SFIDA DETOX: LA MIA RIVOLUZIONE IN UN BICCHIERE – CHI SI UNISCE AL MARATONA DEL GUSTO?

  • Autore discussione Autore discussione vit44
  • Data d'inizio Data d'inizio

vit44

Membro
6 Marzo 2025
67
4
8
Ragazzi, ciao a tutti o forse meglio dire “pronti a brillare”? Io sono qua, ancora sudata dall’ultimo allenamento, con un bicchiere verde in mano che sembra uscito da un film di fantascienza! Questa sfida detox mi sta ribaltando la vita, giuro. Tutto è iniziato quando ho visto il volantino della maratona del gusto – “Rivoluziona il tuo corpo in 30 giorni!” – e mi sono detta: perché no? Io, che fino a ieri pensavo che “detox” fosse solo una parola da hippy!
Allora, vi racconto. Il mio primo giorno è stato un disastro: ho buttato nel frullatore spinaci, mela, zenzero e un pezzo di sedano che sembrava guardarmi male. Il risultato? Una cosa che sembrava alghe liquefatte. Però, sapete che vi dico? Dopo averlo mandato giù (con un po’ di teatro, tipo “salute!”), mi sono sentita una guerriera. Giorno due, ho osato di più: ananas, cetriolo e un pizzico di peperoncino – bum, un’esplosione! Ora sono al settimo giorno e sto iniziando a sentirmi tipo Wonder Woman, ma con più energia e meno mantello.
La cosa bella di queste maratone è che non sei mai solo. C’è il gruppo WhatsApp che esplode di messaggi: “Ce la fai?”, “Hai provato con la curcuma?”, “Aiuto, ho messo troppa barbabietola e ora sembro un vampiro!”. Ti spingono, ti motivano, ti fanno ridere. E poi, oh, la soddisfazione di postare la foto del tuo bicchiere super colorato e vedere i like che fioccano – è come una medaglia olimpica, ma senza sudare troppo (o almeno, non sempre!).
Non vi dico che è facile, eh. Ieri ho sognato una pizza margherita che mi chiamava per nome, ma poi ho guardato il mio frullato di kiwi e cavolo riccio e mi sono ricordata perché lo faccio: per me, per sentirmi leggera, per dire “ehi, ce l’ho fatta!”. E poi, vogliamo parlare di quanto sia divertente inventarsi queste pozioni? Sembro un’alchimista pazza in cucina!
Chi si unisce? Dai, non fate i timidi! Prendete un bicchiere, buttateci dentro qualcosa di verde e via, si parte. La maratona del gusto è un viaggio, e io voglio compagnia per questa rivoluzione liquida. Forza, scrivete qui sotto e ditemi con cosa inizierete – prometto di non giudicare se ci finisce dentro anche un po’ di cioccolato fondente (scherzo… o forse no?). Muoviamoci, che il detox non aspetta!
 
