Quando la tentazione vince: come ritrovare la motivazione per i miei obiettivi

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Potim

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, oggi mi sento proprio a terra. È una di quelle giornate in cui la tentazione ha preso il sopravvento e mi sono lasciata andare, un boccone qua, uno spuntino là, e ora mi guardo allo specchio e vedo solo i miei fallimenti. Mi ero promessa di restare sulla strada giusta, ma sembra che la motivazione sia svanita come fumo al vento. Vi capita mai?
Però non voglio arrendermi. Ho deciso di rispolverare la mia "lavagna dei desideri". Sapete, quella dove attacco foto di come vorrei essere: una versione di me più leggera, energica, con quel vestito che sogno di indossare senza sentirmi a disagio. Oggi ho ritagliato un’immagine da una rivista – una ragazza che corre al parco, con un sorriso che dice "ce l’ho fatta". L’ho appesa vicino a una frase che mi ripeto sempre: "Ogni passo conta, anche i più piccoli".
Quando mi perdo, provo a fare un esercizio che mi aiuta a rimettermi in carreggiata: chiudo gli occhi e immagino di essere già lì, al mio obiettivo. Sento il sole sulla pelle mentre cammino senza affanno, i jeans che finalmente mi calzano perfetti. È come se quel futuro fosse reale, e mi dà una spinta per non mollare. Ma oggi... oggi è dura.
Forse è anche questione di abitudine. Mi accorgo che cedo sempre nei momenti di noia o stress, e quegli spuntini diventano la mia coperta di Linus. Qualcuno ha un trucco per resistere? Io sto provando a tenere un diario, scrivo come mi sento prima di mangiare qualcosa fuori programma. A volte funziona, a volte no.
Vorrei solo ritrovare quella scintilla che avevo all’inizio. Se avete idee per una "lavagna dei desideri" che dia davvero la carica, o un esercizio per tenere la mente focalizzata, condivideteli con me. Oggi ne ho proprio bisogno. Grazie a chi mi leggerà, so che non sono sola in questo viaggio.
 
Ragazzi, oggi mi sento proprio a terra. È una di quelle giornate in cui la tentazione ha preso il sopravvento e mi sono lasciata andare, un boccone qua, uno spuntino là, e ora mi guardo allo specchio e vedo solo i miei fallimenti. Mi ero promessa di restare sulla strada giusta, ma sembra che la motivazione sia svanita come fumo al vento. Vi capita mai?
Però non voglio arrendermi. Ho deciso di rispolverare la mia "lavagna dei desideri". Sapete, quella dove attacco foto di come vorrei essere: una versione di me più leggera, energica, con quel vestito che sogno di indossare senza sentirmi a disagio. Oggi ho ritagliato un’immagine da una rivista – una ragazza che corre al parco, con un sorriso che dice "ce l’ho fatta". L’ho appesa vicino a una frase che mi ripeto sempre: "Ogni passo conta, anche i più piccoli".
Quando mi perdo, provo a fare un esercizio che mi aiuta a rimettermi in carreggiata: chiudo gli occhi e immagino di essere già lì, al mio obiettivo. Sento il sole sulla pelle mentre cammino senza affanno, i jeans che finalmente mi calzano perfetti. È come se quel futuro fosse reale, e mi dà una spinta per non mollare. Ma oggi... oggi è dura.
Forse è anche questione di abitudine. Mi accorgo che cedo sempre nei momenti di noia o stress, e quegli spuntini diventano la mia coperta di Linus. Qualcuno ha un trucco per resistere? Io sto provando a tenere un diario, scrivo come mi sento prima di mangiare qualcosa fuori programma. A volte funziona, a volte no.
Vorrei solo ritrovare quella scintilla che avevo all’inizio. Se avete idee per una "lavagna dei desideri" che dia davvero la carica, o un esercizio per tenere la mente focalizzata, condivideteli con me. Oggi ne ho proprio bisogno. Grazie a chi mi leggerà, so che non sono sola in questo viaggio.
Ehi, capisco benissimo quel "terra" che senti oggi, sai? Anche a me capitava di guardarmi allo specchio e vedere solo quello che non andava, soprattutto nei giorni no. Io sono scesa di 25 chili qualche anno fa, e ti giuro, non è stata una passeggiata – c’erano momenti in cui un pezzo di cioccolato sembrava urlarmi "mangiami!" più forte di qualsiasi obiettivo. Ma sai una cosa? Quelle giornate storte capitano, non sei sola! 😊

La tua lavagna dei desideri mi piace da matti, è un’idea che usavo anch’io! Io ci attaccavo foto di posti dove volevo andare con il mio "nuovo me" – tipo una spiaggia dove camminare senza sentirmi un pachiderma. Una volta ho messo l’immagine di un paio di stivaletti che adoravo, ma che prima non mi entravano nemmeno al polpaccio. Quando li ho comprati e indossati, ho pianto come una fontana! Magari potresti aggiungere qualcosa di super personale, tipo un oggetto che sogni di usare o un luogo che vuoi conquistare. Ti dà una carica pazzesca rivederlo ogni giorno!

