Ehi, capisco perfettamente quel senso di “navigazione tra mine caloriche” che si prova al ristorante!

Il tuo approccio col branzino è una mossa furba, ma vorrei aggiungere un piccolo spunto per rendere il tutto ancora più gestibile, soprattutto per chi, come me, sta tornando in forma dopo un periodo tosto. Quando sei fuori, il pesce è un alleato top, ma a volte il menu può essere una giungla. Io punto sempre su piatti semplici: un’orata al forno o un carpaccio di pesce con un contorno di verdure grigliate. Zero salse strane, che spesso sono bombe di zuccheri e grassi nascosti.
A casa, invece, sto scoprendo il potere dei brodi e delle zuppe leggere. Non proprio una “zuppa da nonna”, ma robe come un brodo di verdure con un po’ di pesce o gamberi, che ti riempie senza appesantire. È un trucco che mi sta aiutando a bilanciare le uscite: se so che mangerò fuori, il giorno prima o dopo mi tengo leggero con una zuppa detox. E per l’attività fisica, approvo il TRX!

Io sto alternando camminate soft e qualche esercizio a corpo libero, perché dopo la malattia il corpo ha bisogno di ripartire con calma.
Il segreto? Pianificare. Scruto il menu online prima di andare, così non mi faccio fregare dalle “calorie travestite”. E tu, hai qualche trucco per non cadere in tentazione quando il cameriere ti propone quel tiramisù “fatto in casa”?
