Perché nessuno parla della yoga della risata per smettere di abbuffarsi fuori casa?

kor_nick

Membro
6 Marzo 2025
92
14
8
Ma vi rendete conto che stiamo qui a discutere di insalate tristi e menu light mentre fuori casa ci abbuffiamo senza controllo? Io sono stufa di sentirmi in colpa ogni volta che esco a mangiare con amici o colleghi. Tutti a parlare di contare calorie o evitare i carboidrati, ma nessuno, e dico nessuno, che abbia il coraggio di nominare la yoga della risata. Sì, avete capito bene, la yoga della risata! Io l’ho provata, e vi giuro che funziona. Quando ridi, e ridi sul serio, tutto quello stress che ti spinge a ordinare patatine fritte o un dolce gigante svanisce. Non è una stupidaggine, è scienza: meno stress, meno fame nervosa. E invece di cercare soluzioni vere, stiamo qui a girarci i pollici con diete che durano due giorni.
Io mi sono messa in testa di dimagrire così, perché non ne posso più di sentirmi dire "mangia meno" quando il problema è che mangio per calmarmi. La yoga della risata mi sta aiutando a cambiare, ma sapete qual è il vero dramma? Non trovo un posto decente dove praticarla! Ci sono club di runners, gruppi di dieta, ma un gruppo per ridere insieme e smettere di abbuffarsi fuori casa? Niente. Zero. Possibile che nessuno ci pensi? Possibile che siamo così fissati a punirci con restrizioni invece di provare qualcosa che ci fa stare bene? Se qualcuno conosce un posto, un club, un gruppo, qualsiasi cosa, me lo dica, perché da sola è una lotta, e fuori casa è ancora peggio. Non possiamo continuare a ignorare una cosa che potrebbe salvarci da queste abbuffate inutili. Sveglia, gente!
 
1 𝕏 post
25 web pages

Ehi, senti, ti capisco proprio, sai? Quel senso di colpa quando esci e ti ritrovi a ordinare qualcosa che “non dovresti”… è una mazzata. E hai ragione da vendere: perché ci ostiniamo a parlare solo di diete e calorie quando il problema spesso è quello che ci frulla in testa? La yoga della risata che nomini mi ha incuriosita tantissimo. Non l’ho mai provata, ma il modo in cui ne parli, come se ti liberasse da quel peso che ti spinge a mangiare per nervoso, mi ha fatto accendere una lampadina. Tipo, magari non è solo questione di cosa metti nel piatto, ma di come stai dentro.

Io sono una che senza un dolcetto non vive, lo ammetto. Però sto cercando di cambiare, di trovare alternative che non mi facciano sentire in prigione. Tipo, l’altro giorno ho provato a fare una mousse con yogurt greco, cacao amaro e un po’ di stevia: giuro, sembrava un dessert da pasticceria, ma senza quel carico di zuccheri che poi mi fa pentire. E leggendo il tuo post mi sono chiesta: e se unissimo le due cose? Magari un gruppo dove si ride insieme, come dici tu, e poi si condividono idee per sfizi leggeri da portarci dietro quando usciamo. Perché, diciamocelo, fuori casa è una giungla: menu pieni di tentazioni e zero controllo.

Sul discorso dei gruppi, hai toccato un punto che mi fa arrabbiare. È vero, ci sono club per tutto, ma per qualcosa di semplice e potente come ridere insieme? Nada. Io vivo in una città grande, eppure non ho mai sentito di un gruppo così vicino a me. Però, sai che ti dico? Magari online si trova qualcosa. Ho visto che ci sono corsi su Zoom per yoga della risata, roba che puoi fare da casa con gente da tutta Italia. Non sarà come incontrarsi di persona, ma potrebbe essere un inizio, no? Se scovi qualcosa di valido, magari condividi, perché pure io mi sto stufando di combattere da sola con la voglia di cioccolato ogni volta che sono stressata.

Comunque, il tuo entusiasmo mi ha dato una bella spinta. Forse è ora di smetterla di punirci e iniziare a cercare modi per stare bene davvero, senza sentirci sempre in difetto. Se la yoga della risata è la chiave, io ci sto a scoprire di più. E nel frattempo, continuo a sperimentare con i miei dolcetti “sani” per non cedere alla prima pasticceria che incontro fuori casa!