Sfidare l’autunno con gli ormoni contro: la mia lotta per dimagrire

koya_chimmy

Membro
6 Marzo 2025
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Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se ho voglia di salutare oggi. L’autunno mi sta schiacciando, e non parlo solo delle foglie che cadono, ma di questo maledetto peso che non vuole andarsene. Vivo con l’ipotiroidismo, un compagno silenzioso che mi guarda mangiare insalate mentre ride di me. Qualcuno di voi lo conosce? È come avere un sabotatore interno che rallenta tutto, metabolismo incluso.
Ho passato l’estate a lottare, ma ora che il freddo arriva, è una guerra persa in partenza. Sono stata dal mio endocrinologo la settimana scorsa – un uomo paziente, devo dirlo – e mi ha detto che i miei livelli di TSH sono ancora un disastro. Mi ha aggiustato la dose di levotiroxina, ma ci vogliono settimane per sentire qualcosa, e nel frattempo mi sento un bradipo sotto sedativi. La bilancia? Una nemica che mi fissa ogni mattina con lo stesso numero crudele.
La dieta è un caos. Ho provato a tagliare i carboidrati, ma senza energia finisco per crollare sul divano dopo mezz’ora di lavoro. Il nutrizionista mi ha dato un piano: più proteine, grassi sani, verdure a non finire. Ma sapete com’è, l’autunno ti spinge a voler zuppe calde e magari un pezzo di pane, e io cedo. Non sempre, ma cedo. E poi c’è il cortisolo, altro regalo dei miei ormoni, che mi fa accumulare grasso come se fossi un orso in letargo.
Le palestra? Ci provo. Due volte a settimana, con un personal trainer che mi guarda con pietà mentre faccio squat e mi lamento del freddo nelle ossa. Dice che devo insistere, che il movimento aiuta la tiroide, ma io mi sento come se stessi spingendo un masso in salita con le mani legate. Eppure, non mollo. Non del tutto.
Qualcuno di voi combatte contro gli ormoni? Come fate a non arrendervi quando il corpo sembra remare contro? Io sto cercando di adattarmi, di trasformare queste giornate grigie in qualcosa di mio, ma è dura. Ogni piccolo passo sembra una conquista, ma anche una goccia nell’oceano. Vi leggo, se avete voglia di condividere. Forse non sono sola in questa tempesta.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se ho voglia di salutare oggi. L’autunno mi sta schiacciando, e non parlo solo delle foglie che cadono, ma di questo maledetto peso che non vuole andarsene. Vivo con l’ipotiroidismo, un compagno silenzioso che mi guarda mangiare insalate mentre ride di me. Qualcuno di voi lo conosce? È come avere un sabotatore interno che rallenta tutto, metabolismo incluso.
Ho passato l’estate a lottare, ma ora che il freddo arriva, è una guerra persa in partenza. Sono stata dal mio endocrinologo la settimana scorsa – un uomo paziente, devo dirlo – e mi ha detto che i miei livelli di TSH sono ancora un disastro. Mi ha aggiustato la dose di levotiroxina, ma ci vogliono settimane per sentire qualcosa, e nel frattempo mi sento un bradipo sotto sedativi. La bilancia? Una nemica che mi fissa ogni mattina con lo stesso numero crudele.
La dieta è un caos. Ho provato a tagliare i carboidrati, ma senza energia finisco per crollare sul divano dopo mezz’ora di lavoro. Il nutrizionista mi ha dato un piano: più proteine, grassi sani, verdure a non finire. Ma sapete com’è, l’autunno ti spinge a voler zuppe calde e magari un pezzo di pane, e io cedo. Non sempre, ma cedo. E poi c’è il cortisolo, altro regalo dei miei ormoni, che mi fa accumulare grasso come se fossi un orso in letargo.
Le palestra? Ci provo. Due volte a settimana, con un personal trainer che mi guarda con pietà mentre faccio squat e mi lamento del freddo nelle ossa. Dice che devo insistere, che il movimento aiuta la tiroide, ma io mi sento come se stessi spingendo un masso in salita con le mani legate. Eppure, non mollo. Non del tutto.
Qualcuno di voi combatte contro gli ormoni? Come fate a non arrendervi quando il corpo sembra remare contro? Io sto cercando di adattarmi, di trasformare queste giornate grigie in qualcosa di mio, ma è dura. Ogni piccolo passo sembra una conquista, ma anche una goccia nell’oceano. Vi leggo, se avete voglia di condividere. Forse non sono sola in questa tempesta.
Ehi, ti capisco fin troppo bene, l’autunno sa davvero come metterci alla prova! Anch’io sto lottando con il peso, ma nel mio caso seguo un programma di coaching online. Il mio trainer e il dietologo da remoto sono un salvagente: mi danno obiettivi chiari e mi spronano, anche quando vorrei solo nascondermi sotto una coperta con una cioccolata calda. Il lato positivo? Non devo uscire di casa per sentirmi seguita, e le videochiamate mi tengono accountable. Quello negativo è che a volte manca il contatto umano, quel “dai, ce la fai” detto guardandoti negli occhi.