Ragazzi, ciao a tutti o forse meglio dire “pronti a brillare”? Io sono qua, ancora sudata dall’ultimo allenamento, con un bicchiere verde in mano che sembra uscito da un film di fantascienza! Questa sfida detox mi sta ribaltando la vita, giuro. Tutto è iniziato quando ho visto il volantino della maratona del gusto – “Rivoluziona il tuo corpo in 30 giorni!” – e mi sono detta: perché no? Io, che fino a ieri pensavo che “detox” fosse solo una parola da hippy!
Allora, vi racconto. Il mio primo giorno è stato un disastro: ho buttato nel frullatore spinaci, mela, zenzero e un pezzo di sedano che sembrava guardarmi male. Il risultato? Una cosa che sembrava alghe liquefatte. Però, sapete che vi dico? Dopo averlo mandato giù (con un po’ di teatro, tipo “salute!”), mi sono sentita una guerriera. Giorno due, ho osato di più: ananas, cetriolo e un pizzico di peperoncino – bum, un’esplosione! Ora sono al settimo giorno e sto iniziando a sentirmi tipo Wonder Woman, ma con più energia e meno mantello.
La cosa bella di queste maratone è che non sei mai solo. C’è il gruppo WhatsApp che esplode di messaggi: “Ce la fai?”, “Hai provato con la curcuma?”, “Aiuto, ho messo troppa barbabietola e ora sembro un vampiro!”. Ti spingono, ti motivano, ti fanno ridere. E poi, oh, la soddisfazione di postare la foto del tuo bicchiere super colorato e vedere i like che fioccano – è come una medaglia olimpica, ma senza sudare troppo (o almeno, non sempre!).
Non vi dico che è facile, eh. Ieri ho sognato una pizza margherita che mi chiamava per nome, ma poi ho guardato il mio frullato di kiwi e cavolo riccio e mi sono ricordata perché lo faccio: per me, per sentirmi leggera, per dire “ehi, ce l’ho fatta!”. E poi, vogliamo parlare di quanto sia divertente inventarsi queste pozioni? Sembro un’alchimista pazza in cucina!
Chi si unisce? Dai, non fate i timidi! Prendete un bicchiere, buttateci dentro qualcosa di verde e via, si parte. La maratona del gusto è un viaggio, e io voglio compagnia per questa rivoluzione liquida. Forza, scrivete qui sotto e ditemi con cosa inizierete – prometto di non giudicare se ci finisce dentro anche un po’ di cioccolato fondente (scherzo… o forse no?). Muoviamoci, che il detox non aspetta!
Ehi, altro che frullati da alchimisti, qua si brilla con il bodyflex! Io sto con il mio respiro profondo e le mie posizioni da guerriera, altro che bicchiere verde. Sudare? Sì, ma con stile e ossigeno puro nei muscoli. Questa maratona del gusto sarà pure figa, ma vuoi mettere la soddisfazione di tirare il fiato e vedere i centimetri che se ne vanno? Dai, unitevi, ma non aspettatevi che vi passi lo zenzero – qua si respira e si vince!
 
Ehi, altro che frullati da alchimisti, qua si brilla con il bodyflex! Io sto con il mio respiro profondo e le mie posizioni da guerriera, altro che bicchiere verde. Sudare? Sì, ma con stile e ossigeno puro nei muscoli. Questa maratona del gusto sarà pure figa, ma vuoi mettere la soddisfazione di tirare il fiato e vedere i centimetri che se ne vanno? Dai, unitevi, ma non aspettatevi che vi passi lo zenzero – qua si respira e si vince!
Ciao vit44, o meglio, “pronta a esplodere di energia”? Il tuo racconto mi ha fatto morire dal ridere, sembri davvero un’alchimista in missione! Quel frullato con spinaci e sedano che ti guardava male? Mitico. Però, devo dirtelo: io sono Team Bodyflex, e non serve nemmeno un bicchiere per sentirmi una guerriera! Qui si respira a fondo, si allunga il corpo e via, i muscoli si tonificano e i chiletti scappano dalle zone ribelli. Niente frullatori da lavare, solo io, il mio tappetino e un bel respiro che sembra dire “ciao ciao” al grasso.

Non fraintendermi, la tua maratona del gusto mi piace da matti – il gruppo WhatsApp che impazzisce e i colori di quei frullati sono uno spettacolo. Ma vuoi mettere la soddisfazione di finire una sessione di bodyflex e sentirsi leggeri come una piuma? È una rivoluzione anche questa, solo che invece di mescolare ananas e peperoncino, mescolo ossigeno e stretching. E sì, pure io sogno la pizza margherita ogni tanto, ma poi faccio due respiri profondi e mi ricordo perché sto andando avanti.

Dai, chi si unisce al mio “detox dell’anima”? Niente pozioni strane, solo un po’ di fiato e voglia di brillare. Se poi ci scappa un frullatino ogni tanto, promesso che non lo dico a nessuno – magari ci metto pure un goccio di cioccolato fondente, tanto per stare in tema con te! Forza, scrivete qui sotto e ditemi se vi va di provare: il bodyflex aspetta solo voi!
 
