Respirazione Wim Hof e bagni freddi: come funzionano davvero per il metabolismo e lo stress

ariskop

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6 Marzo 2025
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Ragazzi, oggi voglio parlarvi di un approccio che sto provando da un po’ e che mi sta dando risultati interessanti: la combinazione di respirazione Wim Hof e bagni freddi. Non è la solita ricetta di insalate o frullati, ma un metodo che agisce sul corpo in modo profondo, influendo su metabolismo, immunità e stress.
Partiamo dalla respirazione. Si tratta di un esercizio specifico: inspirazioni profonde e rapide, seguite da espirazioni brevi, per circa 30-40 cicli, e poi una pausa in cui trattieni il fiato. Questo aumenta l’ossigenazione del sangue e, secondo Wim Hof, stimola il sistema nervoso a lavorare meglio. Io lo faccio al mattino, e dopo mi sento più sveglio, con una chiarezza mentale che dura per ore. Studi recenti dicono che questa tecnica può alzare leggermente il metabolismo basale, perché il corpo si attiva per gestire l’ossigeno extra. Non è una bacchetta magica per bruciare chili, ma aiuta a tenere il motore interno acceso.
Poi ci sono i bagni freddi. Non vi mentirò, all’inizio è dura. Entri in una vasca con acqua a 10-12 gradi e il tuo primo istinto è scappare. Ma dopo un paio di minuti, il corpo si adatta. Questo shock termico fa produrre al corpo calore per compensare, e qui entra in gioco il tessuto adiposo bruno, quello “buono” che brucia energia per riscaldarti. Non è un mito: ci sono ricerche che mostrano come l’esposizione al freddo possa attivare questo grasso e, nel tempo, migliorare la sensibilità all’insulina. Per chi cerca di perdere peso, potrebbe essere un alleato naturale.
E lo stress? Beh, quando sei lì a tremare nell’acqua gelata e riesci a calmarti con la respirazione, succede qualcosa. Il cortisolo, l’ormone dello stress, si regola meglio. Io ho notato che dopo una sessione mi sento meno ansioso, più in controllo. Non è solo una mia impressione: si dice che il metodo rafforzi il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione cronica, che spesso è legata al sovrappeso.
Non sto dicendo di abbandonare la dieta o l’esercizio fisico, assolutamente no. Mangiare bene e muoversi restano fondamentali. Ma questo è un extra che sto sperimentando e che sembra dare una spinta. Lo faccio 3-4 volte a settimana, e dopo un mese ho visto il girovita scendere di un paio di centimetri, senza cambiare troppo altro. Certo, serve costanza e un po’ di coraggio per il freddo, ma i benefici li sento.
Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari siete scettici? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, perché anch’io sto ancora capendo fino in fondo come funziona.
 
Ragazzi, oggi voglio parlarvi di un approccio che sto provando da un po’ e che mi sta dando risultati interessanti: la combinazione di respirazione Wim Hof e bagni freddi. Non è la solita ricetta di insalate o frullati, ma un metodo che agisce sul corpo in modo profondo, influendo su metabolismo, immunità e stress.
Partiamo dalla respirazione. Si tratta di un esercizio specifico: inspirazioni profonde e rapide, seguite da espirazioni brevi, per circa 30-40 cicli, e poi una pausa in cui trattieni il fiato. Questo aumenta l’ossigenazione del sangue e, secondo Wim Hof, stimola il sistema nervoso a lavorare meglio. Io lo faccio al mattino, e dopo mi sento più sveglio, con una chiarezza mentale che dura per ore. Studi recenti dicono che questa tecnica può alzare leggermente il metabolismo basale, perché il corpo si attiva per gestire l’ossigeno extra. Non è una bacchetta magica per bruciare chili, ma aiuta a tenere il motore interno acceso.
Poi ci sono i bagni freddi. Non vi mentirò, all’inizio è dura. Entri in una vasca con acqua a 10-12 gradi e il tuo primo istinto è scappare. Ma dopo un paio di minuti, il corpo si adatta. Questo shock termico fa produrre al corpo calore per compensare, e qui entra in gioco il tessuto adiposo bruno, quello “buono” che brucia energia per riscaldarti. Non è un mito: ci sono ricerche che mostrano come l’esposizione al freddo possa attivare questo grasso e, nel tempo, migliorare la sensibilità all’insulina. Per chi cerca di perdere peso, potrebbe essere un alleato naturale.
E lo stress? Beh, quando sei lì a tremare nell’acqua gelata e riesci a calmarti con la respirazione, succede qualcosa. Il cortisolo, l’ormone dello stress, si regola meglio. Io ho notato che dopo una sessione mi sento meno ansioso, più in controllo. Non è solo una mia impressione: si dice che il metodo rafforzi il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione cronica, che spesso è legata al sovrappeso.
Non sto dicendo di abbandonare la dieta o l’esercizio fisico, assolutamente no. Mangiare bene e muoversi restano fondamentali. Ma questo è un extra che sto sperimentando e che sembra dare una spinta. Lo faccio 3-4 volte a settimana, e dopo un mese ho visto il girovita scendere di un paio di centimetri, senza cambiare troppo altro. Certo, serve costanza e un po’ di coraggio per il freddo, ma i benefici li sento.
Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari siete scettici? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, perché anch’io sto ancora capendo fino in fondo come funziona.
Ciao a tutti, mi butto nella discussione perché il tuo post mi ha colpito. Anch’io sono uno che con il peso ci ha lottato parecchio, e la tua storia su respirazione Wim Hof e bagni freddi mi incuriosisce. Ti racconto un po’ la mia esperienza, magari può essere utile a qualcuno.

