Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno come iniziare. Sono qui, scrivo, e già mi tremano le mani. Dopo mesi di ospedale, cure pesanti e un corpo che non riconoscevo più, eccomi a provare a rimettermi in piedi. Letteralmente. Durante la malattia ho preso peso, tanto, troppo, e non per colpa mia, ma per i farmaci, l'immobilità, il fatto che mangiare era l'unica cosa che mi dava un po' di conforto. Ora però sto meglio, o almeno così dicono i medici, e mi ritrovo a guardarmi allo specchio con questa paura che mi stringe lo stomaco: ce la farò mai a tornare quella di prima?
Non parlo solo del peso, anche se è quello che mi ha portato qui. Parlo di me, di come mi sento fragile, di come ogni passo mi sembri un rischio. Ho iniziato a muovermi un po', niente di folle, solo camminate lente nel parco vicino casa. Il primo giorno mi sono fermata dopo dieci minuti, con il fiatone e la testa che mi diceva "molla, non sei più quella di una volta". Però sono tornata il giorno dopo. E quello dopo ancora. Non so se è coraggio o testardaggine, ma ci sto provando.
La bilancia è un incubo. Scende piano, troppo piano, e a volte ho paura che non scenderà più. Mi dico che non devo guardare solo i numeri, che il punto è sentirmi viva, non solo dimagrire. Ma è dura. C’è questa voce nella mia testa che mi ricorda quanto ero debole, quanto sono stata ferma, e mi chiedo se sto solo illudendomi. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non mollare quando ogni cosa sembra urlarvi di fermarvi?
Sto provando a mangiare meglio, cose semplici, niente diete assurde perché il mio corpo non le reggerebbe. Verdure, un po' di proteine, meno schifezze. Ma non è facile nemmeno questo, perché dopo mesi in cui il cibo era solo una distrazione, ora devo imparare a guardarlo in modo diverso. È come se stessi riscrivendo tutto da zero.
Scusate se sono un po' incasinata nello scrivere, ma è così che mi sento. Non cerco risposte perfette, forse solo qualcuno che capisca. O che mi dica che questa paura, questo tremore, prima o poi passa. Non so se sto superando gli ostacoli o se ci sto solo girando intorno, ma almeno ci sto provando. E forse, per ora, deve bastarmi questo.
Non parlo solo del peso, anche se è quello che mi ha portato qui. Parlo di me, di come mi sento fragile, di come ogni passo mi sembri un rischio. Ho iniziato a muovermi un po', niente di folle, solo camminate lente nel parco vicino casa. Il primo giorno mi sono fermata dopo dieci minuti, con il fiatone e la testa che mi diceva "molla, non sei più quella di una volta". Però sono tornata il giorno dopo. E quello dopo ancora. Non so se è coraggio o testardaggine, ma ci sto provando.
La bilancia è un incubo. Scende piano, troppo piano, e a volte ho paura che non scenderà più. Mi dico che non devo guardare solo i numeri, che il punto è sentirmi viva, non solo dimagrire. Ma è dura. C’è questa voce nella mia testa che mi ricorda quanto ero debole, quanto sono stata ferma, e mi chiedo se sto solo illudendomi. Qualcuno di voi ci è passato? Come fate a non mollare quando ogni cosa sembra urlarvi di fermarvi?
Sto provando a mangiare meglio, cose semplici, niente diete assurde perché il mio corpo non le reggerebbe. Verdure, un po' di proteine, meno schifezze. Ma non è facile nemmeno questo, perché dopo mesi in cui il cibo era solo una distrazione, ora devo imparare a guardarlo in modo diverso. È come se stessi riscrivendo tutto da zero.
Scusate se sono un po' incasinata nello scrivere, ma è così che mi sento. Non cerco risposte perfette, forse solo qualcuno che capisca. O che mi dica che questa paura, questo tremore, prima o poi passa. Non so se sto superando gli ostacoli o se ci sto solo girando intorno, ma almeno ci sto provando. E forse, per ora, deve bastarmi questo.