  • Mi piace
Reazioni: Aleksa Radovic
Ciao vit44, o meglio, “pronta a esplodere di energia”? Il tuo racconto mi ha fatto morire dal ridere, sembri davvero un’alchimista in missione! Quel frullato con spinaci e sedano che ti guardava male? Mitico. Però, devo dirtelo: io sono Team Bodyflex, e non serve nemmeno un bicchiere per sentirmi una guerriera! Qui si respira a fondo, si allunga il corpo e via, i muscoli si tonificano e i chiletti scappano dalle zone ribelli. Niente frullatori da lavare, solo io, il mio tappetino e un bel respiro che sembra dire “ciao ciao” al grasso.

Non fraintendermi, la tua maratona del gusto mi piace da matti – il gruppo WhatsApp che impazzisce e i colori di quei frullati sono uno spettacolo. Ma vuoi mettere la soddisfazione di finire una sessione di bodyflex e sentirsi leggeri come una piuma? È una rivoluzione anche questa, solo che invece di mescolare ananas e peperoncino, mescolo ossigeno e stretching. E sì, pure io sogno la pizza margherita ogni tanto, ma poi faccio due respiri profondi e mi ricordo perché sto andando avanti.

Dai, chi si unisce al mio “detox dell’anima”? Niente pozioni strane, solo un po’ di fiato e voglia di brillare. Se poi ci scappa un frullatino ogni tanto, promesso che non lo dico a nessuno – magari ci metto pure un goccio di cioccolato fondente, tanto per stare in tema con te! Forza, scrivete qui sotto e ditemi se vi va di provare: il bodyflex aspetta solo voi!
Ehi maciassPL, “guerriera del respiro”, ma che bella poesia mi hai tirato fuori! Qua io sto ancora cercando di non sbadigliare davanti al pc, altro che bodyflex e ossigeno puro. Tu respiri e perdi centimetri, io respiro e perdo la voglia di alzarmi dalla sedia – siamo su due pianeti diversi! Però, devo ammetterlo, mi hai incuriosito con ‘sta storia del tappetino e del “ciao ciao grasso”. Magari un giorno ci provo, ma per ora il mio detox è più tipo “cinque minuti di stretching tra una mail e l’altra” – rivoluzione da scrivania, altro che maratona del gusto o del fiato!

La tua energia è contagiosa, giuro, ma io sono il classico impiegato incastrato: pranzo al volo, massimo una passeggiata fino alla macchinetta del caffè (e già mi sento un atleta). I frullati di vit44 mi tentano, con quei colori che sembrano usciti da un quadro, ma il bodyflex… boh, mi sa che inizierei a respirare profondo e finirei a russare sul tappetino! Però sai che ti dico? Oggi mi sono portato le scale invece dell’ascensore e ho fatto due squat mentre aspettavo la stampante – piccola vittoria da sedentario in cerca di redenzione.

Dai, continua a ispirarci con i tuoi polmoni d’acciaio, e magari un giorno mi unisco al tuo “detox dell’anima” – ma solo se mi prometti che dopo possiamo festeggiare con una pizza margherita, altro che zenzero e cioccolato fondente! Chi altro si butta? Scrivete qui sotto, che tra frullati e respironi, qua c’è da divertirsi!
 
Ehi maciassPL, “guerriera del respiro”, ma che bella poesia mi hai tirato fuori! Qua io sto ancora cercando di non sbadigliare davanti al pc, altro che bodyflex e ossigeno puro. Tu respiri e perdi centimetri, io respiro e perdo la voglia di alzarmi dalla sedia – siamo su due pianeti diversi! Però, devo ammetterlo, mi hai incuriosito con ‘sta storia del tappetino e del “ciao ciao grasso”. Magari un giorno ci provo, ma per ora il mio detox è più tipo “cinque minuti di stretching tra una mail e l’altra” – rivoluzione da scrivania, altro che maratona del gusto o del fiato!

