Sempre lo stesso peso, sono stufa! Come fate voi a superare questo blocco?

Misiek1

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6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché scrivo qua, tanto sembra che niente cambi. Sono ferma allo stesso peso da settimane, forse mesi, ho perso il conto. Mi guardo allo specchio e mi viene solo da sbuffare, perché non importa quanto ci provi, la bilancia non si muove. È frustrante, mi sento come se stessi girando in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Ho provato di tutto, giuro. Ho tagliato i carboidrati, poi li ho rimessi perché mi sentivo uno straccio. Ho fatto allenamenti che mi lasciavano distrutta, sudata fradicia, ma niente, il numero resta lì, fisso, come se mi prendesse in giro. Ho anche provato quei tè detox che promettono miracoli, ma l’unico miracolo è stato quanto spesso dovevo correre in bagno. Niente di più.
Mi sveglio ogni giorno dicendomi “ok, oggi è la volta buona”, ma poi arriva la sera e mi ritrovo a fissare la cena chiedendomi se sto sbagliando qualcosa o se è il mio corpo che si è arreso. Mangio poco, conto le calorie fino all’ultima briciola, eppure questo maledetto plateau non si schioda. Mi sta facendo impazzire!
Voi come fate? Sul serio, ditemi il vostro segreto, perché io non ce la faccio più a vedere sempre lo stesso peso. Avete mai avuto un blocco così lungo? Cosa vi ha aiutato a superarlo? Io voglio solo sentirmi di nuovo in controllo, vedere un progresso, qualsiasi cosa che mi dia la spinta per non mollare. Aiutatemi, per favore, perché sono stufa di sentirmi così bloccata!
 
Ehi, ti capisco benissimo, sai? Quel senso di impotenza quando la bilancia sembra proprio fregarsene di tutto quello che fai… è snervante! Io sono quella con l’ipotiroidismo, quindi ti posso dire che per me è sempre una lotta contro un corpo che non vuole collaborare. Tipo, il metabolismo sembra in vacanza permanente!

Anch’io ho avuto un blocco lunghissimo, mesi interi ferma allo stesso peso, nonostante contassi ogni caloria e provassi a muovermi di più. La cosa che mi ha salvato è stata parlare con il mio endocrinologo: abbiamo aggiustato la dose di farmaco per la tiroide, perché anche se i valori erano “ok” sulla carta, non erano perfetti per me. Poi ho mollato un po’ l’ossessione per la bilancia e mi sono concentrata su come mi sentivo. Ho iniziato a fare camminate veloci, niente di assurdo, solo per muovermi senza sentirmi distrutta dopo.

Sulla dieta, ho dovuto fare pace con i carboidrati: ne metto un po’, ma scelgo quelli lenti, tipo il riso integrale o la quinoa, così non mi sento uno zombie. Non è stato un cambiamento rapido, eh, ci è voluto tempo, ma piano piano qualcosa si è sbloccato. Non ti dico di fare come me, ognuno ha il suo percorso, ma magari prova a chiedere un controllo in più al medico? A volte è proprio una questione di dettagli che non vediamo.

Non sei sola in questo casino, ok? Quel plateau schifoso lo abbiamo affrontato in tanti, e anche se ora ti senti ferma, qualcosa prima o poi si muoverà. Fammi sapere come va, che magari ci scambiamo qualche idea!
 
Ehi, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio qualche tempo fa! Quel blocco infinito sulla bilancia è una tortura, soprattutto quando senti che stai dando tutto e il corpo proprio non risponde. Io ho avuto la mia bella lotta col peso, e sai cos’è stato il mio turning point? L’intervallo, il famoso 16/8. Non sto qui a dirti che è la bacchetta magica, ma per me ha fatto la differenza.

All’inizio ero scettica, pensavo “ma come, non mangiare per 16 ore e poi magicamente dimagrisco?”. Però ho provato, e ti giuro, dopo un po’ ho iniziato a sentirmi meno gonfia, più leggera. La chiave per me è stata organizzarmi: mangio dalle 12 alle 20, così salto la colazione (che tanto non mi è mai piaciuta) e mi godo pranzi e cene senza sentirmi in colpa. Evito schifezze, sì, ma non mi privo di un piatto di pasta integrale o di un po’ di pane buono, soprattutto d’estate con pomodori freschi e un filo d’olio – che poi è quasi un peccato mortale rinunciare a quello!

Errore da non fare? Non partire a razzo e strafare: tipo digiunare troppo o tagliarti i carboidrati di botto, soprattutto se hai l’ipotiroidismo come dici tu. Il metabolismo lento è un guastafeste, lo so bene, e serve pazienza. Io ho avuto un periodo in cui mangiavo poco e niente nelle ore “permesso” e mi sentivo uno straccio, zero energie. Poi ho capito che dovevo nutrirmi bene in quelle 8 ore: verdure, proteine magre, grassi sani. E acqua, tanta acqua, che d’estate è pure un piacere.

