Riuscirò mai a ritagliarmi 10 minuti per muovermi con due bimbi e il lavoro?

marni1971

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se qualcuno mi leggerà con tutto il caos che ho in testa ultimamente. Sono qui, tra un pannolino da cambiare e una mail di lavoro da inviare, a chiedermi se questi benedetti 10 minuti per muovermi li troverò mai. Ho due bimbi piccoli che sembrano avere un radar per quando provo a ritagliarmi un attimo per me: appena penso "ok, ora faccio due esercizi", parte il pianto o una richiesta urgente di biscotti. E il lavoro? Non ne parliamo, sempre qualcosa da finire, anche la sera tardi.
Pourò ci sto provando, eh. Ho iniziato a fare piccoli trucchi per incastrare qualcosa nella giornata. Tipo, mentre aspetto che bolla l’acqua per la pasta, faccio qualche squat appoggiata al lavandino – non sarà una palestra, ma meglio di niente, no? Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare ferma sulla panchina, cammino veloce intorno all’area giochi. Mi sento un po’ ridicola a volte, con le altre mamme che chiacchierano tranquille e io che sembro una forsennata, ma almeno mi muovo.
Il problema è che non so se sto davvero facendo abbastanza. Vorrei riuscire a organizzarmi meglio, ma tra la stanchezza e il senso di colpa per non essere "presente" al 100% per i miei figli, mi blocco. Qualcuno di voi con una vita incasinata come la mia ce la fa a trovare un ritmo? O sono solo io che continuo a sognare quei 10 minuti come se fossero un miraggio? Boh, forse domani ci riprovo, ma oggi mi sa che vincono i cartoni animati e il divano.
 
Ehi, capisco che hai un casino in testa, ma lasciati dire una cosa: quei 10 minuti che cerchi sono un miraggio solo se ti arrendi al divano e ai cartoni. Io non ho figli, quindi non posso dirti "eh, ti capisco al 100%", ma ti assicuro che incastrare il movimento in una giornata piena si può fare, basta essere un po' egoisti e fregarsene dei giudizi. Tipo, le mamme che chiacchierano al parco mentre tu cammini veloce? Che pensino quello che vogliono, stai facendo qualcosa per te, no? E già questo è un punto a tuo favore.

Io sono uno di quelli col metabolismo che sembra un motore da corsa: brucio tutto in un attimo e sto sempre a combattere per mettere su qualche chilo di muscoli senza accumulare schifezze. Quindi, ti parlo dalla mia esperienza: il movimento è fondamentale, ma non serve strafare. Quegli squat al lavandino che fai? Ottimi. Io faccio qualcosa di simile mentre mi preparo il caffè al mattino: 20 affondi per gamba e via, tanto per svegliarmi e attivare i muscoli. Non serve la palestra per vedere risultati, serve costanza. Anche solo 10 minuti, ma fatti bene.

Poi, visto che parli di fatica e sensi di colpa, ti dico come la vedo io: se non ti prendi cura di te, come fai a dare il massimo ai tuoi bimbi? Io ho imparato che se non mi ritaglio del tempo per allenarmi e mangiare come si deve, divento nervoso e meno paziente. Tipo, una volta ho provato a saltare gli allenamenti per una settimana perché ero preso da altro, e mi sentivo uno straccio: zero energia, zero voglia di fare. Quindi, per me, quei 10-15 minuti al giorno sono sacri. Magari tu puoi provare a coinvolgere i bimbi in qualcosa di attivo: li metti a "gareggiare" con te mentre fai plank o salti sul posto, così si divertono e tu ti muovi.

Lato alimentazione, visto che il mio obiettivo è la massa "pulita", sto attentissimo a cosa butto dentro. Non so se ti interessi questo aspetto, ma per me è fondamentale: proteine magre a ogni pasto (pollo, tacchino, albumi), carbo complessi tipo avena o patate dolci per l’energia, e grassi buoni come avocado o noci. Mangio spesso, ogni 3 ore, perché col mio metabolismo se salto un pasto rischio di catabolizzare i muscoli che sto cercando di costruire. Magari tu non hai lo stesso problema, ma un minimo di struttura nel mangiare aiuta anche a gestire la stanchezza.

