Ehi, guerrieri della bilancia!
Eccomi qui, un altro giorno a fare i conti con le mandorle e a pregare che il mio coach online non mi chieda di pesare anche l’aria che respiro. Settimana numero... boh, ho perso il conto, ma sono ancora viva e vegeta, quindi qualcosa vorrà dire, no? 
La mia routine con il coaching online è tipo un matrimonio: alti, bassi e un sacco di compromessi. Il lato positivo? Posso fare le mie consulenze in pigiama, con i capelli che sembrano un nido di rondine, e nessuno mi giudica. Il mio trainer, Marco (nome di fantasia, perché chi ha tempo di ricordare il vero?), è un mago nel motivarmi con frasi tipo “Immagina di essere una zucchina: leggera e piena di possibilità!”
Ok, Marco, ci provo, ma per ora mi sento più una patata fritta.
La dieta low-carb mi sta mettendo alla prova. Ieri ho sognato una pizza margherita che mi chiamava per nome.
Però, devo ammetterlo, i risultati ci sono: meno 1,5 kg questo mese, anche se credo che mezzo chilo sia solo sudore per lo stress di contare le calorie. Le videochiamate settimanali con il dietologo sono... intense. Mi fa disegnare grafici delle mie “scelte alimentari” come se fossi a scuola. L’ultima volta mi ha detto che il mio amore per l’avocado è “un po’ eccessivo”. Scusate, ma chi mette un limite all’avocado? 
Il lato negativo del coaching online? A volte mi sento come se stessi parlando con un robot. “Mangia 20 grammi di noci, non 21!” Ok, ma dove sta il calore umano? E poi, la connessione internet che salta proprio quando stai confessando di aver rubato un cucchiaino di gelato... imbarazzante.
Inoltre, diciamocelo, senza qualcuno che ti guarda in palestra, è fin troppo facile dire “Vabbè, il plank lo faccio domani”.
Comunque, continuo a combattere. Il mio obiettivo è entrare in quel vestito che ho comprato due taglie più piccolo in un momento di ottimismo sfrenato. Ce la farò? Chi lo sa. Intanto, domani c’è un’altra consulenza e sono già pronta a sentirmi dire che il mio tè zuccherato è “una scelta discutibile”.
Qualcun altro sta lottando con questi coach virtuali? Raccontatemi, che mi sento meno sola! 


La mia routine con il coaching online è tipo un matrimonio: alti, bassi e un sacco di compromessi. Il lato positivo? Posso fare le mie consulenze in pigiama, con i capelli che sembrano un nido di rondine, e nessuno mi giudica. Il mio trainer, Marco (nome di fantasia, perché chi ha tempo di ricordare il vero?), è un mago nel motivarmi con frasi tipo “Immagina di essere una zucchina: leggera e piena di possibilità!”

La dieta low-carb mi sta mettendo alla prova. Ieri ho sognato una pizza margherita che mi chiamava per nome.


Il lato negativo del coaching online? A volte mi sento come se stessi parlando con un robot. “Mangia 20 grammi di noci, non 21!” Ok, ma dove sta il calore umano? E poi, la connessione internet che salta proprio quando stai confessando di aver rubato un cucchiaino di gelato... imbarazzante.

Comunque, continuo a combattere. Il mio obiettivo è entrare in quel vestito che ho comprato due taglie più piccolo in un momento di ottimismo sfrenato. Ce la farò? Chi lo sa. Intanto, domani c’è un’altra consulenza e sono già pronta a sentirmi dire che il mio tè zuccherato è “una scelta discutibile”.

