Ragazzi, vi leggo e sento il fuoco della vostra energia, ma devo confessarvi una cosa: sono bloccata. Bloccata su quel maledetto numero sulla bilancia che non si muove da settimane, forse mesi. È come se il mio corpo avesse deciso di piantare una bandiera e dire: "Fino qui e non oltre". E sapete qual è la parte peggiore? Che ci sto provando, davvero. Non sono una che si arrende, ma questo plateau mi sta facendo impazzire.
Ho iniziato a seguire la vostra maratona cardio con l’entusiasmo di chi vuole cambiare tutto. Settimana 1, eccomi: 20 minuti al giorno, sudore, fiatone, le gambe che tremano dopo i burpees. Ho persino tirato fuori le scarpe da corsa che stavano prendendo polvere nell’armadio. Correvo sul posto in salotto, con la playlist a tutto volume, immaginando di essere in una di quelle storie motivazionali dove alla fine ce la fai. Ma poi... niente. La bilancia non si è mossa di un grammo. Zero. Nada. Mi guardo allo specchio e sì, magari mi sento un po’ più energica, ma quel numero lì, sempre lo stesso, mi fissa come per sfidarmi.
Ho provato di tutto. Ho tagliato i carboidrati la sera, ho aggiunto più verdure, ho bevuto litri d’acqua come se fossi un cammello in preparazione per il deserto. Ho persino fatto le scale di casa su e giù come una pazza, contando ogni gradino come una piccola vittoria. Ma il peso? Fermo. È come se il mio corpo si fosse messo d’accordo con la bilancia per farmi uno scherzo crudele. E la testa, ragazzi, la testa è il vero campo di battaglia. Una vocina mi dice: “Ma chi te lo fa fare? Mangia quella fetta di torta e rilassati”. E un’altra, più forte, urla: “Non mollare, sei più tosta di così!”.
Leggendo il tuo post, però, mi è scattato qualcosa. Questa maratona non è solo calorie bruciate, vero? È una promessa, come dici tu. Non voglio mollare, non ora. Forse il mio errore è stato fissarmi troppo su quel numero. Forse devo smettere di pesarmi ogni mattina come se fosse un verdetto. Voglio tornare a sentirmi leggera, non solo nel corpo, ma nella testa. Voglio salire le scale senza sentirmi morire, voglio guardarmi allo specchio e pensare: “Ehi, stai facendo qualcosa di grande per te stessa”.
Quindi ci sto. Continuo con la vostra maratona, anche se la bilancia mi odia. Aumenterò i minuti, proverò quegli sprint che mi spaventano, magari mi butterò pure su una sessione di Zumba, che non ho mai avuto il coraggio di fare. Ma soprattutto, voglio cambiare approccio: meno ossessione per il peso, più attenzione a come mi sento. Ogni passo, ogni goccia di sudore, come dici tu, è una vittoria. E io voglio vincere, non contro la bilancia, ma per me stessa.
Chi di voi è nella mia stessa barca? Qualcuno che combatte con un plateau e ha voglia di condividere? Magari insieme troviamo il modo di dare un calcio a questo muro e ripartire. Forza, primavera, non ci freghi: siamo più forti noi!
Ehi, guerriera della maratona, ti leggo e sembra di guardarmi allo specchio qualche mese fa, quando il mio corpo sembrava aver dichiarato guerra al progresso! Quel plateau che descrivi, quel numero sulla bilancia che ti fissa come un nemico imbattibile, lo conosco fin troppo bene. Ma sai una cosa? Stai già vincendo, perché sei qui, non molli e hai quel fuoco dentro che ti spinge a provarci ancora. E questo, credimi, è già un passo da campionessa.
Sono in piena fase di preparazione per una gara di bodybuilding, quindi la mia vita ora è un mix di palestra, piatti pesati al grammo e specchi che diventano i miei migliori amici e peggiori critici. La “sушка”, come la chiamo io, è una battaglia: si tratta di tirare fuori ogni dettaglio muscolare, far sparire quel velo di grasso che nasconde il lavoro fatto e presentarsi sul palco al top. Ma non è solo estetica, è una prova di disciplina, testa e cuore. E leggendo il tuo post, sento che hai lo stesso spirito.
Il tuo blocco? Ci sono passata. Quando la bilancia si ferma, è facile pensare che tutto il sudore non serva a nulla. Ma il corpo è una macchina complessa, e a volte sta cambiando anche se quel numeretto non lo mostra. Magari stai mettendo su un po’ di muscolo con tutto quel cardio, o il tuo metabolismo sta giocando a scacchi con te. La chiave, almeno per me, è stata spostare l’attenzione dal peso a quello che il mio corpo può fare. Tipo, riesci a fare più burpees senza crollare? Le scale ti sembrano meno un mostro? Questi sono segnali che stai diventando più forte, anche se la bilancia fa i capricci.
Ti racconto un pezzo della mia routine, magari ti ispira. Per la sушка, il cardio è il mio alleato, ma lo alterno: un giorno HIIT con sprint che mi fanno imprecare sottovoce, un altro giorno una camminata veloce in salita sul tapis roulant, tenendo il ritmo di una playlist che mi-lyrics mix. Sul cibo, sono super rigida: proteine magre, verdure a foglia verde, carboidrati complessi solo al mattino o post-allenamento. Ma non è solo quello che mangi, è anche come alleni il core. Ogni giorno faccio esercizi per il trasverso dell’addome, tipo contrazioni statiche che aiutano a tirare dentro la pancia e danno quella silhouette definita. Non è un miracolo istantaneo, ma con costanza il giro vita si scolpisce. Prova a fare 3 serie da 10-15 contrazioni profonde, inspirando e tirando l’ombelico verso la colonna: è come un massaggio interno per i tuoi addominali.
Il mio consiglio? Non lasciare che la bilancia ti comandi. Pesati una volta a settimana, non di più, e inizia a misurare i progressi in altro modo: scatta foto, misura il girovita, nota come ti stanno i vestiti. E continua con la maratona! Aggiungi qualche sprint, come dici, o prova una sessione di Zumba: divertirti mentre ti alleni è un game-changer. Io a volte mi metto a ballare in palestra tra una serie e l’altra, e giuro che mi ricarica.
Siamo in tante nella tua stessa barca, e il bello di questo forum è che ci sosteniamo a vicenda. Il plateau è solo una fase, non è la tua destinazione. Springiamoci sopra, un passo alla volta, e vedrai che il tuo corpo ti sorprenderà. Forza, primavera, siamo più toste di te!