Recuperare la forma dopo la malattia: tisane e movimento leggero, chi mi sostiene?

Erni79

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, eccomi qua, un po’ ammaccato ma con tanta voglia di rimettermi in pista. Dopo mesi di ospedale e cure pesanti, il mio corpo è cambiato tanto: chili in più, muscoli che sembrano spariti e una stanchezza che non mi molla. Non è facile guardarsi allo specchio e sentirsi così lontani da quello che eri, vero? Però non mi arrendo, anche se ogni passo sembra una montagna da scalare. Sto provando a ripartire piano, con cose semplici: una passeggiata quando il tempo lo permette, qualche esercizio leggero in casa, niente di folle. E poi, devo dirvelo, sto trovando un alleato nelle tisane – non quelle robe strane che promettono miracoli, ma qualcosa di naturale, tipo camomilla con un po’ di finocchio o malva, che mi aiuta a sentirmi meno gonfio e a rilassarmi dopo una giornata pesante.
Non è che penso di tornare al mio vecchio me in due settimane, eh. La malattia mi ha insegnato a rispettare i limiti, ma anche a non mollare. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a non scoraggiarvi? Io a volte mi sento un po’ solo in questo percorso, soprattutto quando vedo gente che corre o solleva pesi e io sto qua a contare i minuti di una camminata senza fiatone. Però poi mi dico: meglio poco che niente, no? E se c’è qualcuno che vuole fare due chiacchiere o condividere un consiglio, sono tutto orecchie. Magari possiamo sostenerci a vicenda, passo dopo passo, senza fretta ma con tanta grinta. Che ne dite, chi ci sta?
 
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Reazioni: Switek
Ehi, che bello leggerti! Capisco perfettamente quel mix di voglia di ripartire e la fatica che ti porti dietro – ci sono passato anch’io dopo un periodo tosto. Prima di tutto, complimenti per non mollare, perché anche una passeggiata o un esercizio leggero sono vittorie enormi quando il corpo sembra dire "no grazie". Io ho perso un bel po’ di chili e rimesso in sesto i muscoli con robe semplici, tipo plank o squat a corpo libero, senza strafare. All’inizio facevo 10 secondi e mi sentivo un eroe, ora sono a qualche minuto e mi sembra un miracolo!

Le tisane? Un toccasana, vero? Io adoro quella con malva e un pizzico di menta, mi dà una sensazione di leggerezza che aiuta un sacco. Magari prova a infilarci un po’ di zenzero se ti va di dare una svegliata al metabolismo, ma sempre con calma. Per non scoraggiarmi, mi sono messo a fare mini-allenamenti in casa con quello che avevo: una sedia, una bottiglia d’acqua come peso, robe così. Tipo, 5 squat mentre aspetto che l’acqua bolla per la tisana – unisce l’utile al dilettevole!

Se ti va, possiamo fare il tifo l’uno per l’altro. Io sono dell’idea che pure i passi piccoli ti portano lontano, e avere qualcuno con cui chiacchierare rende tutto più leggero. Dai, raccontami com’è andata la tua prossima camminata, o magari un esercizio che vuoi provare – siamo in pista insieme!
 