Alla fine, non è questione di trovare chissà quanto tempo, ma di fare quello che puoi con quello che hai. Io ho iniziato con poco: 15 minuti di pesi a casa, un paio di manubri comprati a due soldi, e qualche esercizio a corpo libero. Ora sto riuscendo a tirare su un po’ di massa senza sembrare un palloncino unto, ma ci vuole pazienza. Tu magari non vuoi muscoli, ma quei 10 minuti di movimento possono comunque cambiarti la giornata. Prova a prenderteli senza pensare troppo al resto: il lavoro e i pannolini non scappano, no? Dai, domani buttati, anche solo per non dare la soddisfazione ai cartoni di vincere ancora.
 
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Ehi, senti qua, capisco che con due bimbi e il lavoro sembri di vivere dentro un frullatore, ma quei 10 minuti che cerchi te li puoi prendere eccome, basta volerlo davvero! Io sono quello fissato con la keto – sì, proprio quel tizio che ha perso una marea di chili mangiando burro e bacon – e ti dico una cosa: anche per me all’inizio sembrava impossibile ritagliarmi del tempo, eppure ce l’ho fatta. Non ho figli, ok, ma la vita può essere un casino lo stesso, e tra lavoro e tutto il resto pure io potevo accampare scuse. Invece ho detto basta e ho iniziato a muovermi, punto.

Tu parli di sensi di colpa e fatica, e ti capisco: è facile sentirsi sopraffatti. Ma sai cosa? Se non ti dai una botta di energia, finisci per girare come uno zombie e dare ai tuoi bimbi una versione sbiadita di te. Io, quando sono entrato in ketosi, ho notato che quei 10-15 minuti di movimento al giorno mi davano una carica assurda. Non parlo di palestra o roba complicata: tipo, mentre aspetto che bolla l’acqua per il mio caffè coi grassi (sì, ci metto burro e olio di cocco, giudicami pure), faccio qualche squat o plank. Tu potresti provare mentre lavi i piatti o corri dietro ai bimbi – trasformi il caos in un’occasione, no?

E visto che sono il fanatico della keto, ti butto lì un consiglio pratico: se sei stanca morta, prova a partire con qualcosa di semplice per darti una svegliata naturale. Altro che detox strani con limone e zenzero – io mi faccio una tazza di brodo caldo con sale e un cucchiaio di burro, oppure due cucchiai di panna montata senza zucchero nella mia acqua frizzante. Sembra assurdo, ma i grassi ti tengono su senza appesantirti, e per me è stato un game changer quando avevo zero energia. Magari non sei ancora nella mia squadra dei “grassi über alles”, ma anche solo mangiare qualcosa di sostanzioso tipo uova sode o una manciata di mandorle può aiutarti a non crollare.

Poi, coinvolgi i bimbi! Io non ho esperienza diretta, ma ho visto un’amica keto-mamma fare robe geniali: metteva i figli a “controllare” i suoi plank o a saltare con lei sul posto tipo gara. Loro si divertivano un sacco e lei si muoveva senza sentirsi in colpa. Tu potresti provare con qualcosa di simile: “Ehi, chi salta più in alto mentre mamma fa gli affondi?” – e via, 10 minuti volano e ti senti pure una rockstar.

Lato mio, la keto mi ha insegnato a essere egoista in senso buono: quei minuti per me sono intoccabili. All’inizio facevo 15 minuti di esercizi a corpo libero – squat, piegamenti, plank – e mangiavo tipo un monaco guerriero: bistecche, avocado, burro, verdure verdi. Niente zuccheri, niente schifezze. Risultato? Chili giù e energia alle stelle. Tu magari non vuoi perdere peso, ma anche solo muoverti e mangiare qualcosa che ti sostiene pu
 
Ehi, senti questa: capisco che con due bimbi e il lavoro ti sembri di essere intrappolata in un tornado, ma quei 10 minuti che sogni non sono un miraggio, te lo giuro! Io sono quello strano che sta perdendo peso con la yoga del ridere – sì, proprio quel tizio che sghignazza come un matto e dice che lo stress va via a furia di risate. E sai che c’è? Funziona. Non ho figli, vero, ma tra lavoro e casini vari anch’io potevo lamentarmi e basta. Invece ho deciso di prendermi quei minuti, punto e basta.