Qualche anno fa ero riuscito a perdere 15 chili. Non è stato facile: dieta ferrea, palestra quasi tutti i giorni, camminate infinite. Mi sentivo al top, pieno di energia, convinto di avercela fatta. Poi, piano piano, la vita ha ripreso il sopravvento. Lavoro stressante, poco tempo per cucinare sano, serate sul divano invece che in movimento. In due anni ho rimesso tutto, più altri 3 chili di “bonus”. È stata una batosta, non tanto per i numeri sulla bilancia, ma per come mi sentivo: un fallito, senza più controllo. Ora sto cercando di ripartire, ma con un approccio diverso, e il tuo metodo mi sembra qualcosa da provare.

La respirazione che descrivi la conosco di nome, ma non l’ho mai fatta sul serio. Mi piace l’idea che possa svegliarti il metabolismo e darti una botta di energia mentale. Io al mattino sono un disastro, sempre stanco, e magari quei 30-40 cicli potrebbero essere un modo per darmi una scossa senza caffeina. Quello che dici sul sistema nervoso che “lavora meglio” mi convince, perché spesso mi sento come se il mio corpo fosse in letargo, soprattutto dopo aver ripreso peso.

I bagni freddi, invece, mi spaventano da morire. Già faccio fatica a entrare in mare a giugno, figuriamoci una vasca a 10 gradi. Però capisco il discorso del tessuto adiposo bruno. Quando ero in forma, facevo docce fredde ogni tanto, e in effetti sentivo il corpo più “attivo” dopo. Non ci ho mai dato troppo peso, ma ora che lo colleghi al metabolismo e alla sensibilità all’insulina, mi viene voglia di riprovarci. Il fatto che serva anche per lo stress è un altro punto a favore: da quando ho ripreso i chili, l’ansia è diventata una compagna fissa, e magari questo potrebbe aiutarmi a gestirla.

Quello che mi frena è la costanza. Quando ho perso peso la prima volta, ero un treno: motivazione alle stelle, tutto pianificato. Ma poi, appena ho mollato un po’, è crollato tutto. Tu come fai a tenere il ritmo con questo metodo? Tre o quattro volte a settimana non sono poche, soprattutto con il freddo. E poi, una curiosità: hai notato differenze solo sul girovita o anche altrove? Io tendo ad accumulare sulla pancia, e sarebbe un sogno vedere risultati lì.

Non sono scettico, intendiamoci. Dopo aver fallito con i metodi classici, sono aperto a provare qualcosa di nuovo, purché non sia la solita promessa vuota. La tua esperienza mi dà speranza, ma allo stesso tempo mi ricorda quanto sia facile ricadere. Spero di leggere altri pareri qui, magari qualcuno che ha già testato e può darmi qualche dritta per iniziare. Grazie per aver condiviso, davvero.
 
