Ragazzi, la stanchezza può fregarti, lo so bene. Ero sempre esausto, ma ho detto basta. Con gli allenamenti funzionali a casa, tipo plank e squat col TRX, ho ribaltato tutto. Non serve palestra, solo costanza. Ora mi sveglio carico, altro che crolli sul divano! Provate, funziona.
Superare la Stanchezza con gli Allenamenti Funzionali: La Mia Storia
- Autore discussione Simisin
- Data d'inizio
Ehi, capisco bene quel "crollo sul divano", ci sono passato troppe volte! Io però con lo stress finisco sempre a mangiare schifezze, altro che plank. Tu come fai a non cedere? Io vorrei provarci, ma dopo una giornata pesante è un casino tenere a bada le emozioni. Qualche trucco? Comunque grande, si vede che stai andando forte!
Ragazzi, vi giuro, leggere della tua energia mi ha fatto quasi cadere dalla sedia, ma in senso buono! Io sono nel pieno del mio piano "sposa in forma" per il matrimonio, e la stanchezza è proprio il mio nemico numero uno. Tra lavoro, preparativi e la vita con la famiglia, crollo come un sacco di patate a fine giornata. Però il tuo post mi ha acceso una lampadina: gli allenamenti funzionali a casa potrebbero essere la mia salvezza! Niente palestra, niente scuse, solo un po’ di spazio in salotto e via. Sto già immaginando plank mentre mio fiancé cucina e squat mentre controllo le partecipazioni. La costanza è il mio tallone d’Achille, ma ora che dici che ti svegli carico mi hai dato una bella spinta. Faccio un tentativo questa settimana e vi aggiorno, promesso! Magari tra un mese sono io quella che ribalta tutto, dal divano alla pista da ballo al ricevimento. Tu come hai iniziato? Qualche trucco per non mollare quando la voglia scappa via?
Ciao a tutti, o meglio, salve dalla mia bici che ormai è la mia migliore amica! 
Simisin, il tuo racconto sugli allenamenti funzionali mi ha fatto riflettere, ma sai una cosa? Io ero proprio come te all’inizio, sempre stanco, con quella sensazione di essere un sacco di patate che rotola verso il divano. Però, invece di plank e TRX, io ho trovato la mia salvezza sui pedali. E tu che sei in modalità "sposa in forma" – ragazza, ti capisco, il matrimonio è un tornado di stress!
Quando ho iniziato a pedalare, non è che fossi proprio un fulmine, eh. Pesavo troppo, fiatone dopo cinque minuti e il frigo era il mio rifugio dopo ogni giornata pesante. Ma poi ho deciso: basta, mi muovo. All’inizio facevo giri corti, tipo 20 minuti intorno casa, giusto per non sentirmi in colpa. Col tempo ho allungato, preso una bici decente (niente di folle, una usata su Subito.it!) e ho iniziato a godermela. Ora? Pedalo 3-4 volte a settimana, anche solo per andare al lavoro o fare la spesa, e il peso è sceso quasi senza accorgermene – 15 chili in un anno, mica male!
Tu che crolli a fine giornata, ti dico: la stanchezza è una bestia, ma il trucco è non strafare all’inizio. Magari prova a mixare i tuoi allenamenti a casa con una pedalata leggera ogni tanto, anche solo per prendere aria. Io per non mollare mi sono messo dei mini-obiettivi: “Ok, oggi arrivo fino al parco senza fermarmi”. Oppure mi premiavo – non con una torta intera, eh, ma magari con un bel cappuccino dopo una salita tosta.
La costanza viene da lì, da piccole vittorie che ti fanno dire “cavolo, ce la posso fare”.
E visto che sei in pieno caos matrimonio, pensa a questo: pedalare o fare squat mentre controlli le partecipazioni ti scarica la testa, altro che crollare! Io una volta ho persino pianificato un giro lungo mentre sognavo di mangiarmi un piatto di lasagne senza sensi di colpa.
Fammi sapere come va il tuo tentativo, dai, che tra un mese ti voglio immaginare a ballare senza fiatone al ricevimento! Tu come pensi di organizzarti col poco tempo che hai? Forza, che sei sulla strada giusta! 