Tu parli di sensi di colpa e stanchezza, e ti capisco: con tutto quel caos è facile sentirsi schiacciati. Ma se non ti dai una scossa, finisci per essere una mamma-zombie, e i tuoi bimbi si meritano di meglio, no? Io, quando mi metto a ridere – anche solo 10 minuti, magari mentre i piatti aspettano o i bimbi girano per casa – sento lo stress sciogliersi e, sorpresa, non mi butto più sul cibo per consolarmi. Altro che diete punitive: ridi, ti muovi un po’ e il gioco è fatto.

E visto che sono il fanatico della risata, ti butto lì un’idea: prova a coinvolgere i bimbi! Io non sono un esperto di marmocchi, ma immagina di dire: “Ehi, chi fa la risata più forte mentre mamma fa una posa buffa?” – tipo una specie di gara. Loro si sbellicano, tu ti muovi e ridi, e in 10 minuti hai fatto pace col mondo. Li ho visti fare così in un club di yoga del ridere che sto cercando di trovare pure qua vicino – posti dove ti metti in cerchio, ridi senza motivo e ti senti rinato.

Non sto dicendo di mollare tutto e unirti al mio “culto della risata”, ma magari prova: invece di crollare sul divano, fai due risate finte – sì, finte, che poi diventano vere – e vedi come ti senti. Io ho iniziato così, e ora sto cercando gruppi per farne di più. Se ti va, potresti cercare con me: “yoga della risata” su Google o nei parchi, dicono che in Italia stia spuntando qua e là. Dieci minuti di risate e sei una mamma nuova, altro che caffè!
 
Ciao, sai che ti dico? Leggendo il tuo messaggio mi sono rivista un po’ in quel caos che descrivi, anche se i miei “bimbi” sono più che altro scadenze e impegni che mi corrono dietro. Però quel tornado di cui parli lo sento eccome, e capisco quel senso di colpa che ti tiene ferma. Il tizio delle risate ha un punto, no? Quei 10 minuti non sono un lusso impossibile, ma una scelta, e io che sono fissata con il mangiare consapevolmente ti dico: forse non serve nemmeno muoverti tanto, basta rallentare.

Io, per dire, ho iniziato a perdere peso non con chissà quali diete, ma stando attenta a come mangio. Tipo, mi siedo, metto via il telefono e mastico piano, sentendo davvero ogni boccone. Sembra una sciocchezza, ma ti giuro che cambia tutto. Quando sei nel vortice di bimbi e lavoro, magari ti capita di mangiare in piedi o di finire gli avanzi dei piccoli senza neanche accorgertene. Io ero così: correvo, ingurgitavo e poi mi sentivo pesante, non solo di stomaco. Ora invece provo ad ascoltare: sono davvero affamata o è solo stanchezza? Nove volte su dieci è la seconda, e magari mi basta un bicchiere d’acqua o due respiri profondi.

Il bello di questa cosa del “mindful eating” è che non ti serve un’ora libera. Puoi farlo mentre dai da mangiare ai bimbi: ti prendi un attimo per assaporare il tuo piatto, magari coinvolgendo anche loro. “Ehi, proviamo a contare quante volte mastichiamo questo boccone?” – lo trasformi in un gioco, e intanto stai insegnando a te stessa a non divorare tutto per inerzia. Io ho notato che così non solo mangio meno, ma mi godo di più quello che ho nel piatto, e quel bisogno di consolarmi con una fetta di torta dopo una giornata no… sparisce.

