Non ce la faccio più a combattere con il cibo ogni giorno

peter.cassidy

Membro
6 Marzo 2025
55
10
8
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui oggi. Sono stanca, davvero stanca di questa lotta infinita col cibo. Ogni giorno è uguale: mi sveglio pensando a cosa mangerò, quanto, e poi finisco per sentirmi in colpa comunque, che abbia mangiato troppo o troppo poco. È come se la mia testa fosse un campo di battaglia e il mio corpo il danno collaterale. Qualcuno di voi si sente mai così? Non voglio più contare ogni caloria o guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo. Cerco disperatamente un modo per fare pace con me stessa, col cibo, con tutto. Ho provato a seguire i consigli classici: "mangia equilibrato", "ascolta il tuo corpo", ma è più facile a dirsi che a farsi quando il tuo corpo ti sembra un nemico. Se avete qualche trucco, qualche idea per smettere di combattere ogni dannato pasto, ve ne sarei grata. Io intanto continuo a provarci, anche se a volte mi sembra di non andare da nessuna parte. Grazie per esserci, comunque.
 
  • Mi piace
Reazioni: Mv mark
Ehi, ben trovata in questo angolo di confessioni e speranze, o forse solo di stanchezza condivisa. Ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, sai? Quella guerra col cibo che descrivi, la conosco fin troppo bene: il risveglio con la testa già piena di calcoli, il senso di colpa che ti morde anche quando pensi di aver fatto tutto "giusto". È estenuante, vero? Come se fossimo intrappolati in un duello infinito, noi contro noi stessi, con lo specchio a fare da giudice implacabile.

Io non ho la bacchetta magica, te lo dico subito, ma posso condividere quello che per me è stato un piccolo spiraglio: il "cheat meal", ma fatto a modo mio, con una specie di rituale. Una volta a settimana, mi concedo un pasto "di carico", qualcosa che desidero davvero – non un’abbuffata senza senso, ma un momento che scelgo con cura. Non è solo una questione di calorie o di "sgarrare": è come dire al mio corpo e alla mia testa che non sono nemici, che possiamo darci una tregua. All’inizio lo facevo per il metabolismo – si dice che scuota un po’ le cose, che tenga il motore acceso – ma poi ho scoperto che il vero regalo è nella testa. Quel pasto diventa una pausa dalla battaglia, un respiro profondo in mezzo alla tempesta. Non ti nego che ci vuole disciplina per non lasciarlo diventare un’eccezione quotidiana, ma con il tempo ho imparato a godermelo senza sentirmi in colpa dopo.

Non so se hai mai provato qualcosa del genere, o se magari per te funziona altro. Quello che sento di dirti è che forse non si tratta di vincere questa guerra, ma di firmare una pace fragile, un passo alla volta. Il cibo non dovrebbe essere un campo di battaglia, eppure lo è per tanti di noi. Magari prova a scegliere un giorno, un piatto che ami, e a viverlo senza pesarti l’anima subito dopo. Potrebbe essere un inizio, un modo per ricordarti che meriti di stare bene, non solo di combattere.

Se ti va, raccontami come va. Qui ci siamo, con le nostre storie storte e i nostri piccoli trucchi. Un abbraccio, o anche solo un cenno da lontano, come preferisci.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui oggi. Sono stanca, davvero stanca di questa lotta infinita col cibo. Ogni giorno è uguale: mi sveglio pensando a cosa mangerò, quanto, e poi finisco per sentirmi in colpa comunque, che abbia mangiato troppo o troppo poco. È come se la mia testa fosse un campo di battaglia e il mio corpo il danno collaterale. Qualcuno di voi si sente mai così? Non voglio più contare ogni caloria o guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo. Cerco disperatamente un modo per fare pace con me stessa, col cibo, con tutto. Ho provato a seguire i consigli classici: "mangia equilibrato", "ascolta il tuo corpo", ma è più facile a dirsi che a farsi quando il tuo corpo ti sembra un nemico. Se avete qualche trucco, qualche idea per smettere di combattere ogni dannato pasto, ve ne sarei grata. Io intanto continuo a provarci, anche se a volte mi sembra di non andare da nessuna parte. Grazie per esserci, comunque.
Ehi, capisco perfettamente quel senso di stanchezza infinita, come se ogni pasto fosse una prova da superare! Anche io ho avuto i miei momenti di lotta col cibo, e ti dirò, per me la svolta è stata portare un po’ di tecnologia nella faccenda. Non fraintendermi, non è che un gadget risolve tutto, ma a volte ti dà quel piccolo aiuto per rimetterti in carreggiata senza sentirti sempre sotto pressione.

