Ehi, che bella riflessione la tua! Quel mix di caos quotidiano, bimbi che scorrazzano e la sensazione di essere incastrati in un loop mi suona così familiare. Leggerti mi ha fatto ripensare a quando anch’io mi sentivo come se stessi girando a vuoto, con la bilancia che sembrava prendermi in giro e l’umore che non ne voleva sapere di risalire. Lo yoga è una manna per rilassarsi, vero, ma a volte ci vuole qualcosa che di più, qualcosa che ti scuota e ti faccia sentire viva.
Sai, per me la svolta è stata buttarmi nei fitness challenge online. Non parlo di robe super complicate, ma quei programmi che trovi su app o piattaforme, con workout di gruppo, classifiche e un po’ di sana competizione. Tipo, l’anno scorso mi sono iscritta a un misto di cardio e forza, 30 giorni, con un gruppo di persone sparse in tutto il mondo. All’inizio ero scettica, pensavo “ma chi me lo fa fare?”, ma poi è scattato qualcosa. Vedere gli altri che postavano i loro progressi, anche solo un “oggi ho fatto 10 squat in più!”, mi dava una carica pazzesca. Non era tanto il voler arrivare prima, ma il sentirmi parte di qualcosa, anche solo virtualmente.
Con due bimbi e il lavoro capisco che il tempo è un lusso, ma questi challenge spesso sono pensati per chi ha una vita incasinata come la tua. Ci sono workout da 10-20 minuti che puoi fare in salotto, e il bello è che non devi nemmeno uscire di casa. Io, per esempio, metto il telefono sul tavolo, apro il video e via, mentre mia figlia cerca di imitarmi o ride perché “mamma, sembri un gambero!”. E poi c’è quella soddisfazione di segnare il workout completato, come un piccolo trofeo giornaliero. Non so, per me è stato come riaccendere una scintilla: la bilancia può anche non muoversi subito, ma sentirmi più forte e con più energia mi ha aiutato a uscire da quel buco nero emotivo.
Mi piace un sacco il tuo approccio di organizzare i pasti la domenica, super furbo! Io faccio una cosa simile, ma coi challenge ho iniziato ad aggiungere un tocco di “gara” anche lì: tipo, provare una ricetta sana nuova ogni settimana e condividerla col gruppo. Niente di che, ma mi dà un obiettivo in più. E poi, il fatto che i tuoi bimbi ti imitino con i plank è troppo forte! Potresti quasi inventarti un mini-challenge familiare, tipo “chi fa più squat mentre bolle la pasta”. Sembra una sciocchezza, ma queste cose ti fanno ridere e ti tengono su.
Non dico che i challenge siano la cura per tutto, ma per me sono stati un modo per non sentirmi sola nel percorso e per ricordarmi che i progressi, anche piccolissimi, contano. Magari potresti provare qualcosa di leggero, tipo un gruppo su un’app o un mini-programma di 7 giorni, giusto per vedere se ti prende. Che ne pensi? Hai mai fatto qualcosa del genere o sei più da lupo solitario nel tuo percorso?