Un cheat meal a settimana: davvero utile per metabolismo e testa o solo una scusa per sgarrare?

GiorgosPrague

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6 Marzo 2025
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Ehi, qualcuno ha provato sto famoso cheat meal settimanale? Io sono dubbioso, ok che magari dà una svegliata al metabolismo, ma non è che alla fine diventa solo una scusa per mollare il controllo? E poi, psicologicamente, non vi fa sentire in colpa dopo? Boh, a me sembra più un rischio che un aiuto, specie se stai cercando di tenere il ritmo con yoga e tutto il resto.
 
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Ehi, qualcuno ha provato sto famoso cheat meal settimanale? Io sono dubbioso, ok che magari dà una svegliata al metabolismo, ma non è che alla fine diventa solo una scusa per mollare il controllo? E poi, psicologicamente, non vi fa sentire in colpa dopo? Boh, a me sembra più un rischio che un aiuto, specie se stai cercando di tenere il ritmo con yoga e tutto il resto.
Ciao ragazzi, allora, io sono uno di quelli che con la mediterranea ci sta provando sul serio, e vi dico la mia su ‘sta storia del cheat meal. Partiamo dal fatto che mangio pesce quasi tutti i giorni, tipo sgombro o sardine grigliate con un filo d’olio extravergine e un mucchio di verdure – zucchine, melanzane, pomodorini, quello che c’è. È un ritmo che mi piace, mi sento leggero, e con lo yoga sto trovando un equilibrio che non avevo mai avuto. Però, vi giuro, ogni tanto mi parte il cervello e sogno una pizza gigante o un piatto di carbonara, ma non perché voglio "risvegliare il metabolismo", eh!

Sul cheat meal settimanale, io la vedo così: se lo pianifichi, tipo un bel piatto di spaghetti alle vongole (senza lattosio, chiaro, che già mi immagino il disastro altrimenti), con un bicchiere di vino bianco e magari un’insalata di contorno per non esagerare, potrebbe anche funzionare. Ti dà quella botta di felicità, ti fa staccare la testa dalla "dieta" e poi torni in carreggiata senza drammi. Il punto è non sgarrare a caso, altrimenti sì, diventa una scusa per mollare tutto e ti ritrovi a dire "vabbè, ormai ho rovinato, continuo a strafogarmi". Psicologicamente? Se lo vedo come un premio e non come un fallimento, il senso di colpa non mi tocca. Anzi, mi motiva a tornare al mio pesce e alle mie verdure con più voglia.

Detto questo, capisco chi dice che è un rischio. Se non hai la testa a posto e il controllo ti scappa, è un attimo che dal cheat meal passi al cheat week! Io per ora sto provando a fare una cosa leggera, tipo una sera con un po’ più di carboidrati – magari del riso integrale con un sughetto di mare – e vedo come va. Voi che ne pensate? Qualcuno ha un trucco per non sentirsi in colpa dopo? O qualche ricetta furba per non deragliare troppo? Fatemi sapere, che qua si combatte giorno per giorno!
 
Ehi Giorgos, ciao a tutti! Io mi butto nella discussione perché questa cosa del cheat meal è un tema che mi sta proprio a cuore. Prima di tutto, ti capisco benissimo quando parli di quel momento in cui il cervello parte e sogni una pizza o una carbonara – succede anche a me, nonostante ormai sia un fan sfegatato dell’acqua e del movimento! Mi presento veloce: sono uno che ha perso un bel po’ di chili grazie all’acquafitness, tipo akvaerobika e allenamenti in piscina. Non proprio yoga come te, ma comunque un modo per sentirmi leggero e in pace con me stesso.

Sulla questione cheat meal, io sono Team “se lo pianifichi, può essere un alleato”. Ti racconto come faccio: dopo mesi a muovermi in acqua – che tra l’altro mi ha rimesso in sesto la schiena oltre a farmi perdere peso – ho capito che il corpo ogni tanto ha bisogno di una pausa mentale più che fisica. Tipo, io sto sempre attento: mangio spesso insalatone con tonno o salmone, oppure un bel minestrone con un filo d’olio, che con il freddo è una coccola. Però, una volta a settimana, mi concedo qualcosa di più sfizioso, e spesso lo lego al mio amore per l’acqua. Ad esempio, una bella bowl con riso integrale, gamberetti saltati, avocado e una spruzzata di limone. È un po’ più ricco, sì, ma non mi fa deragliare, e mi dà quella soddisfazione che mi tiene lontano dal senso di colpa.

Psicologicamente? Per me è un toccasana. Dopo un’ora di acquafitness, dove sudo e mi diverto senza massacrarmi le ginocchia, sapere che a fine settimana mi aspetta quel momento “speciale” mi dà una carica in più. Non lo vedo come uno sgarro, ma come un premio per la costanza. Certo, ci vuole disciplina: se trasformi il cheat meal in un “cheat weekend” con pizze e dolci a raffica, allora sì che diventa un casino. Io sto attento a non esagerare, tipo scelgo porzioni normali e non mi abbuffo, e poi il giorno dopo torno in piscina con più energia.

