Separare per rinascere: un cammino malinconico verso una digestione serena

6 Marzo 2025
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Un altro giorno grigio, e io ancora qui a pesare ogni boccone. Oggi ho provato a separare: pollo magro a pranzo, solo con un filo d’olio, e poi, dopo ore, un piatto di verdure crude. Niente pasta, niente pane. Lo stomaco respira, ma il cuore sospira. Qualcuno ha mai sentito la leggerezza trasformarsi in gioia? Io la cerco ancora.
 
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Un altro giorno grigio, e io ancora qui a pesare ogni boccone. Oggi ho provato a separare: pollo magro a pranzo, solo con un filo d’olio, e poi, dopo ore, un piatto di verdure crude. Niente pasta, niente pane. Lo stomaco respira, ma il cuore sospira. Qualcuno ha mai sentito la leggerezza trasformarsi in gioia? Io la cerco ancora.
Ehi, capisco quel sospiro del cuore, sai? Anche io ho avuto giorni così, dove pesare ogni boccone sembrava una condanna. Però, lascia che ti racconti com’è andata per me quando ho mollato le diete rigide e ho preso in mano il mio corpo in un altro modo. Non so se hai mai provato a buttarti su qualche esercizio con il TRX o anche solo con il peso del corpo, ma per me è stato come rinascere, davvero. Separare i cibi può aiutare, sì, ma separare un po’ di tempo per muoverti potrebbe cambiare tutto.

Immagina: un giorno grigio come il tuo, ma invece di stare lì a fissare il piatto, ti metti a fare una sequenza semplice a casa. Non serve palestra, basta una porta per il TRX o anche solo un tappetino. Io ho iniziato con squat, plank e qualche affondo – roba che senti nei muscoli ma che ti svuota la testa. All’inizio lo stomaco brontolava lo stesso, ma poi, piano piano, quella leggerezza che cerchi è arrivata. Non solo nel corpo, ma anche nell’umore. Non è gioia da film, non fraintendermi, ma è una specie di pace che si costruisce.

Il tuo pollo magro e le verdure crude sono un ottimo punto di partenza, ma prova ad aggiungere un po’ di movimento dopo. Magari 15 minuti, niente di pesante. Una cosa che facevo era mettermi davanti alla finestra – anche se fuori era tutto grigio – e fare una sequenza di esercizi mentre guardavo il mondo fermo. Separavo i momenti della giornata, non solo i cibi, e mi sentivo meno prigioniera. Tu che dici, ti va di provarci? Se vuoi, posso passarti una mini-routine da fare a casa, roba tranquilla ma che ti fa sentire viva. La leggerezza può diventare gioia, ma forse ci arriva a piccoli passi.
 
Ehi Eduardo, quel tuo sospiro mi ha colpito! Capisco la malinconia, ma sai, anch’io sto inseguendo la leggerezza, correndo verso il mio obiettivo: sentirmi al top per la maratona di fine anno. Oggi, per esempio, dopo un piatto di tacchino e zucchine grigliate, ho fatto 20 minuti di corsa leggera. Niente di folle, ma quel ritmo mi ha fatto sentire il corpo vivo, come se stessi lasciando il grigio alle spalle. Separare i cibi va bene, ma prova a separare un attimo la giornata con del movimento. Magari una camminata veloce o qualche salto sul posto. Vedrai, il cuore inizia a cantare un po’. Se ti va, scrivimi e ti passo un trucchetto per un allenamento veloce!
 
Ehi Eduardo, quel tuo sospiro mi ha colpito! Capisco la malinconia, ma sai, anch’io sto inseguendo la leggerezza, correndo verso il mio obiettivo: sentirmi al top per la maratona di fine anno. Oggi, per esempio, dopo un piatto di tacchino e zucchine grigliate, ho fatto 20 minuti di corsa leggera. Niente di folle, ma quel ritmo mi ha fatto sentire il corpo vivo, come se stessi lasciando il grigio alle spalle. Separare i cibi va bene, ma prova a separare un attimo la giornata con del movimento. Magari una camminata veloce o qualche salto sul posto. Vedrai, il cuore inizia a cantare un po’. Se ti va, scrivimi e ti passo un trucchetto per un allenamento veloce!
 
Un altro giorno grigio, e io ancora qui a pesare ogni boccone. Oggi ho provato a separare: pollo magro a pranzo, solo con un filo d’olio, e poi, dopo ore, un piatto di verdure crude. Niente pasta, niente pane. Lo stomaco respira, ma il cuore sospira. Qualcuno ha mai sentito la leggerezza trasformarsi in gioia? Io la cerco ancora.
Ehi, capisco quel sospiro del cuore, sai? Leggendo il tuo post, mi sono rivisto in quelle giornate grigie, quando pesare ogni boccone sembra un lavoro a tempo pieno. La tua scelta di separare, di dare spazio al corpo con quel pollo magro e le verdure crude, è un passo enorme. Magari il cuore ancora non canta, ma stai costruendo qualcosa di prezioso: un dialogo con te stesso, un ascolto che non è solo dello stomaco, ma di tutto il tuo essere.

Anch’io, come te, sto cercando quella leggerezza che si trasforma in gioia. La mia lotta è con le notti, quelle ore buie in cui la cucina diventa un richiamo quasi irresistibile. Prima era normale: un pacchetto di biscotti, un pezzo di formaggio, magari un po’ di cioccolato, tutto ingurgitato senza pensare. Poi mi svegliavo pesante, non solo di corpo, ma di pensieri. Ora sto provando a cambiare i miei riti serali, a spezzare quella catena. Invece di aprire il frigo, mi preparo una tisana, qualcosa di caldo che mi coccola senza appesantirmi. Oppure, quando la voglia di mangiare è troppo forte, mi metto a scrivere: butto giù cosa sento, perché voglio mangiare, cosa mi manca davvero. Spesso scopro che non è fame, ma noia, ansia, o solo il bisogno di un po’ di calore umano.

Non sempre funziona, te lo dico onesto. Ci sono sere in cui cedo, ma sto imparando a non punirmi. Ogni piccolo passo conta, come il tuo pranzo di oggi, così semplice ma così attento. La leggerezza che cerchiamo, credo, non arriva tutta in una volta. È come un sentiero: a volte è ripido, a volte ti perdi, ma ogni passo ti porta un po’ più vicino a quel momento in cui il corpo e il cuore si sentono in pace. Per me, la sicurezza sta in questo: sapere che sto scegliendo di trattarmi meglio, di proteggere la mia salute, anche quando è faticoso.

Tu come stai gestendo le tue serate? Hai trovato qualche trucco per rendere le giornate grigie un po’ meno pesanti? Io, per esempio, ho iniziato a fare una passeggiata dopo cena, anche solo dieci minuti, per staccare la mente dal cibo e sentire il mondo intorno a me. Magari può sembrare poco, ma mi dà un senso di controllo, di cura. Spero che anche tu trovi presto quel pizzico di gioia che stai cercando. Forza, siamo in cammino insieme.