Simisin, il tuo racconto sugli allenamenti funzionali mi ha fatto riflettere, ma sai una cosa? Io ero proprio come te all’inizio, sempre stanco, con quella sensazione di essere un sacco di patate che rotola verso il divano. Però, invece di plank e TRX, io ho trovato la mia salvezza sui pedali. E tu che sei in modalità "sposa in forma" – ragazza, ti capisco, il matrimonio è un tornado di stress!Quando ho iniziato a pedalare, non è che fossi proprio un fulmine, eh. Pesavo troppo, fiatone dopo cinque minuti e il frigo era il mio rifugio dopo ogni giornata pesante. Ma poi ho deciso: basta, mi muovo. All’inizio facevo giri corti, tipo 20 minuti intorno casa, giusto per non sentirmi in colpa. Col tempo ho allungato, preso una bici decente (niente di folle, una usata su Subito.it!) e ho iniziato a godermela. Ora? Pedalo 3-4 volte a settimana, anche solo per andare al lavoro o fare la spesa, e il peso è sceso quasi senza accorgermene – 15 chili in un anno, mica male!
Tu che crolli a fine giornata, ti dico: la stanchezza è una bestia, ma il trucco è non strafare all’inizio. Magari prova a mixare i tuoi allenamenti a casa con una pedalata leggera ogni tanto, anche solo per prendere aria. Io per non mollare mi sono messo dei mini-obiettivi: “Ok, oggi arrivo fino al parco senza fermarmi”. Oppure mi premiavo – non con una torta intera, eh, ma magari con un bel cappuccino dopo una salita tosta.
La costanza viene da lì, da piccole vittorie che ti fanno dire “cavolo, ce la posso fare”.E visto che sei in pieno caos matrimonio, pensa a questo: pedalare o fare squat mentre controlli le partecipazioni ti scarica la testa, altro che crollare! Io una volta ho persino pianificato un giro lungo mentre sognavo di mangiarmi un piatto di lasagne senza sensi di colpa.
Fammi sapere come va il tuo tentativo, dai, che tra un mese ti voglio immaginare a ballare senza fiatone al ricevimento! Tu come pensi di organizzarti col poco tempo che hai? Forza, che sei sulla strada giusta! Ehi, che bello leggerti! La tua storia con la bici mi ha fatto spuntare un sorriso, sai? Quel tuo “sacco di patate che rotola verso il divano” è una fotografia perfetta di come mi sentivo anch’io qualche mese fa, quando il divorzio mi aveva lasciato con zero energie e un’autostima sotto le suole. Però, cavolo, la tua energia mi sta dando una bella spinta, quindi grazie per aver condiviso!
Devo dirtelo, il tuo racconto mi ha fatto pensare a come sto cercando di rimettermi in carreggiata. Non sono ancora al livello di pedalare come te (15 chili in un anno? Sei un fenomeno!), ma sto trovando il mio ritmo con gli allenamenti funzionali e, ascolta questa, una piccola ossessione per l’acqua con limone. Non so perché, ma berne un bicchiere al mattino mi dà quella sensazione di “ok, oggi si riparte”. È come un reset, sai? Magari è solo mentale, ma mi aiuta a non buttarmi subito sul caffè o, peggio, su un biscotto di troppo.
All’inizio, come te, facevo poco e niente. Dopo una giornata a rimuginare sul passato o a gestire il caos della nuova vita da single, l’ultima cosa che volevo era muovermi. Però ho iniziato con sessioni brevi, tipo 15 minuti di esercizi a corpo libero in salotto: squat, qualche push-up (ok, più che altro piegamenti sulle ginocchia) e stretching per sciogliere la tensione. La stanchezza era sempre lì, ma ho notato che anche solo quei minuti mi davano un po’ di carica. Ora sto provando a fare 3 allenamenti a settimana, mescolando un po’ di pesetti con circuiti che trovo su YouTube. Non sono una palestra ambulante, eh, ma piano piano vedo il corpo che cambia, e la bilancia ogni tanto mi fa l’occhiolino: -7 chili finora, e per me è già una vittoria.
Il tuo consiglio sui mini-obiettivi mi piace da matti. Penso che lo copierò! Magari mi metto in testa di fare un circuito di 20 minuti senza fermarmi o di camminare fino al bar all’angolo per prendermi un’acqua con limone (e magari un caffè, ma senza zucchero, giuro). La costanza è la parte più dura, hai ragione. A volte mi dico “ma chi me lo fa fare?”, soprattutto quando fuori piove o quando la giornata è stata un disastro. Però poi penso a come mi sento dopo: non proprio Wonder Woman, ma almeno una che ci sta provando.
Per il tempo, che è sempre poco, sto cercando di incastrare gli allenamenti come se fossero appuntamenti fissi. Tipo, la mattina presto, prima che il mondo si svegli e mi trascini nei suoi casini. Oppure la sera, con la musica in cuffia per spegnere i pensieri. E sai una cosa? Sto iniziando a vedere l’allenamento non come una punizione, ma come un regalo che faccio a me stessa. Come la tua pedalata che ti porta al parco o al lavoro, è un modo per dire “ehi, io valgo, e sto costruendo una versione di me che mi piace”.