Poi, ok, lui parla di risate e movimento, e non è male come idea. Magari unire le due cose? Tipo, mentre ridi con i bimbi – che ne so, facendo versi assurdi o una gara di facce buffe – provi a mangiare un frutto piano piano, sentendo com’è dolce o croccante. È un modo per ritagliarti quel momento, no? Io ho scoperto che se mi concentro su quello che sto mangiando, lo stress si scioglie un po’, proprio come dice il fanatico delle risate. Non sto cercando gruppi come lui, ma a volte mi basta mettere una musica che mi piace e masticare al ritmo, e in 10 minuti mi sento più leggera.

Non ti sto dicendo di rivoluzionare la giornata, ma di provare a infilare questi pezzetti di calma nel caos. I bimbi non si accorgono nemmeno che stai “lavorando su di te”, e tu pian piano ti riprendi un po’ di spazio. Se lui ha trovato le risate, io ti dico: prova con un boccone lento. Magari ci scriviamo poi e mi dici com’è andata, che ne pensi?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se qualcuno mi leggerà con tutto il caos che ho in testa ultimamente. Sono qui, tra un pannolino da cambiare e una mail di lavoro da inviare, a chiedermi se questi benedetti 10 minuti per muovermi li troverò mai. Ho due bimbi piccoli che sembrano avere un radar per quando provo a ritagliarmi un attimo per me: appena penso "ok, ora faccio due esercizi", parte il pianto o una richiesta urgente di biscotti. E il lavoro? Non ne parliamo, sempre qualcosa da finire, anche la sera tardi.
Pourò ci sto provando, eh. Ho iniziato a fare piccoli trucchi per incastrare qualcosa nella giornata. Tipo, mentre aspetto che bolla l’acqua per la pasta, faccio qualche squat appoggiata al lavandino – non sarà una palestra, ma meglio di niente, no? Oppure, quando porto i bimbi al parco, invece di stare ferma sulla panchina, cammino veloce intorno all’area giochi. Mi sento un po’ ridicola a volte, con le altre mamme che chiacchierano tranquille e io che sembro una forsennata, ma almeno mi muovo.
Il problema è che non so se sto davvero facendo abbastanza. Vorrei riuscire a organizzarmi meglio, ma tra la stanchezza e il senso di colpa per non essere "presente" al 100% per i miei figli, mi blocco. Qualcuno di voi con una vita incasinata come la mia ce la fa a trovare un ritmo? O sono solo io che continuo a sognare quei 10 minuti come se fossero un miraggio? Boh, forse domani ci riprovo, ma oggi mi sa che vincono i cartoni animati e il divano.
Ehi, leggerti è stato come guardarmi allo specchio, ma con un po’ più di pasta sul fuoco! Due bimbi, lavoro e quel sogno dei 10 minuti per sé che sembra sempre a un passo dal realizzarsi, ma poi… puff, svanisce tra un “mamma, ho fame” e una mail urgente. Ti capisco benissimo, e sai una cosa? Quegli squat al lavandino mentre bolle l’acqua sono geniali, altroché ridicola! Io invece ho preso l’abitudine di fare qualche passo di danza – o almeno ci provo – mentre preparo il pesce per cena. Non vincerò un talent, ma almeno muovo le gambe e mi sento meno in colpa quando mi siedo a mangiare.

A proposito, visto che siamo in tema di vita incasinata, ti racconto come sto cercando di cavarmela io con la mia amata dieta mediterranea. Tra una corsa dietro ai bimbi e una telefonata di lavoro, ho scoperto che un piatto veloce di sgombro con pomodorini e un filo d’olio d’oliva mi salva la giornata. È pronto in 10 minuti – ironia della sorte, proprio quei 10 minuti che cerchiamo – e mi tiene bella piena senza appesantirmi. Oppure, se ho un attimo in più, faccio una teglia di verdure al forno con un po’ di feta sopra: zucchine, melanzane, quello che capita, e via, tutto in forno mentre io gioco a nascondino con i piccoli. Non sarà un allenamento, ma almeno non mi sento un bradipo totale.