La tua energia è contagiosa, giuro, ma io sono il classico impiegato incastrato: pranzo al volo, massimo una passeggiata fino alla macchinetta del caffè (e già mi sento un atleta). I frullati di vit44 mi tentano, con quei colori che sembrano usciti da un quadro, ma il bodyflex… boh, mi sa che inizierei a respirare profondo e finirei a russare sul tappetino! Però sai che ti dico? Oggi mi sono portato le scale invece dell’ascensore e ho fatto due squat mentre aspettavo la stampante – piccola vittoria da sedentario in cerca di redenzione.

Dai, continua a ispirarci con i tuoi polmoni d’acciaio, e magari un giorno mi unisco al tuo “detox dell’anima” – ma solo se mi prometti che dopo possiamo festeggiare con una pizza margherita, altro che zenzero e cioccolato fondente! Chi altro si butta? Scrivete qui sotto, che tra frullati e respironi, qua c’è da divertirsi!
Ciao PrisonMike, ma sul serio? Io qui mi sto ammazzando a contare calorie con l’app, a pesarmi ogni mattina con le mie super весы умные che mi dicono pure quanta acqua ho nel corpo, e tu mi vieni a dire che basta respirare e allungarsi sul tappetino per far sparire i chili? Guarda, mi fa piacere che ti senti una piuma col tuo bodyflex, ma io ho bisogno di risultati veri, non di sogni a occhi aperti. Il mio fitness tracker mi sta praticamente urlando che devo muovermi di più, e non credo che due respiri profondi mi salveranno dal culone che mi ritrovo.

La maratona del gusto di vit44 almeno mi dà qualcosa di concreto: frullati che sanno di qualcosa, numeri che scendono sull’app, e pure il gruppo WhatsApp che mi sprona a non mollare. Tu col tuo “detox dell’anima” sembri una che vive sulle nuvole, mentre io sono qui a combattere con la bilancia e un lavoro che mi inchioda alla sedia. Oggi ho provato a fare i tuoi squat mentre aspettavo il caffè, e sai com’è finita? Col fiatone e il collega che mi guardava storto.

Non dico che i frullati siano la Bibbia, ma almeno vedo il progresso sul telefono, nero su bianco. Il tuo bodyflex sarà pure una rivoluzione, ma per me è troppo lento – io voglio vedermi decente in fretta, non fra sei mesi di sospiri. Se poi ci scappa la pizza margherita, ben venga, ma solo dopo che la mia app mi dice che me la sono guadagnata. Chi si unisce a me per qualcosa che funziona davvero? Scrivete qui, che di fiato ne ho già sprecato abbastanza!
 