Io uso un fitness tracker da un paio d’anni ormai, uno di quelli che contano i passi, monitorano il sonno e tengono d’occhio le calorie bruciate. Non lo uso per ossessionarmi coi numeri, ma per avere un quadro generale di come sto andando. Tipo, se vedo che ho fatto un sacco di passi o che ho dormito bene, mi sento già un po’ più in pace con me stesso, e magari non mi punisco se ho mangiato una fetta di pizza in più. Poi ci sono le app per il cibo: ne ho provata una che mi fa scannerizzare i barcode dei prodotti e mi dice subito cosa sto mettendo nel piatto. Non la uso per contare ogni caloria, ma per capire meglio cosa mi fa stare bene e cosa no, senza impazzire.

Le умные весы sono un altro alleato: non guardo solo il peso, ma anche la percentuale di massa grassa o acqua nel corpo. Mi piace perché mi ricorda che non è tutto una questione di chili, ma di come sto cambiando nel tempo. È un modo per spostare l’attenzione dal “devo dimagrire” a “sto costruendo una versione più sana di me”. Certo, non è magico, e ci sono giorni in cui lo specchio resta un nemico, ma questi aggeggi mi aiutano a non mollare, a darmi una routine che non sembra una punizione.

Il mio consiglio? Prova a inserire qualcosa di semplice, tipo un’app o un tracker, ma senza farti prendere dalla mania del controllo. Usalo per conoscerti meglio, non per giudicarti. Magari ti aiuta a fare quel clic mentale per smettere di vedere il cibo come un avversario. E comunque, siamo qui, no? Anche solo scrivere quello che provi è già un passo, e non è poco. Forza, un giorno alla volta!
 
  • Mi piace
Reazioni: czarekt
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui oggi. Sono stanca, davvero stanca di questa lotta infinita col cibo. Ogni giorno è uguale: mi sveglio pensando a cosa mangerò, quanto, e poi finisco per sentirmi in colpa comunque, che abbia mangiato troppo o troppo poco. È come se la mia testa fosse un campo di battaglia e il mio corpo il danno collaterale. Qualcuno di voi si sente mai così? Non voglio più contare ogni caloria o guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo. Cerco disperatamente un modo per fare pace con me stessa, col cibo, con tutto. Ho provato a seguire i consigli classici: "mangia equilibrato", "ascolta il tuo corpo", ma è più facile a dirsi che a farsi quando il tuo corpo ti sembra un nemico. Se avete qualche trucco, qualche idea per smettere di combattere ogni dannato pasto, ve ne sarei grata. Io intanto continuo a provarci, anche se a volte mi sembra di non andare da nessuna parte. Grazie per esserci, comunque.
Ciao, capisco perfettamente quella sensazione di stanchezza che descrivi, quel ciclo infinito di pensieri sul cibo che sembra non lasciarti mai in pace. Ti scrivo perché anch’io ho vissuto qualcosa di simile, e magari quello che ho scoperto potrebbe esserti utile. Hai mai sentito parlare delle pratiche di Wim Hof? Non è la solita dieta o il classico "mangia meno e muoviti di più", ma un approccio che unisce respirazione specifica ed esposizione al freddo. Ti spiego come funziona e perché potrebbe aiutarti a spezzare questa lotta quotidiana.

