Ritrovare la forma dopo un infortunio: la mia routine adattata

stephenisacc

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
 
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Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
Ehi, ben ritrovati, o forse meglio dire "pronti a fare pace con lo specchio"? La tua storia mi ha colpita, sai? Quel mix di caviglia traditrice e conforto da patatine lo capisco fin troppo bene, ma chapeau per esserti rialzata così! Io sono una fan sfegatata del mangiare separato, e visto che stai rimettendo in sesto la tua routine, magari ti butto lì qualche idea che potrebbe darti una mano.

Per me, dividere i cibi è stato un game changer: niente più gonfiore e quella sensazione di leggerezza che ti fa venir voglia di muoverti. Tipo, per i tuoi pasti col pollo o il pesce, io li tengo solo con le verdure al vapore, senza mischiare coi carboidrati. Il riso integrale lo lascio per un altro momento della giornata, magari con un filo d’olio e basta, così i grassi non si accavallano alle proteine. La frutta come spuntino va benissimo, ma meglio da sola, lontano dai pasti principali, per non appesantire la digestione. Che ne pensi, ti ci vedi a provare una cosa del genere?

Sulla parte esercizi, mi piace un sacco che hai trovato il tuo ritmo con la cyclette e gli adattamenti. Io pure, quando ho avuto un problemino al ginocchio, ho puntato su cose soft ma efficaci: tipo alzate delle gambe da seduta o piccoli movimenti per il core, sempre senza strafare. Per la motivazione, ti capisco: i giorni no capitano. Io mi metto un timer di 10 minuti e dico “faccio solo questo”. Poi, quasi sempre, finisco per andare avanti perché mi parte l’entusiasmo!

Grande per i progressi coi jeans, comunque – è una soddisfazione che vale più di mille bilance. Se ti va, fammi sapere come va coi pasti separati o se hai qualche trucco per la cyclette che mi sono persa. Dai, che siamo sulla strada giusta!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
Ehi, "pronti a sudare insieme" mi piace, dà proprio l’idea di un viaggio condiviso! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel mix di caviglia che tradisce, chili che arrivano quasi per dispetto e poi la svolta, quel momento in cui dici "basta, ora tocca a me". È una bella lezione di vita, no? Si cade, ci si rialza, magari zoppicando un po’, ma si va avanti.

Io sono quello fissato con il nuoto, te lo dico subito. Dopo un infortunio simile al tuo – nel mio caso un problema al ginocchio che mi ha fatto salutare la palestra per un bel po’ – ho scoperto la piscina. All’inizio pensavo fosse solo un modo per muovermi senza farmi male, ma poi è diventato molto di più. L’acqua ti sostiene, ti abbraccia quasi, e per le articolazioni è una benedizione. Non c’è quell’impatto duro che ti fa stringere i denti, eppure senti i muscoli che lavorano, il fiato che si accorcia, il cuore che batte. È come se il corpo ringraziasse ogni bracciata.

La mia routine? Niente di complicato. Tre volte a settimana, 40 minuti in vasca. Comincio con un po’ di stile libero tranquillo, giusto per scaldarmi, poi alterno crawl e dorso – il dorso è fantastico per la schiena, te lo consiglio se hai modo di provare. Ogni tanto infilo qualche lunghezza a rana, ma senza esagerare, perché col ginocchio non voglio rischiare. Non serve strafare: l’importante è la costanza, il ritmo. E poi, vuoi mettere quella sensazione di leggerezza quando esci dall’acqua? È come resettare tutto, corpo e testa.

Sul cibo, capisco bene quel bisogno di conforto – le patatine sono state anche il mio tallone d’Achille! Ora punto su cose semplici come te, ma in piscina ho imparato una cosa: l’acqua non è solo fuori, va anche dentro. Bere tanto mi ha aiutato a sentirmi meno appesantito, quasi come se stessi nuotando anche fuori dalla vasca, in un certo senso. Niente integratori strani, solo roba genuina e un po’ di pazienza.