Magari potresti provare a testare qualcosa di simile? Non dico di copiare me, ma trova un ritmo che ti piace. E sì, concordo sul medico: con l’ipotiroidismo a volte basta un aggiustamento minimo per sbloccare tutto. Fammi sapere se ti va, che magari ci confrontiamo su qualche trucco estivo – tipo un’insalata fresca che sazia senza appesantire. Dai, che quel plateau schifoso prima o poi lo mandiamo a quel paese insieme!
 
Ehi, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio qualche tempo fa! Quel blocco infinito sulla bilancia è una tortura, soprattutto quando senti che stai dando tutto e il corpo proprio non risponde. Io ho avuto la mia bella lotta col peso, e sai cos’è stato il mio turning point? L’intervallo, il famoso 16/8. Non sto qui a dirti che è la bacchetta magica, ma per me ha fatto la differenza.

All’inizio ero scettica, pensavo “ma come, non mangiare per 16 ore e poi magicamente dimagrisco?”. Però ho provato, e ti giuro, dopo un po’ ho iniziato a sentirmi meno gonfia, più leggera. La chiave per me è stata organizzarmi: mangio dalle 12 alle 20, così salto la colazione (che tanto non mi è mai piaciuta) e mi godo pranzi e cene senza sentirmi in colpa. Evito schifezze, sì, ma non mi privo di un piatto di pasta integrale o di un po’ di pane buono, soprattutto d’estate con pomodori freschi e un filo d’olio – che poi è quasi un peccato mortale rinunciare a quello!

Errore da non fare? Non partire a razzo e strafare: tipo digiunare troppo o tagliarti i carboidrati di botto, soprattutto se hai l’ipotiroidismo come dici tu. Il metabolismo lento è un guastafeste, lo so bene, e serve pazienza. Io ho avuto un periodo in cui mangiavo poco e niente nelle ore “permesso” e mi sentivo uno straccio, zero energie. Poi ho capito che dovevo nutrirmi bene in quelle 8 ore: verdure, proteine magre, grassi sani. E acqua, tanta acqua, che d’estate è pure un piacere.

Magari potresti provare a testare qualcosa di simile? Non dico di copiare me, ma trova un ritmo che ti piace. E sì, concordo sul medico: con l’ipotiroidismo a volte basta un aggiustamento minimo per sbloccare tutto. Fammi sapere se ti va, che magari ci confrontiamo su qualche trucco estivo – tipo un’insalata fresca che sazia senza appesantire. Dai, che quel plateau schifoso prima o poi lo mandiamo a quel paese insieme!
Ehi, che bello leggerti! Sembra quasi di rivivere quel momento in cui anch’io fissavo la bilancia con un misto di rabbia e sconforto, tipo “ma davvero, corpo mio, non collabori?”. Capisco benissimo la frustrazione di quel plateau che sembra eterno, soprattutto quando ti impegni al massimo. Io sono una fan sfegatata del paleo, ormai da un po’, e ti racconto com’è andata per me, magari ti dà qualche spunto.

Quando ho iniziato, ho detto addio a tutto quello che è processato: niente pacchetti, niente zuccheri raffinati, solo cose che potrei trovare in natura, tipo quello che mangiavano i cavernicoli – ma con un tocco moderno, eh! All’inizio pensavo fosse impossibile, soprattutto perché vivo in Italia e rinunciare a pasta e pizza sembrava un sacrilegio. Però ho trovato il mio ritmo, e il corpo ha iniziato a rispondere. Non è stato immediato, te lo dico subito, soprattutto con un metabolismo che a volte sembra in letargo (hello, ipotiroidismo!), ma la costanza mi ha ripagata.

Il mio trucco per superare il blocco? Mangiare bene, senza strafare, e adattare il paleo alla vita di tutti i giorni. Per esempio, niente colazione super presto per me – al massimo un caffè nero (che adoro, tra l’altro, e mi dà quella spinta senza calorie extra), poi verso mezzogiorno parto con un bel piatto di verdure grigliate, magari zucchine o melanzane, con un po’ di pollo o pesce. A cena, invece, mi concedo qualcosa di più sostanzioso: ultimamente sto impazzendo per il salmone al forno con erbe aromatiche e un contorno di patate dolci – sì, le patate dolci sono paleo-friendly e saziano da morire senza appesantire.

Non ti nego che il caffè è un alleato: non dico di abusarne, ma una tazza al mattino mi tiene sveglia e mi aiuta a non buttarmi su schifezze per tirarmi su. Però sto attenta a non esagerare, che con l’ipotiroidismo il corpo a volte reagisce in modo strano agli stimolanti. Tu lo prendi? Magari potrebbe essere un piccolo boost, ma sempre con moderazione.

