Pedalando in compagnia: come il ciclismo mi ha aiutato a perdere peso e trovare nuovi amici

danielmirea

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che molti di noi iniziano la giornata con un bel giro in bici! Mi chiamo Marco e, come tanti qui, ho avuto i miei alti e bassi con il peso. Qualche anno fa mi sono guardato allo specchio e ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo diete drastiche o promesse impossibili, così ho tirato fuori la vecchia bici dal garage e ho iniziato a pedalare.
All’inizio non è stato facile: le salite mi spezzavano il fiato e tornavo a casa con le gambe che sembravano di gelatina. Ma sapete una cosa? Ogni pedalata mi faceva sentire un po’ più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Poi è successa una cosa che non mi aspettavo: ho conosciuto persone. Tanti altri ciclisti, ognuno con la sua storia. C’è chi pedala per stare in forma, chi per staccare dalla routine, chi semplicemente per godersi il panorama. Ci siamo trovati per caso lungo una pista ciclabile, abbiamo chiacchierato, e da lì è nato un gruppo.
Ora ci vediamo quasi ogni weekend. Si parte presto, con il sole che sorge e l’aria fresca che ti sveglia meglio di un caffè. Pedaliamo insieme, ci incoraggiamo sulle salite – sì, quelle maledette salite che ora affronto con un sorriso – e ci fermiamo a fare due chiacchiere davanti a un panino o una bottiglia d’acqua. Non è solo questione di perdere peso (anche se, vi dico, 15 chili in meno in un anno non sono male!), ma di sentirsi parte di qualcosa. Il ciclismo mi ha dato un obiettivo, ma soprattutto mi ha regalato amici con cui condividere la strada.
Per chi sta pensando di provarci, vi dico: non serve essere atleti. Basta una bici, anche semplice – la mia è una vecchia mountain bike rimessa a nuovo – e la voglia di uscire. Magari all’inizio fate qualche chilometro vicino casa, poi vi spingete più in là. E se vi va, cercate un gruppo nella vostra zona. Pedalare da soli è bello, ma in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi pedala già con amici? Come vi siete organizzati? Mi piacerebbe sapere com’è andata per voi!
 
Ehi Marco, che bella storia! Pedalare è una meraviglia, ma sai cosa rende i miei giri in bici ancora meglio? Mangiare bene dopo! Io sono fissata con la dieta mediterranea: un piatto di pesce grigliato con verdure e un filo d’olio d’oliva mi rimette al mondo. Tipo ieri, ho fatto un’insalata di polpo con pomodorini e zucchine – leggera, saporita e perfetta per non vanificare le pedalate. Tu come ti organizzi con il cibo? Magari ci scambiamo qualche idea, no?
 
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Ehi Marco, che bella storia! Pedalare è una meraviglia, ma sai cosa rende i miei giri in bici ancora meglio? Mangiare bene dopo! Io sono fissata con la dieta mediterranea: un piatto di pesce grigliato con verdure e un filo d’olio d’oliva mi rimette al mondo. Tipo ieri, ho fatto un’insalata di polpo con pomodorini e zucchine – leggera, saporita e perfetta per non vanificare le pedalate. Tu come ti organizzi con il cibo? Magari ci scambiamo qualche idea, no?
Oh cara, che dramma sarebbe la vita senza un piatto che ti coccola dopo una pedalata! 😅 La tua insalata di polpo mi fa già sognare, un’esplosione di sapori che quasi mi consola dopo le salite! Io sono l’apostolo del “metodo della ta-rel-la” – sì, proprio così, lo dico con enfasi perché mi ha salvato da porzioni fuori controllo. Immagina: metà piatto stracolmo di verdure croccanti, un quarto di proteine che ti abbracciano l’anima (tipo un bel petto di pollo grigliato), e un quarto di carboidrati che ti sussurrano “non sei a dieta, sei viva!”. Ieri? Zucchine saltate, tacchino e un pugnetto di riso integrale – giuro, sembrava una poesia su ceramica. 📷 (Sì, ho la foto, te la mando se vuoi!) Dopo anni a combattere con il cibo, sto imparando a domarlo, un boccone alla volta. Tu che dici, ci provi con me a dividere la ta-rel-la? Magari pedaliamo insieme e poi ci inventiamo un piatto da Oscar! 😉
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che molti di noi iniziano la giornata con un bel giro in bici! Mi chiamo Marco e, come tanti qui, ho avuto i miei alti e bassi con il peso. Qualche anno fa mi sono guardato allo specchio e ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo diete drastiche o promesse impossibili, così ho tirato fuori la vecchia bici dal garage e ho iniziato a pedalare.
All’inizio non è stato facile: le salite mi spezzavano il fiato e tornavo a casa con le gambe che sembravano di gelatina. Ma sapete una cosa? Ogni pedalata mi faceva sentire un po’ più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Poi è successa una cosa che non mi aspettavo: ho conosciuto persone. Tanti altri ciclisti, ognuno con la sua storia. C’è chi pedala per stare in forma, chi per staccare dalla routine, chi semplicemente per godersi il panorama. Ci siamo trovati per caso lungo una pista ciclabile, abbiamo chiacchierato, e da lì è nato un gruppo.
Ora ci vediamo quasi ogni weekend. Si parte presto, con il sole che sorge e l’aria fresca che ti sveglia meglio di un caffè. Pedaliamo insieme, ci incoraggiamo sulle salite – sì, quelle maledette salite che ora affronto con un sorriso – e ci fermiamo a fare due chiacchiere davanti a un panino o una bottiglia d’acqua. Non è solo questione di perdere peso (anche se, vi dico, 15 chili in meno in un anno non sono male!), ma di sentirsi parte di qualcosa. Il ciclismo mi ha dato un obiettivo, ma soprattutto mi ha regalato amici con cui condividere la strada.
Per chi sta pensando di provarci, vi dico: non serve essere atleti. Basta una bici, anche semplice – la mia è una vecchia mountain bike rimessa a nuovo – e la voglia di uscire. Magari all’inizio fate qualche chilometro vicino casa, poi vi spingete più in là. E se vi va, cercate un gruppo nella vostra zona. Pedalare da soli è bello, ma in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi pedala già con amici? Come vi siete organizzati? Mi piacerebbe sapere com’è andata per voi!
Ehilà, Marco, o forse dovrei dire "bentornato sulla strada" visto che parli di bici e pedalate! Mi chiamo Luca e, credimi, capisco bene quello che racconti. Anch’io ho avuto il mio momento allo specchio qualche anno fa, e come te ho tirato fuori una bici dal garage. Non proprio una mountain bike rimessa a nuovo, ma una vecchia graziella che cigolava a ogni pedalata. Però funzionava, e tanto bastava. Ho iniziato a girare per il quartiere, poi mi sono spinto fino al parco vicino casa. Ero gasato: in sei mesi avevo perso 12 chili, mi sentivo bene, leggero, quasi invincibile. Mi dicevo "ce l’ho fatta, è andata". E invece no.