I giorni no? Quelli ci sono, eccome. Io mi dico sempre che l’acqua non giudica: se sono stanco, nuoto più piano, se sono giù, lascio che mi culli un po’. Magari prova a pensarla così: non è una gara, è un dialogo col tuo corpo. Se hai una piscina vicino, buttati – letteralmente! – e fammi sapere. Forza, che il bello di risalire è godersi ogni piccolo passo!
 
Ehi, "pronti a sudare insieme" mi piace, dà proprio l’idea di un viaggio condiviso! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel mix di caviglia che tradisce, chili che arrivano quasi per dispetto e poi la svolta, quel momento in cui dici "basta, ora tocca a me". È una bella lezione di vita, no? Si cade, ci si rialza, magari zoppicando un po’, ma si va avanti.

Io sono quello fissato con il nuoto, te lo dico subito. Dopo un infortunio simile al tuo – nel mio caso un problema al ginocchio che mi ha fatto salutare la palestra per un bel po’ – ho scoperto la piscina. All’inizio pensavo fosse solo un modo per muovermi senza farmi male, ma poi è diventato molto di più. L’acqua ti sostiene, ti abbraccia quasi, e per le articolazioni è una benedizione. Non c’è quell’impatto duro che ti fa stringere i denti, eppure senti i muscoli che lavorano, il fiato che si accorcia, il cuore che batte. È come se il corpo ringraziasse ogni bracciata.

La mia routine? Niente di complicato. Tre volte a settimana, 40 minuti in vasca. Comincio con un po’ di stile libero tranquillo, giusto per scaldarmi, poi alterno crawl e dorso – il dorso è fantastico per la schiena, te lo consiglio se hai modo di provare. Ogni tanto infilo qualche lunghezza a rana, ma senza esagerare, perché col ginocchio non voglio rischiare. Non serve strafare: l’importante è la costanza, il ritmo. E poi, vuoi mettere quella sensazione di leggerezza quando esci dall’acqua? È come resettare tutto, corpo e testa.

Sul cibo, capisco bene quel bisogno di conforto – le patatine sono state anche il mio tallone d’Achille! Ora punto su cose semplici come te, ma in piscina ho imparato una cosa: l’acqua non è solo fuori, va anche dentro. Bere tanto mi ha aiutato a sentirmi meno appesantito, quasi come se stessi nuotando anche fuori dalla vasca, in un certo senso. Niente integratori strani, solo roba genuina e un po’ di pazienza.

I giorni no? Quelli ci sono, eccome. Io mi dico sempre che l’acqua non giudica: se sono stanco, nuoto più piano, se sono giù, lascio che mi culli un po’. Magari prova a pensarla così: non è una gara, è un dialogo col tuo corpo. Se hai una piscina vicino, buttati – letteralmente! – e fammi sapere. Forza, che il bello di risalire è godersi ogni piccolo passo!
Ciao Stephenisacc, o forse meglio dire "benvenuto nel club di chi combatte coi chili e le articolazioni"! La tua storia mi ha fatto pensare a quanto il corpo a volte ci metta alla prova, no? Caviglia KO, comfort food che chiama… ti capisco fin troppo bene. Però mi piace quel tuo “riprendo in mano la situazione”, è proprio il momento in cui capisci che non sei solo un passeggero della tua vita.

Io sono nel mezzo di un percorso con un coach online e un dietologo da remoto, quindi ti racconto un po’ com’è andata per me, visto che pure io ho avuto i miei guai dopo un infortunio – niente di grave come la tua caviglia, ma un problema alla spalla che mi ha fatto dire addio ai pesi per un po’. Il bello del coaching online? Ti seguono ovunque sei, ti costruiscono una routine su misura e ti tengono d’occhio senza che devi uscire di casa. Il coach mi ha dato esercizi che non stressano la spalla: tipo plank laterali leggeri, tenendo il peso sul gomito buono, o squat lenti con una sedia vicina per sicurezza, un po’ come fai tu. Niente cyclette per me, ma sto provando yoga adattato – roba tranquilla, tipo cane a testa in giù con appoggi soft. All’inizio pensavo fosse noioso, ma ora mi salva nei giorni in cui mi sento rigida.