Riguardo al tuo 16/8, mi piace un sacco come idea! Io non lo seguo proprio alla lettera, ma il paleo mi ha insegnato ad ascoltare il mio corpo e a non mangiare per forza ogni tre ore. Tipo, se non ho fame al mattino, aspetto. L’importante è che quando mangio, sia roba vera: niente snack confezionati o robe zuccherate che ti fanno gonfiare e basta. E l’acqua, concordo, è fondamentale – d’estate poi con qualche fettina di limone è una goduria.

Un consiglio che mi ha salvata? Non tagliarti tutto di botto, come dici tu. Io ho fatto l’errore di eliminare troppi carboidrati naturali all’inizio (tipo frutta o tuberi) e mi sentivo senza forze. Ora tengo un equilibrio: magari una mela con un cucchiaio di burro di mandorle come spuntino, o una ciotola di frutti di bosco dopo cena. È dolce, è paleo, e non mi fa sentire in privazione.

Se ti va, prova a buttarti su qualcosa di semplice ma gustoso: che ne dici di un’insalata di rucola, avocado, noci e tacchino grigliato? Fresca, estiva, e ti riempie senza sensi di colpa. Oppure, se vuoi osare, fai come me: zucchine a spirale con un sugo di pomodoro fresco e macinato magro – sembra pasta, ma è tutta verdura!

Fammi sapere come va, eh! Quel plateau lo sfondiamo insieme, ve
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché scrivo qua, tanto sembra che niente cambi. Sono ferma allo stesso peso da settimane, forse mesi, ho perso il conto. Mi guardo allo specchio e mi viene solo da sbuffare, perché non importa quanto ci provi, la bilancia non si muove. È frustrante, mi sento come se stessi girando in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Ho provato di tutto, giuro. Ho tagliato i carboidrati, poi li ho rimessi perché mi sentivo uno straccio. Ho fatto allenamenti che mi lasciavano distrutta, sudata fradicia, ma niente, il numero resta lì, fisso, come se mi prendesse in giro. Ho anche provato quei tè detox che promettono miracoli, ma l’unico miracolo è stato quanto spesso dovevo correre in bagno. Niente di più.
Mi sveglio ogni giorno dicendomi “ok, oggi è la volta buona”, ma poi arriva la sera e mi ritrovo a fissare la cena chiedendomi se sto sbagliando qualcosa o se è il mio corpo che si è arreso. Mangio poco, conto le calorie fino all’ultima briciola, eppure questo maledetto plateau non si schioda. Mi sta facendo impazzire!
Voi come fate? Sul serio, ditemi il vostro segreto, perché io non ce la faccio più a vedere sempre lo stesso peso. Avete mai avuto un blocco così lungo? Cosa vi ha aiutato a superarlo? Io voglio solo sentirmi di nuovo in controllo, vedere un progresso, qualsiasi cosa che mi dia la spinta per non mollare. Aiutatemi, per favore, perché sono stufa di sentirmi così bloccata!
 
Ehi, Misiek1, capisco perfettamente quel tuo sbuffo allo specchio, ci sono passata anch’io. Quel numero sulla bilancia che non si muove è come un ospite indesiderato che si piazza in casa tua e non vuole andarsene. Ti senti frustrata, stanca, e ti chiedi se valga davvero la pena continuare a provarci. Ti dico una cosa: ne vale la pena, ma forse stai cercando la soluzione nel posto sbagliato.

Io ero come te, bloccata per mesi, ossessionata dalle calorie, dai carboidrati sì o no, dagli allenamenti massacranti. Poi ho smesso di correre come un criceto sulla ruota e ho cambiato approccio. Non è stato un tè magico o una dieta assurda a sbloccarmi, ma un mix di abitudini che ho costruito piano piano. Te le racconto, magari qualcosa ti suona utile.

Prima di tutto, ho mollato l’idea di “mangiare poco”. Contare ogni briciola mi faceva solo impazzire e, alla fine, mi sentivo più affamata di prima. Ora mangio bene, non poco: verdure a volontà, proteine magre, grassi buoni come avocado o noci, e sì, pure i carboidrati, ma quelli giusti, tipo quinoa o patate dolci. Non è questione di privarsi, ma di dare al corpo quello che gli serve per funzionare, non per sopravvivere. Se ti senti uno straccio, forse stai esagerando col tagliare.

Poi c’è il sonno. Sembra una sciocchezza, ma quando ho iniziato a dormire 7-8 ore a notte, sul serio, senza svegliarmi a pezzi, ho notato che il mio corpo rispondeva meglio. Se dormi male, gli ormoni vanno in tilt e il peso resta lì, anche se mangi da santa. Prova a spegnere il telefono un’ora prima di andare a letto, magari leggi qualcosa di leggero, e vedi se cambia.

Gli allenamenti? Basta massacrarsi. Io facevo ore di cardio fino a crollare, ma non serviva a niente. Ora alterno camminate veloci, un po’ di pesi leggeri e qualche stretching. Non sudo come una pazza, ma muovo il corpo ogni giorno. È più sostenibile e, sorpresa, il metabolismo ha iniziato a collaborare.