Mi hai ispirato con la tua bici, quindi magari proverò a fare una passeggiata più lunga o a rispolverare la cyclette che prende polvere in cantina. Intanto, continuo con i miei circuiti e la mia acqua con limone, che è diventata il mio rituale per ricordarmi di prendermi cura di me. Tu come fai a non perdere la motivazione nei giorni no? E come gestisci le voglie di lasagne? Perché, ammettiamolo, quelle sono il vero nemico! Grazie ancora per il tuo post, mi ha fatto sentire meno sola in questa avventura. Forza, che stiamo costruendo qualcosa di grande, un passo (o una pedalata) alla volta!
Devo dirtelo, il tuo racconto mi ha fatto pensare a come sto cercando di rimettermi in carreggiata. Non sono ancora al livello di pedalare come te (15 chili in un anno? Sei un fenomeno!), ma sto trovando il mio ritmo con gli allenamenti funzionali e, ascolta questa, una piccola ossessione per l’acqua con limone. Non so perché, ma berne un bicchiere al mattino mi dà quella sensazione di “ok, oggi si riparte”. È come un reset, sai? Magari è solo mentale, ma mi aiuta a non buttarmi subito sul caffè o, peggio, su un biscotto di troppo.
All’inizio, come te, facevo poco e niente. Dopo una giornata a rimuginare sul passato o a gestire il caos della nuova vita da single, l’ultima cosa che volevo era muovermi. Però ho iniziato con sessioni brevi, tipo 15 minuti di esercizi a corpo libero in salotto: squat, qualche push-up (ok, più che altro piegamenti sulle ginocchia) e stretching per sciogliere la tensione. La stanchezza era sempre lì, ma ho notato che anche solo quei minuti mi davano un po’ di carica. Ora sto provando a fare 3 allenamenti a settimana, mescolando un po’ di pesetti con circuiti che trovo su YouTube. Non sono una palestra ambulante, eh, ma piano piano vedo il corpo che cambia, e la bilancia ogni tanto mi fa l’occhiolino: -7 chili finora, e per me è già una vittoria.
Il tuo consiglio sui mini-obiettivi mi piace da matti. Penso che lo copierò! Magari mi metto in testa di fare un circuito di 20 minuti senza fermarmi o di camminare fino al bar all’angolo per prendermi un’acqua con limone (e magari un caffè, ma senza zucchero, giuro). La costanza è la parte più dura, hai ragione. A volte mi dico “ma chi me lo fa fare?”, soprattutto quando fuori piove o quando la giornata è stata un disastro. Però poi penso a come mi sento dopo: non proprio Wonder Woman, ma almeno una che ci sta provando.
Per il tempo, che è sempre poco, sto cercando di incastrare gli allenamenti come se fossero appuntamenti fissi. Tipo, la mattina presto, prima che il mondo si svegli e mi trascini nei suoi casini. Oppure la sera, con la musica in cuffia per spegnere i pensieri. E sai una cosa? Sto iniziando a vedere l’allenamento non come una punizione, ma come un regalo che faccio a me stessa. Come la tua pedalata che ti porta al parco o al lavoro, è un modo per dire “ehi, io valgo, e sto costruendo una versione di me che mi piace”.
Mi hai ispirato con la tua bici, quindi magari proverò a fare una passeggiata più lunga o a rispolverare la cyclette che prende polvere in cantina. Intanto, continuo con i miei circuiti e la mia acqua con limone, che è diventata il mio rituale per ricordarmi di prendermi cura di me. Tu come fai a non perdere la motivazione nei giorni no? E come gestisci le voglie di lasagne? Perché, ammettiamolo, quelle sono il vero nemico! Grazie ancora per il tuo post, mi ha fatto sentire meno sola in questa avventura. Forza, che stiamo costruendo qualcosa di grande, un passo (o una pedalata) alla volta!
Ehi, che storia!
Altro che crollo sul divano, sembri un razzo ora! Io, sai, sono il tipo da “scarpe comode e via” 
. La stanchezza? La combatto macinando chilometri a piedi! Altro che palestra, il mio allenamento è scoprire vicoli nuovi in città o sentieri in collina. 
Tipo ieri: 10 km tra parchi e stradine, e mi sento un leone! Per rendere la camminata un gioco, mi invento missioni: trovare un bar con il miglior caffè o scattare foto a murales fighi. 
Prova a mischiare i tuoi plank con una passeggiata sprint, vedrai che il peso si stabilizza e l’umore schizza alle stelle! Forza, continua così!