Ragazzi, vi racconto una cosa che ancora mi sembra assurda. Tutto è iniziato un pomeriggio mentre passeggiavo vicino al parco, quello con le panchine sgangherate e i graffiti sui muri. Sapete, no? Quel posto dove i ragazzi fanno acrobazie sulle rampe e si sente sempre qualcuno urlare "ancora un giro!". Camminavo lì, con la mia bottiglietta d’acqua ormai tiepida, pensando a quanto mi sentissi appesantita, come se il mio corpo fosse un vecchio zaino pieno di roba inutile. Non so perché, ma quel giorno mi sono fermata a guardare un gruppo che faceva stretching in un angolo, con movimenti lenti e respiri così profondi che sembrava stessero risucchiando l’aria di tutto il quartiere.
Uno di loro, un tizio con una maglietta strappata, mi ha visto incuriosita e mi ha detto: "Ehi, prova questo, si chiama bodyflex. È strano, ma funziona." Io, che di solito sono quella che dice "no grazie, non fa per me", ho pensato: vabbè, che ci perdo? Mi sono messa lì, in mezzo al prato spelacchiato, a fare questi respiri assurdi: inspiri forte, butti fuori tutto, trattieni e poi tiri dentro l’aria come se stessi salvando il mondo. E poi, via con le posizioni di stretching, che sembravano yoga ma con un’energia diversa, come se stessi sfidando il tuo stesso corpo a muoversi meglio.
All’inizio mi sentivo ridicola. Cioè, immaginatevi me, col fiatone, che cerco di non cadere mentre faccio una posizione che chiamano "il gatto arrabbiato" (giuro, si chiama così). Ma dopo un paio di settimane, qualcosa è cambiato. Non so come spiegarlo, ma i miei addominali, che prima sembravano nascosti sotto uno strato di pigrizia, hanno iniziato a farsi vedere. Non parlo di tartaruga da palestra, eh, ma di una linea più definita, come se il mio corpo stesse dicendo: "Ok, ci sto!". E poi, la cosa più strana: mi sentivo leggera, non solo di peso, ma proprio di testa. Come se quei respiri profondi buttassero fuori anche i pensieri pesanti.
Adesso sono quella che si allena al parco tre volte a settimana, sempre nello stesso angolo, con la musica dei ragazzi sullo skate di sottofondo. Non peso molto meno sulla bilancia, ma i jeans che non chiudevo da due anni ora mi vanno larghi. E la cosa più assurda? Ho convinto pure mia cugina a provare, e ora ci troviamo lì, ridendo come sceme mentre cerchiamo di non inciampare l’una sull’altra. Il bodyflex è strano, ve lo dico, ma è come una di quelle sfide che fai per strada, tipo saltare un muretto o correre più veloce del cane del vicino. Non è solo per il corpo, è per sentirsi vivi.
Qualcun altro ha provato qualcosa di così... fuori dal normale? Raccontatemi, sono curiosa!
Uno di loro, un tizio con una maglietta strappata, mi ha visto incuriosita e mi ha detto: "Ehi, prova questo, si chiama bodyflex. È strano, ma funziona." Io, che di solito sono quella che dice "no grazie, non fa per me", ho pensato: vabbè, che ci perdo? Mi sono messa lì, in mezzo al prato spelacchiato, a fare questi respiri assurdi: inspiri forte, butti fuori tutto, trattieni e poi tiri dentro l’aria come se stessi salvando il mondo. E poi, via con le posizioni di stretching, che sembravano yoga ma con un’energia diversa, come se stessi sfidando il tuo stesso corpo a muoversi meglio.
All’inizio mi sentivo ridicola. Cioè, immaginatevi me, col fiatone, che cerco di non cadere mentre faccio una posizione che chiamano "il gatto arrabbiato" (giuro, si chiama così). Ma dopo un paio di settimane, qualcosa è cambiato. Non so come spiegarlo, ma i miei addominali, che prima sembravano nascosti sotto uno strato di pigrizia, hanno iniziato a farsi vedere. Non parlo di tartaruga da palestra, eh, ma di una linea più definita, come se il mio corpo stesse dicendo: "Ok, ci sto!". E poi, la cosa più strana: mi sentivo leggera, non solo di peso, ma proprio di testa. Come se quei respiri profondi buttassero fuori anche i pensieri pesanti.
Adesso sono quella che si allena al parco tre volte a settimana, sempre nello stesso angolo, con la musica dei ragazzi sullo skate di sottofondo. Non peso molto meno sulla bilancia, ma i jeans che non chiudevo da due anni ora mi vanno larghi. E la cosa più assurda? Ho convinto pure mia cugina a provare, e ora ci troviamo lì, ridendo come sceme mentre cerchiamo di non inciampare l’una sull’altra. Il bodyflex è strano, ve lo dico, ma è come una di quelle sfide che fai per strada, tipo saltare un muretto o correre più veloce del cane del vicino. Non è solo per il corpo, è per sentirsi vivi.
Qualcun altro ha provato qualcosa di così... fuori dal normale? Raccontatemi, sono curiosa!