Mi vergogno un po'... ma ho provato a visualizzare la mia nuova me senza pillole magiche!

nialltg

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so bene come iniziare. Mi sento un po’ in imbarazzo a scrivere qui, ma ci provo lo stesso. Ho letto il titolo del thread e mi sono detta: “Ecco, è proprio così che mi sento anch’io”. Mi vergogno un po’ a dirlo, ma ultimamente ho passato troppo tempo a sognare una versione di me stessa più leggera, più in forma, senza però fare nulla di concreto. Sapete, quelle fantasie in cui ti immagini già perfetta senza dover sudare o rinunciare a qualcosa. Ma poi ho capito che non funziona così, no?
Allora ho deciso di provare questa cosa della visualizzazione, ma sul serio, non solo nella mia testa mentre guardo il soffitto. Ho preso un vecchio quaderno, di quelli che usavo a scuola, e ho iniziato a scarabocchiarci sopra. Non sono brava a disegnare, quindi ho ritagliato foto da alcune riviste: una ragazza che corre in un parco, un piatto di verdure colorate, un vestito che vorrei indossare senza sentirmi a disagio. Ho scritto anche il mio peso ideale, non troppo lontano da quello attuale, ma abbastanza da darmi un obiettivo. L’ho appeso vicino al frigo, così ogni volta che lo apro mi ricordo perché sto facendo tutto questo.
Non è facile, ve lo dico subito. Ci sono giorni in cui vorrei solo mangiare un piatto di carbonara e dimenticare tutto. Ma ho trovato un trucco che mi sta aiutando: quando mi viene la tentazione, chiudo gli occhi e immagino me stessa fra qualche mese. Non perfetta, non come una modella, ma una me che si sente bene, che cammina senza affanno, che si guarda allo specchio e sorride. Mi ripeto che non ho bisogno di scorciatoie, tipo quelle cose che promettono tutto senza fatica. Voglio farcela da sola, passo dopo passo.
Un’altra cosa che faccio è spezzettare la giornata. Non penso “devo perdere tot chili”, ma “oggi provo a mangiare più verdure” o “faccio una passeggiata di 20 minuti”. Così sembra meno impossibile. E poi, non so se capita anche a voi, ma quando riesco a rispettare questi piccoli impegni mi sento già un pochino più forte.
Scusate se mi sono dilungata, non volevo annoiarvi. È che scrivere qui mi fa sentire meno sola in questo percorso. Magari qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O ha qualche idea per rendere queste visualizzazioni ancora più utili? Grazie comunque per aver letto fin qui, mi sento già un po’ meno in imbarazzo.
 
Ehi, altro che imbarazzo, hai scritto un sacco di cose che mi risuonano proprio! Guarda, ti capisco fin troppo bene quando parli di sognare una versione migliore di te stessa senza muovere un dito. Io sono quella che si vede con un corpo da urlo mentre affonda il cucchiaio in una vaschetta di gelato, quindi direi che siamo sulla stessa barca. Però, devo dirtelo, questa storia del quaderno e delle foto ritagliate mi ha colpita. Non ci avevo mai pensato, ma ha senso: vedere qualcosa di concreto davanti agli occhi ti ricorda dove vuoi arrivare, no? Io di solito mi perdo nei pensieri e basta, ma magari provo a fare come te, almeno per darmi una svegliata ogni tanto.

Sai cosa mi frega sempre? Lo stress. Torno a casa dopo una giornata schifosa e l’unica cosa che voglio è un piatto gigante di pasta o una tavoletta di cioccolato. Non c’è visualizzazione che tenga in quei momenti, è come se il cervello andasse in tilt. Però mi piace il tuo trucco di immaginarti tra qualche mese, non perfetta ma semplicemente meglio. Io ci provo, ma spesso finisco per dirmi “vabbè, un giorno in più non cambia niente” e cedo. Tu come fai a non mollare quando la tentazione è così forte? Perché, diciamocelo, la carbonara è una tentazione seria.

Spezzettare la giornata è un’altra idea che mi sembra furba. Io tendo a farmi prendere dal panico pensando a tutto quello che devo cambiare, e alla fine non combino niente. Magari se mi concentro su una cosa piccola, tipo bere più acqua o muovermi un po’ di più, non mi sento schiacciata. Però, onestamente, a volte mi chiedo se queste cose funzionano davvero o se sono solo un modo per illudermi che sto facendo progressi. Tu che ne pensi? Ti sta portando da qualche parte o è più che altro un aiuto per non impazzire?

Comunque, non scusarti per esserti dilungata, altroché annoiare! Mi fa piacere leggere di qualcuno che ci sta provando sul serio, senza pillole magiche o promesse assurde. Io sto ancora cercando il mio ritmo, ma magari rubo qualche tuo spunto. Tipo, hai mai provato a fare qualcosa di fisico quando ti viene voglia di mangiare per stress? Io ogni tanto mi butto su una camminata veloce, giusto per sfogarmi, e devo dire che un minimo aiuta. Non so, dimmi tu se hai altri trucchi, perché questa battaglia con le emozioni è proprio tosta. Grazie per aver condiviso, comunque, mi sa che non sei l’unica a sentirti meno sola leggendo qui.
 
