po’ ho mollato: troppa fatica per un risultato che svanisce al primo bicchiere.

La vacuum therapy, invece, mi ha fatto ridere solo a pensarci. Coppette succhiapelle, polpi immaginari… sembra una sitcom! L’ho provata per curiosità, e ti do ragione: il rossore passa, i segni no, ma i grassi? Quelli non si rompono manco con un martello pneumatico. Dicono “circolazione”, “stimolazione”, ma alla fine è più un massaggio aggressivo che un miracolo. Abbinarlo allo yoga magari aiuta a sentirsi meno in colpa, ma se il tuo specchio ti saluta ancora coi rotolini, fidati, non è colpa della tua immaginazione: è che queste cose, da sole, non fanno il botto.

Lo yoga, però, lo salvo. Non perché mi abbia fatto perdere 20 chili – quello è stato altro – ma perché mi ha tenuta sana di mente quando volevo mollare tutto e ordinare un tiramisù. Ti dà quel senso di “ok, sto facendo qualcosa per me”, e magari con una Vinyasa sudi pure un po’. Ma dimagrire davvero? Nah, serve altro, e qui arrivo al punto: tutti ‘sti aggeggi, massaggi e ventose sono un contorno carino, a volte pure rilassante, ma il piatto forte è un altro. Io ho perso peso quando ho smesso di cercare scorciatoie e ho affrontato la realtà: meno cibo, più movimento, fine della storia. Niente fame assurda, sia chiaro, ma controllo sì, e tanto.

Quindi, amica sperimen
 
  • Mi piace
Reazioni: finto
Ciao, lottatrice dei rotolini! O forse meglio un “ehi, compagna di bilancia, ci rivediamo”! Leggere il tuo post mi ha fatto sorridere, perché mi ci sono rivista tantissimo: anch’io ho provato di tutto, dai massaggi alle ventose, passando per quelle sedute che ti trasformano in un’alga sudata. E sai una cosa? Capisco il caos, l’ho vissuto pure io, e ora ti racconto com’è andata a me, sperando che ti sia utile.

Anch’io sono partita con i massaggi linfodrenanti, convinta che mi avrebbero sgonfiata come un palloncino bucato. All’inizio mi sentivo leggera, le gambe meno pesanti, e pensavo “ecco, ci siamo”. Ma poi pesavo e… niente, i chili restavano lì, come vecchi amici che non vogliono andarsene. Non fraintendermi, qualcosa fanno, soprattutto se hai ritenzione idrica, ma per dimagrire davvero? Serve altro. Non è l’olio magico o le mani esperte a fare la differenza, ma quello che metti nel piatto ogni giorno.

Le “obértizzazioni” – che parola fantastica, la adotto anch’io! – le ho provate per un po’. Mi avvolgevano in quelle coperte calde con le alghe, e sì, sudavo come in una sauna. La bilancia scendeva di qualche etto, ma era tutta acqua, e dopo un giorno tornavo al punto di partenza. La pelle più liscia era un bel premio di consolazione, ma i grassi? Quelli non si scioglievano nemmeno a pregare. Dopo un po’ ho detto basta: troppo sbattimento per un risultato che durava meno di un caffè.

La vacuum therapy invece mi ha incuriosita, ma non mi ha convinta. Quelle coppette che ti risucchiano la pelle… sembravo reduce da un attacco di polpi! Qualche segno rosso, un po’ di circolazione stimolata, ma i rotolini? Sempre al loro posto, tranquilli e beati. Forse con lo yoga insieme può dare una mano, ma da sola non è la svolta che speri. È più un extra, un modo per coccolarti, non per rivoluzionare il tuo corpo.

Lo yoga però lo difendo a spada tratta. Non mi ha fatto perdere i chili di troppo da solo, ma mi ha salvata nei momenti in cui volevo mollare tutto e buttarmi su una carbonara. Ti tiene lucida, ti fa sentire che stai facendo qualcosa di buono per te stessa. Io facevo un po’ di sequenze dinamiche, sudavo, e mi sentivo meno in colpa. Ma per dimagrire davvero, come dici tu, serve il piatto forte, non il contorno.

Ti racconto la mia storia: ho iniziato a perdere peso per colpa del medico. Mi ha detto chiaro e tondo che con il rischio di diabete e ipertensione dovevo cambiare rotta. All’inizio ero spaventata, ma poi ho capito che non servivano trucchi o scorciatoie. Ho smesso di cercare il miracolo nei massaggi o nelle alghe e ho puntato sul semplice: mangiare meglio, non morire di fame, ma stare attenta a non esagerare. Non è stata una dieta da fame, sia chiaro, ma un modo di bilanciare le cose. Meno porzioni giganti, più piatti ragionevoli, e qualche passeggiata in più. Risultato? I chili sono scesi, il fiato è tornato, e pure la pressione si è calmata. Mi sento un’altra, e non è solo una questione di specchio, ma di salute vera.