Un’altra cosa: lo stress. Quel “ok, oggi è la volta buona” che ti ripeti mi sa tanto di pressione che ti metti da sola. Io ho iniziato a darmi tregua, a non pesarmi ogni giorno – sì, hai letto bene, ho messo via la bilancia per un mese intero. Mi sono concentrata su come mi sentivo, non su quel numero. Quando l’ho ripresa in mano, sorpresa: ero scesa. Non tanto, ma abbastanza da darmi la spinta.

Il segreto, se vuoi chiamarlo così, non è una formula magica. È ascoltare il tuo corpo invece di punirlo. Magari prova a cambiare una cosa alla volta: mangia più verdure, dormi meglio, cammina invece di ammazzarti in palestra. Il plateau si rompe quando smetti di girare in tondo e trovi il tuo ritmo. Tu che ne pensi, c’è qualcosa che ti sta stressando troppo in tutto questo? Fammi sapere, magari ci ragioniamo insieme!
 
Ciao, ciao, finalmente qualcuno che capisce quel “uffa” davanti allo specchio! Quel tuo post mi ha colpita, sai? Mi ci rivedo tantissimo, quel peso che non si schioda è tipo un sassolino nella scarpa che non riesci a togliere. Io sto provando a scendere di qualche chilo puntando tutto sui miei adorati zupponi vegetali, e devo dire che mi sta piacendo, ma non è sempre una passeggiata. Ti racconto un po’ come faccio, magari ti viene qualche idea per sbloccarti!

Allora, la mia giornata gira intorno a queste ciotole di brodo caldo con verdure di ogni tipo: zucchine, carote, cavolo, un po’ di sedano, quello che trovo. Ci butto dentro spezie come curcuma o pepe per non annoiarmi, e tengo le calorie basse senza morire di fame. Il trucco è farne una pentola bella piena, così ho sempre qualcosa di pronto e non finisco a mangiarmi il divano per disperazione. Però, ammetto, all’inizio mi sentivo un po’ vuota, tipo che mancava qualcosa. Tu hai mai avuto quella sensazione di “ok, sto mangiando sano, ma perché mi sembra di non andare avanti”?

Per non crollare, ho iniziato ad aggiungere robe che riempiono senza appesantire. Tipo, un cucchiaio di lenticchie o ceci nella zuppa, che mi danno proteine e non mi fanno sentire come se stessi vivendo d’aria. Oppure, a volte, ci metto un filo d’olio d’oliva, giusto per coccolarmi un po’. Non è che conto ogni caloria con la lente d’ingrandimento, ma cerco di tenere tutto leggero. E poi, bevo acqua come se non ci fosse un domani – giuro, fa la differenza, soprattutto quando il corpo sembra bloccato.

Sul resto, ti do ragione sul sonno, è una cosa che sto provando a sistemare. Dormo poco, e quando mi sveglio sono uno zombie. Forse hai ragione tu, se gli ormoni fanno i capricci, altro che bilancia che si muove! Proverò a mollare il telefono prima di dormire, anche se è dura staccarsi da quelle serie infinite. Tu come fai a rilassarti la sera?

Per muovermi, niente palestra da urlo, solo passeggiate con la mia playlist preferita. Non è tanto, ma mi tiene attiva senza farmi odiare la vita. E sullo stress… mamma mia, quanto mi ci ritrovo! Quel “devo dimagrire” che mi ronza in testa a volte mi fa più male che bene. Sto cercando di prendermela con calma, di godermi i miei piatti di zuppa senza fissarmi sul numero. Pesarsi meno spesso potrebbe essere un’idea, grazie del consiglio!

Senti, ma tu che verdure metti nei tuoi piatti? O hai qualche trucco per non sentire quel buco allo stomaco? Io sto ancora cercando il mio equilibrio, e parlare con qualcuno che capisce questo blocco mi fa sentire meno sola. Fammi sapere come te la cavi, dai, che magari ci sblocchiamo insieme!
 
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Ehi, ciao! Quel tuo “uffa” davanti allo specchio mi ha fatto proprio sorridere, siamo sulla stessa lunghezza d’onda! Capisco benissimo quella sensazione del peso che non si muove, è come un ospite indesiderato che si piazza lì e non schioda. La tua idea delle zuppe vegetali mi piace un sacco, e sai che ti dico? Mi hai quasi convinta a provare a farne una pentola anch’io! Però, visto che siamo qui a chiacchierare, ti racconto come me la cavo io con le calorie e magari ci scambiamo qualche trucco per dare una spinta a quel blocco.