Cavolo, leggere il tuo post è stato come guardarmi allo specchio! Quella sensazione di volere una versione migliore di te stessa, ma poi ritrovarti con un cucchiaio in mano davanti a una vaschetta di gelato… ti capisco, eccome. E la carbonara? Quella è il mio kryptonite, altro che tentazione! Però sai, il tuo messaggio mi ha fatto riflettere su un sacco di cose, soprattutto su come le abitudini, anche quelle piccole, possano fare la differenza. Quindi, ti racconto un po’ come sto cercando di affrontare questa battaglia, sperando che magari ti dia qualche spunto.

Parto dal tuo punto sullo stress, perché è proprio il mio tallone d’Achille. Quando la giornata è un disastro, il mio cervello urla “cioccolato, ora!” e non c’è visualizzazione che tenga. Quello che ho iniziato a fare è stato creare una specie di “kit di emergenza” per quei momenti. Tipo, tengo una bottiglietta d’acqua aromatizzata con limone o menta sempre a portata di mano: sembra una sciocchezza, ma bere qualcosa di fresco mi distrae quel tanto che basta per non correre al frigo. Oppure, se proprio voglio sgranocchiare, ho delle carote già tagliate in frigo. Non è la stessa cosa di una tavoletta di cioccolato, chiaro, ma almeno non mi sento in colpa dopo. Tu hai mai provato a sostituire il “cibo da stress” con qualcosa di meno calorico ma che ti dà comunque soddisfazione?

Sul discorso di non mollare, ti confesso che non ho una formula magica. Ci sono giorni in cui cedo, punto. Però ho notato che aiutano due cose: primo, darmi obiettivi minuscoli. Non “devo perdere 10 chili”, ma “oggi mangio una porzione di verdura a pranzo”. È come se il cervello non si spaventasse e piano piano queste cosine si accumulano. Secondo, tengo un quadernino dove segno non solo cosa mangio, ma anche come mi sento dopo. Tipo, dopo quella carbonara mi sento soddisfatta per 10 minuti, ma poi mi parte il rimorso. Scriverlo mi aiuta a ricordarmi perché sto provando a cambiare. Tu che dici, potrebbe funzionare anche per te un diario così? Non deve essere perfetto, basta che sia sincero.

Sulla tua idea di spezzettare la giornata, sono d’accordissimo. Io all’inizio volevo rivoluzionare tutto: dieta, palestra, dormire 8 ore… e ovviamente fallivo dopo due giorni. Ora mi concentro su una cosa alla volta. Per esempio, ho iniziato a pesare le porzioni di pasta (sì, lo so, sembra da maniache, ma giuro che cambia tutto). Uso una bilancina e mi sono scaricata un’app per calcolare le calorie, così so esattamente quanto sto mangiando. Non dico di diventare ossessionata, ma avere un’idea precisa mi dà un senso di controllo. Tipo, scopro che 80 grammi di pasta non mi fanno morire di fame e posso aggiungerci un sacco di verdure per riempire il piatto. Magari prova a partire con una cosa simile, tipo pesare solo un alimento che ami e vedere come va.

Sul discorso del movimento, la tua camminata veloce è una genialata. Io ho iniziato con 10 minuti di stretching la mattina, niente di che, ma mi sveglia e mi fa sentire un po’ meno “bloccata”. Quando sono stressata, invece, metto una canzone che mi gasa e ballo in salotto come una matta per 5 minuti. Non è palestra, ma mi scarica e mi fa ridere. Forse potresti provare qualcosa di simile, tipo una playlist di emergenza per tirarti su senza buttarti sul cibo.

Riguardo alla tua domanda se queste cose funzionano davvero… bella domanda. Dico la verità: a volte mi sembra di fare passi da gigante, altre volte mi sento ferma. Però, guardando indietro, vedo che sto meglio di sei mesi fa. Non parlo solo di peso, ma di come mi sento. Bere più acqua, muovermi un po’, controllare le porzioni: non sono miracoli, ma mi fanno sentire più padrona di me stessa. È un percorso, no? Non è che arrivi al traguardo e puff, sei perfetta. È più come costruire una casa, mattone dopo mattone.

Grazie per il tuo post, davvero. Mi ha fatto venire voglia di non mollare e di provare a essere un po’ più gentile con me stessa, anche quando sgarro. Se ti va, fammi sapere se provi qualcuno di questi trucchetti o se hai altri assi nella manica. Siamo in questa battaglia insieme, no? Forza che ce la facciamo, un passo alla volta.