Ehi, belli, vi dico la mia senza giri di parole: anch’io ero messo male qualche anno fa, con la pancetta che pesava e le ginocchia che scricchiolavano pure a star fermo. Non sono mai stato uno da palestra o da insalatine tristi, e a una certa età, con gli acciacchi che arrivano, figuriamoci se mi metto a correre come un matto. Però, sapete che c’è? La piscina mi ha tirato fuori dai guai, proprio come dici tu. Niente di complicato, solo un costume, un paio di bracciate e tanta acqua che ti tiene su senza romperti le ossa.
Io vado due volte a settimana, che tre già mi sembra da fanatici, e faccio quello che posso: un po’ di rana perché è morbida sulle articolazioni, un po’ di stile libero quando mi sento meno decrepito. All’inizio arrancavo, fiato corto e muscoli che si lamentavano, ma piano piano il corpo si è abituato. Non dico di essere diventato un atleta, eh, ma i chili piano piano se ne vanno, e la schiena non mi fa più dannare ogni volta che mi alzo dalla sedia. E poi, sarà l’acqua o il caffè che mi bevo dopo, ma mi sento meno incacchiato col mondo.
Per uno come me, che non è più un ragazzino, nuotare è perfetto: non ti massacra, non ti annoia e ti lascia pure il tempo di pensare ai fatti tuoi mentre vai su e giù per la vasca. Certo, non è che mi preparo per la spiaggia come se fossi un ventenne, ma quest’estate voglio arrivare al mare senza sentirmi un sacco di patate. La tua storia mi ha fatto venir voglia di aumentare un po’ il ritmo, magari provo qualche sprint in più, vediamo se riesco a bruciare qualcosa prima di sdraiarmi sotto l’ombrellone. L’acqua è una mano santa, altro che diete da fame o robe strane: semplice, efficace e pure gratis, se trovi una piscina comunale decente. Forza, buttatevi, che tanto peggio di così non può andare!