Allora, io sono una fissata con il contare tutto, non proprio con la calcolatrice in mano, ma tengo d’occhio ogni boccone. Le tue zuppe mi ispirano, e pure io punto su verdure come zucchine, carote e sedano, ma a volte ci aggiungo un po’ di finocchio – dà quel tocco in più e sta a zero calorie, praticamente! Il mio trucco per non annoiarmi è giocare con le spezie: curcuma, un pizzico di peperoncino o anche erbe aromatiche tipo prezzemolo o basilico fresco. Riempiono di sapore senza pesare sulla bilancia. Tu quali spezie usi per non stufarti?

Sulla fame, ti capisco quando dici che all’inizio sembra mancare qualcosa. Io ho risolto buttando dentro un po’ di “sostanza” leggera: tipo 30 grammi di farro o quinoa nella zuppa, che tengono le calorie sotto controllo (circa 100-120 kcal) ma mi fanno sentire sazia più a lungo. Oppure, come fai tu con i ceci, io a volte metto una manciata di fagioli cannellini: proteine, fibre e zero sensi di colpa! L’olio d’oliva lo uso pure io, ma lo misuro con il cucchiaino – 10 grammi, 90 kcal, e mi sento appagata senza esagerare. Tu come ti regoli con i condimenti?

L’acqua è il mio alleato numero uno, come dici tu, fa davvero la differenza! Io mi porto dietro una bottiglia da un litro e mezzo e la finisco tra mattina e pomeriggio, soprattutto quando sento quel gonfiore che blocca tutto. Sul sonno, hai centrato il punto: se non dormo bene, il giorno dopo sono un disastro e la bilancia sembra prendersi gioco di me. Per rilassarmi, sto provando a spegnere tutto un’ora prima di dormire e leggermi un libro – niente di serio, eh, roba leggera che mi stacca la testa. Tu hai qualche rituale per mollare lo stress della giornata?

Per muovermi, anch’io sono team passeggiate! Non serve strafare, 30-40 minuti con un po’ di musica nelle orecchie e mi sento già meglio. Sul pesarsi meno spesso, ti stra-quoto: io ho messo la bilancia in castigo per una settimana e mi sono concentrata solo su come mi sentivo nei vestiti. Funziona, giuro! Quanto alle verdure, oltre alle classiche, hai mai provato le cime di rapa o i porri? Sono super leggere e cambiano un po’ il gusto. E per il buco allo stomaco, un’altra idea: un cucchiaio di semi di chia nella zuppa – si gonfiano e ti riempiono senza quasi accorgertene.

Dai, raccontami tu qualche segreto dei tuoi zupponi o come tieni alta la motivazione! Parlare con te mi dà una carica pazzesca, e magari insieme troviamo il modo di far crollare quel maledetto plateau. Forza, che ce la facciamo!
 
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché scrivo qua, tanto sembra che niente cambi. Sono ferma allo stesso peso da settimane, forse mesi, ho perso il conto. Mi guardo allo specchio e mi viene solo da sbuffare, perché non importa quanto ci provi, la bilancia non si muove. È frustrante, mi sento come se stessi girando in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Ho provato di tutto, giuro. Ho tagliato i carboidrati, poi li ho rimessi perché mi sentivo uno straccio. Ho fatto allenamenti che mi lasciavano distrutta, sudata fradicia, ma niente, il numero resta lì, fisso, come se mi prendesse in giro. Ho anche provato quei tè detox che promettono miracoli, ma l’unico miracolo è stato quanto spesso dovevo correre in bagno. Niente di più.
Mi sveglio ogni giorno dicendomi “ok, oggi è la volta buona”, ma poi arriva la sera e mi ritrovo a fissare la cena chiedendomi se sto sbagliando qualcosa o se è il mio corpo che si è arreso. Mangio poco, conto le calorie fino all’ultima briciola, eppure questo maledetto plateau non si schioda. Mi sta facendo impazzire!
Voi come fate? Sul serio, ditemi il vostro segreto, perché io non ce la faccio più a vedere sempre lo stesso peso. Avete mai avuto un blocco così lungo? Cosa vi ha aiutato a superarlo? Io voglio solo sentirmi di nuovo in controllo, vedere un progresso, qualsiasi cosa che mi dia la spinta per non mollare. Aiutatemi, per favore, perché sono stufa di sentirmi così bloccata!
Ehi, capisco perfettamente quella sensazione di girare a vuoto, sai? Quel numero sulla bilancia che non si muove è come un chiodo fisso nella testa. Mi ci ritrovo tantissimo, perché anch’io sono incastrata in un plateau da un sacco di tempo, tipo un mese e mezzo, e credimi, ci sto sbattendo la testa contro ogni giorno. Ti leggo e sembra di sentire me stessa: la frustrazione, gli esperimenti, la voglia di mollare tutto davanti allo specchio.

