Ragazzi, vi racconto come sto affrontando la pianificazione dei pasti dopo un periodo duro. Sono stato malato per mesi, fermo a letto, con cure pesanti che mi hanno fatto gonfiare come un pallone. Non mi riconoscevo più allo specchio, ma ora che sto meglio ho deciso di rimettermi in carreggiata. Niente di drastico, sia chiaro, il corpo ha bisogno di tempo per riprendersi.
All’inizio ero spaesato, non sapevo da dove partire. Poi ho capito che la chiave è organizzare i pasti senza complicarsi la vita. Colazione semplice: yogurt magro con qualche fettina di mela e una manciata di fiocchi d’avena. Mi tiene sazio e non appesantisce. A pranzo punto su verdure cotte, che sono delicate per lo stomaco, e una porzione di pollo o pesce magro. Niente fritti o robe pesanti, il mio corpo non li regge ancora. Cena leggera, tipo una zuppa di verdure con un po’ di riso integrale. Non è da chef stellato, ma funziona.
Sto attento alle porzioni, non mi peso ossessivamente, però tengo d’occhio quanto mangio. Dopo mesi di inattività, il metabolismo è lento, quindi cerco di non esagerare coi carboidrati. Ho scoperto che pianificare tutto il giorno prima mi salva: so cosa cucinare e non improvviso schifezze all’ultimo minuto. Tipo ieri, avevo pronta una crema di zucchine e un filetto di merluzzo al vapore. Soddisfacente e leggero.
La parte bella? Mi sto muovendo di nuovo. Non corro maratone, intendiamoci, ma una passeggiata di mezz’ora al giorno me la concedo. Sento che il corpo risponde, piano piano. Non è solo questione di peso, è proprio ritrovare energia. Certo, ci sono giorni in cui mi guardo e penso “ci vorrà una vita”, ma poi mi dico che ogni passo conta. Non ho fretta, l’importante è non mollare.
Se avete idee per piatti facili e leggeri da provare, scrivetemele pure. Io sto sperimentando, ma dopo tanto tempo fermo ho bisogno di ispirazione. Magari qualcosa che dia gusto senza appesantire. Forza, ce la possiamo fare, un pasto alla volta.
All’inizio ero spaesato, non sapevo da dove partire. Poi ho capito che la chiave è organizzare i pasti senza complicarsi la vita. Colazione semplice: yogurt magro con qualche fettina di mela e una manciata di fiocchi d’avena. Mi tiene sazio e non appesantisce. A pranzo punto su verdure cotte, che sono delicate per lo stomaco, e una porzione di pollo o pesce magro. Niente fritti o robe pesanti, il mio corpo non li regge ancora. Cena leggera, tipo una zuppa di verdure con un po’ di riso integrale. Non è da chef stellato, ma funziona.
Sto attento alle porzioni, non mi peso ossessivamente, però tengo d’occhio quanto mangio. Dopo mesi di inattività, il metabolismo è lento, quindi cerco di non esagerare coi carboidrati. Ho scoperto che pianificare tutto il giorno prima mi salva: so cosa cucinare e non improvviso schifezze all’ultimo minuto. Tipo ieri, avevo pronta una crema di zucchine e un filetto di merluzzo al vapore. Soddisfacente e leggero.
La parte bella? Mi sto muovendo di nuovo. Non corro maratone, intendiamoci, ma una passeggiata di mezz’ora al giorno me la concedo. Sento che il corpo risponde, piano piano. Non è solo questione di peso, è proprio ritrovare energia. Certo, ci sono giorni in cui mi guardo e penso “ci vorrà una vita”, ma poi mi dico che ogni passo conta. Non ho fretta, l’importante è non mollare.
Se avete idee per piatti facili e leggeri da provare, scrivetemele pure. Io sto sperimentando, ma dopo tanto tempo fermo ho bisogno di ispirazione. Magari qualcosa che dia gusto senza appesantire. Forza, ce la possiamo fare, un pasto alla volta.