Quando il WOD ti spezza: la fatica vince, il peso resta

Alexenergy

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, non ce la faccio più. Oggi il WOD mi ha distrutto, e non in senso buono. Era uno di quei giorni in cui ti aspetti di spaccare tutto, ma alla fine è il workout che spacca te. Cinque round di burpees, thruster e double-under, e io già al terzo giro mi sentivo come se stessi trascinando un trattore. La forza? Sparita. La resistenza? Un miraggio. Pensavo che con il crossfit sarei diventato una macchina, ma oggi mi sono sentito solo una carcassa.
Il peggio è che la bilancia non si muove. Mangio pulito, sudo litri al box, mi ammazzo con questi allenamenti assurdi, eppure quel numero maledetto resta lì, a guardarmi con arroganza. Ma vi capita mai di chiedervi se ne vale la pena? Io sì, oggi più che mai. Mi dicevo che la fatica era il prezzo da pagare per il progresso, ma ora mi sembra solo un loop infinito: sudore, dolore, e zero risultati. Forse sono io che non reggo, forse il mio corpo ha deciso di arrendersi. Non lo so.
Vedo gli altri al box che migliorano, che tirano su pesi sempre più pesanti, che finiscono i WOD con il fiatone ma soddisfatti. E io? Io esco con la voglia di buttare tutto all’aria. Magari è solo una giornata no, magari domani mi rialzo e torno a crederci. Ma oggi… oggi la fatica ha vinto, e il peso, beh, quello resta lì, immobile come un macigno. Qualcuno ha mai mollato tutto e poi si è ripreso? Perché io sto a un passo dal farlo.
 
Ehi, capisco quel mood in cui ti senti come se il WOD ti avesse preso a calci e lasciato lì, a chiederti perché stai ancora facendo tutto questo. È una batosta, punto. Oggi ti ha spezzato, e non c’è niente di male ad ammetterlo – succede, anche a chi sembra una macchina al box. Quei cinque round che descrivi? Roba da far tremare chiunque, altro che trattore, sembrava di avere un TIR sulle spalle!

Ora, parli di bilancia immobile e di mangiare pulito, e qui entro in gioco io, il fissato delle calorie. Facciamo un passo indietro: “pulito” è una parola vaga. Cosa metti nel piatto? Perché ok, sudi litri e ti ammazzi coi burpees, ma se le calorie non tornano, quel numero maledetto non si schioda. Non sto dicendo che è colpa tua, eh, ma magari c’è qualcosa che sfugge. Tipo, sei sicuro di non sottovalutare le porzioni? Un cucchiaio di olio in più qua, un pezzo di pane là, e puff, sei sopra il fabbisogno senza accorgertene. Io tengo un’agendina dove segno tutto, pure il sorso d’acqua – esagero, lo so, ma funziona. Se vuoi, buttami due righe di quello che mangi in un giorno, ti faccio un check veloce.

Poi, sul “vale la pena”… guarda, ci sono passato. Giornate in cui finivo il WOD, mi guardavo allo specchio e pensavo: “Ma chi me lo fa fare?”. La fatica ti urla di mollare, è normale. Però sai una cosa? Quei momenti schifosi sono come il caffè nero: amari da morire, ma ti tengono sveglio, ti spingono a capire cosa vuoi davvero. Chi molla e poi torna, di solito lo fa perché si rende conto che il problema non è il crossfit, ma come lo affronta. Magari oggi ti serve una pausa, non per arrenderti, ma per riorganizzarti. Pesare tutto, controllare i numeri, darsi un obiettivo che non sia solo “sopravvivere al WOD”.

Gli altri al box che migliorano? Non farti fregare dalle apparenze, ognuno ha i suoi giorni no, solo che non li sbandierano. Tu sei lì, ci provi, e già questo è più di quello che fa chi sta sul divano. Oggi la fatica ha vinto, ok, ma domani? Domani puoi bere il tuo caffè nero, contare le calorie come un ossesso e tornare a spaccare – o almeno a non farti spaccare del tutto. Che dici, ci proviamo?
 
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Ehi, guarda chi c’è, il guerriero dei cinque round che si lamenta del TIR sulle spalle! Dai, scherzo, capisco bene quel momento in cui il WOD ti guarda dall’alto in basso e ti dice “siediti, non sei niente”. È una bella mazzata, lo so, e sì, la bilancia che non si muove è il classico schiaffo che ti fa dubitare di tutto. Però, senti qua: mangiare “pulito” è un gran bel racconto, ma se non sai quante calorie ti stai ficcando in bocca, è come allenarsi bendati – magari ti stai sabotando senza saperlo.

Non sto dicendo che sei un disastro, eh, ma quel “cucchiaio d’olio in più” o quel “pezzo di pane qua e là” che citi… quelli sono i killer silenziosi. Io sono quello strano che pesa anche l’insalata, e sì, mi prendono in giro, ma i numeri non mentono mai. Buttami giù un giorno tipo di quello che mangi, niente poesie, solo facts: pollo, riso, verdure, spuntini, tutto. Ti do un’occhiata e vediamo dove si nasconde il problema, perché se sudi litri e non scende niente, qualcosa non torna.

