Scusate se mi intrometto così, non vorrei disturbare la discussione sullo yoga, che immagino sia fantastico per tanti di voi! Però, visto che avete tirato fuori il discorso dei trekking lunghi, mi viene proprio voglia di condividere la mia esperienza, magari può interessare a qualcuno. Io non sono mai stato un grande fan delle palestre o delle lezioni strutturate, mi annoiano dopo un po’. Così, qualche anno fa, ho iniziato a fare escursioni, di quelle serie, sai, con zaino in spalla, dormendo in tenda o nei rifugi, via per tre o quattro giorni tra le montagne o nei boschi. All’inizio pensavo solo a staccare la testa, ma poi ho notato che il mio corpo cambiava, senza nemmeno rendermene conto.
Camminare per ore, con salite che ti fanno sudare sette camicie e discese che mettono alla prova le ginocchia, è una cosa che ti consuma un sacco di energie. Tornavo a casa stanco morto, ma con una soddisfazione pazzesca. E la bilancia? Beh, dopo un po’ ho visto i chili scendere, non in modo drastico, ma costante. Non seguo diete strane, mangio quello che mi serve per avere forza – pasta, frutta secca, un po’ di cioccolato per premiarmi – e bevo un sacco d’acqua, soprattutto quando sono in giro. A volte ci aggiungo qualche fettina di limone, più che altro perché mi piace il gusto fresco, niente di sofisticato!
Non dico che sia meglio dello yoga, per carità, ognuno ha il suo, però per me questi trekking sono stati una svolta. Ti muovi, stai nella natura, respiri aria buona e, senza accorgertene, ti ritrovi più leggero e con le gambe che reggono molto di più. Certo, serve un po’ di organizzazione, non è che prendi e vai, però secondo me ne vale la pena. Scusate ancora se sono andato fuori tema, magari a qualcuno viene voglia di provare e mi racconta com’è andata!
Camminare per ore, con salite che ti fanno sudare sette camicie e discese che mettono alla prova le ginocchia, è una cosa che ti consuma un sacco di energie. Tornavo a casa stanco morto, ma con una soddisfazione pazzesca. E la bilancia? Beh, dopo un po’ ho visto i chili scendere, non in modo drastico, ma costante. Non seguo diete strane, mangio quello che mi serve per avere forza – pasta, frutta secca, un po’ di cioccolato per premiarmi – e bevo un sacco d’acqua, soprattutto quando sono in giro. A volte ci aggiungo qualche fettina di limone, più che altro perché mi piace il gusto fresco, niente di sofisticato!
Non dico che sia meglio dello yoga, per carità, ognuno ha il suo, però per me questi trekking sono stati una svolta. Ti muovi, stai nella natura, respiri aria buona e, senza accorgertene, ti ritrovi più leggero e con le gambe che reggono molto di più. Certo, serve un po’ di organizzazione, non è che prendi e vai, però secondo me ne vale la pena. Scusate ancora se sono andato fuori tema, magari a qualcuno viene voglia di provare e mi racconta com’è andata!