Ragazzi, oggi voglio parlarvi di un approccio che sto provando da un po’ e che mi sta dando risultati interessanti: la combinazione di respirazione Wim Hof e bagni freddi. Non è la solita ricetta di insalate o frullati, ma un metodo che agisce sul corpo in modo profondo, influendo su metabolismo, immunità e stress.
Partiamo dalla respirazione. Si tratta di un esercizio specifico: inspirazioni profonde e rapide, seguite da espirazioni brevi, per circa 30-40 cicli, e poi una pausa in cui trattieni il fiato. Questo aumenta l’ossigenazione del sangue e, secondo Wim Hof, stimola il sistema nervoso a lavorare meglio. Io lo faccio al mattino, e dopo mi sento più sveglio, con una chiarezza mentale che dura per ore. Studi recenti dicono che questa tecnica può alzare leggermente il metabolismo basale, perché il corpo si attiva per gestire l’ossigeno extra. Non è una bacchetta magica per bruciare chili, ma aiuta a tenere il motore interno acceso.
Poi ci sono i bagni freddi. Non vi mentirò, all’inizio è dura. Entri in una vasca con acqua a 10-12 gradi e il tuo primo istinto è scappare. Ma dopo un paio di minuti, il corpo si adatta. Questo shock termico fa produrre al corpo calore per compensare, e qui entra in gioco il tessuto adiposo bruno, quello “buono” che brucia energia per riscaldarti. Non è un mito: ci sono ricerche che mostrano come l’esposizione al freddo possa attivare questo grasso e, nel tempo, migliorare la sensibilità all’insulina. Per chi cerca di perdere peso, potrebbe essere un alleato naturale.
E lo stress? Beh, quando sei lì a tremare nell’acqua gelata e riesci a calmarti con la respirazione, succede qualcosa. Il cortisolo, l’ormone dello stress, si regola meglio. Io ho notato che dopo una sessione mi sento meno ansioso, più in controllo. Non è solo una mia impressione: si dice che il metodo rafforzi il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione cronica, che spesso è legata al sovrappeso.
Non sto dicendo di abbandonare la dieta o l’esercizio fisico, assolutamente no. Mangiare bene e muoversi restano fondamentali. Ma questo è un extra che sto sperimentando e che sembra dare una spinta. Lo faccio 3-4 volte a settimana, e dopo un mese ho visto il girovita scendere di un paio di centimetri, senza cambiare troppo altro. Certo, serve costanza e un po’ di coraggio per il freddo, ma i benefici li sento.
Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari siete scettici? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, perché anch’io sto ancora capendo fino in fondo come funziona.
Ehi, altro che respirazione e bagni freddi, qui si scalda tutto con un bel piatto piccante! Io sono quello delle spezie, lo sapete, e questo tuo metodo Wim Hof mi incuriosisce, ma non mi convince del tutto. Ok, il freddo può attivare il grasso bruno e la respirazione può dare una svegliata al metabolismo, ma vogliamo parlare di quanto un bel peperoncino può fare lo stesso? Io aggiungo cayenne e zenzero a tutto: dal pollo alla zuppa, fino al tè del mattino. Il corpo si accende, sudo come se fossi in sauna e il metabolismo parte a razzo. Non servono vasche gelate per bruciare, basta una forchettata di fuoco!

Il tuo approccio è interessante, non dico di no, e quella storia del controllo dello stress mi stuzzica. Però, sinceramente, tremare nell’acqua a 10 gradi o trattenere il fiato mi sembra una tortura quando posso ottenere una spinta simile con un cucchiaino di curcuma e un pizzico di pepe nero. Hai mai provato a mixare il tuo metodo con qualcosa di termogenico da mangiare? Tipo, respiri profondo, ti fai un bagno freddo e poi ti spari un curry che ti fa sudare altri dieci minuti. Secondo me, così sì che il girovita sparisce!

Non fraintendermi, rispetto la tua costanza, ma io resto Team Spezie. Tu che ne dici, ti va di sfidarmi? Una settimana col tuo freddo e una coi miei peperoncini, poi vediamo chi brucia di più!
 
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Ragazzi, oggi voglio parlarvi di un approccio che sto provando da un po’ e che mi sta dando risultati interessanti: la combinazione di respirazione Wim Hof e bagni freddi. Non è la solita ricetta di insalate o frullati, ma un metodo che agisce sul corpo in modo profondo, influendo su metabolismo, immunità e stress.
Partiamo dalla respirazione. Si tratta di un esercizio specifico: inspirazioni profonde e rapide, seguite da espirazioni brevi, per circa 30-40 cicli, e poi una pausa in cui trattieni il fiato. Questo aumenta l’ossigenazione del sangue e, secondo Wim Hof, stimola il sistema nervoso a lavorare meglio. Io lo faccio al mattino, e dopo mi sento più sveglio, con una chiarezza mentale che dura per ore. Studi recenti dicono che questa tecnica può alzare leggermente il metabolismo basale, perché il corpo si attiva per gestire l’ossigeno extra. Non è una bacchetta magica per bruciare chili, ma aiuta a tenere il motore interno acceso.
Poi ci sono i bagni freddi. Non vi mentirò, all’inizio è dura. Entri in una vasca con acqua a 10-12 gradi e il tuo primo istinto è scappare. Ma dopo un paio di minuti, il corpo si adatta. Questo shock termico fa produrre al corpo calore per compensare, e qui entra in gioco il tessuto adiposo bruno, quello “buono” che brucia energia per riscaldarti. Non è un mito: ci sono ricerche che mostrano come l’esposizione al freddo possa attivare questo grasso e, nel tempo, migliorare la sensibilità all’insulina. Per chi cerca di perdere peso, potrebbe essere un alleato naturale.
E lo stress? Beh, quando sei lì a tremare nell’acqua gelata e riesci a calmarti con la respirazione, succede qualcosa. Il cortisolo, l’ormone dello stress, si regola meglio. Io ho notato che dopo una sessione mi sento meno ansioso, più in controllo. Non è solo una mia impressione: si dice che il metodo rafforzi il sistema immunitario, riducendo l’infiammazione cronica, che spesso è legata al sovrappeso.
Non sto dicendo di abbandonare la dieta o l’esercizio fisico, assolutamente no. Mangiare bene e muoversi restano fondamentali. Ma questo è un extra che sto sperimentando e che sembra dare una spinta. Lo faccio 3-4 volte a settimana, e dopo un mese ho visto il girovita scendere di un paio di centimetri, senza cambiare troppo altro. Certo, serve costanza e un po’ di coraggio per il freddo, ma i benefici li sento.
Qualcuno di voi ha provato qualcosa di simile? O magari siete scettici? Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, perché anch’io sto ancora capendo fino in fondo come funziona.
Ciao a tutti,