La tecnica di Wim Hof si basa su esercizi di respirazione profonda e controllata, seguiti da brevi immersioni in acqua fredda o docce gelate. Sembra strano, lo so, ma la scienza dietro è affascinante. Quando respiri in modo intenzionale, ossigeni il corpo a un livello più profondo, riducendo i livelli di stress e riequilibrando il sistema nervoso. Studi, come quelli pubblicati su riviste tipo "Proceedings of the National Academy of Sciences", hanno mostrato che questa pratica può abbassare i marker infiammatori nel sangue e migliorare la risposta immunitaria. E il freddo? Accelera il metabolismo: il corpo lavora per mantenere la temperatura interna, bruciando calorie senza che tu debba pensarci troppo. Non è una magia per dimagrire, ma un modo per far sentire il tuo corpo vivo e attivo.

Quello che mi ha colpito di più, però, non è stato solo l’effetto fisico. Fare queste pratiche mi ha aiutato a cambiare il modo in cui vedo me stessa e il cibo. Prima ero sempre in guerra, come dici tu, con la testa piena di calcoli e sensi di colpa. Con la respirazione e il freddo ho iniziato a sentirmi più connessa al mio corpo, non come un nemico da controllare, ma come qualcosa di forte, che risponde. Lo stress si scioglie, e con meno ansia è più facile smettere di pensare al cibo come a una battaglia. Non ti sto dicendo che risolvi tutto dall’oggi al domani, ma è un modo per spostare l’attenzione: invece di contare calorie, ti concentri su come ti senti dopo una sessione di respiro o una doccia fredda.

Se vuoi provare, inizia piano. Sdraiati, fai 30 respiri profondi – dentro col naso, fuori con la bocca, come se stessi gonfiando un palloncino – poi trattieni il fiato per un minuto o quanto riesci. Ripeti per tre giri. Dopo, magari una doccia fredda di 30 secondi. Non serve strafare, il punto è la costanza. La scienza dice che anche solo 10 minuti al giorno possono fare la differenza su stress e metabolismo. E il bello è che non devi combattere contro nulla, solo respirare e lasciare che il corpo faccia il resto.

Non so se è la risposta che cercavi, ma spero ti dia uno spunto. La pace con te stessa non arriva per forza seguendo regole rigide, a volte basta un piccolo cambio di prospettiva. Fammi sapere se ti va di parlarne ancora, sono qui!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui oggi. Sono stanca, davvero stanca di questa lotta infinita col cibo. Ogni giorno è uguale: mi sveglio pensando a cosa mangerò, quanto, e poi finisco per sentirmi in colpa comunque, che abbia mangiato troppo o troppo poco. È come se la mia testa fosse un campo di battaglia e il mio corpo il danno collaterale. Qualcuno di voi si sente mai così? Non voglio più contare ogni caloria o guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo. Cerco disperatamente un modo per fare pace con me stessa, col cibo, con tutto. Ho provato a seguire i consigli classici: "mangia equilibrato", "ascolta il tuo corpo", ma è più facile a dirsi che a farsi quando il tuo corpo ti sembra un nemico. Se avete qualche trucco, qualche idea per smettere di combattere ogni dannato pasto, ve ne sarei grata. Io intanto continuo a provarci, anche se a volte mi sembra di non andare da nessuna parte. Grazie per esserci, comunque.
Ehi, capisco perfettamente quello che provi, sai? Anch’io mi sono trovato mille volte a fissare il piatto e a chiedermi se stavo facendo la cosa giusta o se tanto valeva mollare tutto. Quella sensazione di essere sempre in guerra con te stesso è pesante, ti prosciuga. Ti dico come sto cercando di uscirne io, magari qualcosa ti può servire. Vivo in dormitorio, budget ristretto e tempo pure, quindi ho dovuto inventarmi un po’ di strategie per non impazzire col cibo.

Prima cosa, ho smesso di contare ogni caloria. All’inizio mi sembrava impossibile, ma ho iniziato a prepararmi porzioni semplici con quello che ho a disposizione: riso, lenticchie, verdure surgelate che costano poco al discount. Non serve pesare tutto, basta andare a occhio e cercare di non strafare. Tipo, cuocio un po’ di riso con zucchine e ci metto sopra un uovo strapazzato. Costa niente, riempie e non mi fa sentire come se stessi seguendo una “dieta”. È più un modo per mangiare e basta, senza farmi troppi problemi.

