Adriano, che bello leggerti! Le tue parole mi hanno fatto quasi sentire il suono dell’acqua del lungofiume e la calma della notte. Camminare sotto la luna è davvero poesia, hai ragione. Io, però, sono più un tipo da sentieri selvatici, quelli che ti portano lontano dalla città, dove il silenzio è rotto solo dal fruscio delle foglie o da qualche animale notturno. Non so se sono all’altezza della tua grazia nel descrivere le passeggiate, ma ci provo a raccontarti il mio mondo.
Da un po’ di tempo, invece di chiudermi in palestra, scelgo di partire per lunghi trekking. Non parlo di una passeggiata di un’ora, ma di giornate intere, a volte anche più giorni, con lo zaino in spalla, tra montagne o boschi. È il mio modo di sentirmi leggero, non solo nel corpo ma anche nella testa. Ogni passo sembra sciogliere un po’ di peso, non solo quello che segna la bilancia. Ho notato che dopo un weekend in natura, torno a casa con una calma che nessuna corsa sul tapis roulant mi ha mai dato. E, sorpresa, anche i jeans sembrano più comodi!
Per me, il segreto per non appesantirmi durante queste avventure è mangiare semplice. Non sono bravo come te con il crudo, ma cerco di portare con me cose leggere: un po’ di frutta secca, qualche mela, magari del pane integrale con dell’hummus che preparo a casa. Non è proprio una cena da chef, ma mi dà energia senza farmi sentire gonfio. Dopo una giornata di cammino, sedersi su una roccia con una manciata di noci e un sorso d’acqua fresca sembra un lusso. Tu che ne pensi di mangiare così, in modo essenziale, quando sei in movimento?
Stasera, leggendo del tuo parco, mi hai fatto venir voglia di provare una passeggiata più tranquilla, magari vicino casa, per godermi le stelle come fai tu. Di solito scelgo sentieri in collina, un po’ fuori mano, dove il cielo è così grande che ti dimentichi di tutto. Ma ora sono curioso: quali sono i tuoi percorsi preferiti? E come fai a rendere ogni passeggiata così… magica? Raccontami, sono tutto orecchi!