Il dietologo invece è un fissato con i numeri: mi ha fatto un piano con calorie contate, ma non troppo rigido. Pollo, verdure, riso integrale – il tuo menu mi suona familiare! Però mi ha messo in guardia sui “falsi amici” tipo la frutta secca: buona, ma se esageri sono calorie nascoste. Bevo acqua come se fosse un lavoro, e sì, aiuta con quella sensazione di gonfiore che ogni tanto mi prende. Il lato negativo? A volte mi manca il contatto umano. Parli via chat o video, ma non è come avere qualcuno che ti corregge la postura dal vivo o ti dà una pacca sulla spalla quando sei giù. E poi, se il wifi salta, addio consulenza!

I progressi li vedo, però. Non tanto sulla bilancia – lì sono lenta, forse troppo – ma nei vestiti, come dici tu. La mia coach dice che è genetica: c’è chi perde veloce e chi, come me, deve sudare il doppio per ogni etto. Mi fa arrabbiare, ma mi motiva pure. I giorni no sono il peggio: se il coach non mi scrive qualcosa di incoraggiante, mollo tutto e sogno pizza. Però poi mi ricordo che sto pagando, e quei soldi mi spingono a non mollare!

Il nuoto che dice l’altro utente mi intriga, ma non ho una piscina vicina. Tu che dici, Stephenisacc, la cyclette ti dà quella spinta in più? E per la motivazione, magari prova a fissarti un mini-obiettivo visibile, tipo un paio di jeans ancora più stretti da conquistare. Io lo faccio, e quando ci riesco mi sento una guerriera. Dai, scrivimi come va, che qui siamo tutti sulla stessa barca – o cyclette!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
Ehi, "pronti a sudare insieme" mi piace, ma direi anche "pronti a scolpire noi stessi, un giorno alla volta"! La tua storia mi ha colpito, sai? Quel mix di fragilità e forza che racconti è qualcosa che capisco bene, soprattutto quando il corpo ti ferma e la mente deve fare gli straordinari per rimetterti in carreggiata. Io sono uno che vive per il ferro e la "sacca", come dico sempre: sto preparando una gara di bodybuilding, e la disciplina è tutto. Ma un infortunio? Quello ti insegna che non sei invincibile, e allo stesso tempo ti ricorda quanto puoi essere resiliente.

La tua caviglia slogata e i miei giorni di “recupero forzato” dopo uno strappo al quadricipite qualche mese fa… ci siamo passati, no? Anche io ho dovuto adattarmi, e ti giuro che all’inizio mi sembrava di tradire il mio stesso credo: niente squat pesanti, niente stacchi da terra, solo io e un corpo che dovevo rieducare. Però sai una cosa? La "sacca" non è solo muscoli: è filosofia, è capire che ogni limite è un punto di partenza. Tu con la cyclette e i plank modificati stai già vincendo, perché non ti sei arresa. Io invece ho puntato su superserie leggere per il sopra: petto, spalle, braccia, tutto con manubri controllati, e per le gambe? Leg extension e leg curl con pesi bassi, ma tante ripetizioni, per tenere il sangue che pompa senza rischiare.

Lato cibo, siamo sulla stessa lunghezza d’onda, anche se io sono un po’ più “monaco guerriero” 😅. La mia giornata tipo è: albumi e avena al mattino, poi petto di pollo o tacchino con riso basmati ogni 3 ore, verdure verdi a volontà (broccoli e spinaci sono i miei fedeli compagni), e un cucchiaio di burro di arachidi come premio serale – ma pesato al grammo, eh! Niente schifezze, niente sgarri: sto asciugando, e ogni caloria conta. Tu parli di reset, e hai ragione: è come riprogrammare un computer che si era inceppato. La garcinia? Mah, io non ci credo tanto, meglio un buon termogenico naturale come il caffè nero prima di allenarti, se ti va. Acqua a litri, sempre, quello sì: è la base di tutto.