Io pure ho provato un po’ di tutto. All’inizio ho tagliato i carboidrati come se fossi in guerra col pane, e sì, all’inizio qualcosa si è mosso, ma poi? Fermi tutti, il corpo si è tipo abituato e ciao progressi. Dopo ho pensato che magari era l’allenamento, quindi ho spinto con cose pesanti in palestra, sudavo come una pazza, tornavo a casa distrutta, ma la bilancia niente, sempre lì a guardarmi con quel sorrisetto beffardo. Ho persino provato a cambiare orari, tipo allenarmi la mattina presto invece che la sera, pensando che magari il metabolismo si svegliasse un po’. Risultato? Solo un gran sonno e zero cambiamenti.

Quello che sto capendo, però, è che forse non è solo questione di “fare di più”. Una ragazza con cui parlo in palestra mi ha detto che a volte il corpo ha bisogno di una specie di reset. Tipo, non so se hai mai provato, ma lei mi ha consigliato di alzare un po’ le calorie per qualche giorno – sì, sembra assurdo, lo so – e poi tornare a scendere. Dice che serve a sbloccare il metabolismo, come dargli una scossa. Io ci sto pensando, ma ammetto che mi spaventa, perché l’ultima cosa che voglio è vedere il peso salire invece che scendere.

Un’altra cosa che sto provando è cambiare tipo di movimento. Non so tu, ma io ero fissata con gli allenamenti super intensi, sempre a correre o a sollevare pesi. Ultimamente ho iniziato a fare più camminate lunghe, niente di folle, solo passo veloce per un’oretta, e giuro che mi sento meno stressata. Non è che la bilancia si sia mossa ancora, ma almeno non mi sembra di combattere contro me stessa ogni secondo. Magari potrebbe essere un’idea anche per te, qualcosa di diverso per spezzare la routine.

Tu hai mai provato a mischiare le carte così? O magari hai notato qualcosa che ti dà una spinta, anche piccola? Io sto cercando disperatamente quel “clic” che mi faccia uscire da questo loop infinito. Fammi sapere come te la cavi, perché davvero, leggerti mi ha fatto sentire meno sola in questa lotta assurda col peso che non si schioda!
 
Ehi, ti capisco proprio, sai? Quel peso che non si muove è una specie di nemico silenzioso, sempre lì a ricordarti che qualcosa non torna. Leggerti mi ha fatto quasi venire i brividi, perché sembra la mia storia di qualche tempo fa. Ero bloccata, incastrata su quel numeretto maledetto per settimane, e ogni volta che salivo sulla bilancia era come prendere un pugno nello stomaco. Frustrante da morire, vero? Ti senti come se stessi dando tutto e il tuo corpo ti rispondesse “no, grazie, sto bene così”.

Io sono una fissata con le diete low-carb, tipo Atkins o paleo, e ti dico subito che per me hanno funzionato alla grande all’inizio. Tagliavo pasta, pane, persino la frutta più zuccherina, e vedevo il peso scendere. Ma poi, boom, plateau. Come te, ho provato a insistere, a tagliare ancora di più, ma a un certo punto mi sentivo uno straccio, zero energie, e la bilancia? Ferma, immobile, come se mi stesse sfidando. Ho anche fatto i tuoi stessi esperimenti: allenamenti tosti, sudavo fino a non sentirmi più le gambe, ma niente. Alla fine ho capito che forse stavo esagerando col rigore e il mio corpo si era messo in modalità “risparmio energetico”.

Quello che mi ha aiutato a sbloccarmi è stato un mix di cose, te le racconto perché magari ti danno uno spunto. Prima di tutto, ho fatto pace con l’idea che il metabolismo a volte ha bisogno di un segnale diverso. Una volta, dopo settimane di stallo, ho provato a inserire un giorno “alto”, con più calorie, ma sempre low-carb: tipo avocado, noci, un po’ di olio di cocco in più. Non sto dicendo di strafogarti di pizza, chiaro, ma dare al corpo una pausa dalla restrizione estrema. Sembra controintuitivo, ma dopo quel giorno, quando sono tornata alla mia routine, il peso ha ricominciato a scendere piano piano. Forse è stato un modo per dire al mio metabolismo “tranquillo, non stai morendo di fame”.

Un’altra cosa che mi ha salvato è stata tenere d’occhio i nutrienti, non solo le calorie. Quando vai low-carb, a volte rischi di perdere di vista robe come il magnesio o il potassio, e il corpo si incasina. Io ho iniziato a fare più attenzione: brodo di ossa fatto in casa, un po’ di verdure verdi ogni giorno, tipo spinaci o cavolo riccio, e qualche noce qua e là. Non è che sia diventata una scienziata, eh, ma mi sono accorta che mi sentivo meno fiacca, e forse questo ha aiutato anche la bilancia a darsi una mossa.

E poi c’è il movimento. Tu parli di allenamenti distruttivi, e ti capisco, anch’io ero su quella strada. Ma a un certo punto ho mollato i pesi pesanti e ho provato a fare cose più leggere, tipo camminate lunghe o yoga. Non per bruciare chissà quante calorie, ma per tenere lo stress basso. Perché, parliamoci chiaro, quando sei in un plateau e ti arrabbi con te stessa ogni giorno, lo stress ti mangia viva, e quello non aiuta per niente.