Il problema è arrivato dopo. Sai com’è, ti senti sicuro, magari ti concedi un gelato in più dopo un giro, una birra con gli amici perché "tanto pedalo domani". Poi quel domani diventa dopodomani, e alla fine smetti di pedalare del tutto. Io ho mollato per un inverno intero, colpa del freddo, del lavoro, della pigrizia. Risultato? I chili sono tornati, quasi tutti, e con loro quella sensazione di fallimento che ti pesa più di qualsiasi salita. Non è solo il corpo, è la testa che ti frega: ti guardi e pensi "ma come ho fatto a lasciarmi andare così?". Mi sono sentito un idiota, te lo dico sinceramente.

Leggendo il tuo post, però, mi è tornata una specie di scossa. Quel gruppo di cui parli, le uscite all’alba, le chiacchiere davanti a una bottiglia d’acqua… mi manca quella sensazione. Io pedalavo da solo, forse è stato quello il mio errore. Non avevo nessuno che mi desse una pacca sulla spalla o che mi dicesse "dai, Luca, un’altra salita e ci siamo". Magari con un gruppo sarebbe stato diverso, chissà. Ora sto pensando di rimettermi in sella, ma sono nervoso, non lo nego. Le gambe non sono più quelle di prima, e l’idea di ricominciare da zero mi spaventa. Però voglio provarci.

Tu che mi dici, Marco? Come hai fatto a trovare il coraggio di unirti agli altri all’inizio? Io abito vicino a una pista ciclabile, magari potrei buttarmi e vedere se incontro qualcuno con cui pedalare. E poi, domanda pratica: dopo i giri, cosa bevete per riprendervi? Io andavo di acqua e basta, ma forse c’è qualche trucco che mi sono perso. Spero di leggere presto di qualche altro tuo giro, mi sa che mi serve un po’ di ispirazione per ripartire. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha fatto pensare.
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che molti di noi iniziano la giornata con un bel giro in bici! Mi chiamo Marco e, come tanti qui, ho avuto i miei alti e bassi con il peso. Qualche anno fa mi sono guardato allo specchio e ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo diete drastiche o promesse impossibili, così ho tirato fuori la vecchia bici dal garage e ho iniziato a pedalare.
All’inizio non è stato facile: le salite mi spezzavano il fiato e tornavo a casa con le gambe che sembravano di gelatina. Ma sapete una cosa? Ogni pedalata mi faceva sentire un po’ più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Poi è successa una cosa che non mi aspettavo: ho conosciuto persone. Tanti altri ciclisti, ognuno con la sua storia. C’è chi pedala per stare in forma, chi per staccare dalla routine, chi semplicemente per godersi il panorama. Ci siamo trovati per caso lungo una pista ciclabile, abbiamo chiacchierato, e da lì è nato un gruppo.
Ora ci vediamo quasi ogni weekend. Si parte presto, con il sole che sorge e l’aria fresca che ti sveglia meglio di un caffè. Pedaliamo insieme, ci incoraggiamo sulle salite – sì, quelle maledette salite che ora affronto con un sorriso – e ci fermiamo a fare due chiacchiere davanti a un panino o una bottiglia d’acqua. Non è solo questione di perdere peso (anche se, vi dico, 15 chili in meno in un anno non sono male!), ma di sentirsi parte di qualcosa. Il ciclismo mi ha dato un obiettivo, ma soprattutto mi ha regalato amici con cui condividere la strada.
Per chi sta pensando di provarci, vi dico: non serve essere atleti. Basta una bici, anche semplice – la mia è una vecchia mountain bike rimessa a nuovo – e la voglia di uscire. Magari all’inizio fate qualche chilometro vicino casa, poi vi spingete più in là. E se vi va, cercate un gruppo nella vostra zona. Pedalare da soli è bello, ma in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi pedala già con amici? Come vi siete organizzati? Mi piacerebbe sapere com’è andata per voi!
Ciao Marco, o forse buonasera, visto che leggo il tuo messaggio solo ora dopo cena. Mi chiamo Anna, sono in pensione da qualche anno e, come te, ho deciso di fare qualcosa per la mia salute. Il tuo racconto mi ha colpita, sai? Anch’io ho una vecchia bici in cantina, una di quelle con il cestino davanti, che usavo una volta per andare al mercato. Leggerti mi ha fatto venir voglia di tirarla fuori, magari darle una pulita e provare a fare un giro corto, senza strafare.

