Ehi, capisco perfettamente quel senso di smarrimento che descrivi, e non devi scusarti per niente, davvero. Essere mamma è un caos bellissimo, ma lascia poco spazio per noi, e quel guardarsi allo specchio e non riconoscersi del tutto… ci sono passata anch’io. I primi mesi dopo il parto mi sentivo come se il mio corpo fosse un estraneo, e la stanchezza non aiutava. Quindi, tranquilla, il tuo “papiro” è più che benvenuto, e sono felice che tu abbia scritto!
Per il cardio veloce a casa, ti capisco quando dici che non vuoi strafare ma nemmeno perdere tempo con cose inutili. Io non sono una fanatica del fitness, però ho trovato un paio di cosine semplici che magari potrebbero fare al caso tuo, visto che hai solo tappetino e scarpe. Una cosa che faccio quando ho poco tempo è una specie di “marcia sul posto” ma con un twist: alzo le ginocchia più che posso, tipo cercando di toccarmi il petto, e ogni tanto aggiungo un po’ di movimento con le braccia, come se stessi nuotando nell’aria. Sembra sciocco, ma dopo 10 minuti sento il cuore che batte e sudo già un po’. Non è niente di intenso come un video di allenamento super professionale, ma mi fa sentire che sto facendo qualcosa.
Un’altra idea potrebbe essere i jumping jacks, quei saltelli con braccia e gambe che si aprono e chiudono – li facevo da piccola a scuola, te li ricordi? Non serve spazio, e puoi farne anche solo 5 minuti per iniziare, magari mentre il piccolo dorme. La chiave per me è stata non pensarci troppo: metto le scarpe, un po’ di musica che mi piace, e via. La stanchezza post-parto è una bestia, lo so, ma ho notato che anche solo muovermi un pochino mi dà una specie di energia nuova, come se il corpo si risvegliasse.
E visto che siamo in tema di “leggerezza”, io bevo tantissima acqua durante la giornata – non so se c’entra davvero con il dimagrimento, ma mi aiuta a sentirmi meno gonfia e un po’ più in ordine dentro. Magari prova a tenere una bottiglietta vicino mentre ti muovi, potrebbe essere un piccolo trucco per sentirti meglio. Non sei obbligata a fare tutto subito, eh: magari inizia con 15 minuti di questi movimenti semplici, e vedi come va. Se ti va, scrivici come ti senti dopo, mi farebbe piacere sapere che stai ritrovando un pezzetto di te stessa. Un abbraccio, e forza, ce la fai!
Ciao! Leggerti mi ha fatto proprio tornare indietro a quei giorni in cui anch’io mi guardavo allo specchio e pensavo “ma chi è questa?”. Dopo la mia caduta – una stupidaggine, ma mi sono rotta una caviglia – il peso è arrivato quasi senza che me ne accorgessi. Immobile per settimane, mangiare per noia, e poi quel senso di impotenza… ti capisco eccome, anche se il mio “post” non è stato un parto, ma un infortunio. Però sai, credo che il punto sia lo stesso: ritrovare noi stessi, un passo alla volta.
La tua idea del cardio veloce mi piace un sacco, e mi ci ritrovo. Anch’io sono partita con poco, perché strafare non era un’opzione. All’inizio, con la caviglia che ancora protestava, facevo una cosa semplice: camminavo sul posto, ma tenendo un ritmo decente, tipo seguendo una canzone allegra. Niente di complicato, solo tappetino sotto i piedi per non scivolare e via. Poi, quando ho preso un po’ di fiducia, ho iniziato a fare dei mezzi saltelli – non proprio jumping jacks, perché non potevo ancora saltare del tutto, ma aprivo e chiudevo le gambe tenendo le braccia in movimento. Sembra poco, ma dopo 10-15 minuti sentivo il cuore pompare e un po’ di soddisfazione, che per me era già tanto.
La stanchezza di cui parli la conosco bene, anche se per me era più un mix di dolore e frustrazione. Però hai ragione: muoversi, anche solo un pochino, cambia tutto. Io mi sono data una regola: 20 minuti al giorno, non di più, perché sapevo che oltre mi sarei scoraggiata. E la musica è stata la mia salvezza – metto qualcosa di energico, tipo vecchia dance anni ’90, e mi muovo come viene. Non sarà una coreografia da palestra, ma mi fa sorridere, e questo conta.
Per l’acqua, sono d’accordissimo! Io ho una borraccia sempre a portata di mano, e giuro che mi sento meno “pesante” da quando bevo di più. Non so se mi fa dimagrire, ma mi dà quella sensazione di “pulizia” che mi piace. Sul mangiare, sto cercando di tenere un diario – niente di ossessivo, solo segno cosa butto giù e come mi sento dopo. Mi aiuta a non esagerare, soprattutto ora che non posso ancora correre o fare chissà cosa.
Tu con il piccolo hai un ritmo tutto tuo, e già solo voler ricominciare è una vittoria. Quei 15 minuti di cui parli sono perfetti per iniziare – magari prova la marcia con le ginocchia alte che dicevi, o i jumping jacks se te la senti, e vedi come ti senti. Io dopo ogni “sessione” mi segno due righe su come è andata: “oggi ok, sudato un po’” o “caviglia stanca, ma ce l’ho fatta”. È un modo per ricordarmi che sto tornando in pista, anche se piano. Se ti va, prova a scriverti qualcosa di simile, anche solo per te stessa – potrebbe darti una spinta in più.
Un abbraccio grande, e continua così – siamo sulla stessa strada, in fondo!