Per le tentazioni da stress o noia, ti racconto cosa facevo io: mi tenevo occupata con le mani. Tipo, prendevo un pennarello e scarabocchiavo su un foglio, o mi mettevo a fare un puzzle sul telefono. Sembra scemo, ma mi distraeva quel tanto che bastava per non correre al frigo. Il diario che tieni è già un super passo, continua così! Magari scrivi anche una cosa positiva della giornata, pure piccolina, tipo "ho bevuto abbastanza acqua" – ti aiuta a non vedere solo i "fallimenti".

E quando la motivazione svanisce, prova a fare come me: mi mettevo davanti allo specchio e dicevo ad alta voce "ce la fai, non è la fine". Sembra strano, ma dopo un po’ ci credevo davvero. Oggi è dura, lo so, ma domani puoi ripartire – ogni passo conta, come dici tu! Forza, siamo in tante su questa strada, e tu hai già dentro quella scintilla, devi solo soffiarci sopra per riaccenderla! 💪
 
Ciao, leggere il tuo post mi ha fatto ripensare a tanti momenti che ho vissuto anch’io. Quelle giornate in cui ti senti a terra, con la tentazione che vince su tutto, le conosco fin troppo bene. Io sono anni che sperimento diete a basso contenuto di carboidrati – Atkins all’inizio, poi un po’ di paleo – e ti dico la verità: ci sono stati giorni in cui un biscotto o una fetta di pane sembravano la soluzione a ogni problema. È normale, capita, e non sei l’unica a sentirti così.

La tua lavagna dei desideri è un’idea potente. Io ne ho una simile sul frigo: ci ho messo una foto di me stessa scattata anni fa, quando ero più leggera e correvo senza fiatone, accanto a un’immagine di una bistecca con verdure – il mio “piatto perfetto” per ricordarmi cosa mi fa stare bene. Forse potresti provare ad aggiungere qualcosa di concreto che ti leghi al tuo percorso low-carb, tipo la foto di un piatto che ami e che ti fa sentire in controllo, o una frase tipo “il mio corpo ringrazia quando scelgo me”. È un modo per tenere gli occhi puntati su quello che vuoi davvero.

Sulle tentazioni da stress o noia, ti capisco al volo. Per me il nemico numero uno era sempre il pomeriggio, quando la testa iniziava a vagare e le mani cercavano qualcosa da sgranocchiare. Un trucco che mi ha salvato? Tenere sempre a portata di mano alternative “sicure”: una manciata di noci, un pezzo di formaggio stagionato, o anche solo una tazza di brodo caldo. Non è la stessa cosa di uno snack zuccheroso, lo so, ma col tempo il cervello si abitua e quelle voglie si affievoliscono. Il diario che usi è un’ottima idea, magari prova a segnarti anche cosa ti ha spinto a cedere – noia, ansia, stanchezza – così capisci i tuoi “trigger” e puoi anticiparli.

Ritrovare la scintilla è dura, soprattutto quando il corpo si ribella ai cambiamenti. Io ho notato che con le diete low-carb a volte mi sentivo stanca o irritabile, specie all’inizio, e questo mi faceva mollare. Poi ho imparato ad ascoltarmi: se cedevo, non era la fine del mondo, bastava ripartire col pasto dopo. Un esercizio che facevo era scrivere tre motivi per cui avevo scelto questo percorso – tipo “voglio più energia”, “voglio sentirmi forte” – e li rileggevo nei momenti no. Non risolve tutto, ma mi rimetteva in carreggiata.

Oggi è una giornata storta, ma non sei i tuoi “fallimenti”. Sei una che ci sta provando, e questo vale più di qualsiasi scivolone. Se vuoi un consiglio per la lavagna, aggiungi un piccolo traguardo vicino, tipo “una settimana senza sgarri” con una ricompensa non alimentare – un bagno caldo, un libro nuovo. Ti dà qualcosa da afferrare subito. Tieni duro, la motivazione torna, magari proprio quando ti guardi allo specchio e ti dici “posso farcela”. Siamo qui insieme, no?
 
Ehi, il tuo messaggio mi ha colpita davvero, sai? Quelle giornate in cui la tentazione prende il sopravvento le conosco anch’io, e non è facile uscirne, soprattutto quando il corpo ti rema contro. Io ho il diabete di tipo 2 e i miei problemi alle ginocchia non aiutano: ogni passo falso con la dieta sembra un macigno, e a volte mi sento proprio intrappolata. Leggerti mi ha fatto sentire meno sola, quindi grazie per aver condiviso.