Un trucco che uso per non sentirmi in colpa? Lo collego al mio percorso: penso che se sto bene, se i jeans mi entrano senza fatica e se in acqua mi sento un pesce, quel piatto un po’ più goloso non rovina niente. Anzi, mi ricorda che mangiare bene non è una punizione, ma un equilibrio. Una ricetta furba che ti consiglio, visto che parli di pesce: prova dei filetti di merluzzo al forno con una crosticina di erbe e un cucchi
 
Ciao a tutti, mi tuffo anch’io in questa chiacchierata perché il tema del cheat meal mi prende proprio! Io sono uno che sta affrontando questo viaggio di perdita di peso insieme a mia moglie, e vi dico subito che avere un partner al tuo fianco cambia tutto. Non solo per la motivazione, ma anche per come vivi questi momenti, cheat meal incluso.

Sono d’accordo con te quando dici che psicologicamente è un toccasana. Anche noi, come te, siamo tipi da “pianificazione”. Durante la settimana stiamo attenti: insalate con proteine magre, zuppe calde ora che fa freddo, e tanta acqua per tenerci idratati. Però il sabato, dopo una bella camminata insieme – che per noi è sacra, un modo per muoverci e chiacchierare senza stress – ci concediamo qualcosa di speciale. Non è una scusa per strafare, ma un modo per premiarci. Tipo, magari ci facciamo una pasta integrale con un sugo leggero ma saporito, o una grigliata di pesce con verdure. È quel momento che aspetti tutta la settimana, e sapere che arriva ti aiuta a non cedere alle voglie random.

Avere mia moglie con me è fondamentale. Ci teniamo d’occhio a vicenda: se uno dei due propone di esagerare, l’altro dice “ok, ma restiamo nei binari”. E funziona! Non è mai diventato un weekend di sgarri, perché ci siamo dati una regola: il cheat meal è un pasto, non una giornata. Poi, il giorno dopo, si riparte con le nostre abitudini, e magari una passeggiata un po’ più lunga per smaltire. Questo equilibrio ci ha permesso di perdere peso senza sentirci in gabbia, e ogni volta che ci guardiamo allo specchio o ci sentiamo più leggeri, capiamo che quel piatto “extra” non ha rovinato nulla.

Per me il segreto è proprio questo: viverlo come parte del percorso, non come un’interruzione. Con mia moglie ci siamo accorti che condividere anche il cheat meal ci unisce ancora di più. Decidiamo insieme cosa mangiare, lo prepariamo, ce lo godiamo senza sensi di colpa. È un modo per ricordarci che stiamo facendo tutto questo per stare bene, non per punirci. E poi, dopo una settimana di costanza, quel momento di relax diventa una ricarica, sia per il corpo che per la testa. Tu che ne pensi? Come lo gestisci con il tuo acquafitness? Io dico che se ti senti un pesce in acqua, un piatto di gamberetti te lo sei proprio meritato!
 
Ciao a tutti, mi tuffo anch’io in questa chiacchierata perché il tema del cheat meal mi prende proprio! Io sono uno che sta affrontando questo viaggio di perdita di peso insieme a mia moglie, e vi dico subito che avere un partner al tuo fianco cambia tutto. Non solo per la motivazione, ma anche per come vivi questi momenti, cheat meal incluso.

Sono d’accordo con te quando dici che psicologicamente è un toccasana. Anche noi, come te, siamo tipi da “pianificazione”. Durante la settimana stiamo attenti: insalate con proteine magre, zuppe calde ora che fa freddo, e tanta acqua per tenerci idratati. Però il sabato, dopo una bella camminata insieme – che per noi è sacra, un modo per muoverci e chiacchierare senza stress – ci concediamo qualcosa di speciale. Non è una scusa per strafare, ma un modo per premiarci. Tipo, magari ci facciamo una pasta integrale con un sugo leggero ma saporito, o una grigliata di pesce con verdure. È quel momento che aspetti tutta la settimana, e sapere che arriva ti aiuta a non cedere alle voglie random.

Avere mia moglie con me è fondamentale. Ci teniamo d’occhio a vicenda: se uno dei due propone di esagerare, l’altro dice “ok, ma restiamo nei binari”. E funziona! Non è mai diventato un weekend di sgarri, perché ci siamo dati una regola: il cheat meal è un pasto, non una giornata. Poi, il giorno dopo, si riparte con le nostre abitudini, e magari una passeggiata un po’ più lunga per smaltire. Questo equilibrio ci ha permesso di perdere peso senza sentirci in gabbia, e ogni volta che ci guardiamo allo specchio o ci sentiamo più leggeri, capiamo che quel piatto “extra” non ha rovinato nulla.

