Ragazzi, oggi mi va di condividere un pezzetto del mio percorso, che magari può risuonare con qualcuno di voi. Dopo mesi di ospedale e cure pesanti, il mio corpo era come un estraneo: chili in più, zero energia, e una fatica enorme anche solo a fare due passi. Non vi nascondo che guardarmi allo specchio era un colpo al cuore, ma ho deciso di non lasciarmi abbattere.
Sto andando piano, perché il mio medico mi ha detto di non strafare. Ho iniziato con camminate brevi, tipo 15 minuti intorno a casa, e ora riesco a farne 30 senza sentirmi distrutto. Non è una maratona, lo so, ma per me è un bel passo avanti. Sto anche tenendo d’occhio cosa mangio, senza ossessionarmi: più verdure, meno schifezze, e cerco di bere tanta acqua. Non mi peso tutti i giorni, perché non voglio farmi prendere dall’ansia, ma ogni tanto controllo e vedo che qualcosa si muove. L’altro giorno i jeans di prima della malattia mi entravano di nuovo, anche se ancora un po’ stretti!
Quello che mi sta aiutando tanto è festeggiare i piccoli progressi. Tipo, ieri ho fatto una rampa di scale senza fermarmi a metà, e mi sono sentito un supereroe. Non sto seguendo diete drastiche o allenamenti da palestra, perché il mio corpo ha bisogno di delicatezza ora. È più una questione di costanza e di ascoltare cosa mi fa stare bene.
Se qualcuno di voi sta passando per una situazione simile, mi piacerebbe sapere come ve la cavate. Cosa vi dà la carica per andare avanti? Io sto imparando che il traguardo non è solo un numero sulla bilancia, ma sentirmi di nuovo me stesso, un passo alla volta.
Sto andando piano, perché il mio medico mi ha detto di non strafare. Ho iniziato con camminate brevi, tipo 15 minuti intorno a casa, e ora riesco a farne 30 senza sentirmi distrutto. Non è una maratona, lo so, ma per me è un bel passo avanti. Sto anche tenendo d’occhio cosa mangio, senza ossessionarmi: più verdure, meno schifezze, e cerco di bere tanta acqua. Non mi peso tutti i giorni, perché non voglio farmi prendere dall’ansia, ma ogni tanto controllo e vedo che qualcosa si muove. L’altro giorno i jeans di prima della malattia mi entravano di nuovo, anche se ancora un po’ stretti!
Quello che mi sta aiutando tanto è festeggiare i piccoli progressi. Tipo, ieri ho fatto una rampa di scale senza fermarmi a metà, e mi sono sentito un supereroe. Non sto seguendo diete drastiche o allenamenti da palestra, perché il mio corpo ha bisogno di delicatezza ora. È più una questione di costanza e di ascoltare cosa mi fa stare bene.
Se qualcuno di voi sta passando per una situazione simile, mi piacerebbe sapere come ve la cavate. Cosa vi dà la carica per andare avanti? Io sto imparando che il traguardo non è solo un numero sulla bilancia, ma sentirmi di nuovo me stesso, un passo alla volta.