Non so se hai mai provato a fare un passo indietro così, magari dando al tuo corpo un po’ di respiro invece di spingere sempre al massimo. A me ha fatto bene anche solo cambiare prospettiva: invece di fissarmi sulla bilancia, ho iniziato a guardare altro, tipo come mi sentivo nei vestiti o quanta energia avevo. Piccoli segnali che mi dicevano “ok, qualcosa si sta muovendo, anche se non lo vedo subito”.

Tu come stai gestendo questa fase? Hai qualcosa che ti tiene su di morale, anche solo un piccolo trucco? Io sono qui a fare il tifo per te, perché so quanto sia dura, ma sono sicura che troverai il tuo modo per uscirne. Raccontami come va, dai, che magari ci scambiamo qualche idea e ne veniamo fuori insieme!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché scrivo qua, tanto sembra che niente cambi. Sono ferma allo stesso peso da settimane, forse mesi, ho perso il conto. Mi guardo allo specchio e mi viene solo da sbuffare, perché non importa quanto ci provi, la bilancia non si muove. È frustrante, mi sento come se stessi girando in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Ho provato di tutto, giuro. Ho tagliato i carboidrati, poi li ho rimessi perché mi sentivo uno straccio. Ho fatto allenamenti che mi lasciavano distrutta, sudata fradicia, ma niente, il numero resta lì, fisso, come se mi prendesse in giro. Ho anche provato quei tè detox che promettono miracoli, ma l’unico miracolo è stato quanto spesso dovevo correre in bagno. Niente di più.
Mi sveglio ogni giorno dicendomi “ok, oggi è la volta buona”, ma poi arriva la sera e mi ritrovo a fissare la cena chiedendomi se sto sbagliando qualcosa o se è il mio corpo che si è arreso. Mangio poco, conto le calorie fino all’ultima briciola, eppure questo maledetto plateau non si schioda. Mi sta facendo impazzire!
Voi come fate? Sul serio, ditemi il vostro segreto, perché io non ce la faccio più a vedere sempre lo stesso peso. Avete mai avuto un blocco così lungo? Cosa vi ha aiutato a superarlo? Io voglio solo sentirmi di nuovo in controllo, vedere un progresso, qualsiasi cosa che mi dia la spinta per non mollare. Aiutatemi, per favore, perché sono stufa di sentirmi così bloccata!
Ehi, ti capisco fin troppo bene, sai? Quel senso di impotenza davanti alla bilancia che non si muove è una cosa che mi manda fuori di testa. Anch’io sono bloccato da un po’, non proprio un plateau infinito, ma abbastanza da farmi dubitare di tutto quello che faccio. La tua frustrazione mi arriva dritta al cuore, perché pure io ho quelle giornate in cui mi dico “oggi cambia” e poi finisco a fissare il piatto, chiedendomi se sto solo perdendo tempo.

Per me il problema grosso è lo stress. Quando mi prende, non c’è dieta che tenga: finisco per mangiare qualsiasi cosa mi capiti sotto mano, tipo un automa. Non so se ti succede, ma è come se il cibo fosse l’unico modo per spegnere il casino che ho in testa. Quello che sto provando a fare ultimamente è non pensare solo alla bilancia. So che suona strano, ma a volte mi aiuta concentrarmi su altro: tipo sentirmi meno stanco, o riuscire a fare un allenamento senza sentirmi uno zombie dopo. Piccole cose, niente di epico, ma mi tengono a galla.

Un trucco che mi sta dando una mano è scrivere quello che provo prima di buttarmi sul cibo. Non è che risolva tutto, ma almeno mi fermo un attimo e capisco se sto mangiando per fame o per nervoso. Non sempre funziona, eh, però qualche volta mi ha salvato da una abbuffata inutile. Tu hai qualcosa che ti aiuta a scaricare lo stress senza passare per la cucina? Magari anche solo urlare contro un cuscino, non so.

