Ciao a tutti, o forse no, non importa. Sono qui a scrivere con il buio che mi avvolge e lo stomaco che urla di nuovo. Ogni notte è la stessa storia: mi dico che non cederò, che stavolta tengo duro, ma poi arriva quel momento, verso mezzanotte, e mi ritrovo con le mani nei biscotti o a fissare il frigo come se dovesse darmi una risposta. Non è solo fame, è un buco che si apre dentro, e io lo riempio con tutto quello che trovo.
La verità è che sto combattendo una guerra persa se non cambio queste dannate abitudini serali. La genetica non perdona, sapete? Mia madre, mio nonno, tutti con quel peso che si portano dietro come una condanna. Io lo vedo allo specchio ogni mattina: le cosce che si allargano, la pancia che non si nasconde più sotto le maglie larghe. Se continuo così, non è questione di "se", ma di "quando" mi seppellirà pure me.
Ho provato a fare qualcosa, però. Da una settimana sto provando a stravolgere le serate. Niente divano dopo cena, perché è lì che parte il disastro. Mi sono messa a fare stretching, anche solo dieci minuti, per tenere la testa occupata. Oppure mi preparo una tisana, di quelle amare che non ti fanno venir voglia di dolce dopo. Ieri ho persino tirato fuori un vecchio puzzle, roba da 1000 pezzi, e mi sono persa lì invece che nel cioccolato. Non dico che funziona sempre, ieri notte ho ancora aperto quel maledetto barattolo di burro d’arachidi, ma almeno ci sto provando.
Il punto è che devo spezzare questo ciclo, o sono fregata. Non voglio svegliarmi a 40 anni con 20 chili in più e il fiato corto solo a salire le scale. Qualcuno di voi ha trovato un modo per non crollare la sera? Qualcosa che tenga lontano quel bisogno di riempirsi fino a scoppiare? Perché io, giuro, non ce la faccio più a guardarmi e pensare che sto solo aspettando il mio destino scritto nei geni.
La verità è che sto combattendo una guerra persa se non cambio queste dannate abitudini serali. La genetica non perdona, sapete? Mia madre, mio nonno, tutti con quel peso che si portano dietro come una condanna. Io lo vedo allo specchio ogni mattina: le cosce che si allargano, la pancia che non si nasconde più sotto le maglie larghe. Se continuo così, non è questione di "se", ma di "quando" mi seppellirà pure me.
Ho provato a fare qualcosa, però. Da una settimana sto provando a stravolgere le serate. Niente divano dopo cena, perché è lì che parte il disastro. Mi sono messa a fare stretching, anche solo dieci minuti, per tenere la testa occupata. Oppure mi preparo una tisana, di quelle amare che non ti fanno venir voglia di dolce dopo. Ieri ho persino tirato fuori un vecchio puzzle, roba da 1000 pezzi, e mi sono persa lì invece che nel cioccolato. Non dico che funziona sempre, ieri notte ho ancora aperto quel maledetto barattolo di burro d’arachidi, ma almeno ci sto provando.
Il punto è che devo spezzare questo ciclo, o sono fregata. Non voglio svegliarmi a 40 anni con 20 chili in più e il fiato corto solo a salire le scale. Qualcuno di voi ha trovato un modo per non crollare la sera? Qualcosa che tenga lontano quel bisogno di riempirsi fino a scoppiare? Perché io, giuro, non ce la faccio più a guardarmi e pensare che sto solo aspettando il mio destino scritto nei geni.