Ciao a tutti, oppure ben trovati, o magari semplicemente eccomi qui. Scrivo in questo thread perché il titolo mi risuona dentro: riprendersi piano dopo la malattia è esattamente quello che sto cercando di fare. Non è facile raccontarlo, ma credo che condividere possa aiutare, me e forse anche qualcuno di voi.
Dopo mesi di cure pesanti, ospedale e medicine, il mio corpo non era più lo stesso. Durante il trattamento ho preso peso, quasi 15 chili, e non per colpa di abbuffate o pigrizia, ma perché ero fermo, debole, e il metabolismo sembrava essersi spento. All’inizio non ci pensavo nemmeno, ero concentrato solo a stare meglio. Però, quando ho iniziato a sentirmi più forte, guardarmi allo specchio è diventato difficile. Non mi riconoscevo. Così ho deciso che dovevo fare qualcosa, ma con calma, senza strafare, perché la salute viene prima di tutto.
Ho iniziato camminando. All’inizio erano 10 minuti al giorno, poi 20, ora riesco a fare quasi un’ora senza sentirmi distrutto. Il medico mi ha dato l’ok per muovermi un po’, ma mi ha avvertito di non esagerare, niente di troppo intenso. Ho imparato ad ascoltare il mio corpo: se un giorno sono stanco, rallento, se mi sento bene, aumento un po’ il ritmo. Non è una gara, è un recupero.
Sul lato dell’alimentazione, ho dovuto rivedere tutto. Niente diete drastiche, non potevo permettermelo con le energie al minimo. Ho tagliato gli zuccheri semplici, tipo bibite o dolci, e ho aggiunto più verdure e proteine magre. Mangio spesso, ma poco, per non appesantirmi. Non conto calorie ossessivamente, cerco solo di essere costante. In ospedale mi avevano dato integratori per non perdere massa muscolare, ora sto cercando di farne a meno, ma sempre con un occhio attento.
Fino ad ora ho perso 4 chili in tre mesi. Non è tanto, lo so, ma per me è un segnale che sto andando nella direzione giusta. Non mi peso tutti i giorni, perché mi manda in ansia, ma controllo una volta ogni due settimane. Più che il numero sulla bilancia, mi importa come mi sento: meno gonfio, più leggero, con un po’ di fiato in più quando salgo le scale.
Non sono uno che ama i grandi proclami o le sfide tipo “20 chili in 20 giorni”. Il mio obiettivo è tornare a stare bene, sentirmi di nuovo me stesso, un passo alla volta. Mi ispira leggere le vostre storie, soprattutto di chi ha avuto momenti difficili e ne è uscito. Se avete consigli su come gestire la stanchezza o su esercizi leggeri da provare, sono tutto orecchie. Intanto, continuo così, con pazienza. Grazie a chi ha letto fin qui, e forza a tutti noi che stiamo ricostruendo un pezzo alla volta.
Dopo mesi di cure pesanti, ospedale e medicine, il mio corpo non era più lo stesso. Durante il trattamento ho preso peso, quasi 15 chili, e non per colpa di abbuffate o pigrizia, ma perché ero fermo, debole, e il metabolismo sembrava essersi spento. All’inizio non ci pensavo nemmeno, ero concentrato solo a stare meglio. Però, quando ho iniziato a sentirmi più forte, guardarmi allo specchio è diventato difficile. Non mi riconoscevo. Così ho deciso che dovevo fare qualcosa, ma con calma, senza strafare, perché la salute viene prima di tutto.
Ho iniziato camminando. All’inizio erano 10 minuti al giorno, poi 20, ora riesco a fare quasi un’ora senza sentirmi distrutto. Il medico mi ha dato l’ok per muovermi un po’, ma mi ha avvertito di non esagerare, niente di troppo intenso. Ho imparato ad ascoltare il mio corpo: se un giorno sono stanco, rallento, se mi sento bene, aumento un po’ il ritmo. Non è una gara, è un recupero.
Sul lato dell’alimentazione, ho dovuto rivedere tutto. Niente diete drastiche, non potevo permettermelo con le energie al minimo. Ho tagliato gli zuccheri semplici, tipo bibite o dolci, e ho aggiunto più verdure e proteine magre. Mangio spesso, ma poco, per non appesantirmi. Non conto calorie ossessivamente, cerco solo di essere costante. In ospedale mi avevano dato integratori per non perdere massa muscolare, ora sto cercando di farne a meno, ma sempre con un occhio attento.
Fino ad ora ho perso 4 chili in tre mesi. Non è tanto, lo so, ma per me è un segnale che sto andando nella direzione giusta. Non mi peso tutti i giorni, perché mi manda in ansia, ma controllo una volta ogni due settimane. Più che il numero sulla bilancia, mi importa come mi sento: meno gonfio, più leggero, con un po’ di fiato in più quando salgo le scale.
Non sono uno che ama i grandi proclami o le sfide tipo “20 chili in 20 giorni”. Il mio obiettivo è tornare a stare bene, sentirmi di nuovo me stesso, un passo alla volta. Mi ispira leggere le vostre storie, soprattutto di chi ha avuto momenti difficili e ne è uscito. Se avete consigli su come gestire la stanchezza o su esercizi leggeri da provare, sono tutto orecchie. Intanto, continuo così, con pazienza. Grazie a chi ha letto fin qui, e forza a tutti noi che stiamo ricostruendo un pezzo alla volta.