Con gli ormoni che remano contro, tipo il tuo ipotiroidismo, immagino sia una battaglia doppia. Io non ho quel problema, ma il mio coach insiste su allenamenti leggeri e costanti per tenere il metabolismo sveglio – magari potrebbe funzionare anche per te, chissà. Come te, cedo ogni tanto (il pane caldo è la mia kryptonite), ma sapere che c’è qualcuno che aspetta il mio resoconto mi aiuta a non mollare. Tu come fai a resistere? Magari ci scambiamo qualche trucco per sopravvivere a queste giornate uggiose!
 
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Ehi, ti capisco fin troppo bene, l’autunno sa davvero come metterci alla prova! Anch’io sto lottando con il peso, ma nel mio caso seguo un programma di coaching online. Il mio trainer e il dietologo da remoto sono un salvagente: mi danno obiettivi chiari e mi spronano, anche quando vorrei solo nascondermi sotto una coperta con una cioccolata calda. Il lato positivo? Non devo uscire di casa per sentirmi seguita, e le videochiamate mi tengono accountable. Quello negativo è che a volte manca il contatto umano, quel “dai, ce la fai” detto guardandoti negli occhi.

Con gli ormoni che remano contro, tipo il tuo ipotiroidismo, immagino sia una battaglia doppia. Io non ho quel problema, ma il mio coach insiste su allenamenti leggeri e costanti per tenere il metabolismo sveglio – magari potrebbe funzionare anche per te, chissà. Come te, cedo ogni tanto (il pane caldo è la mia kryptonite), ma sapere che c’è qualcuno che aspetta il mio resoconto mi aiuta a non mollare. Tu come fai a resistere? Magari ci scambiamo qualche trucco per sopravvivere a queste giornate uggiose!
Ciao, o forse solo un “ehilà” buttato lì, che tanto l’autunno ci ha già appannato l’entusiasmo a tutte! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con un filtro un po’ diverso: tu hai l’ipotiroidismo a farti lo sgambetto, io invece mi diverto a fare da cavia a massaggi e macchinari strani per vedere se il mio grasso decide di salutarmi. Spoiler: non è ancora partito per le vacanze!

Sai, anche a me il freddo porta quella voglia di zuppa e pane che ti capisco al volo. L’altro giorno, dopo un’ora di vacuum therapy – sì, quella cosa con le ventose che ti fanno sembrare un polpo tecnologico – mi sono detta “ok, ora mi premio con un’insalata”. Indovina? Sono finita con una ciotola di minestrone e una fetta di pane toscano. Bilancia 1, me 0. Però, devo dirtelo, queste sedute di massaggi e aggeggi vari un po’ mi intrigano: mi piace sperimentare, anche se a volte mi chiedo se sto solo dando un passaggio gratis al mio ego mentre il peso resta lì a guardarmi.

Con gli ormoni che ti sabotano, capisco il tuo bradipo interiore. Io non ho la tiroide contro, ma dopo una sessione di rulli drenanti (hai presente quei cosi che ti strizzano come un limone?) mi sento comunque un sacco di patate per mezza giornata. Il mio estetista dice che serve costanza, che il corpo si “sveglia” piano piano, ma io ogni tanto penso che il mio si sia proprio addormentato sul divano! Però, sai una cosa buffa? Dopo un paio di settimane di obbedienza – massaggi linfatici e creme che promettono miracoli – ho notato le gambe un filo meno gonfie. Sarà placebo, sarà l’autunno che mi fa vedere tutto grigio, ma mi piace crederci.