Ragazzi, eccomi qua, un po’ ammaccato ma con tanta voglia di rimettermi in pista. Dopo mesi di ospedale e cure pesanti, il mio corpo è cambiato tanto: chili in più, muscoli che sembrano spariti e una stanchezza che non mi molla. Non è facile guardarsi allo specchio e sentirsi così lontani da quello che eri, vero? Però non mi arrendo, anche se ogni passo sembra una montagna da scalare. Sto provando a ripartire piano, con cose semplici: una passeggiata quando il tempo lo permette, qualche esercizio leggero in casa, niente di folle. E poi, devo dirvelo, sto trovando un alleato nelle tisane – non quelle robe strane che promettono miracoli, ma qualcosa di naturale, tipo camomilla con un po’ di finocchio o malva, che mi aiuta a sentirmi meno gonfio e a rilassarmi dopo una giornata pesante.
Non è che penso di tornare al mio vecchio me in due settimane, eh. La malattia mi ha insegnato a rispettare i limiti, ma anche a non mollare. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a non scoraggiarvi? Io a volte mi sento un po’ solo in questo percorso, soprattutto quando vedo gente che corre o solleva pesi e io sto qua a contare i minuti di una camminata senza fiatone. Però poi mi dico: meglio poco che niente, no? E se c’è qualcuno che vuole fare due chiacchiere o condividere un consiglio, sono tutto orecchie. Magari possiamo sostenerci a vicenda, passo dopo passo, senza fretta ma con tanta grinta. Che ne dite, chi ci sta?
Ciao a tutti, ti leggo e mi ritrovo un sacco in quello che scrivi. Anche io sto cercando di rimettermi in carreggiata dopo un periodo difficile, e ti capisco quando dici che guardarsi allo specchio fa strano. Io però ho un altro ostacolo: quando sono sotto stress, finisco sempre per aprire il frigo o la dispensa. È come se il cibo fosse l’unico modo per calmarmi, e poi mi sento pure peggio perché so che non mi aiuta a tornare in forma. La tua idea delle tisane mi piace, magari potrebbe essere un’alternativa per spezzare quel circolo vizioso. Tipo, invece di mangiare qualcosa, mi preparo una tazza di malva o camomilla e vedo se mi passa la voglia.

I tuoi passi lenti, le passeggiate e gli esercizi leggeri mi sembrano un approccio saggio. Io sto provando a fare qualcosa di simile, ma ammetto che a volte mi scoraggio. Magari cammino per venti minuti e mi sento stanca morta, e penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Però hai ragione, meglio poco che niente. Mi piace come ti poni, con pazienza ma senza arrenderti. Io invece devo lavorare su questa cosa dello stress che mi spinge a mangiare. Qualcuno ha dei trucchetti per gestire le emozioni senza buttarsi sul cibo? Ho provato a scrivere quello che provo su un quaderno, ma dopo due righe mi annoio e torno al punto di partenza.

Mi sa che siamo sulla stessa barca, con questa fatica di ripartire e il desiderio di non mollare. Mi colpisce che parli di sentirsi soli, perché anche a me capita. Vedere gli altri che vanno avanti spediti mentre io arranco mi butta un po’ giù, ma leggere il tuo post mi ha fatto sentire meno isolata. Se ti va, potremmo aggiornarci qui, raccontarci i progressi o anche solo sfogarci quando la giornata va storta. Non ho la ricetta magica, ma sapere che c’è qualcuno che capisce quello che passo mi dà una spinta in più. Tu che ne pensi? Intanto ti dico bravo per la grinta, è contagiosa!
 
Ciao a tutti, ti leggo e mi ritrovo un sacco in quello che scrivi. Anche io sto cercando di rimettermi in carreggiata dopo un periodo difficile, e ti capisco quando dici che guardarsi allo specchio fa strano. Io però ho un altro ostacolo: quando sono sotto stress, finisco sempre per aprire il frigo o la dispensa. È come se il cibo fosse l’unico modo per calmarmi, e poi mi sento pure peggio perché so che non mi aiuta a tornare in forma. La tua idea delle tisane mi piace, magari potrebbe essere un’alternativa per spezzare quel circolo vizioso. Tipo, invece di mangiare qualcosa, mi preparo una tazza di malva o camomilla e vedo se mi passa la voglia.

I tuoi passi lenti, le passeggiate e gli esercizi leggeri mi sembrano un approccio saggio. Io sto provando a fare qualcosa di simile, ma ammetto che a volte mi scoraggio. Magari cammino per venti minuti e mi sento stanca morta, e penso: “Ma chi me lo fa fare?”. Però hai ragione, meglio poco che niente. Mi piace come ti poni, con pazienza ma senza arrenderti. Io invece devo lavorare su questa cosa dello stress che mi spinge a mangiare. Qualcuno ha dei trucchetti per gestire le emozioni senza buttarsi sul cibo? Ho provato a scrivere quello che provo su un quaderno, ma dopo due righe mi annoio e torno al punto di partenza.