Il tuo trucco del parco mi piace da matti, comunque. Io a volte porto una bottiglietta d’acqua e faccio finta di berla mentre allungo le braccia, così sembro meno “forsennata” e più “mamma che si idrata”. Funziona, più o meno. Però, senti, non credo proprio che stai facendo poco. Quei momenti rubati qua e là contano eccome, e il fatto che ci provi con tutto quel caos intorno è già una vittoria. Io ho smesso di sentirmi in colpa per non essere Wonder Woman: se i miei figli sono felici e io riesco a buttare giù un’insalata con del tonno invece di un pacco di biscotti, mi dico brava e amen.

Magari prova a coinvolgere i bimbi, se ti va. Io ogni tanto metto una musica allegra e li faccio “aiutare” a portare le verdure dal frigo al tavolo – ok, finisce che mangiano un pomodorino a testa e io corro a lavargli le mani, ma almeno ci muoviamo tutti un po’. Non è perfetto, non è organizzato, ma è la nostra danza quotidiana. Dai, che quei 10 minuti prima o poi li domiamo, altro che miraggio! Intanto, ti auguro una cena saporita e un divano che non vinca troppo spesso. Forza, siamo sulla stessa barca, ma con un buon olio extravergine a bordo!
 
Ehi marni, che dire, il tuo post mi ha fatto quasi ridere di gusto, perché sembra la mia vita con un filtro Instagram! Due bimbi, lavoro che non molla mai e quei 10 minuti che sembrano un tesoro nascosto. I tuoi squat al lavandino? Mitici! Io invece, quando aspetto che il caffè sia pronto, faccio qualche allungamento con le braccia, tipo che sto per spiccare il volo. Non sarà un corso di pilates, ma almeno mi sveglio un po’!

Sai, io sto provando a muovermi e mangiare meglio con la yoga della risata, che magari sembra una cosa da matti, ma ti giuro che funziona per me. Non solo mi muovo, ma ridendo come una scema mi passa la voglia di aprire il frigo per stress. Tipo, l’altro giorno ero in cucina a preparare una bowl con ceci, pomodorini e un po’ di rucola – roba veloce che mi fa sentire leggera – e ho messo su un video di yoga della risata. Risultato? Io che rido, i bimbi che mi imitano e alla fine ci siamo messi a ballare come se fosse Carnevale. Non so se ho bruciato 500 calorie, ma di sicuro non ho toccato le patatine quella sera!

Il tuo trucco del parco è top, comunque. Io a volte porto i bimbi al campetto vicino casa e, mentre loro corrono, faccio qualche passo veloce o addirittura provo a “ridere” seguendo gli esercizi che ho visto online. Le altre mamme mi guardano strano, ma pace, almeno mi sento viva. E poi, come te, cerco di incastrare pasti sani tra una corsa e l’altra: un’insalata con del salmone affumicato o una fetta di pane integrale con hummus sono i miei salvavita. Si preparano in un lampo e mi tengono lontana dai biscotti dei bimbi.

Non pensare che stai facendo poco, davvero. Quei momenti che rubi al caos sono oro, e il fatto che ci provi con tutto quel casino intorno è da standing ovation. Io ho smesso di cercare la perfezione: se riesco a ridere un po’, muovermi e mettere in tavola qualcosa di sano, mi sento già sulla strada giusta. Magari prova a cercare un gruppo di yoga della risata vicino a te – ce ne sono in tante città, anche piccoli club – oppure fai come me e inizia con un video su YouTube. È un modo per muoverti基本的には、ヨガの笑いヨガは、ストレスを軽減し、感情的な過食を減らすのに役立ちます。あなたが試してみたいなら、私はいくつかのオンラインビデオや地元のクラブを提案することができます。 とにかく、marni、あなたは素晴らしいです、そして私はあなたがその10分を見つけることを知っています! 美味しい夕食と少しの笑い声で頑張ってください!