La palestra per me è un no secco, troppo freddo per uscire, ma sto provando un tappetino vibrante a casa. Sembra una roba da televendita anni ’90, lo accendo, ci salgo sopra e spero che scuota via i chili mentre guardo Netflix. Funziona? Boh, per ora scuote più la mia curiosità che altro! Tu che combatti con squat e trainer compassionevoli, hai tutta la mia ammirazione. Come fai a non cedere del tutto? Io mi tengo su con questi esperimenti cosmetici: oggi un bendaggio freddo che mi fa tremare come una foglia, domani un massaggio con oli caldi che sa di cannella. È un po’ il mio modo di sfidare le giornate uggiose, di dire “ok, corpo, giochiamo!”.

Se hai voglia, raccontami come va con la levotiroxina – magari tra un tu
 
Ciao, o forse solo un “ehilà” buttato lì, che tanto l’autunno ci ha già appannato l’entusiasmo a tutte! Ti leggo e mi sembra di guardarmi allo specchio, ma con un filtro un po’ diverso: tu hai l’ipotiroidismo a farti lo sgambetto, io invece mi diverto a fare da cavia a massaggi e macchinari strani per vedere se il mio grasso decide di salutarmi. Spoiler: non è ancora partito per le vacanze!

Sai, anche a me il freddo porta quella voglia di zuppa e pane che ti capisco al volo. L’altro giorno, dopo un’ora di vacuum therapy – sì, quella cosa con le ventose che ti fanno sembrare un polpo tecnologico – mi sono detta “ok, ora mi premio con un’insalata”. Indovina? Sono finita con una ciotola di minestrone e una fetta di pane toscano. Bilancia 1, me 0. Però, devo dirtelo, queste sedute di massaggi e aggeggi vari un po’ mi intrigano: mi piace sperimentare, anche se a volte mi chiedo se sto solo dando un passaggio gratis al mio ego mentre il peso resta lì a guardarmi.

Con gli ormoni che ti sabotano, capisco il tuo bradipo interiore. Io non ho la tiroide contro, ma dopo una sessione di rulli drenanti (hai presente quei cosi che ti strizzano come un limone?) mi sento comunque un sacco di patate per mezza giornata. Il mio estetista dice che serve costanza, che il corpo si “sveglia” piano piano, ma io ogni tanto penso che il mio si sia proprio addormentato sul divano! Però, sai una cosa buffa? Dopo un paio di settimane di obbedienza – massaggi linfatici e creme che promettono miracoli – ho notato le gambe un filo meno gonfie. Sarà placebo, sarà l’autunno che mi fa vedere tutto grigio, ma mi piace crederci.

La palestra per me è un no secco, troppo freddo per uscire, ma sto provando un tappetino vibrante a casa. Sembra una roba da televendita anni ’90, lo accendo, ci salgo sopra e spero che scuota via i chili mentre guardo Netflix. Funziona? Boh, per ora scuote più la mia curiosità che altro! Tu che combatti con squat e trainer compassionevoli, hai tutta la mia ammirazione. Come fai a non cedere del tutto? Io mi tengo su con questi esperimenti cosmetici: oggi un bendaggio freddo che mi fa tremare come una foglia, domani un massaggio con oli caldi che sa di cannella. È un po’ il mio modo di sfidare le giornate uggiose, di dire “ok, corpo, giochiamo!”.