La tua idea della lavagna dei desideri mi piace un sacco. Io ho provato qualcosa di simile, ma più semplice: tengo sul comodino una lista di cose che mi fanno stare bene, tipo “camminare senza dolore” o “sentirmi leggera dopo cena”. Non è proprio una foto, ma mi ricorda perché ci sto provando. Forse potrei aggiungere un’immagine di un piatto che mi piace e che tiene a bada la glicemia, tipo del salmone con un po’ di verdure grigliate. Mi sa che hai ragione: avere un simbolo concreto davanti agli occhi può dare una spinta in più.

Sulle tentazioni, per me il problema grosso è la sera. Dopo una giornata lunga, con lo stress del lavoro e il pensiero di non potermi muovere come vorrei, mi viene voglia di qualcosa di dolce, anche se so che mi farebbe solo peggio. I medici mi hanno detto di stare attenta agli zuccheri, ovviamente, e mi hanno consigliato di puntare su cibi che mi saziano senza sballare tutto: mandorle, un po’ di avocado, cose così. All’inizio non mi convinceva, ma dopo un po’ ho notato che funzionava. Tu hai qualche “salvagente” per i momenti critici? Sono curiosa di sapere cosa ti aiuta.

Il diario che usi mi sembra una gran cosa. Io ho iniziato a segnarmi non solo quello che mangio, ma anche come mi sento dopo: se ho più energia o se invece mi sento appesantita. Mi ha fatto capire che il mio corpo reagisce meglio quando sto lontana dai carboidrati pesanti, anche se ogni tanto cedo lo stesso. Un dottore mi ha suggerito di non strafare coi cambiamenti, di andare piano, perché con il diabetel’organismo ha bisogno di adattarsi. E tu, hai mai provato a prendertela più comoda con te stessa quando sgarri?

Ritrovare la motivazione è un casino, soprattutto quando i risultati non arrivano veloci. Io ho giorni in cui mi dico “ma chi me lo fa fare?”, con le ginocchia che protestano e la glicemia che fa i capricci. Però poi penso a quello che mi ha detto il mio endocrinologo: anche solo stabilizzare il peso è una vittoria per la mia salute. Mi ha consigliato di fare piccoli passi, tipo tagliare un po’ di carboidrati alla volta e muovermi quanto posso, anche solo una passeggiata corta. Non è una maratona, ma mi dà un obiettivo. Tu come fai a rimetterti in pista dopo una giornata no?

Comunque, leggerti mi ha fatto venir voglia di non mollare. La tua lavagna con un traguardo vicino è un’idea che mi stuzzica: magari potrei provare con “tre giorni senza zuccheri” e premiarmi con una tisana nuova o un episodio della mia serie preferita. Niente di complicato, ma qualcosa che mi tenga agganciata. Grazie per il racconto, mi ha dato uno spunto per guardarmi dentro e ripartire. E tu, cosa metteresti sulla tua lavagna domani? Siamo sulla stessa barca, dai, un passo alla volta ce la facciamo!
 
Ragazzi, oggi mi sento proprio a terra. È una di quelle giornate in cui la tentazione ha preso il sopravvento e mi sono lasciata andare, un boccone qua, uno spuntino là, e ora mi guardo allo specchio e vedo solo i miei fallimenti. Mi ero promessa di restare sulla strada giusta, ma sembra che la motivazione sia svanita come fumo al vento. Vi capita mai?
Però non voglio arrendermi. Ho deciso di rispolverare la mia "lavagna dei desideri". Sapete, quella dove attacco foto di come vorrei essere: una versione di me più leggera, energica, con quel vestito che sogno di indossare senza sentirmi a disagio. Oggi ho ritagliato un’immagine da una rivista – una ragazza che corre al parco, con un sorriso che dice "ce l’ho fatta". L’ho appesa vicino a una frase che mi ripeto sempre: "Ogni passo conta, anche i più piccoli".
Quando mi perdo, provo a fare un esercizio che mi aiuta a rimettermi in carreggiata: chiudo gli occhi e immagino di essere già lì, al mio obiettivo. Sento il sole sulla pelle mentre cammino senza affanno, i jeans che finalmente mi calzano perfetti. È come se quel futuro fosse reale, e mi dà una spinta per non mollare. Ma oggi... oggi è dura.
Forse è anche questione di abitudine. Mi accorgo che cedo sempre nei momenti di noia o stress, e quegli spuntini diventano la mia coperta di Linus. Qualcuno ha un trucco per resistere? Io sto provando a tenere un diario, scrivo come mi sento prima di mangiare qualcosa fuori programma. A volte funziona, a volte no.
Vorrei solo ritrovare quella scintilla che avevo all’inizio. Se avete idee per una "lavagna dei desideri" che dia davvero la carica, o un esercizio per tenere la mente focalizzata, condivideteli con me. Oggi ne ho proprio bisogno. Grazie a chi mi leggerà, so che non sono sola in questo viaggio.
Ciao, ti capisco fin troppo bene, sai? Quelle giornate in cui la tentazione ti travolge e ti senti come se avessi buttato tutto all’aria… ci sono passata anch’io, più volte di quante vorrei ammettere. Oggi mi guardo allo specchio e mi chiedo se tutti i massaggi e le sedute con quegli apparecchi infernali servano davvero a qualcosa, o se sono solo un modo per illudermi che sto "facendo progressi". Tipo, ieri ho provato un nuovo trattamento vacuum – un misto di aspirapolvere umano e tortura medievale – e mentre ero lì sdraiata mi dicevo "ok, magari stavolta funziona". Ma poi torno a casa, apro il frigo e addio buoni propositi.