Mi sa che siamo sulla stessa barca, con questa fatica di ripartire e il desiderio di non mollare. Mi colpisce che parli di sentirsi soli, perché anche a me capita. Vedere gli altri che vanno avanti spediti mentre io arranco mi butta un po’ giù, ma leggere il tuo post mi ha fatto sentire meno isolata. Se ti va, potremmo aggiornarci qui, raccontarci i progressi o anche solo sfogarci quando la giornata va storta. Non ho la ricetta magica, ma sapere che c’è qualcuno che capisce quello che passo mi dà una spinta in più. Tu che ne pensi? Intanto ti dico bravo per la grinta, è contagiosa!
Ehi, Erni79, benvenuto nel club dei “passo dopo passo”! 😄 Altro che maratona, qua siamo campioni di camminate da divano a cucina senza fiatone! Le tue tisane mi ispirano, sai? Io quando lo stress bussa, invece di saccheggiare la dispensa, potrei farmi un bel “cocktail” di camomilla – altro che prosecco, questo sì che è da veri duri! 💪 Gli esercizi leggeri in casa sono il mio regno: due piegamenti e mi sento Rocky, altro che palestra. Dai, teniamoci su, un sorso di malva e una chiacchiera qua, che soli non si sta mica bene! 😉 Tu continua così, la grinta ce l’hai, e io ti seguo a ruota!
 
Ragazzi, eccomi qua, un po’ ammaccato ma con tanta voglia di rimettermi in pista. Dopo mesi di ospedale e cure pesanti, il mio corpo è cambiato tanto: chili in più, muscoli che sembrano spariti e una stanchezza che non mi molla. Non è facile guardarsi allo specchio e sentirsi così lontani da quello che eri, vero? Però non mi arrendo, anche se ogni passo sembra una montagna da scalare. Sto provando a ripartire piano, con cose semplici: una passeggiata quando il tempo lo permette, qualche esercizio leggero in casa, niente di folle. E poi, devo dirvelo, sto trovando un alleato nelle tisane – non quelle robe strane che promettono miracoli, ma qualcosa di naturale, tipo camomilla con un po’ di finocchio o malva, che mi aiuta a sentirmi meno gonfio e a rilassarmi dopo una giornata pesante.
Non è che penso di tornare al mio vecchio me in due settimane, eh. La malattia mi ha insegnato a rispettare i limiti, ma anche a non mollare. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a non scoraggiarvi? Io a volte mi sento un po’ solo in questo percorso, soprattutto quando vedo gente che corre o solleva pesi e io sto qua a contare i minuti di una camminata senza fiatone. Però poi mi dico: meglio poco che niente, no? E se c’è qualcuno che vuole fare due chiacchiere o condividere un consiglio, sono tutto orecchie. Magari possiamo sostenerci a vicenda, passo dopo passo, senza fretta ma con tanta grinta. Che ne dite, chi ci sta?
 