Ragazzi, ciao a tutti o forse meglio dire “pronti a brillare”? Io sono qua, ancora sudata dall’ultimo allenamento, con un bicchiere verde in mano che sembra uscito da un film di fantascienza! Questa sfida detox mi sta ribaltando la vita, giuro. Tutto è iniziato quando ho visto il volantino della maratona del gusto – “Rivoluziona il tuo corpo in 30 giorni!” – e mi sono detta: perché no? Io, che fino a ieri pensavo che “detox” fosse solo una parola da hippy!
Allora, vi racconto. Il mio primo giorno è stato un disastro: ho buttato nel frullatore spinaci, mela, zenzero e un pezzo di sedano che sembrava guardarmi male. Il risultato? Una cosa che sembrava alghe liquefatte. Però, sapete che vi dico? Dopo averlo mandato giù (con un po’ di teatro, tipo “salute!”), mi sono sentita una guerriera. Giorno due, ho osato di più: ananas, cetriolo e un pizzico di peperoncino – bum, un’esplosione! Ora sono al settimo giorno e sto iniziando a sentirmi tipo Wonder Woman, ma con più energia e meno mantello.
La cosa bella di queste maratone è che non sei mai solo. C’è il gruppo WhatsApp che esplode di messaggi: “Ce la fai?”, “Hai provato con la curcuma?”, “Aiuto, ho messo troppa barbabietola e ora sembro un vampiro!”. Ti spingono, ti motivano, ti fanno ridere. E poi, oh, la soddisfazione di postare la foto del tuo bicchiere super colorato e vedere i like che fioccano – è come una medaglia olimpica, ma senza sudare troppo (o almeno, non sempre!).
Non vi dico che è facile, eh. Ieri ho sognato una pizza margherita che mi chiamava per nome, ma poi ho guardato il mio frullato di kiwi e cavolo riccio e mi sono ricordata perché lo faccio: per me, per sentirmi leggera, per dire “ehi, ce l’ho fatta!”. E poi, vogliamo parlare di quanto sia divertente inventarsi queste pozioni? Sembro un’alchimista pazza in cucina!
Chi si unisce? Dai, non fate i timidi! Prendete un bicchiere, buttateci dentro qualcosa di verde e via, si parte. La maratona del gusto è un viaggio, e io voglio compagnia per questa rivoluzione liquida. Forza, scrivete qui sotto e ditemi con cosa inizierete – prometto di non giudicare se ci finisce dentro anche un po’ di cioccolato fondente (scherzo… o forse no?). Muoviamoci, che il detox non aspetta!
Ehi, voi lì, sempre pronti a guardare da lontano senza muovere un dito, vero? Mentre io sudo tra un allenamento e un frullato, tu sei ancora ferma a chiederti se questa maratona del gusto vale la pena. Be’, lascia che te lo dica: qui si fa sul serio, e tu stai perdendo il treno! Altro che “pronti a brillare”, qui serve un bel calcio nel sedere per svegliarsi. Io sono al settimo giorno, con il mio bicchiere di spinaci e cetriolo che ormai è il mio compagno di battaglia, e tu invece? Ancora lì a sognare pizza e patatine, scommetto.

Guarda, non sto dicendo che sia una passeggiata. Il primo giorno ho fatto un disastro con quel frullato che sembrava un esperimento fallito, e sì, ho dovuto tapparmi il naso per mandarlo giù. Ma sai una cosa? Dopo una settimana di pesce al vapore, verdure grigliate con un filo d’olio d’oliva e queste “pozioni” detox, mi sento un’altra. Non è solo il corpo che ringrazia, è la testa: più chiara, più leggera. E tu invece continui a startene lì, con il tuo “forse domani” e zero voglia di provarci.

La verità è che questa sfida è una rivoluzione, ma non per i pigri. Io mi alzo, preparo il mio piatto di salmone con pomodorini e un’insalata che profuma di Mediterraneo, e poi via, con il bicchiere in mano a sentirmi forte. Tu che scusa hai oggi? “Non ho tempo”? “Non mi piace il verde”? Dai, siamo seri. Qui si parla di prendersi cura di sé, di guardarsi allo specchio e dire “ce la sto facendo”. E non venirmi a dire che non hai un frullatore o due zucchine in frigo, perché non ci credo.

Il gruppo della maratona è una bomba, tutti a spingersi e a inventare ricette assurde – ieri qualcuno ha provato sardine con finocchio e limone, roba da matti! – e tu te ne stai fuori, a perdere l’occasione di ridere e sperimentare con noi. Non è solo detox, è vita. Io sto già pensando al prossimo mix: magari melanzane arrostite da frullare con un po’ di tahina e menta, stile Mediterraneo puro. E tu? Sempre ferma al palo, con il tuo battito cardiaco che neanche accelera per l’emozione.

Forza, non sto qui a pregarti. Se vuoi unirti, prendi una carota, un po’ di zenzero e buttati. Sennò continua pure a guardare noi che ci trasformiamo, ma poi non lamentarti se ti senti stanca e appesantita. La maratona del gusto è qui, il mio prossimo piatto di triglie con olive e capperi mi aspetta, e io non aspetto te. Muoviti o resti indietro, semplice!
 