Quindi, cara compagna di avventure, i massaggi e lo yoga sono un bel supporto, ti coccolano e ti tengono in pista, ma la chiave è nella quotidianità. Non servono cose complicate: basta guardare cosa mangi, tenere d’occhio le quantità e muoverti un po’. Il caos dei rimedi esotici è divertente, ma la realtà è più semplice di quello che sembra. Forza, ce la fai!
 
Ehi, compagna di lotta contro i rotolini, ci si rivede sul campo di battaglia! Leggerti è stato come guardarmi allo specchio qualche anno fa: massaggi, ventose, yoga e quella sensazione di correre in tondo senza arrivare da nessuna parte. Ti capisco, oh se ti capisco, e ora ti racconto come ho fatto pace con la bilancia, senza trucchi magici ma con un po’ di sudore e qualche idea semplice da fare a casa.

Partiamo dai massaggi e dalle “obértizzazioni” – che parola geniale, la rubo pure io! Anche io ci sono cascata: i linfodrenaggi mi facevano sentire una piuma per un giorno, ma poi? I chili restavano lì, come coinquilini che non pagano l’affitto. Stessa storia con le coperte calde e le alghe: sudavo, perdevo mezzo chilo d’acqua e il giorno dopo era tutto come prima. Pelle più bella, sì, ma i rotolini non si impressionavano mica. La vacuum therapy? Provata una volta, mi sono sentita una cavia da laboratorio con quei segni rossi ovunque, ma il grasso non si è mosso di un millimetro. Carino per rilassarsi, magari, ma per dimagrire serve altro.

Lo yoga è un discorso a parte. Non mi ha sciolto i chili come burro al sole, però mi ha tenuta sana di mente. Facevo sequenze veloci, tipo i saluti al sole un po’ più tosti, e sudavo davvero. Mi dava energia, mi faceva sentire meno una causa persa. Ma da solo non basta, hai ragione: è un alleato, non il generale dell’esercito.

La mia svolta è arrivata quando ho mollato le scorciatoie e ho puntato sul concreto. Niente di estremo, sia chiaro, ma ho iniziato a fare sul serio con il movimento, e non parlo di palestra o attrezzi costosi. Ho scoperto le functional training a casa, robe semplici con il peso del corpo: squat, plank, affondi, push-up se ce la facevo. Poi ho preso un TRX – lo attacchi alla porta e via, ti alleni ovunque. Non è solo questione di bruciare calorie: ti senti forte, i muscoli si svegliano, e il corpo cambia forma piano piano. Non serve essere un atleta, basta partire con quello che riesci a fare e aumentare un po’ alla volta.

Ti butto lì una mini-routine che facevo all’inizio, roba da 20 minuti: 10 squat lenti, 5 plank da 20 secondi (anche tremando, non importa), 10 affondi per gamba e un po’ di mountain climbers finché non sentivo il fiatone. Ripeti 3 giri, magari con una playlist che ti gasa. Niente di complicato, ma dopo un mese vedevo la differenza: le gambe più toniche, la pancia meno molle. E la bilancia? Scendeva, non a razzo, ma costante.

Il mangiare l’ho sistemato senza impazzire. Non ho fatto diete da fame, ma ho tagliato le porzioni esagerate e i “premi” quotidiani tipo biscotti a tradimento. Più verdure, meno schifezze, e qualche trucco come bere acqua prima di mangiare per non abbuffarmi. Il movimento ha fatto il resto: con il TRX e gli esercizi a corpo libero bruciavo abbastanza da non sentirmi in colpa per una pizza ogni tanto.

Quindi, amica di bilancia, i massaggi e lo yoga sono un bel contorno, ti tengono su di morale, ma il piatto forte è muoverti e mangiare con la testa. Non servono abbonamenti o guru online: un angolo di casa, un po’ di costanza e il gioco è fatto. Io ci sono riuscita così, partendo da zero, e ora mi sento non solo più leggera, ma proprio meglio. Dai, prova a buttarti su qualcosa di semplice e fammi sapere come va: i rotolini non sanno cosa li aspetta!
 
Ehi, guerriera dei rotolini, mi sa che ci siamo incrociate sul sentiero di guerra! La tua storia mi ha fatto quasi ridere, perché anch’io ho provato di tutto: massaggi che sembravano un sogno fino al giorno dopo, yoga che mi calmava i nervi ma non convinceva la bilancia, e ventose che mi lasciavano più segni che risultati. Ti leggo e penso: “Sì, ci sono passato, e ne sono uscito vivo!”

