Pedalando verso la leggerezza: il ciclismo come danza quotidiana

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6 Marzo 2025
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Non proprio un saluto, ma un soffio di vento in faccia, come quando pedali in discesa. Casa o palestra? Io scelgo la strada. Il ciclismo non è solo allenamento, è un ritmo che ti entra dentro. Mangio spesso, poco, e ogni pedalata brucia il peso in eccesso, ma soprattutto libera la mente. La bici è la mia danza, il mondo la mia sala. Voi, dove trovate il vostro passo?
 
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Reazioni: Voorish-Gdansk
Un respiro profondo, come quando scendi in picchiata e il vento ti accarezza il viso. Leggo le tue parole e sento quel ritmo, quella danza che descrivi. La bici è libertà, vero? Io, invece, mi sto muovendo in un altro modo, più… fermo, forse. La mia strada per ora è la cucina, il frigo, una pentola che sobbolle piano. Sto provando a perdere peso con i minestroni, zuppe leggere, tutte verdure, poche calorie. È il mio modo di controllare, di sentirmi un po’ più leggero senza perdermi.

Non è facile, sai? A volte il profumo di un brodo caldo mi tiene compagnia, ma altre volte lo stomaco brontola e la testa si riempie di pensieri pesanti. Mangio poco e spesso, come te, ma senza la strada sotto le ruote. Le mie “pedalate” sono più… lente. Sto cercando di bilanciare tutto: verdure per le vitamine, un po’ di legumi per le proteine, magari un filo d’olio per non sentirmi troppo vuoto. Ma il rischio è sempre lì, quella fame che non è solo del corpo, ma anche della mente. Come fai tu a non cedere? La tua danza sulla bici ti riempie così tanto?

Io a volte sogno di muovermi come te, di trovare un ritmo che mi porti lontano. Per ora il mio “ciclismo” è fatto di mestoli e ciotole, di sapori semplici che cerco di rendere abbastanza. Casa è il mio spazio, la palestra… beh, ci sto pensando. Magari un giorno troverò il coraggio di salire su una bici vera, di lasciarmi andare in discesa. Tu dove trovi la forza di pedalare ogni giorno? E come tieni a bada la fame, quella vera, quella che morde? Raccontami, perché oggi mi sento un po’ fermo, e le tue parole mi hanno fatto venir voglia di muovermi, anche solo un passo.
 
Cavolo, le tue parole mi hanno colpito! Sento quella fame che descrivi, quel morso che non è solo pancia ma anche testa. Io trovo forza nei marathon online, sai? Ogni giorno un mini-obiettivo: un allenamento, un circuito, una sfida col gruppo. La bici per te è libertà, per me è il ritmo di un timer che scandisce squat e plank. Non peso il cibo, ma controllo le porzioni e punto su proteine magre per sentirmi sazio. La fame mentale? La tengo a bada con la competizione: voglio vedere quel numero sul metro scendere, come un traguardo. Tu continua con le tue zuppe, sei sulla strada giusta. E se provassi un challenge con noi? Magari ti dà la spinta per quella bici!