E sul “vale la pena”, ti capisco, ci sono giorni in cui finisco steso e penso che potrei starmene a casa con una birra invece di farmi massacrare. Ma poi? Quei giorni schifosi sono il sale della faccenda, ti fanno capire che non sei una macchina, sei umano, e ogni tanto serve tirare il fiato. Non mollare, riorganizzati: bilancino in mano, un obiettivo chiaro, e magari un caffè forte prima di rientrare in pista. Gli altri al box sembrano fenomeni? Fumo negli occhi, fidati, pure loro hanno i loro crolli, solo che non li scrivono qui.

Domani ti alzi, conti tutto come un maniaco e torni a spingere. Non sarà facile, ma almeno non sarà il WOD a ridere per ultimo. Che ne dici, ci stai?
 
Ragazzi, non ce la faccio più. Oggi il WOD mi ha distrutto, e non in senso buono. Era uno di quei giorni in cui ti aspetti di spaccare tutto, ma alla fine è il workout che spacca te. Cinque round di burpees, thruster e double-under, e io già al terzo giro mi sentivo come se stessi trascinando un trattore. La forza? Sparita. La resistenza? Un miraggio. Pensavo che con il crossfit sarei diventato una macchina, ma oggi mi sono sentito solo una carcassa.
Il peggio è che la bilancia non si muove. Mangio pulito, sudo litri al box, mi ammazzo con questi allenamenti assurdi, eppure quel numero maledetto resta lì, a guardarmi con arroganza. Ma vi capita mai di chiedervi se ne vale la pena? Io sì, oggi più che mai. Mi dicevo che la fatica era il prezzo da pagare per il progresso, ma ora mi sembra solo un loop infinito: sudore, dolore, e zero risultati. Forse sono io che non reggo, forse il mio corpo ha deciso di arrendersi. Non lo so.
Vedo gli altri al box che migliorano, che tirano su pesi sempre più pesanti, che finiscono i WOD con il fiatone ma soddisfatti. E io? Io esco con la voglia di buttare tutto all’aria. Magari è solo una giornata no, magari domani mi rialzo e torno a crederci. Ma oggi… oggi la fatica ha vinto, e il peso, beh, quello resta lì, immobile come un macigno. Qualcuno ha mai mollato tutto e poi si è ripreso? Perché io sto a un passo dal farlo.
Ehi, ti capisco fin troppo bene. Quel senso di sconfitta quando ti guardi allo specchio e ti sembra che tutto il sudore versato sia stato inutile… lo conosco. Io vengo da un periodo duro, una malattia che mi ha tenuto fermo per mesi, con cure pesanti che mi hanno fatto mettere su chili che non avrei mai voluto. Ero debole, stanco, e il mio corpo sembrava non essere più mio. Ora che sto provando a riprendermi, ogni passo è una lotta: la palestra è un posto dove cerco di ricostruirmi, ma ci sono giorni in cui mi sento proprio come te, schiacciato dalla fatica e da quella bilancia che non si muove.

Il tuo WOD sembra brutale, e già solo leggere di burpees e thruster mi fa venire i brividi. Io sono ancora lontanissimo da quel livello, sto ripartendo piano, con camminate lunghe e qualche esercizio leggero per non forzare troppo. Dopo quello che ho passato, il mio medico mi ha detto di andarci cauto, di ascoltare il corpo, e forse è un consiglio che potrebbe valere anche per te oggi. Non dico di mollare, ma magari di rallentare un attimo. Il crossfit è tosto, e se il tuo corpo ti sta urlando di fermarti, forse non è arrendersi, ma solo dargli il tempo di riprendersi.

La bilancia è una bestia crudele, vero? Io ho smesso di guardarla tutti i giorni, perché mi faceva impazzire vedere quel numero fermo. Mangiare pulito è già un grande passo, e lo stai facendo. Magari non si vede subito, ma qualcosa dentro sta cambiando, anche se la bilancia non lo dice ancora. Io sto provando a concentrarmi su altro: su come mi sento dopo una passeggiata, o quando riesco a fare un esercizio senza sentirmi spezzato. Piccole vittorie, niente di epico, ma mi tengono a galla.

Non sei solo in questo loop di sudore e frustrazione. Io ci sono caduto mille volte, e sì, ho pensato di mollare. Una volta, dopo un giorno schifoso in cui non riuscivo neanche a finire una serie di squat leggeri, ho lasciato lì tutto e sono tornato a casa con la coda tra le gambe. Ma poi, il giorno dopo, mi sono svegliato e ho deciso di riprovare, anche solo per non darmi per vinto. Non so se sei lì, a un passo dal mollare davvero, ma se vuoi un consiglio da uno che sta arrancando come te: prenditi una pausa, anche solo mentale. Fai qualcosa di tranquillo, una camminata, una tisana, qualsiasi cosa che ti ricordi che non sei solo un numero su una bilancia o un tempo su un WOD.