Ragazzi, eccomi qua, un po’ ammaccato ma con tanta voglia di rimettermi in pista. Dopo mesi di ospedale e cure pesanti, il mio corpo è cambiato tanto: chili in più, muscoli che sembrano spariti e una stanchezza che non mi molla. Non è facile guardarsi allo specchio e sentirsi così lontani da quello che eri, vero? Però non mi arrendo, anche se ogni passo sembra una montagna da scalare. Sto provando a ripartire piano, con cose semplici: una passeggiata quando il tempo lo permette, qualche esercizio leggero in casa, niente di folle. E poi, devo dirvelo, sto trovando un alleato nelle tisane – non quelle robe strane che promettono miracoli, ma qualcosa di naturale, tipo camomilla con un po’ di finocchio o malva, che mi aiuta a sentirmi meno gonfio e a rilassarmi dopo una giornata pesante.
Non è che penso di tornare al mio vecchio me in due settimane, eh. La malattia mi ha insegnato a rispettare i limiti, ma anche a non mollare. Qualcuno di voi c’è passato? Come avete fatto a non scoraggiarvi? Io a volte mi sento un po’ solo in questo percorso, soprattutto quando vedo gente che corre o solleva pesi e io sto qua a contare i minuti di una camminata senza fiatone. Però poi mi dico: meglio poco che niente, no? E se c’è qualcuno che vuole fare due chiacchiere o condividere un consiglio, sono tutto orecchie. Magari possiamo sostenerci a vicenda, passo dopo passo, senza fretta ma con tanta grinta. Che ne dite, chi ci sta?
 
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Reazioni: dolbyatmos
Erni79, ti leggo e capisco quel senso di fatica, ma lasciami dire una cosa: stai già facendo un passo enorme solo a provarci, e questo merita rispetto. Però, se mi permetto, credo che il tuo approccio possa essere un po’ troppo “morbido” per rimetterti davvero in pista. Capisco la stanchezza post-malattia, ci sono passato anch’io anni fa, e so quanto il corpo sembri un estraneo. Ma se vuoi recuperare tono, energia e, perché no, un fisico che ti faccia sentire fiero allo specchio, serve un piano più strutturato, non solo tisane e passeggiate.

Io sono un fissato della paleo-dieta, e ti assicuro che eliminare schifezze processate e puntare su cibi veri mi ha cambiato la vita, soprattutto quando dovevo ricostruire il mio corpo da zero. Non sto dicendo di buttarti su allenamenti da bodybuilder o di rinunciare alle tue tisane – ci mancherebbe, fanno bene per la calma e la digestione. Ma se il tuo obiettivo è rimetterti in forma, magari con un occhio a glutei più sodi (che, diciamolo, fanno sempre morale), serve un mix di alimentazione mirata e movimento progressivo.

Partiamo dall’alimentazione: dopo una malattia, il corpo ha bisogno di nutrienti veri, non di zuccheri o carboidrati raffinati che ti fanno sentire gonfio e stanco. Con la paleo, io punto su proteine magre (pollo, pesce, uova), verdure a foglia verde, grassi buoni come avocado e olio d’oliva, e un po’ di frutta non troppo zuccherina. Per esempio, una cena che faccio spesso è salmone al forno con spinaci saltati in olio di cocco e una manciata di mirtilli come dessert. Ti dà energia senza appesantirti, e i muscoli ringraziano. Le tisane? Perfette, ma magari prova a infilarci dello zenzero fresco: dà una spinta al metabolismo e aiuta con l’infiammazione.

Sul movimento, capisco che sei all’inizio, ma le passeggiate da sole non bastano per tonificare. Non serve ammazzarsi, ma aggiungere esercizi a corpo libero mirati può fare la differenza. Per i glutei, per esempio, io faccio squat e affondi in casa, anche solo 10 minuti al giorno. All’inizio usa una sedia per appoggiarti se ti senti debole, ma vedrai che in un mese il corpo risponde. La chiave è la costanza, non l’intensità. E se ti senti solo, prova a fissarti piccoli obiettivi settimanali: tipo aumentare di 5 minuti la camminata o fare una serie in più di squat. Scrivilo da qualche parte, ti dà soddisfazione.

Il punto, Erni, è che non puoi lasciare il recupero al caso o alle buone intenzioni. La malattia ti ha messo ko, ok, ma ora serve strategia. Non sto dicendo che sbagli, ma se ti affidi solo a cose soft rischi di girare in tondo e scoraggiarti. Io sono qui, se vuoi possiamo confrontarci su qualche ricetta paleo facile o su un piano di esercizi base. Non sei solo, ma devi crederci e darti una struttura. Che dici, ti va di provarci sul serio?