I progressi lenti di cui parli… sono i più veri. I jeans che si chiudono? Una piccola vittoria che vale più di un trofeo. Io peso tutto, misuro tutto, ma alla fine quello che conta è guardarmi allo specchio e vedere linee più nette, sapere che sto costruendo qualcosa. La motivazione che cala? Capita, eccome. Io mi metto le cuffie, sparo un po’ di metal e immagino il palco della gara: funziona sempre. Oppure mi riguardo le foto di quando ero “soffice” – mai più, giuro! Tu magari prova a scriverti un mantra, tipo “ogni passo è forza”, e ripetitelo quando la testa vuole mollare.

Per la caviglia, continua ad ascoltare il corpo: magari prova degli esercizi isometrici, tipo spingere contro un muro con la gamba senza muoverla, per rinforzarla senza stress. E se hai un giorno no, scrivimi pure – possiamo tirarci su a vicenda 💪. La strada è lunga, ma è nostra, e ogni goccia di sudore è un pezzo di noi che torna al suo posto. Dai, che siamo più forti di ieri!
 
Ciao Stephenisacc, o meglio, “pronti a volare insieme”? 😄 La tua storia mi ha preso proprio il cuore, sai? Quel momento in cui ti ritrovi ferma e poi decidi di ripartire è una vera magia, e tu la stai vivendo alla grande! Io sono quella fissata con il pole dance – sì, proprio i volteggi sul palo! – e ti assicuro che è un modo pazzesco per rimettere in moto tutto il corpo, anche dopo un infortunio come il tuo.

Capisco bene quel “non sono al 100%” che dici della caviglia. Anche io, qualche tempo fa, ho avuto un problemino alla spalla e ho dovuto rallentare. Ma il bello del pole è che puoi adattarlo: all’inizio magari ti aggrappi al palo e fai movimenti leggeri, tipo sollevare le gambe piano piano o tenerti in equilibrio con una mano sola. Non serve volare subito come una ginnasta, eh! 😅 Io ho iniziato così, con esercizi base, e ora ti giuro che vedo i muscoli spuntare dove prima c’era solo “morbidezza”. Gambe toniche, braccia definite e pure il core che tiene tutto insieme – è un allenamento totale!

La tua routine con la cyclette e i plank modificati mi piace un sacco, brava! Ti direi di provare a inserire qualcosa di divertente come il pole, anche solo per cambiare un po’. Non serve un palo professionale: io all’inizio usavo una sbarra fissata in casa e via, si parte! Per la caviglia, magari prova a fare degli “spin” lenti tenendoti ben salda, così lavori senza forzare troppo. Progressi? Li vedo ogni volta che mi scatto una foto: da “patata sul divano” a “wow, ma sono io quella lì che si arrampica?” 😎

Sul cibo, ti capisco: dire addio alle schifezze serali è un colpaccio! Io punto su avocado, salmone e tante verdure colorate – mi fanno sentire leggera ma piena di energia per volteggiare. E l’acqua? Amica mia, bevo come un cammello, soprattutto dopo una sessione sudata! Niente integratori strani per me, solo cibo buono e un caffè prima di allenarmi per darmi la carica.

Quando la motivazione cala – capita, eh! – io metto la mia playlist preferita (qualcosa di ritmato, tipo pop o elettronica) e immagino di essere su un palco a fare uno show. Funziona! Oppure guardo le foto del mio “prima” e mi dico: “Mai più, ora si vola!” Tu magari prova a segnarti ogni piccolo passo avanti, tipo “oggi i jeans sono ok, domani chissà!”. E per la caviglia, stretching dolce e pazienza: vedrai che torna amica.

