Ciao a tutti, o forse meglio dire "salve dalla piscina"! Sono qui per condividere un pezzo della mia storia, perché nuotare mi ha davvero cambiato la vita, non solo fuori, ma anche dentro. Qualche anno fa mi sentivo appesantito, non solo dal corpo, ma da tutto: stress, pensieri che giravano senza sosta, la sensazione di non riuscire a tenere il passo. Poi ho scoperto l’acqua, e non sto esagerando se dico che è stata una specie di rinascita.
All’inizio non avevo un piano preciso. Mi buttavo in piscina due o tre volte a settimana, nuotando un po’ a rana, un po’ a stile libero, senza troppe pretese. Ma già dopo qualche mese ho notato che non solo pesavo meno sulla bilancia, ma mi sentivo più leggero anche nella testa. L’acqua ha questo potere: ti sostiene, ti culla quasi, e allo stesso tempo ti fa lavorare senza che te ne accorgi. Per i miei problemi alle ginocchia, poi, è stata una benedizione. Niente più scricchiolii o dolori come quando provavo a correre.
Adesso seguo un allenamento un po’ più strutturato. Nuoto 4 volte a settimana, circa 45 minuti a sessione. Faccio un mix di stili: stile libero per il fiato, dorso per rilassarmi e rana per tonificare. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace avere un ritmo. Di solito comincio con 10 vasche lente per scaldarmi, poi alterno 20 vasche a ritmo sostenuto con pause brevi, e finisco con qualche vasca tranquilla per sciogliere i muscoli. Non servono attrezzi complicati: un costume, un paio di occhialini e via. A volte aggiungo una tavoletta per lavorare di più sulle gambe.
Quello che amo del nuoto è che non stressa le articolazioni. Ho sempre avuto i polsi un po’ fragili e le ginocchia che protestavano, ma in acqua tutto questo sparisce. È come se il corpo trovasse un equilibrio naturale. E poi c’è quel silenzio sotto la superficie, rotto solo dal suono del mio respiro: per me è una meditazione vera e propria. Esco dalla piscina stanco ma sereno, con la mente più chiara.
Se qualcuno sta pensando di provare, gli direi: non serve essere esperti. Iniziate piano, magari con una lezione o due per prendere confidenza con i movimenti. L’importante è godersela, l’acqua fa il resto. A me ha insegnato a essere paziente con me stesso, a rispettare i miei tempi. E sì, mi ha anche aiutato a perdere quei chili che mi trascinavo dietro da troppo. Ma la cosa più bella? Mi ha fatto ritrovare un po’ di pace. Qualcuno di voi nuota? Come vi fa sentire?
All’inizio non avevo un piano preciso. Mi buttavo in piscina due o tre volte a settimana, nuotando un po’ a rana, un po’ a stile libero, senza troppe pretese. Ma già dopo qualche mese ho notato che non solo pesavo meno sulla bilancia, ma mi sentivo più leggero anche nella testa. L’acqua ha questo potere: ti sostiene, ti culla quasi, e allo stesso tempo ti fa lavorare senza che te ne accorgi. Per i miei problemi alle ginocchia, poi, è stata una benedizione. Niente più scricchiolii o dolori come quando provavo a correre.
Adesso seguo un allenamento un po’ più strutturato. Nuoto 4 volte a settimana, circa 45 minuti a sessione. Faccio un mix di stili: stile libero per il fiato, dorso per rilassarmi e rana per tonificare. Non sono un atleta, sia chiaro, ma mi piace avere un ritmo. Di solito comincio con 10 vasche lente per scaldarmi, poi alterno 20 vasche a ritmo sostenuto con pause brevi, e finisco con qualche vasca tranquilla per sciogliere i muscoli. Non servono attrezzi complicati: un costume, un paio di occhialini e via. A volte aggiungo una tavoletta per lavorare di più sulle gambe.
Quello che amo del nuoto è che non stressa le articolazioni. Ho sempre avuto i polsi un po’ fragili e le ginocchia che protestavano, ma in acqua tutto questo sparisce. È come se il corpo trovasse un equilibrio naturale. E poi c’è quel silenzio sotto la superficie, rotto solo dal suono del mio respiro: per me è una meditazione vera e propria. Esco dalla piscina stanco ma sereno, con la mente più chiara.
Se qualcuno sta pensando di provare, gli direi: non serve essere esperti. Iniziate piano, magari con una lezione o due per prendere confidenza con i movimenti. L’importante è godersela, l’acqua fa il resto. A me ha insegnato a essere paziente con me stesso, a rispettare i miei tempi. E sì, mi ha anche aiutato a perdere quei chili che mi trascinavo dietro da troppo. Ma la cosa più bella? Mi ha fatto ritrovare un po’ di pace. Qualcuno di voi nuota? Come vi fa sentire?