Ehi, ciao a tutti!
Eccomi qui, a fare il mio piccolo aggiornamento mensile. Un altro chilo se n’è andato, piano piano, ma se n’è andato! Lo so, non è una di quelle trasformazioni da copertina, ma per me è un passo avanti e me lo tengo stretto. Seguo la mia strada low-carb, ispirata un po’ a quella filosofia alla Atkins, e devo dire che mi piace. Niente fame da lupo, niente crisi da zucchero, solo un sacco di verdure, proteine e quei grassi buoni che fanno felice il palato.
Questo mese ho provato a giocare un po’ con le ricette: ho scoperto che il cavolfiore può diventare una base per una “pizza” che sembra quasi vera, e il mio nuovo amore sono le zucchine ripiene di carne macinata e un po’ di parmigiano. Non mi sento a dieta, e forse è per questo che continuo senza sgarrare troppo. Certo, ogni tanto sogno una carbonara gigante, ma poi mi ricordo perché ho iniziato e torno in carreggiata.
La cosa più bella? Sto imparando ad ascoltare il mio corpo. Non corro più dietro ai numeri sulla bilancia come un ossesso, ma mi concentro su come mi sento: più energia, vestiti che iniziano a stare larghi, e quel sorriso che spunta quando mi guardo allo specchio. Non è una gara, no? È un viaggio, e io sto andando avanti un passo alla volta. Qualcuno di voi ha qualche trucco per rendere il percorso ancora più divertente? Magari una ricetta low-carb da provare? Dai, raccontatemi!
Eccomi qui, a fare il mio piccolo aggiornamento mensile. Un altro chilo se n’è andato, piano piano, ma se n’è andato! Lo so, non è una di quelle trasformazioni da copertina, ma per me è un passo avanti e me lo tengo stretto. Seguo la mia strada low-carb, ispirata un po’ a quella filosofia alla Atkins, e devo dire che mi piace. Niente fame da lupo, niente crisi da zucchero, solo un sacco di verdure, proteine e quei grassi buoni che fanno felice il palato.
Questo mese ho provato a giocare un po’ con le ricette: ho scoperto che il cavolfiore può diventare una base per una “pizza” che sembra quasi vera, e il mio nuovo amore sono le zucchine ripiene di carne macinata e un po’ di parmigiano. Non mi sento a dieta, e forse è per questo che continuo senza sgarrare troppo. Certo, ogni tanto sogno una carbonara gigante, ma poi mi ricordo perché ho iniziato e torno in carreggiata.
La cosa più bella? Sto imparando ad ascoltare il mio corpo. Non corro più dietro ai numeri sulla bilancia come un ossesso, ma mi concentro su come mi sento: più energia, vestiti che iniziano a stare larghi, e quel sorriso che spunta quando mi guardo allo specchio. Non è una gara, no? È un viaggio, e io sto andando avanti un passo alla volta. Qualcuno di voi ha qualche trucco per rendere il percorso ancora più divertente? Magari una ricetta low-carb da provare? Dai, raccontatemi!