Se hai voglia, raccontami come va con la levotiroxina – magari tra un tu
Ehilà, che dire, l’autunno ci sfida proprio come due vecchie amiche testarde! Ti capisco con quel pane caldo che chiama, io pure casco spesso – ieri un massaggio drenante, oggi una zuppa con crostini, e pace alla linea. La levotiroxina la prendo da anni, mi dà una svegliata, ma il metabolismo resta un bradipo coccolone. Quel tappetino vibrante che dici mi incuriosisce, quasi quasi lo provo mentre guardo la pioggia fuori. Resisto (più o meno) con tisane speziate che mi scaldano l’anima, e tu? Dai, scambiamoci qualche idea per non cedere del tutto a queste giornate grigie!
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se ho voglia di salutare oggi. L’autunno mi sta schiacciando, e non parlo solo delle foglie che cadono, ma di questo maledetto peso che non vuole andarsene. Vivo con l’ipotiroidismo, un compagno silenzioso che mi guarda mangiare insalate mentre ride di me. Qualcuno di voi lo conosce? È come avere un sabotatore interno che rallenta tutto, metabolismo incluso.
Ho passato l’estate a lottare, ma ora che il freddo arriva, è una guerra persa in partenza. Sono stata dal mio endocrinologo la settimana scorsa – un uomo paziente, devo dirlo – e mi ha detto che i miei livelli di TSH sono ancora un disastro. Mi ha aggiustato la dose di levotiroxina, ma ci vogliono settimane per sentire qualcosa, e nel frattempo mi sento un bradipo sotto sedativi. La bilancia? Una nemica che mi fissa ogni mattina con lo stesso numero crudele.
La dieta è un caos. Ho provato a tagliare i carboidrati, ma senza energia finisco per crollare sul divano dopo mezz’ora di lavoro. Il nutrizionista mi ha dato un piano: più proteine, grassi sani, verdure a non finire. Ma sapete com’è, l’autunno ti spinge a voler zuppe calde e magari un pezzo di pane, e io cedo. Non sempre, ma cedo. E poi c’è il cortisolo, altro regalo dei miei ormoni, che mi fa accumulare grasso come se fossi un orso in letargo.
Le palestra? Ci provo. Due volte a settimana, con un personal trainer che mi guarda con pietà mentre faccio squat e mi lamento del freddo nelle ossa. Dice che devo insistere, che il movimento aiuta la tiroide, ma io mi sento come se stessi spingendo un masso in salita con le mani legate. Eppure, non mollo. Non del tutto.
Qualcuno di voi combatte contro gli ormoni? Come fate a non arrendervi quando il corpo sembra remare contro? Io sto cercando di adattarmi, di trasformare queste giornate grigie in qualcosa di mio, ma è dura. Ogni piccolo passo sembra una conquista, ma anche una goccia nell’oceano. Vi leggo, se avete voglia di condividere. Forse non sono sola in questa tempesta.
Ehi, ben trovata in questa giungla autunnale, o forse no, chissà se oggi ho voglia di fare il simpatico. Ti leggo e sembra quasi di guardarmi allo specchio, ma con meno foglie attaccate ai capelli e più chilometri sulle gambe. Anche io ho avuto i miei round con il peso, e ti giuro che la bilancia sa essere un’avversaria perfida, tipo quelle salite ripide che ti fanno pentire di aver scelto la bici invece del divano. Però, sai una cosa? Il ciclismo mi ha salvato, non solo il fisico, ma anche la testa, quando tutto sembrava remare contro, ormoni inclusi.

Capisco bene quel sabotatore interno di cui parli, l’ipotiroidismo è un bel guastafeste. Io non ce l’ho, ma ho combattuto con un metabolismo che sembrava andare in letargo pure a ferragosto. All’inizio pesavo troppo per godermi davvero la bici: fiato corto, ginocchia che protestavano, e una sensazione di essere un elefante su due ruote. Poi ho deciso di provarci sul serio. Non è stato un colpo di fulmine, eh, all’inizio pedalavo e maledicevo ogni metro, ma piano piano ho trovato il ritmo. Non parlo di gare o di velocità da Tour de France, ma di quelle uscite che ti fanno sentire vivo, anche con il vento in faccia e il freddo che ti pizzica le mani.

Sull’autunno ti do ragione, è una stagione traditrice. Ti viene voglia di chiuderti in casa con una zuppa e una coperta, altro che verdure crude e proteine magre. Io ho trovato un compromesso: pedalo presto, quando l’aria è ancora frizzante, e mi premio con qualcosa di caldo ma furbo. Tipo, una minestra di zucca con un po’ di ceci dentro – riempie, scalda, e non manda all’aria i sacrifici. Niente pane, però, quello è il mio punto debole, ci casco ancora ogni tanto e poi me ne pento quando salgo in sella il giorno dopo.