Io sono uno che corre, nuota e pedala come se non ci fosse un domani, ma il peso? Eh, quello non si muoveva facilmente. I massaggi li ho lasciati perdere presto: rilassanti sì, ma i miei chili se ne fregavano. Lo yoga lo tengo ancora come riscaldamento, mi scioglie le gambe prima di una corsa, però da solo è come sperare che il vento sposti una montagna. Serve altro, e qui entro in gioco io con il mio mondo di sudore.

La mia arma segreta è stata mischiare sport veri a roba semplice da fare ovunque. Non parlo di maratone o gare da Ironman, ma di allenamenti che puoi fare anche in salotto. Tipo: corro 30 minuti al mattino, poi a casa faccio qualche squat con il mio peso, plank finché non crollo e un po’ di burpees per far battere il cuore. Oppure, se sono in vena, monto il mio fidato TRX alla porta e via con trazioni e affondi. Non serve essere un fenomeno, basta muoverti e sentire che il corpo risponde.

Il mangiare? Niente magie, solo buon senso. Taglio il superfluo – addio patatine davanti alla tv – e punto su roba che mi dà energia per correre o pedalare senza sentirmi un sacco di patate. Verdure a vagonate, proteine per i muscoli e carboidrati quando so che mi aspetta una giornata intensa. Non peso tutto col bilancino, ma tengo d’occhio le porzioni e bevo acqua come se fosse il mio lavoro.

Insomma, i massaggi e lo yoga sono come un antipasto: carini, ma non ti saziano. Muoviti, suda, mangia bene e i rotolini inizieranno a tremare. Prova a buttarti su qualcosa di semplice, tipo 20 minuti di corsa leggera e qualche esercizio a casa, e vedi come va. Io sono qui, pronto a fare il tifo per te!
 
Ciao, compagna di avventure! La tua storia mi ha fatto sorridere, ci vedo tanto di me. Anche io ho provato massaggi e yoga, ma alla fine quello che mi ha davvero cambiato è stato buttarmi nei fitness challenge online. Non serve essere un atleta, basta iniziare: 20 minuti di corsa leggera e qualche esercizio semplice a casa, tipo plank o squat. La motivazione arriva dal vedere i progressi, giorno dopo giorno. Io mangio tanta verdura, proteine magre e carboidrati solo quando so che mi muoverò parecchio. Niente di complicato, ma funziona. Prova un mini-challenge, ti tengo d’occhio dal traguardo!
 
Ciao a tutti, o forse meglio un “ehilà, compagni di avventure yogiche”! Insomma, eccomi qua, la vostra cavia preferita che si lancia in esperimenti assurdi pur di perdere qualche chilo e sentirsi un po’ meno come un budino ambulante. Ultimamente mi sono buttata a capofitto nel mondo dei massaggi e delle tecniche strane, tipo quelle con le ventose o gli aggeggi che sembrano usciti da un film di fantascienza. Vi racconto tutto, promesso, con i miei dubbi e le mie figuracce!
Allora, partiamo dai massaggi. Ho provato quello linfodrenante, che dovrebbe “smuovere” tutto e farti sentire leggera come una piuma. La tipa che me lo faceva era gentilissima, mi spiegava ogni passaggio mentre io cercavo di non ridere perché, diciamocelo, mi sentivo un po’ una pagnotta impastata a mano. Dopo la prima seduta ero tipo “wow, forse funziona”, perché mi sembrava di avere le gambe meno gonfie. Ma poi, dopo una settimana, mi guardo allo specchio e… niente, stessi rotolini di sempre! Forse serve più costanza, o forse sono io che mi illudo troppo facilmente.
Poi c’è stato il capitolo “obértывания” – sì, lo scrivo così perché non so nemmeno come si chiama in italiano questa cosa di avvolgerti in alghe o creme strane come un sushi umano. L’idea è che sudi un sacco e perdi liquidi, ma onestamente? Dopo mi sono pesata e sì, mezzo chilo in meno, ma poi ho bevuto un bicchiere d’acqua e ciao, tutto tornato come prima. Però, devo dire, la pelle era morbidissima, quasi quasi lo rifaccio solo per quello.
E ora, il pezzo forte: la vacuum therapy. Ragazzi, avete presente quelle coppette che ti succhiano la pelle e sembra che un polpo ti stia abbracciando? Ecco, quella. La prima volta ero terrorizzata, pensavo mi lasciasse segni ovunque, invece no, solo un po’ di rossore. Mi hanno detto che “stimola la circolazione” e “rompe i grassi”, ma dopo tre sedute non so se credere a loro o al mio specchio, che continua a dirmi “ciao, siamo ancora qui”. Però, abbinandolo allo yoga – tipo una lezione di Vinyasa bella intensa – forse qualcosa si muove. O forse è solo la mia immaginazione che fa gli straordinari.
Tra tutto questo, lo yoga resta il mio porto sicuro. Non so se mi fa dimagrire davvero, ma dopo una sessione mi sento meno un disastro e più una che può affrontare il mondo (o almeno la bilancia senza urlare). Però, ecco, sono curiosa: voi che ne pensate? Questi aggeggi e massaggi sono solo un modo per spendere soldi o c’è qualcosa di vero? Io continuo a provare, tanto ormai sono in modalità “sperimentatrice pazza”. Fatemi sapere le vostre, dai, che qui tra flessibilità e caos sto ancora cercando la quadra!
Ehi, ciao a tutti, o forse dovrei dire “salve, anime in cerca di equilibrio tra caos e bilancia”! Leggendo il tuo post mi sono rivista un sacco, con quella voglia di provare tutto pur di sentirsi un po’ più leggere, dentro e fuori. La tua avventura tra massaggi, ventose e sushi umani mi ha fatto sorridere, e visto che siamo qui a condividere esperimenti, ti racconto la mia storia con il maraforno “100 giorni senza zucchero”. Magari c’entra poco con yoga e coppette, ma credo che alla fine tutto si colleghi quando si parla di stare meglio con sé stessi.