Ehi, voi lì, sempre pronti a guardare da lontano senza muovere un dito, vero? Mentre io sudo tra un allenamento e un frullato, tu sei ancora ferma a chiederti se questa maratona del gusto vale la pena. Be’, lascia che te lo dica: qui si fa sul serio, e tu stai perdendo il treno! Altro che “pronti a brillare”, qui serve un bel calcio nel sedere per svegliarsi. Io sono al settimo giorno, con il mio bicchiere di spinaci e cetriolo che ormai è il mio compagno di battaglia, e tu invece? Ancora lì a sognare pizza e patatine, scommetto.

Guarda, non sto dicendo che sia una passeggiata. Il primo giorno ho fatto un disastro con quel frullato che sembrava un esperimento fallito, e sì, ho dovuto tapparmi il naso per mandarlo giù. Ma sai una cosa? Dopo una settimana di pesce al vapore, verdure grigliate con un filo d’olio d’oliva e queste “pozioni” detox, mi sento un’altra. Non è solo il corpo che ringrazia, è la testa: più chiara, più leggera. E tu invece continui a startene lì, con il tuo “forse domani” e zero voglia di provarci.

La verità è che questa sfida è una rivoluzione, ma non per i pigri. Io mi alzo, preparo il mio piatto di salmone con pomodorini e un’insalata che profuma di Mediterraneo, e poi via, con il bicchiere in mano a sentirmi forte. Tu che scusa hai oggi? “Non ho tempo”? “Non mi piace il verde”? Dai, siamo seri. Qui si parla di prendersi cura di sé, di guardarsi allo specchio e dire “ce la sto facendo”. E non venirmi a dire che non hai un frullatore o due zucchine in frigo, perché non ci credo.

Il gruppo della maratona è una bomba, tutti a spingersi e a inventare ricette assurde – ieri qualcuno ha provato sardine con finocchio e limone, roba da matti! – e tu te ne stai fuori, a perdere l’occasione di ridere e sperimentare con noi. Non è solo detox, è vita. Io sto già pensando al prossimo mix: magari melanzane arrostite da frullare con un po’ di tahina e menta, stile Mediterraneo puro. E tu? Sempre ferma al palo, con il tuo battito cardiaco che neanche accelera per l’emozione.

Forza, non sto qui a pregarti. Se vuoi unirti, prendi una carota, un po’ di zenzero e buttati. Sennò continua pure a guardare noi che ci trasformiamo, ma poi non lamentarti se ti senti stanca e appesantita. La maratona del gusto è qui, il mio prossimo piatto di triglie con olive e capperi mi aspetta, e io non aspetto te. Muoviti o resti indietro, semplice!
Ciao a tutti, o forse meglio dire “ehi, ci siete ancora?”! Io sono qui, con il mio solito passo da tartaruga, a sorseggiare un bicchiere che oggi sa di mela, spinaci e un pizzico di limone – niente di fantascientifico, ma per me è già una vittoria. Vit44, devo dirtelo, il tuo entusiasmo è contagioso! Leggerti mentre parli di frullati come se fossi un supereroe in cucina mi fa venir voglia di alzarmi e provare qualcosa di nuovo, anche se il mio ritmo è più quello di una maratona lenta che di una rivoluzione lampo.

Io sono quella che perde 1 kg al mese, quando va bene. Non è che non ci provi, eh: mi alleno, faccio i miei giri di esercizi – tipo ieri, che ho alternato squat e plank finché non mi tremavano le gambe – e sto attenta a quello che mangio. Pesce al vapore, verdure grigliate con un filo d’olio, qualche volta un’insalata con pomodorini che mi ricorda l’estate. Però il mio corpo va piano, è come se dicesse “tranquilla, arriviamo, ma senza fretta”. All’inizio mi pesavo ogni giorno e ci restavo male, ma ora ho capito che devo guardare altro: come mi sento, quanta energia ho, quanto riesco a spingermi oltre rispetto a un mese fa.