Il movimento aiuta, te lo dico per esperienza. Non serve strafare, basta uscire con la bici anche solo per mezz’ora. Magari non senti subito la differenza sulla bilancia, ma il corpo si sveglia, e pure gli ormoni devono arrendersi prima o poi. Io ho iniziato con giri corti, tipo 10-15 km, su strade piatte, con una bici scassata che pesava più di me. Poi ho preso una gravel, niente di costoso, e ho scoperto che i sentieri fangosi dell’autunno sono meglio di qualsiasi palestra. Il trainer ha ragione, insistere è la chiave, ma se ti senti un masso che rotola all’indietro, prova a cambiare prospettiva: non spingere, pedala.

Il mio trucco contro il cortisolo e la stanchezza? Esco presto, mangio qualcosa di leggero prima – una banana o un po’ di mandorle – e tengo il ritmo costante. Tornando a casa, mi sento meno bradipo e più umano. La dieta la tengo semplice: pollo o pesce con verdure al vapore, olio d’oliva quanto basta, e ogni tanto un quadratino di cioccolato fondente per non impazzire. Niente di complicato, perché se passo troppo tempo a cucinare, finisco per mangiare il tavolo dalla fame.

Non sei sola in questa tempesta, credimi. Gli ormoni possono essere dei bastardi, ma non vincono sempre. Io ho perso 20 chili così, un pedalata alla volta, senza fretta. Non è stata una guerra lampo, più una guerriglia paziente. Se ti va, prova a buttarti su una bici, anche solo per vedere come ti senti. Magari trovi il tuo modo di sfidare l’autunno, altro che foglie cadenti e bilance crudeli. Fammi sapere, se ti va, come va la tua lotta. Io sono qui, pronto a raccontarti di quella volta che sono caduto in una pozzanghera e ho riso invece di piangere.
 
Ciao a tutti, o forse no, non so nemmeno se ho voglia di salutare oggi. L’autunno mi sta schiacciando, e non parlo solo delle foglie che cadono, ma di questo maledetto peso che non vuole andarsene. Vivo con l’ipotiroidismo, un compagno silenzioso che mi guarda mangiare insalate mentre ride di me. Qualcuno di voi lo conosce? È come avere un sabotatore interno che rallenta tutto, metabolismo incluso.
Ho passato l’estate a lottare, ma ora che il freddo arriva, è una guerra persa in partenza. Sono stata dal mio endocrinologo la settimana scorsa – un uomo paziente, devo dirlo – e mi ha detto che i miei livelli di TSH sono ancora un disastro. Mi ha aggiustato la dose di levotiroxina, ma ci vogliono settimane per sentire qualcosa, e nel frattempo mi sento un bradipo sotto sedativi. La bilancia? Una nemica che mi fissa ogni mattina con lo stesso numero crudele.
La dieta è un caos. Ho provato a tagliare i carboidrati, ma senza energia finisco per crollare sul divano dopo mezz’ora di lavoro. Il nutrizionista mi ha dato un piano: più proteine, grassi sani, verdure a non finire. Ma sapete com’è, l’autunno ti spinge a voler zuppe calde e magari un pezzo di pane, e io cedo. Non sempre, ma cedo. E poi c’è il cortisolo, altro regalo dei miei ormoni, che mi fa accumulare grasso come se fossi un orso in letargo.
Le palestra? Ci provo. Due volte a settimana, con un personal trainer che mi guarda con pietà mentre faccio squat e mi lamento del freddo nelle ossa. Dice che devo insistere, che il movimento aiuta la tiroide, ma io mi sento come se stessi spingendo un masso in salita con le mani legate. Eppure, non mollo. Non del tutto.
Qualcuno di voi combatte contro gli ormoni? Come fate a non arrendervi quando il corpo sembra remare contro? Io sto cercando di adattarmi, di trasformare queste giornate grigie in qualcosa di mio, ma è dura. Ogni piccolo passo sembra una conquista, ma anche una goccia nell’oceano. Vi leggo, se avete voglia di condividere. Forse non sono sola in questa tempesta.
Ehi, capisco bene quella sensazione di lotta contro un corpo che sembra tradirti. L’autunno non aiuta, con quel freddo che ti entra nelle ossa e ti fa venir voglia di mollare tutto per una coperta e un piatto caldo. Io sono in piena preparazione per una gara di bodybuilding, quindi ti parlo da uno che vive di bilancia e percentuali di grasso. La "s сушка" è un inferno già di suo, figurati con gli ormoni che remano contro come nel tuo caso.