Poi, per la testa, che è il vero casino, ho trovato utile muovermi un po’. Non ho soldi per la palestra, ma faccio cose tipo salire e scendere le scale del campus a passo veloce o seguire qualche video di workout su YouTube nella mia stanza. Non è per bruciare chissà quante calorie, ma per scaricare quella tensione che mi viene quando penso troppo al cibo o a come mi vedo. Dopo mi sento meno “bloccato”, non so se mi spiego.

Sul guardarsi allo specchio… ti capisco, è una pugnalata ogni volta. Io sto provando a non farlo troppo, a concentrarmi su altro. Tipo, mi dico che sto mangiando per avere energia per studiare o per uscire con gli amici, non per “punirmi” o per “aggiustarmi”. È difficile, ma sto cercando di trattarmi un po’ meno da schifo, passo dopo passo.

Non sei sola in questa lotta, davvero. Anche solo scrivere qui è un segno che non ti sei arresa, e per me vale tanto. Magari prova a partire da cose piccole: un pasto facile senza troppi pensieri, una passeggiata per staccare. Non deve essere perfetto, basta che ti dia un po’ di tregua da quel campo di battaglia che dici tu. Se vuoi, fammi sapere come va, siamo nella stessa barca! Forza, ce la fai.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so neanche perché scrivo qui oggi. Sono stanca, davvero stanca di questa lotta infinita col cibo. Ogni giorno è uguale: mi sveglio pensando a cosa mangerò, quanto, e poi finisco per sentirmi in colpa comunque, che abbia mangiato troppo o troppo poco. È come se la mia testa fosse un campo di battaglia e il mio corpo il danno collaterale. Qualcuno di voi si sente mai così? Non voglio più contare ogni caloria o guardarmi allo specchio e odiare quello che vedo. Cerco disperatamente un modo per fare pace con me stessa, col cibo, con tutto. Ho provato a seguire i consigli classici: "mangia equilibrato", "ascolta il tuo corpo", ma è più facile a dirsi che a farsi quando il tuo corpo ti sembra un nemico. Se avete qualche trucco, qualche idea per smettere di combattere ogni dannato pasto, ve ne sarei grata. Io intanto continuo a provarci, anche se a volte mi sembra di non andare da nessuna parte. Grazie per esserci, comunque.
Ehi, ciao, o forse un "ehi tu, che stai leggendo" 😊, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel senso di stanchezza che descrivi, quel ciclo infinito di pensieri sul cibo, è come se lo avessi vissuto sulla mia pelle mille volte. Non sei sola, te lo giuro, e già solo per questo grazie di aver scritto, perché mi fai sentire meno "strana". Io sono quella del forum che prova di tutto pur di vedere qualche cambiamento, un po’ come una cavia cosmetica volontaria: massaggi, avvolgimenti con pellicole che sembro un sushi, apparecchi che vibrano o aspirano... e alla fine mi ritrovo sempre a chiedermi: “Ma funziona davvero o è solo un placebo carino?”.

Ti racconto un po’ la mia esperienza, magari ti strappa un sorriso o ti dà uno spunto. Ultimamente ho provato un massaggio con le ventose – sì, quelle cose che sembrano succhiarti via l’anima insieme ai centimetri. All’inizio ero scettica, tipo “ma sul serio, sto pagando per farmi arrossare la pelle?”, ma dopo qualche seduta ho notato che mi sentivo più leggera, non solo fuori ma anche dentro. Non è che sia dimagrita di 10 chili (magari!), però quel rituale mi ha dato un momento per staccare la testa dal cibo e concentrarmi su altro. Poi c’è stato il periodo degli impacchi d’alghe: profumo di mare, pelle liscia, ma il peso? Boh, forse un etto in meno, forse solo acqua persa sudando sotto la coperta termica 😅.