Scrivimi se vuoi qualche trucco per il pole o solo per fare due chiacchiere – siamo sulla stessa strada, no? Forza, che tra un plank e un volteggio ci rimettiamo in pista insieme! 💪✨
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
Ehi, altro che "pronti a sudare", direi più "pronti a risalire la china"! La tua storia mi ha colpito, soprattutto perché capisco bene quella fase di sconforto post-infortunio. Anche io sto cercando di rimettermi in forma, ma nel mio caso è più una questione di chili presi per pigrizia e poco tempo, vivendo in dormitorio con un budget da studente che non aiuta. La caviglia slogata deve essere stata dura, ma mi piace come hai trasformato la situazione in qualcosa di positivo con la tua routine adattata.

Io non ho infortuni da gestire, per fortuna, ma il tempo e i soldi sono i miei nemici principali. Per allenarmi, sto sfruttando quello che ho a disposizione nel campus. Non ho una cyclette, ma faccio camminate veloci intorno al cortile del dormitorio, tipo 30 minuti quando riesco a incastrarle tra una lezione e l’altra. Se il tempo è schifoso, mi chiudo in stanza e faccio esercizi semplici: squat appoggiandomi al muro per non perdere l’equilibrio, plank (anche io parto con le ginocchia a terra, tranquilla, non sei sola!), e qualche alzata con bottiglie d’acqua da 2 litri al posto dei pesi. Non sarà una palestra, ma funziona per tenermi attivo senza spendere un euro.

Sul cibo, ti capisco quando parli di reset. Io sono il re delle schifezze serali, ma sto provando a cambiare. Non ho il lusso di comprare pesce spesso, però mi arrangio con quello che costa poco: uova sode come spuntino proteico, tonno in scatola mischiato con riso integrale, e verdure surgelate che cuocio al microonde. Non è gourmet, ma è economico e veloce, e mi evita di cedere alla tentazione di ordinare pizza con i coinquilini. Ho anche un trucco per i giorni no: preparo tutto la sera prima, così non ho scuse per saltare il piano.

La tua idea di ascoltare il corpo mi piace, è una cosa che sto cercando di imparare anch’io. A volte mi gaso troppo e poi mi sento distrutto, quindi sto provando a organizzarmi meglio, tipo fare 4-5 giorni di movimento leggero ma costante, e lasciare un paio di giorni più tranquilli per recuperare. Per la motivazione, io mi aiuto con la musica: una playlist bella carica e mi sento subito meno svogliato. Tu come fai a tirarti su nei giorni in cui proprio non gira?

I progressi che racconti sono una spinta anche per me. I jeans che si chiudono di nuovo sono una vittoria che sogno anch’io! Se hai qualche altra idea per esercizi che non richiedano attrezzi o robe costose, fammi sapere. E magari potresti provare a pianificare la settimana con un mix di cyclette e corpo libero, così non ti annoi e tieni tutto sotto controllo. Dai, che passo dopo passo ci riprendiamo la forma, infortuni o non infortuni!
 