mi sono imbattuto nel tuo post e devo dire che mi ha davvero colpito. La tua esperienza con la respirazione Wim Hof e i bagni freddi mi ha fatto riflettere su quanto il nostro corpo possa sorprenderci quando lo sfidiamo in modi nuovi. Non so se sono pronto a tuffarmi in una vasca gelata, ma il modo in cui descrivi i benefici mi ha incuriosito parecchio, e voglio condividere un’idea che potrebbe unire un po’ di noi qui sul forum.

Visto che il tuo approccio sembra un mix di disciplina mentale e stimolazione fisica, mi è venuta in mente l’idea di organizzare un mini-challenge di gruppo ispirato a queste tecniche, ma con un twist che possa coinvolgere sia chi è già esperto sia chi, come me, è curioso ma un po’ intimidito. L’obiettivo? Dare una scossa al nostro corpo e alla nostra mente, lavorando su stress e benessere generale, senza stravolgere le nostre abitudini.

Ecco la proposta: un maratona di 21 giorni in cui proviamo a integrare gradualmente elementi come la respirazione Wim Hof e, per i più coraggiosi, l’esposizione al freddo (magari partendo con docce fresche per chi non se la sente di fare il grande salto). Potremmo strutturarlo così:

Settimana 1: Focus sulla respirazione. Dedichiamo 5-10 minuti al mattino a seguire il metodo Wim Hof (30-40 cicli di respirazione profonda, pausa in apnea, come hai descritto). Annotiamo come ci sentiamo dopo: più energia, meno stress, o magari niente di particolare. L’idea è capire cosa cambia.
Settimana 2: Aggiungiamo un tocco di freddo. Per chi è alle prime armi, possiamo iniziare con 30 secondi di doccia fredda alla fine della doccia normale, aumentando di 10 secondi al giorno. Chi è più audace può provare una ciotola di acqua fredda per immergere mani o piedi. Qui l’obiettivo è attivare quel famoso grasso bruno di cui parli e vedere se ci sentiamo più “accesi”.
Settimana 3: Combiniamo tutto. Respirazione al mattino e un’esposizione al freddo (doccia, vasca o quello che ci sentiamo di fare). Magari aggiungiamo un momento di riflessione: come sta andando il nostro umore? Il nostro appetito? La nostra energia?

Per motivarci, potremmo creare un thread dedicato dove condividere i progressi. Non serve pesarsi o misurarsi ossessivamente, ma piuttosto raccontare cosa proviamo: magari qualcuno scopre di dormire meglio, o di avere meno voglia di abbuffarsi sotto stress. Io, per esempio, sono curioso di vedere se la respirazione mi aiuta a gestire quei momenti in cui mi sento sopraffatto e finisco per mangiare senza pensarci.

Per rendere il tutto più leggero, potremmo darci dei piccoli traguardi settimanali. Tipo: “Se finisco la settimana 1, mi regalo una passeggiata in un posto che amo” o “Se arrivo alla fine del challenge, provo una nuova ricetta sana che voglio sperimentare”. L’importante è che sia un percorso di gruppo, dove ci sosteniamo a vicenda. Io mi occuperei di postare promemoria giornalieri e qualche consiglio pratico, magari cercando video o guide sulla respirazione per chi è nuovo.

Cosa ne pensate? Qualcuno si unirebbe a questa avventura? E tu, che sei già avanti con il metodo, hai qualche trucco per rendere i bagni freddi meno… spaventosi? Mi piacerebbe coinvolgere più persone possibile, perché credo che provare qualcosa di diverso insieme possa darci una marcia in più. Aspetto le vostre idee!