Ragazzi, che piacere leggervi!

Mi ci ritrovo tantissimo in quello che dite, soprattutto sul fatto che avere un partner cambia tutto. Io sono in questo percorso da qualche mese con il mio coach online e la mia nutrizionista a distanza, e vi dico: il cheat meal per me è diventato un’ancora di salvezza, ma con regole precise!
Allora, vi racconto com’è la mia settimana tipo. Seguo un piano bello strutturato: colazione con yogurt greco e frutti di bosco, pranzo leggero con pollo o pesce e verdure, cena spesso una vellutata o un’insalatona proteica. Tutto calcolato, eh, perché la mia nutrizionista mi manda il menu settimanale e io lo rispetto al millimetro. Però, confesso, verso giovedì inizio a sognare il mio “momento libero” del weekend!

Non è proprio una scusa per sgarrare, ma più una ricompensa che mi tiene motivato. Il mio coach dice sempre: “È meglio un cheat controllato che una settimana di tentazioni represse che poi esplodono tutte insieme”. E ha ragione!
Di solito scelgo il sabato sera. Dopo una giornata attiva – magari un’oretta di camminata veloce o una sessione di esercizi a casa che mi manda il coach – mi concedo qualcosa di sfizioso ma non troppo pesante. Tipo, l’ultima volta ho fatto una bowl con riso integrale, salmone grigliato e un po’ di avocado, con una salsina leggera che mi fa impazzire. Oppure, se ho proprio voglia di coccolarmi, una fettina di torta fatta in casa con farina di mandorle (sì, cerco di stare nei binari anche quando “sbarro”!). La cosa bella del supporto online è che posso scrivere al volo alla nutrizionista: “Ehi, posso mangiare questo?” e lei mi dà l’ok o mi consiglia come adattarlo. Non mi sento mai solo, anche se sono a chilometri da lei!
Il lato positivo del coaching a distanza? La flessibilità. Posso mandare foto dei miei piatti, chiedere consigli in tempo reale e avere un check settimanale via video dove parliamo di tutto: progressi, difficoltà, e sì, anche del mio cheat meal! Il lato negativo? A volte mi manca un po’ il contatto umano diretto, tipo un “brava!” detto guardandomi negli occhi. Però, con WhatsApp e Zoom, si supera alla grande.
Sono d’accordissimo con te, Renx, sul fatto che il cheat meal è un boost psicologico. Sapere che dopo giorni di impegno c’è quel pasto speciale mi aiuta a non cedere a schifezze random. E poi, con il mio coach che mi sprona e la nutrizionista che mi tiene d’occhio, non deraglio mai troppo. Mi piace l’idea di viverlo come parte del percorso, non come una pausa. E tu con tua moglie che mi dite, vi capita mai di litigare sul menu del cheat?

Io fossi in te, dopo l’acquafitness punterei su qualcosa di fresco e saporito – tipo un’insalata di mare coi fiocchi! Cosa ne pensate? Vi va di condividere il vostro prossimo “sgarro pianificato”?