Ciao a tutti, o forse meglio dire "pronti a sudare insieme"? Sono qui per raccontarvi un po’ della mia storia e della routine che sto seguendo per rimettermi in forma dopo un infortunio che mi ha fatto prendere qualche chilo di troppo. Qualche mese fa mi sono slogata la caviglia in modo piuttosto serio, e tra immobilità e un po’ di sconforto, il peso è salito. Non potevo più muovermi come prima, e confesso che all’inizio mi sono lasciata andare anche col cibo – patatine, dolci, tutto quello che mi dava un po’ di conforto.
Ora però ho deciso di riprendere in mano la situazione. Non è stato facile, perché la caviglia ancora non è al 100%, ma ho scoperto che si può fare tanto anche con esercizi adattati. La mia routine di allenamento è cambiata completamente rispetto a prima dell’infortunio, quando correvo o facevo pesi senza pensarci troppo. Adesso punto su movimenti che non stressano troppo l’articolazione, ma che mi fanno comunque lavorare. Faccio molta ginnastica a corpo libero: plank modificati (con le ginocchia a terra all’inizio), squat assistiti tenendo una sedia per equilibrio, e un po’ di stretching per mantenere la mobilità. Ho anche iniziato a usare una cyclette, che è stata una salvezza: 20-30 minuti al giorno, senza forzare, ma abbastanza per sentire il cuore che pompa.
Sul lato alimentazione, ho dovuto fare un reset. Niente più schifezze serali davanti alla TV. Ora mi preparo pasti semplici: petto di pollo o pesce con verdure al vapore, riso integrale, e qualche frutto come spuntino. Ho provato a informarmi su integratori tipo la garcinia cambogia, che si vede spesso in giro, ma per ora sto andando avanti solo con il cibo vero, senza aggiungere altro. Bevo tantissima acqua, e questo mi aiuta a sentirmi meno gonfia.
La cosa bella? Sto vedendo progressi. Lentamente, certo, ma i jeans che non mi entravano più ora si chiudono senza fatica. Non è solo una questione di peso, però: mi sento più forte, più in controllo. La caviglia ogni tanto si fa sentire, ma sto imparando ad ascoltarla e a non strafare. Se avete qualche consiglio su esercizi sicuri o su come gestire i giorni in cui la motivazione cala, scrivetemi pure! Magari possiamo darci una mano a vicenda. Forza, che piano piano si torna in pista!
Ehi, che bella carica nel tuo post! 😄 Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io sto rimettendo insieme i pezzi dopo un periodo complicato, e leggere della tua routine mi ha dato una bella spinta! Ho iniziato il mio percorso di dimagrimento da un po’, e ora che sono a -5 kg in un mese e mezzo mi sembra il momento giusto per fare il punto e magari chiedere qualche dritta per non perdere il ritmo. 💪

Partiamo dall’inizio: non ho avuto un infortunio come il tuo, ma il lockdown e un po’ di pigrizia mi avevano fatto accumulare chili che proprio non mi appartenevano. Tipo te, all’inizio mi sono detta “vabbè, un dolcetto in più che male fa?”, ma poi guardarmi allo specchio era diventato un mezzo dramma. 😅 Così ho deciso di darci un taglio e di rimettermi in gioco, anche se con calma, perché strafare non fa per me.

Per l’allenamento, sto andando di camminate veloci – niente di estremo, 40 minuti al giorno quando riesco, con le cuffie e una playlist che mi fa sentire Wonder Woman. 🏃‍♀️ A casa faccio un po’ di esercizi leggeri, tipo addominali e qualche squat, ma confesso che il plank è il mio nemico giurato: ci provo, ma dopo 20 secondi sono già in modalità “ok, pausa!”. 😆 La tua idea della cyclette mi intriga, magari ci faccio un pensiero! Tu come fai a non annoiarti pedalando? Io dopo 10 minuti su una bici fissa mi sento in loop. 😅

Sul cibo, sto cercando di essere super organizzata. Ho detto addio alle schifezze (più o meno, ogni tanto un quadratino di cioccolata ci scappa, non sono mica un robot!). 😜 Colazione con yogurt greco e frutta, pranzo con insalatone giganti e una fettina di pollo o tacchino, cena leggera con verdure e magari un po’ di pesce. Ho anche scoperto l’hummus, che spalmo ovunque come se non ci fosse un domani. Però ammetto che a volte mi manca la motivazione per cucinare: tu come fai a non cedere alla tentazione di un panino veloce? Qualche ricetta salvavita da condividere? 🍽️

La cosa che mi sta aiutando di più è fissarmi piccoli obiettivi. Tipo: “Se arrivo a fine settimana senza sgarrare, mi regalo una tisana figa o una serata cinema senza sensi di colpa”. Funziona, giuro! Anche se, come dici tu, ci sono giorni in cui la voglia di fare tutto svanisce. Io in quei momenti mi metto a guardare video motivazionali su YouTube, quelli con musiche epiche che ti fanno venir voglia di scalare una montagna. 😄 Tu cosa fai per ricaricarti quando sei giù?

