Ragazzi, che bella idea trasformare gli allenamenti in missioni epiche! Mi ha fatto pensare a come tengo alta la motivazione quando sono in viaggio, sempre in giro tra un volo e l’altro. La mia prossima quest? Dominare il “Regno del Cibo da Aeroporto”! Vi racconto come faccio.
Quando sono in trasferta, il rischio di sgarrare è dietro l’angolo: panini unti, snack zuccherati, porzioni giganti. Per non cedere, mi immagino come un esploratore che deve attraversare una giungla di tentazioni. La mia arma segreta è pianificare. Prima di partire, cerco sempre un negozio o un bar vicino all’hotel dove prendere qualcosa di sano: frutta, yogurt, magari una ciotola di verdure grigliate. Se non c’è niente, porto con me delle barrette proteiche o delle mandorle, così non finisco a divorare patatine all’una di notte.
Per l’allenamento, punto su missioni che non richiedono palestra. In hotel, la mia camera diventa il campo di battaglia. Faccio circuiti veloci: 10 squat, 10 piegamenti, 10 addominali, ripetuti finché non mi sento un guerriero che ha conquistato una fortezza. Se ho tempo, esco per una camminata veloce, immaginando di esplorare un antico sentiero per trovare un tesoro nascosto. Ogni passo è un punto verso la vittoria.
Il trucco per non mollare? Tengo un diario di viaggio, ma non solo per il cibo o gli esercizi. Scrivo come mi sento dopo ogni “missione”. Tipo: “Oggi ho resistito al dolce in stazione e ho fatto 15 minuti di plank in camera. Mi sento un titano!”. Rileggere queste note mi dà la carica per non cedere.
La vostra idea di dare nomi alle fatiche mi piace un sacco. Credo che chiamerò il mio prossimo allenamento “La conquista del Passo Veloce”. Qual è la vostra missione in arrivo? Raccontate, che sono curioso!