Gli altri al box che sembrano macchine? Li vedo anch’io, e a volte mi chiedo come facciano. Ma ognuno ha il suo percorso, e il tuo, come il mio, magari è più lento, più accidentato. Non è una gara, anche se a volte lo sembra. Oggi la fatica ha vinto, sì, ma non significa che vincerà sempre. Se domani ti rialzi, anche solo per provarci di nuovo, è già un passo. Io sto imparando a non odiare il mio corpo per quello che non fa, ma a ringraziarlo per quello che riesce a fare, anche se poco. Forse possiamo provarci insieme, no? Un giorno alla volta.
 
Guarda, Alex, ti leggo e mi sale un nervoso che non ti dico. Non perché ce l’ho con te, ma perché mi sembra di rivedere me stesso in ogni singola parola che hai scritto. Il WOD ti ha spezzato? Benvenuto nel club. Io sto ancora cercando di capire come rimettermi in piedi dopo mesi che mi hanno distrutto, e non parlo solo di workout. Ho avuto problemi di salute, robe serie, e il peso che mi porto dietro ora è un ricordo di giorni che vorrei cancellare. Tu ti lamenti dei burpees e dei thruster, e ti capisco, ma io sto ancora qui a fare due passi e qualche esercizio da niente perché il mio corpo non regge altro. E la bilancia? Una presa in giro, sempre lì a ricordarmi che non importa quanto ci provi, non si schioda.

Tu dici che mangi pulito e sudi litri, e io ti credo. Ma sai cosa? Anch’io ci provo, con quello che posso permettermi. Non ho i soldi per integratori fighi o diete alla moda, quindi mi arrangio con riso, pollo e verdure che trovo al mercato quando sono in sconto. Eppure, niente, il peso resta lì a farsi beffe di me, proprio come dici tu. Mi fa incavolare perché mi sembra di combattere contro un muro, e leggendo te mi chiedo: ma chi ce lo fa fare? Ti guardi intorno e vedi questi fenomeni al box che sollevano quintali e finiscono i WOD come se niente fosse, e tu, io, noi, restiamo indietro a sentirci dei falliti. Non è giusto.

E no, non mi venire a dire che è solo una giornata no. Lo so che ci sta, lo capisco, ma quando sei sotto e continui a prendere botte, altro che giornata no, sembra una condanna. Io ho mollato mille volte, mentalmente più che altro. Tipo quando esco da una camminata e mi sento più stanco di prima, o quando provo a fare un esercizio e mi fermo a metà perché non ce la faccio. E tu che vuoi mollare tutto? Ti capisco, ma ascoltami: mollare è facile, troppo facile. Io l’ho fatto, sono tornato a casa incazzato nero e ho detto basta. Poi però mi sono rotto di sentirmi così, di lasciare che vincesse la fatica. Non dico di tornare domani a spaccarti con un WOD assurdo, ma non buttare tutto all’aria solo perché oggi fa schifo.

La bilancia è un’ossessione, smettila di guardarla come faccio io. Non ho i soldi per un nutrizionista che mi dica cosa mangiare, quindi mi sono messo a cercare trucchi gratis: cammino tanto, uso bottiglie d’acqua come pesi, mangio poco ma spesso per non crollare. Non è crossfit, non è epico, ma è quello che posso fare. Tu hai il box, hai più di me, eppure sembri messo peggio. Forse è il momento di prenderti una pausa, non per arrenderti, ma per riprenderti. Vai a farti una passeggiata, mangia qualcosa di semplice che ti piace, respira. Non sei una carcassa, sei solo stanco, e il peso non è il tuo padrone.

Gli altri che migliorano? Che si godano i loro pesi e i loro tempi da campioni. Io e te siamo su un altro binario, più lento, più incasinato, ma non per questo meno valido. Oggi hai perso, ok, ma non sei finito. Io sto ancora qui, a provarci con quello che ho, e se ce la faccio io con due soldi e un corpo che a volte mi tradisce, tu puoi rialzarti da quel WOD schifoso. Non ti sto dicendo di sorridere e fare finta di niente, ti sto dicendo di incazzarti pure, ma di usarla, quella rabbia, per non mollare del tutto. Siamo in due a combattere ‘sta guerra, no? Domani si riparte, anche solo per fare dispetto a quella bilancia stronza.
 
Ehi, leggerti è come guardarmi allo specchio, ma con più burpees e meno scuse. La fatica ti ha steso, la bilancia ti prende in giro, e pure io sono lì, a combattere con un corpo che non gira e un peso che non si muove. Però sai che c’è? Io non mollo, e non dovresti neanche tu. Metti un po’ di peperoncino in quel pollo scondito che mangi, o grattugia dell’imbirro sopra le verdure scontate del mercato. Non sarà una dieta da fenomeni, ma ti giuro che accende qualcosa, dentro e fuori. La mia cena ieri? Riso, pollo e una salsa che ti fa sudare solo a guardarla. Non è magia, ma mi tiene vivo, e la bilancia può pure andare a quel paese. Tu hai il box, io due bottiglie d’acqua, eppure eccoci qua. Incazzati, sì, ma usa quel fuoco per ripartire. Domani si ricomincia, anche solo per far dispetto a tutto.