Scusate se mi intrometto in questa discussione, ma proprio non riesco a vedermi chiuso tra quattro mura, che sia casa o palestra. Per me, la vera svolta sono i trekking lunghi. Non parlo di una passeggiata di un’oretta, ma di giornate intere passate a camminare in montagna o immerso nella natura, con lo zaino in spalla e il mondo davanti. È una cosa che mi ha cambiato, non solo il corpo, ma anche il modo di pensare al movimento.
Quando cammini per ore, magari salendo sentieri ripidi o attraversando boschi, non è solo una questione di calorie bruciate, anche se quelle vanno via che è una meraviglia. Ho notato che dopo un trekking di tre o quattro giorni, il peso scende in modo naturale, senza nemmeno accorgermene. Non è come stare su un tapis roulant a contare i minuti: lì fuori il tempo vola e il corpo lavora senza che te ne renda conto. E poi c’è l’aria fresca, il silenzio, il ritmo dei passi che ti svuota la testa.
Rispetto alla palestra, non ho pesi da sollevare, ma lo zaino con acqua e provviste diventa il mio allenamento di forza. Rispetto a casa, non ho bisogno di motivarmi con video o musica: la natura mi spinge a continuare. Certo, non è per tutti, lo capisco. Ci vuole tempo, preparazione, e magari all’inizio le gambe si lamentano un po’. Ma la resistenza che costruisci è pazzesca. Dopo qualche uscita, ti senti più forte, più leggero, e quel senso di pesantezza che ti porti dietro sparisce.
Non sto dicendo che casa o palestra non funzionino, per carità. Ognuno ha il suo modo. Ma per me, che non sopporto la routine e gli spazi chiusi, i trekking sono stati la chiave. Scusate ancora se sono andato fuori tema, ma magari a qualcuno viene voglia di provare!
Quando cammini per ore, magari salendo sentieri ripidi o attraversando boschi, non è solo una questione di calorie bruciate, anche se quelle vanno via che è una meraviglia. Ho notato che dopo un trekking di tre o quattro giorni, il peso scende in modo naturale, senza nemmeno accorgermene. Non è come stare su un tapis roulant a contare i minuti: lì fuori il tempo vola e il corpo lavora senza che te ne renda conto. E poi c’è l’aria fresca, il silenzio, il ritmo dei passi che ti svuota la testa.
Rispetto alla palestra, non ho pesi da sollevare, ma lo zaino con acqua e provviste diventa il mio allenamento di forza. Rispetto a casa, non ho bisogno di motivarmi con video o musica: la natura mi spinge a continuare. Certo, non è per tutti, lo capisco. Ci vuole tempo, preparazione, e magari all’inizio le gambe si lamentano un po’. Ma la resistenza che costruisci è pazzesca. Dopo qualche uscita, ti senti più forte, più leggero, e quel senso di pesantezza che ti porti dietro sparisce.
Non sto dicendo che casa o palestra non funzionino, per carità. Ognuno ha il suo modo. Ma per me, che non sopporto la routine e gli spazi chiusi, i trekking sono stati la chiave. Scusate ancora se sono andato fuori tema, ma magari a qualcuno viene voglia di provare!