La tua lavagna dei desideri mi piace un sacco come idea, però. Io ne ho una simile, ma ci metto anche foto di posti dove vorrei andare quando mi sentirò più leggera, tipo una spiaggia dove camminare senza sentirmi un elefante che affonda nella sabbia. A volte funziona guardarla, altre volte mi fa solo arrabbiare perché mi sembra lontanissima. Hai mai provato ad aggiungere qualcosa di tattile? Io ho attaccato un pezzo di stoffa di un vecchio pantalone che non mi entra più – è lì a ricordarmi perché sto lottando.

Per la noia e lo stress, sto testando un trucco che forse potrebbe aiutarti: invece di buttarmi sul cibo, mi sono presa un rullo per massaggi – di quelli con le punte, sai? Lo passo sulle gambe o sulla pancia quando sento quel vuoto che mi spingerebbe a mangiare. Non è magico, eh, ma mi distrae e mi fa sentire che sto "facendo qualcosa" per me stessa. Poi c’è il diario, come dici tu: io ci scrivo pure quanto mi odio in quei momenti, e rileggerlo dopo un po’ mi dà una scossa, tipo "non voglio tornare lì".

La scintilla di cui parli… boh, a volte penso che non torni da sola. Io la cerco provando robe nuove: settimana prossima ho prenotato un impacco con alghe, che dicono faccia miracoli per la ritenzione. Non ci credo troppo, ma almeno mi tiene occupata e mi dà un obiettivo. Magari potresti provare qualcosa di simile, no? Qualcosa che ti tenga la testa impegnata e ti faccia dire "ok, ci sto provando". Fammi sapere come va, che oggi pure io ho bisogno di un po’ di carica!
 
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Ciao a tutti,

quando la tentazione prende il sopravvento, è facile sentirsi scoraggiati, vero? Anche io ho i miei momenti di debolezza, ma ho trovato nei gadget un alleato per ritrovare la motivazione e tornare in carreggiata. Uso un fitness tracker da un paio d’anni e, credetemi, vedere i dati in tempo reale mi dà una spinta incredibile. Per esempio, il mio orologio non solo conta i passi (ormai sono ossessionato dal raggiungere i 10.000 al giorno!), ma mi ricorda di muovermi se sto troppo fermo. Quelle piccole notifiche sono come un amico che ti dice: “Ehi, ce la puoi fare, alzati!”.

Poi ci sono le app per il cibo. Io uso una che mi permette di scannerizzare i barcode dei prodotti e registrare i pasti in pochi secondi. Non è solo questione di contare calorie, ma di capire cosa sto mettendo nel mio corpo. Quando vedo che sto esagerando con i carboidrati o che non bevo abbastanza acqua, riesco a correggermi prima che diventi un’abitudine. La cosa bella? Molte di queste app hanno grafici che mostrano i progressi nel tempo. Anche solo vedere una linea che scende piano piano mi fa sentire orgoglioso.

Le mie umili bilance intelligenti sono un altro pezzo forte. Non si limitano a dirmi il peso, ma tengono traccia di massa muscolare, percentuale di grasso e persino del mio indice di idratazione. A volte, anche se il peso non cambia, vedere che la massa muscolare è aumentata mi dà la carica per continuare. È come un promemoria che il corpo sta cambiando, anche quando la bilancia sembra “bloccata”.

Ma la vera magia, per me, è la combinazione di tutto questo con la community online. Molte app hanno forum o gruppi dove condivido i miei progressi e leggo quelli degli altri. Sapere che non sono solo, che altri hanno le stesse difficoltà, mi aiuta a non mollare. Quando la tentazione vince, guardo i miei dati, mi ricordo perché ho iniziato e penso: “Ok, un passo falso non è la fine del mondo”.

E voi, usate qualche gadget per restare motivati? O avete altri trucchi per rimettervi in pista? Condividete, sono curioso!