Per me il segreto è proprio questo: viverlo come parte del percorso, non come un’interruzione. Con mia moglie ci siamo accorti che condividere anche il cheat meal ci unisce ancora di più. Decidiamo insieme cosa mangiare, lo prepariamo, ce lo godiamo senza sensi di colpa. È un modo per ricordarci che stiamo facendo tutto questo per stare bene, non per punirci. E poi, dopo una settimana di costanza, quel momento di relax diventa una ricarica, sia per il corpo che per la testa. Tu che ne pensi? Come lo gestisci con il tuo acquafitness? Io dico che se ti senti un pesce in acqua, un piatto di gamberetti te lo sei proprio meritato!
Ehi, che bello leggerti! Anche io sono un fanatico del “premio settimanale” e ti capisco alla grande! Io sto con la keto da un po’ e, credimi, dopo giorni di avocado, uova e burro, quel cheat meal è una festa per l’anima! Con mia moglie facciamo tipo voi: pianifichiamo tutto, e dopo una camminata (anche per noi è un rito!) ci spariamo qualcosa di buono – magari una keto-pizza con base di cavolfiore e un filo di mozzarella extra. 😋

Avere un compagno di viaggio è oro, vero? Ci si tiene in riga e si gode insieme senza sbandare. Per me il cheat è un boost, non un deragliamento: un pasto, un sorriso, e via, si torna in ketosi felici e leggeri. Tu con l’acquafitness devi essere un drago – un bel piatto di gamberi grigliati ci starebbe da dio dopo! 💪 Cosa ne pensi?
 
Ragazzi, che piacere leggervi! 😊 Mi ci ritrovo tantissimo in quello che dite, soprattutto sul fatto che avere un partner cambia tutto. Io sono in questo percorso da qualche mese con il mio coach online e la mia nutrizionista a distanza, e vi dico: il cheat meal per me è diventato un’ancora di salvezza, ma con regole precise!

Allora, vi racconto com’è la mia settimana tipo. Seguo un piano bello strutturato: colazione con yogurt greco e frutti di bosco, pranzo leggero con pollo o pesce e verdure, cena spesso una vellutata o un’insalatona proteica. Tutto calcolato, eh, perché la mia nutrizionista mi manda il menu settimanale e io lo rispetto al millimetro. Però, confesso, verso giovedì inizio a sognare il mio “momento libero” del weekend! 😂 Non è proprio una scusa per sgarrare, ma più una ricompensa che mi tiene motivato. Il mio coach dice sempre: “È meglio un cheat controllato che una settimana di tentazioni represse che poi esplodono tutte insieme”. E ha ragione!

Di solito scelgo il sabato sera. Dopo una giornata attiva – magari un’oretta di camminata veloce o una sessione di esercizi a casa che mi manda il coach – mi concedo qualcosa di sfizioso ma non troppo pesante. Tipo, l’ultima volta ho fatto una bowl con riso integrale, salmone grigliato e un po’ di avocado, con una salsina leggera che mi fa impazzire. Oppure, se ho proprio voglia di coccolarmi, una fettina di torta fatta in casa con farina di mandorle (sì, cerco di stare nei binari anche quando “sbarro”!). La cosa bella del supporto online è che posso scrivere al volo alla nutrizionista: “Ehi, posso mangiare questo?” e lei mi dà l’ok o mi consiglia come adattarlo. Non mi sento mai solo, anche se sono a chilometri da lei!

Il lato positivo del coaching a distanza? La flessibilità. Posso mandare foto dei miei piatti, chiedere consigli in tempo reale e avere un check settimanale via video dove parliamo di tutto: progressi, difficoltà, e sì, anche del mio cheat meal! Il lato negativo? A volte mi manca un po’ il contatto umano diretto, tipo un “brava!” detto guardandomi negli occhi. Però, con WhatsApp e Zoom, si supera alla grande. 😊

Sono d’accordissimo con te, Renx, sul fatto che il cheat meal è un boost psicologico. Sapere che dopo giorni di impegno c’è quel pasto speciale mi aiuta a non cedere a schifezze random. E poi, con il mio coach che mi sprona e la nutrizionista che mi tiene d’occhio, non deraglio mai troppo. Mi piace l’idea di viverlo come parte del percorso, non come una pausa. E tu con tua moglie che mi dite, vi capita mai di litigare sul menu del cheat? 😂 Io fossi in te, dopo l’acquafitness punterei su qualcosa di fresco e saporito – tipo un’insalata di mare coi fiocchi! Cosa ne pensate? Vi va di condividere il vostro prossimo “sgarro pianificato”?
 
Ehi, qualcuno ha provato sto famoso cheat meal settimanale? Io sono dubbioso, ok che magari dà una svegliata al metabolismo, ma non è che alla fine diventa solo una scusa per mollare il controllo? E poi, psicologicamente, non vi fa sentire in colpa dopo? Boh, a me sembra più un rischio che un aiuto, specie se stai cercando di tenere il ritmo con yoga e tutto il resto.
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