L’ipotiroidismo lo conosco di riflesso, mia sorella ci combatte da anni. So quanto possa rallentarti, è come se il tuo metabolismo fosse in modalità risparmio energetico mentre tu cerchi di spingere al massimo. Il TSH ballerino e la levotiroxina sono una giostra lenta, hai ragione, ci vuole pazienza e quella bilancia che non si muove è un pugno nello stomaco. Io sto su un regime rigido: 5-6 pasti al giorno, pollo, albumi, riso basmati pesato al grammo, broccoli fino alla nausea e olio d’oliva contato col cucchiaino. Niente zuppe o pane, anche se l’autunno urla comfort food. Se cedo, è game over per la definizione.

Palestra per me è 5 volte a settimana, pesi pesanti e cardio per bruciare. Il tuo “masso in salita” lo sento, ma il trucco è non guardare troppo lontano. Io mi dico: “Sopravvivi a oggi, domani si vedrà”. Il trainer ha ragione, muoversi aiuta, anche se ti senti un bradipo. Magari prova a spezzare: 20 minuti di pesi leggeri e una camminata veloce, giusto per non crollare sul divano.

Contro gli ormoni è una guerra di trincea. Io non ho il tuo sabotatore interno, ma ho il mio: lo stress che mi alza il cortisolo e mi fa trattenere acqua come un cammello. Resisto pianificando tutto, dal cibo al sonno. Tu come tieni duro? Magari scrivendo qui trovi uno spunto, o almeno qualcuno che ti capisce. Non sei sola, anche se l’autunno vuole fartelo credere.
 
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Ehi, capisco bene quella sensazione di lotta contro un corpo che sembra tradirti. L’autunno non aiuta, con quel freddo che ti entra nelle ossa e ti fa venir voglia di mollare tutto per una coperta e un piatto caldo. Io sono in piena preparazione per una gara di bodybuilding, quindi ti parlo da uno che vive di bilancia e percentuali di grasso. La "s сушка" è un inferno già di suo, figurati con gli ormoni che remano contro come nel tuo caso.

L’ipotiroidismo lo conosco di riflesso, mia sorella ci combatte da anni. So quanto possa rallentarti, è come se il tuo metabolismo fosse in modalità risparmio energetico mentre tu cerchi di spingere al massimo. Il TSH ballerino e la levotiroxina sono una giostra lenta, hai ragione, ci vuole pazienza e quella bilancia che non si muove è un pugno nello stomaco. Io sto su un regime rigido: 5-6 pasti al giorno, pollo, albumi, riso basmati pesato al grammo, broccoli fino alla nausea e olio d’oliva contato col cucchiaino. Niente zuppe o pane, anche se l’autunno urla comfort food. Se cedo, è game over per la definizione.

Palestra per me è 5 volte a settimana, pesi pesanti e cardio per bruciare. Il tuo “masso in salita” lo sento, ma il trucco è non guardare troppo lontano. Io mi dico: “Sopravvivi a oggi, domani si vedrà”. Il trainer ha ragione, muoversi aiuta, anche se ti senti un bradipo. Magari prova a spezzare: 20 minuti di pesi leggeri e una camminata veloce, giusto per non crollare sul divano.

Contro gli ormoni è una guerra di trincea. Io non ho il tuo sabotatore interno, ma ho il mio: lo stress che mi alza il cortisolo e mi fa trattenere acqua come un cammello. Resisto pianificando tutto, dal cibo al sonno. Tu come tieni duro? Magari scrivendo qui trovi uno spunto, o almeno qualcuno che ti capisce. Non sei sola, anche se l’autunno vuole fartelo credere.
Ehi koya_chimmy,

leggo il tuo post e mi sembra di guardarmi allo specchio, anche se il mio specchio è spesso una stanza d’albergo o un finestrino di un treno. Non so se capita anche a te, ma l’autunno ha quel modo di farti sentire tutto più pesante, come se il mondo ti dicesse di rallentare mentre tu vuoi solo correre. La tua lotta con l’ipotiroidismo mi colpisce, perché so cosa significa avere un corpo che non collabora. Io non ho la tua stessa battaglia ormonale, ma essere sempre in viaggio è un po’ come avere un sabotatore che ti cambia le regole ogni giorno.

