Ciao a tutti, o forse no, magari solo a chi si sente un po’ fermo come me. Sono qui, sospeso su questa bilancia che non vuole più scendere, un numero che mi guarda fisso e mi sfida ogni mattina. È da un po’ che mi chiedo: è solo un momento, un respiro del corpo che dice "aspetta", o è qualcosa di più profondo? Un messaggio che non so ancora decifrare.
Ho provato di tutto, sapete? All’inizio era facile: meno carboidrati, più verdure, camminate lunghe con il vento in faccia. I chili scivolavano via come foglie in autunno. Poi, un giorno, stop. Niente. Il corpo ha tirato il freno, e io mi sono ritrovato a fissare lo specchio, a chiedermi se sto sbagliando qualcosa o se, forse, è lui che mi sta parlando. Mangio bene, o almeno ci provo: niente latticini perché mi gonfiano, niente grano perché mi fa sentire strano, eppure eccoci qui, io e questo peso che non si muove.
Mi sono messo a leggere, a cercare risposte. Dicono che il plató sia normale, una pausa fisiologica, ma a volte mi sembra una metafora della vita: ti impegni, ti sforzi, e poi ti ritrovi fermo, a guardare il panorama senza sapere se stai andando avanti o indietro. Ho provato a cambiare: un po’ più di proteine, un po’ meno zucchero, persino qualche tisana detox che sa di erba appena tagliata. Qualche giorno fa ho fatto una corsa, sentivo il cuore battere e pensavo "ecco, ora si sblocca tutto". Ma la bilancia? Impassibile.
Eppure, non è solo una questione di numeri. Lo sento. Forse il corpo mi sta chiedendo di ascoltarlo di più, di capire cosa vuole davvero. Non è solo perdere peso, è stare bene. Mi sono accorto che quando evito certi cibi – quelli che mi pesano dentro, non solo sullo stomaco – mi sento più leggero, anche se la bilancia non è d’accordo. È strano, no? Come se la salute fosse un dialogo, non una gara.
Voi che fate quando vi sentite così? Avete qualche trucco, qualche pensiero che vi aiuta a non mollare? Io continuo, un passo alla volta, sperando che questo plató sia solo un capitolo, non la fine della storia. Magari domani il vento cambia, chissà.
Ho provato di tutto, sapete? All’inizio era facile: meno carboidrati, più verdure, camminate lunghe con il vento in faccia. I chili scivolavano via come foglie in autunno. Poi, un giorno, stop. Niente. Il corpo ha tirato il freno, e io mi sono ritrovato a fissare lo specchio, a chiedermi se sto sbagliando qualcosa o se, forse, è lui che mi sta parlando. Mangio bene, o almeno ci provo: niente latticini perché mi gonfiano, niente grano perché mi fa sentire strano, eppure eccoci qui, io e questo peso che non si muove.
Mi sono messo a leggere, a cercare risposte. Dicono che il plató sia normale, una pausa fisiologica, ma a volte mi sembra una metafora della vita: ti impegni, ti sforzi, e poi ti ritrovi fermo, a guardare il panorama senza sapere se stai andando avanti o indietro. Ho provato a cambiare: un po’ più di proteine, un po’ meno zucchero, persino qualche tisana detox che sa di erba appena tagliata. Qualche giorno fa ho fatto una corsa, sentivo il cuore battere e pensavo "ecco, ora si sblocca tutto". Ma la bilancia? Impassibile.
Eppure, non è solo una questione di numeri. Lo sento. Forse il corpo mi sta chiedendo di ascoltarlo di più, di capire cosa vuole davvero. Non è solo perdere peso, è stare bene. Mi sono accorto che quando evito certi cibi – quelli che mi pesano dentro, non solo sullo stomaco – mi sento più leggero, anche se la bilancia non è d’accordo. È strano, no? Come se la salute fosse un dialogo, non una gara.
Voi che fate quando vi sentite così? Avete qualche trucco, qualche pensiero che vi aiuta a non mollare? Io continuo, un passo alla volta, sperando che questo plató sia solo un capitolo, non la fine della storia. Magari domani il vento cambia, chissà.