I tuoi progressi coi jeans sono una super vittoria, complimenti! 🎉 Io sto puntando a un vecchio paio di pantaloni che per ora mi guardano storto dall’armadio, ma ci arriverò. Per la caviglia, ti consiglio di continuare ad ascoltare il tuo corpo, magari prova anche qualche esercizio di mobilità tipo cerchi con la caviglia da seduta, che aiutano senza stressare troppo. Se hai qualche trucco per restare costante, scrivimelo che prendo appunti! Dai, che siamo sulla strada giusta, un passetto alla volta! 🚀
 
Ehi, che bella carica nel tuo post! 😄 Mi ci ritrovo un sacco, sai? Anche io sto rimettendo insieme i pezzi dopo un periodo complicato, e leggere della tua routine mi ha dato una bella spinta! Ho iniziato il mio percorso di dimagrimento da un po’, e ora che sono a -5 kg in un mese e mezzo mi sembra il momento giusto per fare il punto e magari chiedere qualche dritta per non perdere il ritmo. 💪

Partiamo dall’inizio: non ho avuto un infortunio come il tuo, ma il lockdown e un po’ di pigrizia mi avevano fatto accumulare chili che proprio non mi appartenevano. Tipo te, all’inizio mi sono detta “vabbè, un dolcetto in più che male fa?”, ma poi guardarmi allo specchio era diventato un mezzo dramma. 😅 Così ho deciso di darci un taglio e di rimettermi in gioco, anche se con calma, perché strafare non fa per me.

Per l’allenamento, sto andando di camminate veloci – niente di estremo, 40 minuti al giorno quando riesco, con le cuffie e una playlist che mi fa sentire Wonder Woman. 🏃‍♀️ A casa faccio un po’ di esercizi leggeri, tipo addominali e qualche squat, ma confesso che il plank è il mio nemico giurato: ci provo, ma dopo 20 secondi sono già in modalità “ok, pausa!”. 😆 La tua idea della cyclette mi intriga, magari ci faccio un pensiero! Tu come fai a non annoiarti pedalando? Io dopo 10 minuti su una bici fissa mi sento in loop. 😅

Sul cibo, sto cercando di essere super organizzata. Ho detto addio alle schifezze (più o meno, ogni tanto un quadratino di cioccolata ci scappa, non sono mica un robot!). 😜 Colazione con yogurt greco e frutta, pranzo con insalatone giganti e una fettina di pollo o tacchino, cena leggera con verdure e magari un po’ di pesce. Ho anche scoperto l’hummus, che spalmo ovunque come se non ci fosse un domani. Però ammetto che a volte mi manca la motivazione per cucinare: tu come fai a non cedere alla tentazione di un panino veloce? Qualche ricetta salvavita da condividere? 🍽️

La cosa che mi sta aiutando di più è fissarmi piccoli obiettivi. Tipo: “Se arrivo a fine settimana senza sgarrare, mi regalo una tisana figa o una serata cinema senza sensi di colpa”. Funziona, giuro! Anche se, come dici tu, ci sono giorni in cui la voglia di fare tutto svanisce. Io in quei momenti mi metto a guardare video motivazionali su YouTube, quelli con musiche epiche che ti fanno venir voglia di scalare una montagna. 😄 Tu cosa fai per ricaricarti quando sei giù?

I tuoi progressi coi jeans sono una super vittoria, complimenti! 🎉 Io sto puntando a un vecchio paio di pantaloni che per ora mi guardano storto dall’armadio, ma ci arriverò. Per la caviglia, ti consiglio di continuare ad ascoltare il tuo corpo, magari prova anche qualche esercizio di mobilità tipo cerchi con la caviglia da seduta, che aiutano senza stressare troppo. Se hai qualche trucco per restare costante, scrivimelo che prendo appunti! Dai, che siamo sulla strada giusta, un passetto alla volta! 🚀
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