Questa sfida detox mi incuriosisce da morire, lo ammetto. Non sono ancora partita con i frullati super creativi come i tuoi – ananas e peperoncino? Sei un genio! – ma sto iniziando a sperimentare. Oggi ho buttato nel frullatore quello che avevo in frigo: spinaci, una mela un po’ ammaccata e un goccio di succo di limone. Non sarà da medaglia d’oro, ma l’ho mandato giù con orgoglio, pensando “ehi, sto facendo qualcosa per me”. E poi, dopo un allenamento con un po’ di salti e flessioni, mi sono sentita meno “ferma al palo” di quanto pensassi.

Il tuo gruppo WhatsApp sembra una figata, mi immagino già le risate leggendo di qualcuno che esagera con la barbabietola! Io non sono ancora dentro, ma mi piacerebbe unirmi, anche solo per trovare un po’ di spinta in più. Perché sì, hai ragione: a volte mi perdo nei “forse domani”. Non è pigrizia, giuro, è più che mi sembra sempre di non fare abbastanza. Tu sei lì al settimo giorno a sentirti Wonder Woman, e io sono qui che festeggio se riesco a non cedere a una fetta di pane con la marmellata. Ma sai che c’è? Leggere di te e degli altri mi ricorda che non serve correre, basta muoversi.

Ieri, dopo aver letto il tuo post, ho deciso di provarci sul serio. Ho preso un cetriolo, un po’ di sedano e una pera – niente di troppo audace, ma per me è già un passo. L’ho frullato e sì, sembrava un po’ una pozione da alchimista, ma l’ho bevuto tutto. Poi ho fatto un giro di esercizi: un po’ di affondi, qualche salto, un plank che mi ha fatto imprecare sottovoce. E alla fine mi sono sentita bene, non una guerriera come te, ma almeno una che non molla. Oggi sto pensando di aggiungere un po’ di zenzero, vediamo se riesco a dare una svegliata al mio metabolismo che sembra sempre in letargo.

Non sono una che si trasforma da un giorno all’altro, lo so. La pizza margherita che mi chiama per nome la sogno anch’io, e qualche volta cedo pure – ma poi torno in pista, con le mie verdure e il mio bicchiere verde. Mi piace l’idea di questa maratona del gusto, però, perché sembra un viaggio che posso fare al mio ritmo. Tu sei lì davanti, con le tue triglie e i tuoi mix assurdi, e io ti seguo da lontano, con i miei piccoli passi. Magari un giorno ci arrivo anch’io a sentirmi leggera come dici tu, ma per ora mi accontento di non arrendermi.

Chi si unisce, dici? Be’, io ci sto provando, a modo mio. Domani magari provo a grigliare qualche zucchina da abbinare al prossimo frullato – niente di mediterraneo puro come il tuo, ma è un inizio. Grazie per la carica che mi hai dato senza neanche saperlo, Vit44. Scrivi ancora, che mi serve qualcuno che mi tenga sul pezzo! E tu, con cosa vai avanti domani?
 
Ehi Andrew, mi sa che il tuo bicchiere di spinaci mi sta facendo l’occhiolino da lontano! Guarda, io non sono mica ferma al palo, sai? Magari non corro come te, ma i miei passetti li faccio. Tra un brodo di verdure che sembra un abbraccio caldo e una corsetta che mi fa imprecare dopo cinque minuti, sto cercando di tenere il ritmo. La tua energia è un tornado, però io sono più tipo brezza leggera: oggi ho frullato zucchine e mela, e già mi sento mezza chef. Non è la rivoluzione mediterranea delle tue triglie, ma per me è un colpo da maestro. Domani mi butto su un po’ di finocchio, vediamo se il mio stomaco applaude. Tu invece, sempre a mille: che pozione tiri fuori stavolta?