Allora, ti dico subito che eliminare lo zucchero aggiunto è stata una delle cose più toste che abbia mai fatto. Le prime due settimane? Un disastro. Ero nervosa, avevo mal di testa e sognavo torte al cioccolato come se fossi in un film di Willy Wonka. Non scherzo, una volta ho fissato un barattolo di marmellata per tipo dieci minuti, come se potesse parlarmi e convincermi a cedere. Però ho tenuto duro, anche perché mi ero iscritta a questo maraforno con un gruppo online e non volevo mollare davanti a tutti. La cosa assurda è che dopo quel periodo di “astinenza” ho iniziato a sentirmi… diversa. Non dico Wonder Woman, ma tipo una versione di me con più energia e meno sbalzi d’umore.

Quello che non mi aspettavo, però, è stato scoprire quanto cambiano i sapori quando togli lo zucchero. Tipo, hai presente una mela? Prima per me era “meh, ok, è una mela”. Ora la mangio e mi sembra una bomba di dolcezza, come se qualcuno ci avesse nascosto dentro un dessert. Stessa cosa con le verdure: un broccolo al vapore, che prima trovavo triste, ora ha un gusto che mi piace davvero. È come se il mio palato si fosse resettato, e ora ogni boccone è un piccolo viaggio. Non fraintendermi, non sono diventata una che medita davanti a una carota, ma questa cosa mi ha fatto riflettere su quanto lo zucchero coprisse i sapori veri.

Sul lato peso, non ti nego che speravo in un miracolo, tipo svegliarmi un giorno con il fisico di una modella. Invece, la bilancia scende piano, troppo piano per i miei gusti. Però mi vedo meno gonfia, soprattutto in faccia e sulle gambe, e i jeans che prima pregavo per chiudere ora sono più gentili con me. Forse non è solo il senza zucchero, perché sto cercando di muovermi di più, tipo camminate veloci o qualche lezione di yoga online quando mi sento ispirata. Niente di estremo, eh, che sono più tipo “flessibilità da bradipo” che da guru del Vinyasa.

Tornando al tuo post, mi riconosco in quel misto di curiosità e dubbi su cosa funziona davvero. I massaggi e le ventose che descrivi mi intrigano, ma anche io mi chiedo se siano più un regalo per la pelle che per la bilancia. Magari, come dici tu, abbinarli a yoga e a un po’ di costanza potrebbe fare la differenza. O forse è tutto un puzzle, no? Un pezzo di movimento, un pezzo di alimentazione, un pezzo di pazienza… e tanto caos, che alla fine è quello che ci tiene vive. Tu che dici, continuo a seguirti nei tuoi esperimenti da scienziata pazza, ma mi sa che ci vuole anche un po’ di fiducia che il corpo capisca da solo cosa fare. Intanto, ti auguro di trovare la tua quadra, e se scopri il segreto per far sparire i rotolini con una seduta di ventose, scrivimelo subito!
 
Ehi, sul serio pensate che massaggi e yoga da soli facciano perdere peso? Senza toccare l’alimentazione, è come correre su un tapis roulant spento. Io ho buttato giù chili con TRX a casa, sudando e mangiando bene, non con incensi e rilassamento. Provate a unire esercizi tosti a un piatto bilanciato, altro che caos!