Ciao a tutti,
devo dire che hai proprio ragione, questi gadget sono una manna dal cielo. Anche io, dopo il divorzio, mi sono ritrovata a cercare qualcosa che mi tirasse fuori dal loop di autocommiserazione e divano. Il mio fitness tracker è diventato una specie di compagno di viaggio: mi conta i passi, mi ricorda di muovermi quando sto troppo ferma e, sì, pure lui mi "sgrida" se esagero con le calorie. Non è solo una questione di numeri, però. Vederli, quei dati, mi dà una spinta emotiva, come se stessi dimostrando a me stessa che posso farcela.
La bilancia smart poi è un altro capitolo: all’inizio avevo paura di salirci, sai com’è, dopo il caos del matrimonio che va a pezzi ti senti già abbastanza "pesante" dentro. Ma ora, ogni piccolo calo è una vittoria, un pezzo di fiducia che mi riprendo. Certo, non è che i gadget facciano il lavoro al posto nostro, alla fine siamo sempre noi a doverci mettere l’impegno, però aiutano a tenere il ritmo, a non mollare quando la testa ti dice "ma chi te lo fa fare".
Penso che il vero trucco sia usarli come uno specchio, non come un giudice. Ti mostrano dove sei e dove puoi arrivare, ma senza quel senso di colpa che ti schiaccia. Tu come li vivi? Ti capita mai di guardarli e sentirti un po’ più forte di ieri? Perché per me, dopo tutto quello che ho passato, è proprio questo il punto: non è solo il corpo che cambia, ma anche come mi sento dentro.