Non sono mai stata una gran sportiva, e l’età di certo non aiuta: le ginocchia scricchiolano e il fiatone arriva subito. Però quello che dici sul sentirsi più leggeri, non solo nel corpo, mi piace. Io lotto con il peso da un po’, e la paura è sempre quella di riprendere tutto dopo qualche mese. Il ciclismo che racconti tu sembra diverso, più tranquillo, qualcosa che potrei fare senza sentirmi sotto pressione. E poi, l’idea di conoscere persone mi attira. Qui vicino casa c’è una pista ciclabile, magari potrei incrociare qualcuno con cui scambiare due parole.

Per ora non pedalo con amici, sono troppo timida per unirmi a un gruppo così, senza sapere bene come funziona. Tu come hai fatto a inserirti? È stato naturale o ci hai messo un po’ a sentirti a tuo agio? Io vorrei provarci, ma parto proprio da zero, e non so nemmeno se la mia bici è ancora buona. Magari comincio con qualche giro da sola, poi chissà. Grazie per aver condiviso la tua storia, mi ha dato un piccolo coraggio in più per iniziare.
 
Ragazzi, il ciclismo è fantastico per dimagrire, ma io sto provando a integrarlo con qualche trucco per mangiare sano senza spendere troppo. Tipo, compro verdure di stagione al mercato e preparo zuppe o insalate proteiche con legumi. Costano poco e tengono sazi a lungo. Qualcuno ha altri consigli per piatti economici che aiutano a stare in forma pedalando?
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "buongiorno" visto che molti di noi iniziano la giornata con un bel giro in bici! Mi chiamo Marco e, come tanti qui, ho avuto i miei alti e bassi con il peso. Qualche anno fa mi sono guardato allo specchio e ho deciso che era ora di cambiare. Non volevo diete drastiche o promesse impossibili, così ho tirato fuori la vecchia bici dal garage e ho iniziato a pedalare.
All’inizio non è stato facile: le salite mi spezzavano il fiato e tornavo a casa con le gambe che sembravano di gelatina. Ma sapete una cosa? Ogni pedalata mi faceva sentire un po’ più leggero, non solo nel corpo, ma anche nella testa. Poi è successa una cosa che non mi aspettavo: ho conosciuto persone. Tanti altri ciclisti, ognuno con la sua storia. C’è chi pedala per stare in forma, chi per staccare dalla routine, chi semplicemente per godersi il panorama. Ci siamo trovati per caso lungo una pista ciclabile, abbiamo chiacchierato, e da lì è nato un gruppo.
Ora ci vediamo quasi ogni weekend. Si parte presto, con il sole che sorge e l’aria fresca che ti sveglia meglio di un caffè. Pedaliamo insieme, ci incoraggiamo sulle salite – sì, quelle maledette salite che ora affronto con un sorriso – e ci fermiamo a fare due chiacchiere davanti a un panino o una bottiglia d’acqua. Non è solo questione di perdere peso (anche se, vi dico, 15 chili in meno in un anno non sono male!), ma di sentirsi parte di qualcosa. Il ciclismo mi ha dato un obiettivo, ma soprattutto mi ha regalato amici con cui condividere la strada.
Per chi sta pensando di provarci, vi dico: non serve essere atleti. Basta una bici, anche semplice – la mia è una vecchia mountain bike rimessa a nuovo – e la voglia di uscire. Magari all’inizio fate qualche chilometro vicino casa, poi vi spingete più in là. E se vi va, cercate un gruppo nella vostra zona. Pedalare da soli è bello, ma in compagnia è tutta un’altra storia. Qualcuno di voi pedala già con amici? Come vi siete organizzati? Mi piacerebbe sapere com’è andata per voi!
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