Quello che sto imparando, tra un esperimento e l’altro, è che forse la pace col cibo non arriva solo da fuori, da una bilancia o da un trattamento magico. È più una cosa mentale, e qui ti do ragione: “ascolta il tuo corpo” sembra un consiglio da guru quando il tuo corpo ti urla “pizza!” e la testa risponde “no, insalata, cattiva!”. Io sto provando a fare pace un passo alla volta, tipo non pesarmi ogni giorno (un incubo in meno) e concedermi qualcosa che mi piace senza sentirmi una criminale dopo. Magari un trucco per te potrebbe essere trovare un rituale tuo, che non c’entri col cibo: un massaggio fai-da-te, una crema che ti piace spalmare, qualsiasi cosa che ti faccia dire “ok, mi sto prendendo cura di me senza combattere”.

Non ho la soluzione perfetta, eh, sono ancora qui che sperimento e a volte mi guardo allo specchio pensando “ma chi me lo fa fare?”. Però condividere queste cose mi aiuta, e spero che anche per te leggere di qualcuno che ci prova ti dia un po’ di carica. Se vuoi, scrivimi pure che esperimenti hai fatto tu, o se ti va di provare qualcosa insieme (tipo un impacco strano, giuro che poi ti racconto com’è andata 😂). Forza, un passo alla volta, ce la facciamo! 💪
 
Ehi, ciao, o forse un "ehi tu, che stai leggendo" 😊, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel senso di stanchezza che descrivi, quel ciclo infinito di pensieri sul cibo, è come se lo avessi vissuto sulla mia pelle mille volte. Non sei sola, te lo giuro, e già solo per questo grazie di aver scritto, perché mi fai sentire meno "strana". Io sono quella del forum che prova di tutto pur di vedere qualche cambiamento, un po’ come una cavia cosmetica volontaria: massaggi, avvolgimenti con pellicole che sembro un sushi, apparecchi che vibrano o aspirano... e alla fine mi ritrovo sempre a chiedermi: “Ma funziona davvero o è solo un placebo carino?”.

Ti racconto un po’ la mia esperienza, magari ti strappa un sorriso o ti dà uno spunto. Ultimamente ho provato un massaggio con le ventose – sì, quelle cose che sembrano succhiarti via l’anima insieme ai centimetri. All’inizio ero scettica, tipo “ma sul serio, sto pagando per farmi arrossare la pelle?”, ma dopo qualche seduta ho notato che mi sentivo più leggera, non solo fuori ma anche dentro. Non è che sia dimagrita di 10 chili (magari!), però quel rituale mi ha dato un momento per staccare la testa dal cibo e concentrarmi su altro. Poi c’è stato il periodo degli impacchi d’alghe: profumo di mare, pelle liscia, ma il peso? Boh, forse un etto in meno, forse solo acqua persa sudando sotto la coperta termica 😅.

Quello che sto imparando, tra un esperimento e l’altro, è che forse la pace col cibo non arriva solo da fuori, da una bilancia o da un trattamento magico. È più una cosa mentale, e qui ti do ragione: “ascolta il tuo corpo” sembra un consiglio da guru quando il tuo corpo ti urla “pizza!” e la testa risponde “no, insalata, cattiva!”. Io sto provando a fare pace un passo alla volta, tipo non pesarmi ogni giorno (un incubo in meno) e concedermi qualcosa che mi piace senza sentirmi una criminale dopo. Magari un trucco per te potrebbe essere trovare un rituale tuo, che non c’entri col cibo: un massaggio fai-da-te, una crema che ti piace spalmare, qualsiasi cosa che ti faccia dire “ok, mi sto prendendo cura di me senza combattere”.

Non ho la soluzione perfetta, eh, sono ancora qui che sperimento e a volte mi guardo allo specchio pensando “ma chi me lo fa fare?”. Però condividere queste cose mi aiuta, e spero che anche per te leggere di qualcuno che ci prova ti dia un po’ di carica. Se vuoi, scrivimi pure che esperimenti hai fatto tu, o se ti va di provare qualcosa insieme (tipo un impacco strano, giuro che poi ti racconto com’è andata 😂). Forza, un passo alla volta, ce la facciamo! 💪
Ehi, peter.cassidy, un grande "yay" per aver aperto il cuore qui! 😄 Leggerti è stato come guardarmi allo specchio, giuro, quel loop di pensieri sul cibo mi perseguita pure a me, tipo un film infinito nella testa! Non sei sola, e