Sono spesso in giro per lavoro, e tenere il peso sotto controllo è una sfida che mi fa sudare più di una corsa in salita. La bilancia non la guardo quasi mai, perché tra un fuso orario e l’altro non so mai se è sincera, ma cerco di ascoltare il mio corpo. Tipo, mi accorgo subito se i jeans tirano un po’ troppo. La tua storia della levotiroxina e del TSH che non si decide mi ricorda quanto sia frustrante aspettare che qualcosa cambi. Io aspetto che il mio metabolismo si adatti a una settimana di cene fuori o a un giorno senza palestra, e a volte mi sembra di chiedere la luna.

Sul cibo, ti capisco quando dici che l’autunno ti spinge verso zuppe e pane. In viaggio, il rischio è cadere nella trappola dei menu da ristorante o delle colazioni d’albergo piene di roba che sa di casa ma pesa sullo stomaco. Io cerco di portarmi dietro qualcosa di semplice, tipo frutta secca o barrette proteiche fatte in casa, così non finisco per ordinare patatine fritte solo perché sono stanca. Ultimamente sto provando a mangiare più verdure crude o al vapore quando sono fuori, e magari del riso integrale o quinoa se trovo un posto che non mi guarda strano quando chiedo qualcosa di leggero. Non è perfetto, ma mi aiuta a sentirmi meno in balia delle circostanze. Tu come fai con la dieta del nutrizionista? Riesci a seguirla anche quando hai voglia di cedere?

Per le palestre, beh, spesso non ne ho una vera e propria. A volte mi arrangio con una corda per saltare in camera o faccio esercizi a corpo libero in un parco, se il tempo non è troppo schifoso. Non sono una fanatica del fitness, ma muovermi mi dà una specie di carica, come se stessi dicendo al mio corpo: “Ehi, non siamo ancora fermi”. Il tuo masso in salita lo conosco bene, e credo che anche solo andare in palestra due volte a settimana sia una vittoria. Magari, se ti va, prova qualcosa di piccolo fuori dalla palestra, tipo una passeggiata veloce con un podcast nelle orecchie. Non risolve tutto, ma a me cambia l’umore.

Gli ormoni sono una bestia complicata. Io non ho il cortisolo o la tiroide che mi remano contro come te, ma viaggio e stress sono una combo che a volte mi fa sentire gonfia come un palloncino. Cerco di bere tanta acqua e di dormire decentemente, anche se in un letto d’albergo non è sempre facile. La cosa che mi salva è pianificare: preparo i pasti quando posso, scelgo hotel con una palestra decente, o almeno mi assicuro di camminare tanto. Tu hai qualche trucco che ti tiene in carreggiata?

Non so se queste parole ti aiutano, ma volevo dirti che non sei sola. La tua tempesta autunnale la sento anch’io, anche se magari ha colori diversi. Ogni passo che fai, anche piccolo, è un segno che non stai mollando. Io sono qui, leggendo e imparando da voi, e se hai voglia di raccontarmi come va, ti ascolto volentieri.
 
Ehi DFrank,

capisco la tua disciplina ferrea, ma sai che c’è? Continuo a leggere di questi regimi da bodybuilder, pollo e riso pesati al grammo, e mi chiedo: ma perché vi ostinate a ignorare il potere del respiro? Il tuo cortisolo alle stelle, il metabolismo che rallenta, tutto questo urla una cosa: il corpo ha bisogno di ossigeno, non solo di bilance e pesi! Io sono anni che faccio bodyflex, e ti assicuro che quelle tecniche di respirazione profonda, unite a qualche allungamento mirato, fanno miracoli. Non sto dicendo di mollare la palestra, ma possibile che nessuno di voi dia una chance a qualcosa che ossigena i muscoli e sblocca il metabolismo? La tua “guerra di trincea” potrebbe essere meno dura se provassi a respirare come si deve, invece di contare cucchiaini d’olio. Dai, almeno una volta, prova!