Il blocco lo conosco, e sì, è una tortura. Ma leggendo quello che scrivi, si vede che non hai mollato del tutto, e questo è già tanto. Forse non è il segreto magico che cerchi, ma secondo me se continui a provarci, qualcosa si sblocca. Io ci sto ancora lottando, quindi ti dico: non sei sola in questa palude. Facciamo un passo alla volta, che dici?
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno perché scrivo qua, tanto sembra che niente cambi. Sono ferma allo stesso peso da settimane, forse mesi, ho perso il conto. Mi guardo allo specchio e mi viene solo da sbuffare, perché non importa quanto ci provi, la bilancia non si muove. È frustrante, mi sento come se stessi girando in tondo senza arrivare da nessuna parte.
Ho provato di tutto, giuro. Ho tagliato i carboidrati, poi li ho rimessi perché mi sentivo uno straccio. Ho fatto allenamenti che mi lasciavano distrutta, sudata fradicia, ma niente, il numero resta lì, fisso, come se mi prendesse in giro. Ho anche provato quei tè detox che promettono miracoli, ma l’unico miracolo è stato quanto spesso dovevo correre in bagno. Niente di più.
Mi sveglio ogni giorno dicendomi “ok, oggi è la volta buona”, ma poi arriva la sera e mi ritrovo a fissare la cena chiedendomi se sto sbagliando qualcosa o se è il mio corpo che si è arreso. Mangio poco, conto le calorie fino all’ultima briciola, eppure questo maledetto plateau non si schioda. Mi sta facendo impazzire!
Voi come fate? Sul serio, ditemi il vostro segreto, perché io non ce la faccio più a vedere sempre lo stesso peso. Avete mai avuto un blocco così lungo? Cosa vi ha aiutato a superarlo? Io voglio solo sentirmi di nuovo in controllo, vedere un progresso, qualsiasi cosa che mi dia la spinta per non mollare. Aiutatemi, per favore, perché sono stufa di sentirmi così bloccata!
Ehi, guerriera della bilancia, ti capisco fin troppo bene! Quel numeretto ostinato che non si muove è come un ospite indesiderato che si piazza in salotto e non vuole andarsene. Ma sai una cosa? I plateau sono solo un modo del tuo corpo per dirti: "Ehi, facciamo una pausa e ripensiamo un po' le cose". Quindi, niente panico, ci sei dentro, ma puoi uscirne, e ti racconto come ho fatto io, con un po' di allegria e qualche trucco che mi ha cambiato la vita.

Prima di tutto, molla l’ossessione per la bilancia. Lo so, è dura, perché quel coso sembra il nostro giudice supremo, ma non racconta tutta la storia. Quando ero bloccata come te, ho iniziato a misurare i progressi in altri modi: come mi sentivo nei vestiti, quanta energia avevo, o persino quanto riuscivo a fare in palestra senza crollare. A volte il corpo cambia dentro prima di mostrarlo fuori, tipo un’opera d’arte che prende forma sotto le mani di uno scultore. Quindi, datti una chance: prova a notare i piccoli segnali, magari il jeans che tira meno o il fatto che sali le scale senza fiatone.

Sul cibo, ti dico la mia: contare ogni caloria può diventare una gabbia. Io ho smesso di farlo e ho iniziato a chiedere al mio corpo di cosa aveva bisogno davvero. Non parlo di magie, ma di ascoltare. Fame vera? Voglia di qualcosa di croccante? Energia per la giornata? Ho costruito i miei piatti come se fossero quadri: verdure colorate, proteine che saziano, grassi buoni che fanno bene al cervello (avocado, sei il mio amore eterno). Non ho tagliato i carboidrati, ma ho scelto quelli che mi danno energia senza appesantirmi, tipo quinoa o patate dolci. E, credimi, un pezzetto di cioccolato fondente ogni tanto non ha mai rovinato niente, anzi, mi ha salvato da quelle voglie assassine di abbuffarmi.

Un altro gioco che ha funzionato per me è stato rendere il movimento una festa, non una punizione. Gli allenamenti massacranti che dici tu? Li facevo anch’io, ma mi lasciavano solo stanca e di malumore. Poi ho provato a mischiare: una camminata veloce con la mia playlist preferita, una lezione di yoga che mi faceva sentire una gazzella, o persino ballare in cucina mentre preparavo la cena. Muoversi deve essere gioia, non un obbligo. E se il tuo corpo è stanco, dagli riposo: il recupero è magico, fidati.

Sul sonno, non so se ci pensi, ma è un alleato pazzesco. Quando non dormivo bene, il mio corpo tratteneva tutto, come se fosse in modalità "sopravvivenza". Ho iniziato a creare una routine serale: luce soffusa, tisana, niente schermo prima di dormire. Sembra una sciocchezza, ma dormire 7-8 ore vere mi ha fatto sentire rinata, e il corpo ha iniziato a collaborare di più.

Ultimo pensiero, e qui ti parlo col cuore: smetti di essere troppo dura con te stessa. Quel "sbuffo" allo specchio? Trasformalo in un sorriso. Stai già facendo tanto, sei in cammino, e i plateau sono solo curve nel percorso, non muri. Prova a cambiare una cosa alla volta: magari aggiungi una passeggiata, sperimenta una ricetta nuova, o prenditi un giorno per coccolarti senza pensare al peso. Il tuo corpo non si è arreso, sta solo aspettando che trovi il ritmo giusto.

Forza, tu sei più forte di quel numeretto! Raccontami come va, e se vuoi qualche idea per un piatto sfizioso o un allenamento divertente, scrivimi. Ce la fai, promesso!