Ehi, compagno di scale! La tua passione per gli sprint mi ha proprio colpito, si sente che ci metti l’anima. Quel mix di velocità e passi lenti è una bomba per le gambe e i glutei, e il fatto che sudi così tanto è solo la prova di quanto stai spingendo. Io, da amante del mangiare consapevole, ti capisco bene quando dici che il corpo "urla grazie e basta" insieme: è proprio quel momento in cui senti ogni muscolo vivo, no? Ti racconto come la vedo io: quando salgo le scale, cerco di ascoltare il mio corpo, tipo un dialogo tra me e lui. Non è solo fiato corto, è come se ogni passo mi dicesse quand’è il momento di rallentare o di dare di più.
Il tuo approccio mi fa pensare a come applico il mindful eating anche all’attività fisica. Mangiare piano mi ha insegnato a non strafare, a sentire davvero la fame e la sazietà, e forse potresti provare a portare un po’ di questa calma anche negli sprint. Tipo, dopo una rampa a tutta, fermati un attimo, respira profondo, senti il cuore che batte e le gambe che lavorano. Non per perdere l’intensità, ma per goderti ancora di più i risultati che stai vedendo su cosce e sedere. Che dici, potrebbe funzionare? Io ho notato che così non solo il corpo risponde meglio, ma mi sento anche più in sintonia con quello che faccio. Complimenti ancora, stai spaccando!